298 M. PICCIRILLO Dipartimento <strong>del</strong>le Antichità e dal signor George Iskandar <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong> Turismo con la nostra supervisione 20 . La chiesa ubicata a sud <strong>del</strong>la strada che attraversa il <strong>villaggio</strong>, è circondata su tre lati, a nord, nord ovest e a est, dalle piccole abitazioni monolocali <strong>del</strong> <strong>villaggio</strong> dominate dalla casa più ampia <strong>del</strong>lo sheikh costruita negli anni trenta (fig. 1). Una <strong>del</strong>le case costruita al centro <strong>del</strong>la chiesa è stata demolita nel corso dei lavori. La costruzione <strong>di</strong> queste case con materiali <strong>di</strong> spoglio è all’origine degli sconvolgimenti degli strati archeologici e alla quasi totale manomissione <strong>del</strong>le costruzioni antiche. Dallo scavo continuato dalla Cooperativa Archeologica <strong>di</strong> Firenze nel 1992-93 risulta che la chiesa fu costruita su ambienti preesistenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile datazione (fig. 2) 21 . A nord, tra la casa <strong>del</strong>lo sheikh e la chiesa, si sviluppano una serie <strong>di</strong> piccoli ambienti irregolari forse <strong>di</strong> uso domestico ricavati sul declivio <strong>del</strong>la montagna. A contatto <strong>di</strong>retto con il muro <strong>del</strong>la chiesa si trovano due vaschette quadrangolari intonacate con il fondo mosaicato a tessere bianche <strong>di</strong> modulo maggiorato 22 . Altre due vasche <strong>del</strong>lo stesso tipo sono ubicate nell’area a sud ovest <strong>del</strong>la facciata fuori asse rispetto agli ambienti che si sviluppano a nord, uno dei quali con tracce <strong>di</strong> mosaico in tessere bianche. A est, il muro <strong>di</strong> chiusura <strong>del</strong>l’abside <strong>del</strong>la chiesa è costruito sopra una muratura precedente con <strong>di</strong>fferente allineamento. Meglio conservati sono due vani <strong>di</strong> forma irregolare accostati all’e<strong>di</strong>ficio che si sviluppano in <strong>di</strong>rezione est-ovest con apertura a sud ad una quota più bassa rispetto al cortile. I due ambienti autonomi, originariamente coperti ad arco, sono raggiungibili con alcuni scalini. Il primo era lastricato; il secondo era pavimentato con uno strato <strong>di</strong> intonaco grigio che copre anche le pareti e le basi degli archi <strong>del</strong>la copertura (foto 9). Nel cortile antistante a sud era scavata una cisterna ancora oggi in uso. Altri vani continuavano verso nord est con apertura rivolta verso occidente, venendo a creare così una specie <strong>di</strong> cortiletto interno tra la chiesa e la casa <strong>del</strong>lo sheikh. Il pavimento lastricato <strong>del</strong>l’ambiente <strong>di</strong> nord est, nei 20. Una notizia preliminare in “Ricerca storico-archeologica in Giordania” a cura <strong>di</strong> M. <strong>Piccirillo</strong>, LA 40, 1990, pp. 466-468. 21. S. Bianchi - F. Faggella, “L’intervento <strong>di</strong> scavo presso il <strong>villaggio</strong>”, “Ricerca storicoarcheologica in Giordania”, LA 42, 1992, p. 382s; S. Bianchi, “La fortezza e il <strong>villaggio</strong> <strong>di</strong> Macheronte: Problemi <strong>di</strong> interpretazione per il restauro e la valorizzazione”, in Marino (a cura <strong>di</strong>), Siti e Monumenti <strong>del</strong>la Giordania, pp. 83-88. 22. Nelle due vaschette si possono riconoscere due pozzetti per vinificazione, se <strong>di</strong> epoca bizantina, o un mikweh, se <strong>di</strong> epoca più antica.
LE ANTICHITÀ CRISTIANE DEL VILLAGGIO DI MEKAWER 299 Fig. 2 Lo scavo <strong>del</strong>l’area circostante la chiesa <strong>del</strong> Vescovo Malechios (Cooperativa Archeologica - Firenze, 1992-1993).