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LETTERA A KONICHI-BO - Verobuddismo.ru

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9. Mondo della forma: la seconda divisione del triplice mondo, i cui abitanti sono soggetti a certe<br />

restrizioni materiali ma sono liberi dai desideri e si nutrono di luce. Il Gran Dio Bonten (Mahabrahman)<br />

che regna sul mondo di saha, risiedeva nel primo Cielo di meditazione, nel mondo della forma sopra il<br />

monte Sume<strong>ru</strong>. Nel Buddismo viene considerato uno dei due più importanti dèi tutelari, insieme a<br />

Taishaku (Indra).<br />

10. Dio dai Mille Occhi: altro nome di Taishaku. Si riteneva che risiedesse in un palazzo chiamato<br />

"Visioni corrette" nel cielo Trayastrimsha in cima al monte Sume<strong>ru</strong>, servito dai quattro Re Celesti, e che<br />

governasse gli altri trentadue dèi di quel cielo. Veniva chiamato il Dio dai Mille Occhi perché, secondo il<br />

Sutra Zo-agon, in una vita precedente come essere umano, grazie alla sua grande saggezza aveva<br />

percepito mille significati in un singolo istante.<br />

11. A quale avvenimento si faccia riferimento non è certo. "L'11 febbraio dell'anno successivo" si<br />

riferisce a un complotto per impadronirsi del potere, ordito da Hojo Tokisuke, fratellastro più anziano del<br />

reggente Hojo Tokimune. Il complotto fu sventato e due dei cospiratori, Nagoe Tokiaki e Nagoe Noritoki,<br />

furono messi a morte l’11 febbraio. Tokisuke fu decapitato il 15 febbraio e cinque generali furono decapitati<br />

per aver giustiziato come cospiratori degli innocenti. Questa lotta all'interno del clan reggente confermò<br />

la profezia del Daishonin sulle "lotte intestine".<br />

63<br />

Comunque io non ero ancora stato perdonato e continuai a rimproverare gli dèi<br />

celesti con veemenza ancora maggiore. Poi un giorno vidi volare un corvo dalla testa<br />

bianca e ricordai la storia del cavallo e del corvo del principe Tan di Yen 12 e la poesia<br />

del prete Nichizo 13 : «Perfino la testa del corvo di montagna è diventata bianca. Il<br />

momento del mio ritorno a casa è finalmente arrivato». Mi convinsi che sarei stato<br />

rilasciato e, infatti, la lettera di perdono spedita il 14 febbraio dell'undicesimo anno di<br />

Bun'ei [1274], arrivò nella provincia di Sado l'8 marzo.<br />

Lasciai [la mia residenza a] Sado il 13 di quel mese e giunsi al porto di Maura<br />

dove passai la notte del 14. Sarei dovuto arrivare al porto di Teradomari nella provincia<br />

di Echigo il 15, ma una tempesta impedì alla nave di attraccare. Fortunatamente, dopo<br />

essere rimasti al largo per due giorni, sbarcai a Kashiwazaki, il giorno seguente giunsi a<br />

Kou e finalmente il 26 marzo entrai in Kamakura dopo un viaggio di dodici giorni. L'8<br />

aprile ho avuto un incontro con Hei no Saemon ma, come mi aspettavo, i miei<br />

ammonimenti rimasero inascoltati. Avevo protestato tre volte 14 al solo scopo di salvare<br />

il Giappone<br />

= = =<br />

12. Questa storia si trova nello Shih chi (Cronache storiche), nel volume 86 e nei relativi<br />

commentari. Quando il principe Tan fu catturato e tenuto prigioniero, egli implorò il re di Ch'in di<br />

rilasciarlo. Ma questi gli disse: «Ti permetterò di tornare a casa quando la testa del corvo diventerà bianca<br />

e le corna spunteranno sulla fronte di un cavallo». Quando Tan guardò in cielo rammaricandosi della sua<br />

sfortuna, apparve un corvo dalla testa bianca, e quando si gettò a terra piangendo spuntarono le corna a<br />

un cavallo. Di conseguenza il re fu costretto a liberarlo come promesso.<br />

13. Nichizo: prete della setta Hosso che viveva nel tempio Ryumon-ji nella provincia di Yamato.<br />

Questa poesia non è di Nichizo, ma appare nella quarta antologia imperiale Go Shui Shu del prete Zoki. È<br />

possibile che il Daishonin abbia scritto nel manoscritto originale la forma abbreviata "prete Zo" e che un<br />

discepolo copiando il Gosho abbia trascritto "prete Nichizo"<br />

14. La prima volta fu quando il Daishonin presentò il Rissho ankoku ron a Hojo Tokiyori nel 1260.<br />

La seconda quando ammonì Hei no Sa mon poco prima della persecuzione di Tatsunokuchi nel 1271 e la<br />

terza nell'incontro sopra menzionato.<br />

64

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