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UNESCO piano def.indd - Centro Storico di Firenze - Patrimonio ...

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V.3 Gli in<strong>di</strong>catori dell’occupazione<br />

Dai dati ISTAT del censimento 2001 emerge che il tasso <strong>di</strong> occupazione<br />

della popolazione del Comune <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> è cresciuto nell’ultimo<br />

decennio <strong>di</strong> sei punti percentuali passando dal 39,60% rilevato<br />

nel 1993 al 45,26% del 2001.<br />

Il tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione, <strong>di</strong> conseguenza, ha subito un trend negativo<br />

riducendosi dall’ 8,93% al 4,16%, valore notevolmente inferiore<br />

alla me<strong>di</strong>a nazionale (9,53%) ed alla me<strong>di</strong>a Toscana (5,10%).<br />

Secondo i dati forniti dall’Annuario Statistico del Comune <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong><br />

anno 2003, gli occupati residenti nel <strong>Centro</strong> <strong>Storico</strong> sono 32.512 e<br />

costituiscono il 56,04% della popolazione <strong>di</strong> riferimento.<br />

I giovani in cerca <strong>di</strong> occupazione costituiscono il 12,79% mentre i<br />

<strong>di</strong>soccupati <strong>di</strong> lungo periodo l’1,93%. Il 62% delle forze lavorative<br />

del <strong>Centro</strong> <strong>Storico</strong> è costituita da lavoratori <strong>di</strong>pendenti mentre il<br />

38,5% da lavoratori autonomi. Nel <strong>Centro</strong> <strong>Storico</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>, infatti,<br />

sono presenti numerosi uffi ci pubblici e sono concentrati i principali<br />

servizi sociali (istruzione, sanità, amministrazione).<br />

La percentuale <strong>di</strong> lavoratori impiegati nella pubblica amministrazione<br />

raggiunge, secondo i dati dell’anagrafe del Comune, il 27,2%<br />

mentre gli occupati nel settore terziario costituiscono il 18,9%.<br />

<strong>Firenze</strong>, però, è anche un’importante meta turistica che accoglie più<br />

<strong>di</strong> 6.000.000 visitatori all’anno. La città, dunque, si caratterizza per<br />

un’elevata concentrazione <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> ricezione ed accoglienza e<br />

per numerosi esercizi commerciali legati al turismo.<br />

Il settore del commercio, costituisce un’importante risorsa economica<br />

e riesce ad assorbire il 19,5% delle forze lavorative del Quartiere 1.<br />

Bassa, invece, è la percentuale degli occupati nel settore agricolo<br />

(1,9%) e nel settore delle costruzioni (3,7%).<br />

Analizzando attentamente il tipo <strong>di</strong> occupazione dei residenti del<br />

<strong>Centro</strong> <strong>Storico</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> si nota una maggioranza <strong>di</strong> impiegati<br />

(36%) seguiti da libero-professionisti (19,7%), operai (14,7%), lavoratori<br />

in proprio (12,4%), personale <strong>di</strong>rettivo (6,2%) ed infi ne<br />

<strong>di</strong>rigenti (3%).<br />

Prendendo, infi ne, in considerazione il titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o si può notare<br />

che il 41,3% dei lavoratori del <strong>Centro</strong> <strong>Storico</strong> è in possesso <strong>di</strong> un <strong>di</strong>ploma<br />

<strong>di</strong> scuola secondaria, il 33,1% da un <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> scuola me<strong>di</strong>a<br />

o inferiore ed il restante 25,7% è in possesso <strong>di</strong> titolo <strong>di</strong> <strong>di</strong>ploma a<br />

livello universitario.<br />

47<br />

V.4 Le attività produttive settoriali<br />

Nel sistema fi orentino, le funzioni produttive sono prevalentemente<br />

localizzate nei comuni vicini e si basano sul tessuto <strong>di</strong> piccole e<br />

me<strong>di</strong>e imprese, spesso collegate ad alcune gran<strong>di</strong> come nel sistema<br />

moda, mentre le funzioni turistico-espositive-ricettive, <strong>di</strong> consumo<br />

qualifi cato e <strong>di</strong> servizio alle imprese sono concentrate nel comune<br />

centrale.<br />

Gli stu<strong>di</strong> preparatori ai piani <strong>di</strong> settore in campo economico documentano<br />

con chiarezza già nel 1996 il ri<strong>di</strong>mensionamento delle<br />

attività artigianali in città, incluse quelle storiche. Permane tuttavia<br />

nel <strong>Centro</strong> <strong>Storico</strong> un tessuto residuale <strong>di</strong> attività qualifi cate caratteristiche<br />

della tra<strong>di</strong>zione locale (e<strong>di</strong>toria, commercio culturale e<br />

artistico, conservazione libraria, artigianato del restauro, strutture<br />

per spettacoli); mentre una parte della rete <strong>di</strong> commercio alimentare<br />

rimane vitale attorno ai due gran<strong>di</strong> mercati coperti.<br />

Risultano poi particolarmente presenti servizi sociali (pubblica amministrazione,<br />

sanità, servizi socio-assistenziali, istruzione, biblioteche,<br />

archivi, musei, altre attività culturali e sportive) e servizi commerciali<br />

tra<strong>di</strong>zionali. Emerge, dunque, una forte concentrazione<br />

dei servizi in relazione alla popolazione e alla <strong>di</strong>mensione fi sica del<br />

comune centrale. Una conseguenza <strong>di</strong> questa situazione si può vedere<br />

nella forte <strong>di</strong>ffusione del pendolarismo, non solo giornaliero<br />

per motivi <strong>di</strong> lavoro, ma anche del pendolarismo dei consumatori.<br />

Secondo i dati del censimento 1991, ogni giorno si <strong>di</strong>rigevano verso<br />

<strong>Firenze</strong> oltre 110.000 pendolari, provenienti sia dai comuni limitrofi<br />

che dagli altri comuni della Toscana. Un altro problema cruciale,<br />

destinato a incidere profondamente sullo sviluppo dei prossimi anni<br />

è costituito dalla riduzione <strong>di</strong> offerta <strong>di</strong> lavoro dovuta alla <strong>di</strong>minuzione<br />

della popolazione. Sulla base <strong>di</strong> stime IRPET, per il Comune <strong>di</strong><br />

<strong>Firenze</strong> si può prevedere tale calo, al 2011, intorno al 18%, tenendo<br />

costanti gli attuali tassi <strong>di</strong> attività.<br />

Qualora non venissero realizzati interventi correttivi nella localizzazione<br />

delle attività economiche, si aprirebbe dunque uno scenario<br />

che porterebbe ad effetti ulteriori <strong>di</strong> congestione con il peggioramento<br />

della qualità della vita dei residenti e l’aumento dei rischi<br />

legati ai <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> inquinamento; degrado del <strong>Centro</strong> <strong>Storico</strong><br />

con crescente polarizzazione tra aree residenza <strong>di</strong> ceti me<strong>di</strong>o-alti<br />

Parte seconda

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