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8-un amore selvaggio - only fantasy

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Capitolo 23<br />

«Ti sto dicendo... che Eliahu è vivo. Eliahu Rathboone... è vivo.»<br />

Ritto davanti alla finestra della sua stanza, nella magione diEliahu Rathboone, Gregg Winn stava<br />

contemplando la tillandsia, quella pianta così caratteristica della Carolina del Sud. Al chiaro di l<strong>un</strong>a i<br />

l<strong>un</strong>ghi filamenti facevano accapponare la pelle, come l'ombra proiettata da <strong>un</strong> oggetto... o da <strong>un</strong><br />

corpo non meglio identificato.<br />

«Gregg, mi hai sentito?»<br />

Gregg si stropicciò gli occhi nel tentativo di scacciare il sonno, I poi si voltò a guardare da sopra la<br />

spalla la sua attraente, giovane collaboratrice. Holly Fleet era ferma appena oltre la soglia, i l<strong>un</strong>ghi<br />

capelli biondi raccolti in <strong>un</strong>a coda di cavallo, il viso struccato, gli occhi non più così grandi o<br />

maliardi, senza le ciglia finte e tutta quell'altra roba luccicante che si metteva prima di comparire da<br />

vanti alla telecamera. In compenso, la vestaglia di seta rosa non faceva nulla per nascondere il suo<br />

fisico mozzafiato.<br />

E in pratica stava vibrando, neanche il suo diapason interno fosse stato colpito con forza<br />

spropositata.<br />

«Ti rendi conto», farfugliò assonnato Gregg, «che quel figlio di buona donna è morto più di<br />

centocinquant'anni fa.»<br />

«Allora qui c'è davvero il suo fantasma.»<br />

«I fantasmi non esistono.» Gregg tornò a voltarsi verso il panorama fuori dalla finestra. «Dovresti<br />

saperlo meglio di chi<strong>un</strong>que altro.»<br />

«Questo qui esiste.»<br />

«E mi hai svegliato all'<strong>un</strong>a di notte per dirmi questo?»<br />

Non era stata <strong>un</strong>a mossa astuta. La notte prima tutti e tre non avevano praticamente chiuso occhio e<br />

lui aveva passato la giornata<br />

al telefono con Los Angeles. Si era infilato sotto le coperte <strong>un</strong>'ora prima, senza illudersi di riuscire a<br />

dormire... ma per fort<strong>un</strong>a il suo corpo aveva altri progetti.<br />

O era così oppure il suo cervello gli stava dicendo di gettare la spugna perché le cose non<br />

procedevano bene. Quel maggiordomo si rifiutava di cambiare idea sulla questione del permesso;<br />

Gregg era tornato alla carica due volte, ma entrambi gli approcci erano stati respinti, quello a<br />

colazione cortesemente declinato, quello a cena apertamente ignorato.<br />

Nel frattempo avevano già inviato alla base <strong>un</strong>a gran quantità di filmati. Grazie al potere evocativo<br />

delle riprese girate di nascosto, i pezzi grossi gli avevano dato il via libera per spostare lì lo speciale...<br />

ma lo stavano pressando per avere <strong>un</strong> promo da trasmettere prima possibile.<br />

Cosa impossibile finché il maggiordomo non cedeva.<br />

«Pronto?» sbottò Holly, piccata. «Mi stai ascoltando?»<br />

«Cosa c'è?»<br />

«Io voglio andare.»<br />

Gregg si accigliò; col cervellino che si ritrovava, quella poteva spaventarsi solo per <strong>un</strong> TIR col suo

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