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Carl Rogers, Senza gelosia?

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La mia più grande paura è di far del male a coloro che mi stanno intorno.<br />

Non voglio che essi pensino di aver contribuito a farmi arrivare a<br />

questo punto, per qualcosa che mi hanno fatto o per il loro comportamento.<br />

Naturalmente, il mio interesse maggiore è per te, Trish. Con te ho vissuto<br />

e condiviso i miei momenti migliori; hai conosciuto il meglio di me e<br />

voglio che ti ricordi di noi in questo modo. Ti amo. Resta legata ai tuoi<br />

amici, specialmente a Chip. Ti prego di rassicurare i miei amici, Janet in<br />

particolare, che essi non hanno contribuito alla mia situazione”.<br />

Quello fu un periodo orribile della mia vita, ma ebbe anche degli effetti<br />

positivi. Ho una migliore considerazione di me stesso come persona totale<br />

- sono più empatico nei confronti delle angosce altrui. Durante la depressione,<br />

avevo una visione distorta della mia ricerca. A un recente congresso<br />

nazionale il mio lavoro aveva ricevuto un'accoglienza positiva e<br />

incoraggiante. Secondo me, il trauma attraverso cui noi tutti siamo passati<br />

ha cementato i miei legami con le tre persone con cui sono in rapporto<br />

e mi sento più vicino a tutti loro, ora più che mai.<br />

CARL: La prima delle molte domande che mi sono posto su questo episodio<br />

quasi fatale riguarda le alte aspettative che, a livello fantastico,<br />

Fred ha per se stesso. Non gli provenivano dalla famiglia, che non lo aveva<br />

neanche spinto a frequentare il college. Nei sette anni di università e<br />

di specializzazione, l'atmosfera di competizione con i colleghi e l'adattamento<br />

alle richieste e alle aspettative professionali e sociali, provocarono<br />

quella crisi. “Fattori sottili mi hanno focalizzato su queste mete molto alte.<br />

Facendo tutto bene, non si può che andare in alto. Ma quando precipitai<br />

da quell'altezza, fu rovinoso”.<br />

Perché non ha informato Trish della profondità della sua depressione?<br />

Perché ha nascosto i suoi sentimenti fortemente disturbati, quando fra<br />

loro esisteva una comunicazione molto aperta? Fred disse: “Mi sentivo in<br />

colpa per essere depresso. Parte di me sapeva che ciò era sciocco, ma<br />

sentivo di doverlo superare da me. Durante la settimana in cui pensai di<br />

suicidarmi, mi vergognai di parlarle. Sembrava incredibile. Sembrava che<br />

fosse qualcun altro a pensarci. Si, mi è difficile chiedere aiuto”. Intervenne<br />

Trish: “Sempre! Non vuole nemmeno chiedere un'aspirina per il mal di<br />

testa. Pensa di doverlo superare da sé”.<br />

“Avevo una paura reale dell'istituzione psichiatrica – continuò Fred -,<br />

temevo che, se avessi parlato di quel che provavo, mi avrebbero rinchiuso<br />

in manicomio”. Trish dice: “Sapevo che era depresso, ma non riuscii a<br />

convincerlo a vedere uno psichiatra. Fu un colpo per me: sono infermiera<br />

e secondo me mancavano tutti i sintomi classici. Penso che non ne parlò<br />

perché temeva che lo portassero via e lo internassero per tutta la vita”.<br />

“Odiavo quella parte di me - aggiunge Fred -, era orribile. Non volevo<br />

permettere che si manifestasse”.<br />

Fred ha dovuto rinunciare alla sua prima tesi e ora ne sta scrivendo<br />

una che sconvolgerà di meno il mondo. “Ho distrutto le mie illusioni e mi<br />

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