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Contributo al censimento della flora cremasca - Biblioteca digitale ...

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grado di affrancamento d<strong>al</strong>l'acqua; mentre sempre più numerosi risultano gli<br />

stadi regressivi ovvero le situazioni di ripresa vegetazion<strong>al</strong>e che passano, o sovente<br />

si arrestano per molto tempo, attraverso la fase dell'arbusteto.<br />

Di notevole interesse risultano poi gli ambienti di greto, più o meno stabilizzati<br />

ed esclusi dagli effetti <strong>della</strong> dinamica fluvi<strong>al</strong>e, una categoria particolare<br />

dei qu<strong>al</strong>i è rappresentata dai pratelli aridi e dai lembi di gerbido risparmiati<br />

d<strong>al</strong>le interferenze umane. T<strong>al</strong>i ultimi ambienti appaiono straordinariamente<br />

ricchi di peculiarità botaniche, sovente appartenenti più propriamente <strong>al</strong>la<br />

<strong>flora</strong> collinare o montana e giunte fino <strong>al</strong>la pianura grazie <strong>al</strong>l'azione veicolante<br />

delle acque fluvi<strong>al</strong>i che ve ne trasportano i propaguli prelevati d<strong>al</strong>la fasce<br />

bioclimatiche originarie.<br />

Infine un eccezion<strong>al</strong>e campo di esplorazione floristica è costituito d<strong>al</strong>le cosiddette<br />

«zone umide», categoria onnicomprensiva che raduna tutti quegli<br />

ambienti connotati d<strong>al</strong>la preponderante presenza di acque, correnti o stagnanti<br />

che siano. Di simili tipi ambient<strong>al</strong>i il territorio indagato è singolarmente<br />

prodigo, offrendo <strong>al</strong> botanico florista vasti campi di osservazione che<br />

spaziano d<strong>al</strong>le lanche e d<strong>al</strong>le morte fluvi<strong>al</strong>i agli stagni, agli acquitrini e ad<br />

ogni genere di pozza diffusi nei distretti fluvi<strong>al</strong>i, dai can<strong>al</strong>i irrigui maggiori ai<br />

fontanili e a tutto quello straordinario reticolo di rogge e di fossi scolatori,<br />

perenni o temporanei, che pervadono la nostra campagna.<br />

Sono queste peculiarità, in sostanza, che consentono ad un territorio<br />

profondamente trasformato da una millenaria opera di domesticazione di<br />

conservare, più o meno diffusi e riconoscibili, i diversi caratteri di natur<strong>al</strong>ità<br />

che lo hanno contraddistinto per lungo tempo.<br />

4. Inquadramento fitoclimatico<br />

Conformemente <strong>al</strong>la classica ripartizione zon<strong>al</strong>e <strong>della</strong> vegetazione secondo<br />

le fasce <strong>al</strong>titudin<strong>al</strong>i, corrispondenti a condizioni macroclimatiche sostanzi<strong>al</strong>mente<br />

omogenee cui si deve attribuire una primaria selezione sulla distribuzione<br />

delle specie, l'area geografica oggetto di esplorazione floristica rientra<br />

nel Piano bas<strong>al</strong>e e, più precisamente, nell' Orizzonte submontano o delle latifoglie<br />

eliofile, <strong>al</strong> qu<strong>al</strong>e si correla solitamente il climax <strong>della</strong> foresta caducifoglia submontana,<br />

formato d<strong>al</strong>le associazioni veget<strong>al</strong>i che conducono ai querceti.<br />

Secondo la classificazione bioclimatica elaborata d<strong>al</strong> Pavari, fondata sugli<br />

indici climatici (v<strong>al</strong>ori medi e minimi delle temperature e v<strong>al</strong>ori medi delle<br />

precipitazioni), la nostra area ricade invece nella zona fitoclimatica del Castanetum,<br />

sottozona fredda del secondo tipo.<br />

Sempre utilizzando i dati relativi <strong>al</strong>le precipitazioni ed <strong>al</strong>le temperature in<br />

qu<strong>al</strong>ità di fattori climatici maggiormente condizionanti la vita veget<strong>al</strong>e si possono<br />

distinguere climi xerici, v<strong>al</strong>e a dire caratterizzati da periodi secchi avverantisi<br />

durante l'anno, e climi axerici se privi di t<strong>al</strong>i periodi. Secondo questa<br />

classificazione bioclimatica il Cremasco rientra nella Regione mesaxenca del clima<br />

temperato, Sottoregione ipomesaxenca contrassegnata da una curva termica<br />

sempre positiva, poiché la temperatura media del mese più freddo è compresa<br />

tra o e 10 0<br />

C, con la norm<strong>al</strong>e comparsa di gelate.<br />

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