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M.Piccirillo--Le antichita' cristiane del villaggio di Mekawer

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302<br />

Il pavimento mosaicato<br />

M. PICCIRILLO<br />

A giu<strong>di</strong>care dai pochi lacerti superstiti, il programma <strong>del</strong> pavimento<br />

mosaicato <strong>del</strong> presbiterio era <strong>di</strong>viso in due pannelli (fig. 4; foto 11). Un<br />

pannello rettangolare limitato al semicerchio absidale era decorato con una<br />

composizione <strong>di</strong> cerchi secanti a formare quadrati concavi caricati <strong>di</strong> <strong>di</strong>amanti.<br />

Il secondo pannello esteso a tutta l’area <strong>del</strong> bema era formato da una<br />

composizione <strong>di</strong> cerchi annodati, circondata da una treccia a due capi.<br />

L’annesso liturgico <strong>di</strong> sud era decorato con un fitto reticolo <strong>di</strong> fiori con<br />

ampio bordo <strong>di</strong> tessere bianche sui lati (foto 11).<br />

Del mosaico <strong>del</strong>la navata centrale resta solo un lacerto nei pressi <strong>del</strong><br />

gra<strong>di</strong>no <strong>del</strong> presbiterio con alcune parole <strong>del</strong>le due linee <strong>del</strong>l’iscrizione<br />

de<strong>di</strong>catoria inserita in un rettangolo formato da una linea <strong>di</strong> tessere nere<br />

dopo il bordo <strong>di</strong> tessere bianche decorato con una linea continua <strong>di</strong> fiori tra<br />

due serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>amanti spaziati (foto 17). Nella linea <strong>di</strong> fiori il centro <strong>del</strong>la<br />

composizione è in<strong>di</strong>cato da una croce <strong>di</strong> fiori. Il tappeto <strong>del</strong>la navata andato<br />

totalmente <strong>di</strong>strutto era circondato da una fascia <strong>di</strong> cancorrenti <strong>di</strong> tessere<br />

rosse e da una treccia a calice allentata policroma con orlo curvo.<br />

Nella navata meri<strong>di</strong>onale resta uno stralcio <strong>del</strong> motivo geometrico a<br />

gran<strong>di</strong> cerchi secanti a formare quadrati concavi chiuso in una treccia a due<br />

capi. Il motivo è arricchito dalla bicromia e da cerchi e quadrati posti <strong>di</strong><br />

punta inseriti nelle risulte.<br />

Il mosaico meglio conservato è quello <strong>del</strong>la navata settentrionale (foto 19).<br />

Era introdotto a est nei pressi <strong>del</strong> gra<strong>di</strong>no <strong>del</strong>l’annesso nord da una iscrizione<br />

<strong>di</strong> due linee in tabula ansata. Il programma chiuso in una treccia continua<br />

a due capi, <strong>di</strong> cui resta traccia anche nei pressi <strong>del</strong>la porta in facciata, era sud<strong>di</strong>viso<br />

in almeno tre pannelli <strong>di</strong>stinti. Un pannello figurativo a est introduceva<br />

un motivo geometrico <strong>di</strong> cerchi secanti a formare quadrati concavi decorati<br />

con <strong>di</strong>amanti. Motivo seguito verso il centro <strong>del</strong>la navata da una composizione<br />

formata da una serie continua <strong>di</strong> tre quadrati affiancati. Ne resta una<br />

serie completa con un volatile e un cesto che inquadrano una iscrizione.<br />

Nel pannello figurativo <strong>di</strong> est molto danneggiato restano due lampade<br />

che pendono all’interno <strong>di</strong> un timpano sorretto da due colonnine ai lati <strong>di</strong><br />

un oggetto non identificato. Sulla destra <strong>del</strong>la composizione resta il braccio<br />

sinistro alzato <strong>di</strong> un orante 27 , probabilmente all’interno <strong>di</strong> un secondo<br />

timpano sostenuto da colonnine. Al centro <strong>del</strong>la composizione sembra <strong>di</strong><br />

riconoscere una tenda che scende dall’alto.<br />

27. Come nell’orante <strong>del</strong>la cappella recentemente scoperta sulla terrazza inferiore <strong>di</strong> Qal‘at<br />

Amman (<strong>Piccirillo</strong>, The Mosaics of Jordan, p. 458 s).

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