UNESCO piano def.indd - Centro Storico di Firenze - Patrimonio ...
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Piano <strong>di</strong> Gestione<br />
Il <strong>Centro</strong> <strong>Storico</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong><br />
In questo lungo periodo l’e<strong>di</strong>lizia citta<strong>di</strong>na passò quasi completamente<br />
al servizio dei Me<strong>di</strong>ci e delle altre famiglie gentilizie, perdendo<br />
il suo carattere pubblico. Ai palazzi privati era affi dato il<br />
compito <strong>di</strong> rappresentare, con le loro <strong>di</strong>mensioni e con l’originalità<br />
del <strong>di</strong>segno, il prestigio ed il potere dei proprietari. Nel Settecento<br />
si sviluppò il fenomeno del Grand Tour, che vide giovani aristocratici<br />
e intellettuali provenienti dai paesi nord-europei prendere la<br />
via dell’Italia per visitare le sue città, attratti dalla prestigiosa attività<br />
letteraria e artistica. In questo modo prese corpo una visione<br />
dell’Italia che contrapponeva la decadenza del presente ai fasti del<br />
passato, rappresentati dal fascino delle testimonianze dell’antichità<br />
classica e del Rinascimento. <strong>Firenze</strong> acquistò una sua specifi cità per<br />
il concorrere <strong>di</strong> vari fattori che ne accentuarono l’immagine <strong>di</strong> “città<br />
d’arte” e <strong>di</strong> “culla del Rinascimento”.<br />
Estintasi nel 1737 la <strong>di</strong>nastia me<strong>di</strong>cea il Granducato passò ai Lorena<br />
fi no al 1859 quando fu annesso al nascente Stato Italiano. Capitale<br />
d’Italia dal 1865 al 1870, <strong>Firenze</strong> <strong>di</strong>venne il centro culturale della<br />
nazione ma si trovò anche a far fronte, in breve tempo, a un mutamento<br />
<strong>di</strong> ruolo e <strong>di</strong> funzioni senza precedenti. In questo periodo il<br />
profi lo della città subì trasformazioni notevoli come la demolizione<br />
delle mura, sostituite dall’anello dei viali, lo sventramento del Mercato<br />
Vecchio e l’e<strong>di</strong>fi cazione <strong>di</strong> Piazza Vittorio Emanuele II, attuale<br />
Piazza della Repubblica.<br />
Duramente colpita durante il secondo confl itto bellico, <strong>Firenze</strong> ha<br />
vissuto i momenti più alti e drammatici della sua storia recente nell’agosto<br />
del 1944, con la liberazione della città dai nazifascisti, e nel<br />
novembre 1966, con l’alluvione della città.<br />
II.2 Identità storica<br />
Certamente l’immagine della città è ancora strettamente legata<br />
al suo patrimonio culturale, considerate l’oggettiva consistenza e<br />
l’elevata qualità connesse alle particolari vicende storiche della città<br />
e soprattutto al Rinascimento fi orentino. L’insistenza sugli aspetti<br />
artistici e letterari dell’esperienza rinascimentale - sul go<strong>di</strong>mento<br />
delle opere d’arte - alimenta a sua volta anche una serie <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> che<br />
insistono sul ruolo della città nella prospettiva della storia dell’arte.<br />
20<br />
Questi lavori favoriscono anche attività legate al collezionismo e al<br />
restauro, che vedono spesso come protagonisti alcuni dei residenti<br />
stranieri, insieme a quelli ad essi collegati nei vari paesi.<br />
Va poi considerato che a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> altre città, che risentono del<br />
peso acquisito da funzioni politico amministrative (come Roma e<br />
Napoli) o economiche (come Milano), <strong>Firenze</strong> segue un percorso <strong>di</strong><br />
sviluppo particolare, che la avvicina in parte a Venezia. Esauritasi<br />
rapidamente l’esperienza <strong>di</strong> capitale del nuovo Regno, l’industrializzazione<br />
si è affermata in misura limitata, senza rompere gli equilibri<br />
economici e sociali tra<strong>di</strong>zionali, centrati sulla proprietà terriera<br />
e sugli investimenti fi nanziari. Continua a persistere una tra<strong>di</strong>zione<br />
artigiana, in parte collegata ad antiche ra<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> qualità. In questo<br />
quadro, agli inizi del ‘900, si rafforza inevitabilmente l’immagine<br />
della città d’arte, proprio mentre il turismo - pur restando ancora<br />
un fenomeno prevalentemente d’élite - tende però ad estendersi e<br />
a coinvolgere la borghesia europea e italiana. E’ in questo periodo<br />
che nascono importanti istituti culturali stranieri (il Kunsthistorisches<br />
Institut, l’Institut Français, il British Institut) che contribuiranno<br />
a <strong>di</strong>ffondere e rafforzare l’immagine internazionale della città.<br />
Infi ne, non vanno sottovalutate le scelte consapevoli operate durante<br />
il regime fascista, che puntano sullo sviluppo turistico, la cultura<br />
e l’artigianato. Viene lanciato il Maggio Musicale, si crea la Fiera<br />
dell’Artigianato, si reinventa la tra<strong>di</strong>zione del calcio in costume,<br />
ma sono anche realizzate importanti infrastrutture <strong>di</strong> servizio come<br />
la nuova stazione ferroviaria <strong>di</strong> Michelucci e l’autostrada <strong>Firenze</strong>–<br />
mare. Sul versante dell’alta cultura viene fondato l’Istituto Nazionale<br />
<strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> sul Rinascimento e si costruisce la Biblioteca Nazionale.<br />
Questo insieme <strong>di</strong> interventi da un lato rilancia l’immagine <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong><br />
come città d’arte e culla del Rinascimento - con un’insistenza sui<br />
legami tra il passato glorioso della città e i temi culturali cari al regime<br />
- dall’altro dà avvio al rapporto tra città d’arte e turismo, che<br />
si sarebbe poi realizzato in forme ben più vistose con il <strong>di</strong>ffondersi<br />
del turismo <strong>di</strong> massa.<br />
L’immagine contemporanea che prevale all’estero e in Italia è più<br />
<strong>di</strong>ffi cile da <strong>def</strong>i nire. Certamente in essa gioca ancora un ruolo rilevante<br />
la città d’arte, ma questa componente che ha fatto <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong><br />
una delle capitali internazionali del turismo, e che le dà un ruolo <strong>di</strong>