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LETTERA A KONICHI-BO - Verobuddismo.ru

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permanente. Nessuno sa quando morirà. Inoltre, essendo al servizio di un guerriero, io<br />

non posso sottrarmi alla sfida a un prossimo combattimento. Temo ciò che mi attende<br />

nell'altra vita. Vi prego di aiutarmi». Lo ist<strong>ru</strong>ii in merito citando dei brani del sutra.<br />

Egli si lamentò dicendo: «Non posso fare niente per mio padre, che è morto. Ma mia<br />

madre è vedova e, se morissi prima di lei, non potrei assolvere ai miei doveri filiali. Se<br />

dovesse accadermi qualcosa, per favore, chiedete ai vostri discepoli di prendersi cura<br />

di lei».<br />

Mi fece questa richiesta in maniera rispettosa. Ho ragione nel supporre che<br />

niente di male accadde in quell'occasione e che morì per un incidente accaduto<br />

successivamente?<br />

66<br />

Chiunque nasca come essere umano, umile o potente, non è libero dalla sofferenza e<br />

dalle disgrazie. Le difficoltà variano con i tempi e differiscono a seconda delle persone.<br />

La sofferenza è come la malattia: qualunque sia la malattia di cui si soffre, quando si<br />

aggrava si pensa che nessuna malattia può essere peggiore della nostra. C'è la<br />

sofferenza di dividersi dal proprio signore, di separarsi dai propri genitori, dal proprio<br />

sposo, e nessuna è trascurabile. Si può comunque trovare un altro signore da servire o<br />

trovare conforto risposandosi, ma la sofferenza di perdere un genitore o un figlio non<br />

fa che approfondirsi sempre più con il passare dei giorni e dei mesi. Tuttavia, anche<br />

nel caso della separazione dai genitori o dai figli, che i genitori muoiano mentre i figli<br />

continuano a vivere fa parte del naturale ordine delle cose. Ma che una madre anziana<br />

sia preceduta nella tomba dal figlio è una cosa troppo penosa, tanto che si può nutrire<br />

risentimento verso gli dèi celesti e il Budda. Perché non hanno preso te per prima<br />

invece di tuo figlio? È c<strong>ru</strong>dele averti inflitto questo gran dolore lasciandoti<br />

sopravvivere!<br />

Anche gli animali, che non sono dotati di intelligenza, non possono sopportare<br />

di separarsi dai loro piccoli. Il fagiano dorato al Monastero del boschetto di bambù si<br />

gettò nelle fiamme e morì nel tentativo di salvare le sue uova 16 . Il cervo maschio al<br />

Parco delle gazzelle offrì se stesso al re per salvare il piccolo ancora nell'utero di una<br />

femmina 17 . Quanto più<br />

= = =<br />

16. Fonte sconosciuta. Una storia simile appare nel Daichido ron, vol 16. In questa storia si narra<br />

che durante un incendio scoppiato nelle vicinanze di Kushinagara in India, un fagiano immerse le ali e le<br />

piume in un fiume e si gettò nelle fiamme per spegnerle, sacrificando la vita per salvare la sua famiglia. Il<br />

Monastero del Boschetto di bambù, cost<strong>ru</strong>ito da Kalandaka come offerta al Budda Shakyamuni, si trova a<br />

Rajagriha in India.<br />

17. Questa storia appare nel Daito saiiki ki e in altre fonti. Il signore di Varanasi cacciò e uccise<br />

numerosi cervi in una certa località. Il re dei cervi lo implorò di cessare l'inutile massacro e promise che gli<br />

avrebbe fornito ogni giorno il numero di cervi desiderato. Un giorno che aveva a disposizione solo una<br />

cerva gravida, preferì consegnare se stesso al signore. Questi rimase così impressionato dalla sua<br />

compassione che gli concesse quella terra, che divenne quindi il Parco dei cervi.<br />

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