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Angelo Lolli A L A L - Alta Media

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malati – si comprende il perché<br />

del dolore.<br />

“Confidate nel Signore”<br />

Il 21 agosto del 1957 don <strong>Angelo</strong><br />

compie 77 anni. È la prima<br />

volta che festeggia il compleanno<br />

nella sua camera, stando a<br />

letto. Il 6 aprile dell’anno successivo<br />

le sue condizioni si aggravano.<br />

Mancano pochi giorni<br />

all’incontro faccia a faccia con<br />

Dio. Alle suore, che non si<br />

muovono dalla sua stanza, riesce<br />

a dire alcune frasi, interrotte<br />

da lunghe pause: “Confidate<br />

nel Signore… date a lui le vostre<br />

pene… vogliatevi bene…<br />

abbandonatevi a lui… pregate<br />

la Madonna…”.<br />

Il 17 aprile entra in agonia tra<br />

le 9 e le 10. Alle 23.20 si spegne.<br />

Ai funerali, che si celebrano<br />

il 21 aprile nella chiesa di<br />

Santa Teresa, la commozione è<br />

tanta. Come la gratitudine per<br />

quel padre dei poveri che aveva<br />

trovato la Verità sporcandosi la<br />

tonaca lisa nel fango della città,<br />

che era sceso da cavallo e si era<br />

piegato sul derelitto, lo aveva<br />

raccolto non badando alle sue<br />

ferite aperte e purulente, e se ne<br />

era preso cura. Era morto don<br />

<strong>Lolli</strong>, l’uomo che era riuscito a<br />

cambiare il cuore ispessito di<br />

tanti ravennati lontani da Dio.<br />

27<br />

Il 9 aprile 1962, quattro anni<br />

dopo la morte, la sua salma viene<br />

portata dal cimitero monumentale<br />

di Ravenna nella cripta<br />

dell’Opera Santa Teresa. Quel 9<br />

aprile, man mano che passa per<br />

le strade della città, il corteo diventa<br />

un lungo serpentone silenzioso,<br />

con la gente che si aggiunge<br />

numerosa uscendo dalle<br />

case. I più vicini al feretro sono<br />

gli infermi dell’Ospizio, alcuni<br />

lo accompagnano sulle loro<br />

carrozzelle. Le campane delle<br />

chiese della città suonano insieme<br />

i rintocchi; dal cielo un aereo<br />

sorvola la bara e getta fiori.<br />

Sono per quel prete umile che<br />

amava il nascondimento, per<br />

quell’uomo folle d’amore per<br />

Dio e per le sue creature, per<br />

quel romagnolo tenace e appassionato<br />

che aveva trasformato<br />

in forza la debolezza.<br />

L’Opera S. Teresa oggi<br />

La causa di beatificazione e<br />

canonizzazione del servo di<br />

Dio don <strong>Angelo</strong> <strong>Lolli</strong>, aperta<br />

solennemente dall’arcivescovo<br />

di Ravenna-Cervia mons. Luigi<br />

Amaducci il 7 maggio 2000,<br />

l’anno del Giubileo, nella basilica<br />

di S. Maria in Porto in Ravenna,<br />

si è conclusa, nella sua<br />

fase diocesana, il 20 aprile<br />

2008 in Duomo con una cele-

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