13.06.2013 Views

Carl Rogers, Senza gelosia?

Carl Rogers, Senza gelosia?

Carl Rogers, Senza gelosia?

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

16<br />

si è su quelle caratteristiche che noi definiamo positive. Quello di cui sono<br />

certa, però, è che in ognuno di noi, oltre agli angeli della fede, della<br />

speranza, della carità, della saggezza e dell'amore ci sono anche gli angeli<br />

del dubbio, della disperazione, del bisogno, della passione e dell'odio.<br />

Credo che gli angeli più oscuri siano parte di tutti noi. Nelle descrizioni di<br />

queste persone, non vedo affatto nominate tali caratteristiche: essi si<br />

presentano come santi preraffaeliti!<br />

Normalmente, nelle 'buone' famiglie c'è un individuo che diventa l'indice<br />

di questi ignoti elementi oscuri. Il sistema richiede, se quella famiglia<br />

deve continuare a funzionare in base al polo 'luminoso' dell'esperienza<br />

umana, una spugna che assorba quelle forze. Fred non dice quali fossero<br />

i suoi demoni, anche se allude al riconoscimento di impulsi e sentimenti<br />

inaccettabili. Sarei incline a supporre che egli stesse prendendo coscienza<br />

di questo lato oscuro. In un ambito in cui la <strong>gelosia</strong>, la rivalità, la<br />

competitività e la collera sono considerati segni di imperfezione, Fred non<br />

ha altra scelta che riconoscere, l'inaccettabilità di se stesso: la sua cultura<br />

glielo impone! Poiché sembra che tutte le altre persone del suo ambiente<br />

non provino i suoi stessi sentimenti, egli incolpa se stesso. Le mie<br />

conclusioni relative alla forte valorizzazione dei sentimenti positivi e al rifiuto<br />

degli altri derivano dall'incapacità di Fred di condividere la sua inquietudine<br />

con le persone con cui ha “una comunicazione aperta e<br />

sincera”. Fred mi appare perciò come colui che “introietta la pena”; la<br />

persona che, di fronte alle difficoltà, convince gli altri che va tutto bene,<br />

in modo che a essi vengano risparmiati l'ansia, la paura e il dolore, mentre<br />

allo stesso tempo egli sperimenta, a un livello molto profondo, tutta la<br />

pena collettiva del sistema. Chi “introietta la pena” in genere sperimenta<br />

se stesso su un livello di coscienza più alto rispetto agli altri, per crollare<br />

però quando è lui stesso a dover fronteggiare dei problemi da solo e stoicamente.<br />

Cosi Fred crede che il suo tentativo di suicidio non abbia niente a che<br />

vedere con la sua situazione interpersonale. Sono indubbiamente d'accordo<br />

che sull'argomento egli ne sappia più di me, ma, malgrado ciò, i<br />

miei dubbi rimangono. In queste descrizioni mancano i sentimenti di collera,<br />

paura, rivalità, brama e bisogno. Tutte queste emozioni hanno un<br />

enorme valore di conservazione e non concedere a se stessi o agli altri il<br />

diritto di provarle e di esprimerle equivale a una camicia di forza che<br />

blocca l'emotività di una persona.<br />

Quando questi sentimenti sono permessi come una parte legittima e<br />

valida dell'interazione, le difficoltà possono essere affrontate con maggiore<br />

flessibilita e umanità che non quando siano repressi. Io credo, ma è<br />

soltanto un'ipotesi, che se Fred fosse entrato prima in contatto con le sue<br />

forze più oscure e se si fosse confrontato con esse con l'aiuto degli altri<br />

componenti della sua ampia famiglia, egli non avrebbe mai tentato di<br />

porre fine alla sua vita né avrebbe sofferto l'agonia mentale che descrive.<br />

Tengo particolarmente a sottolineare che non credo che la tensione sia<br />

derivata dalla natura non monogamica del sistema. Dalla mia esperienza<br />

so che un matrimonio non esclusivo può costituire un modo di vivere

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!