COMUNICARE BENE E' UN BENE - Cescot Rimini
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Essere diretti e chiari diventa allora la strategia migliore per un sano scambio<br />
comunicativo.<br />
Per ottenere una buona comunicazione non è sufficiente cercare di rendere<br />
comprensibili le proprie idee, è necessario anche ascoltare e capire ciò che<br />
l’interlocutore sta comunicando.<br />
Questa attenzione è ancora più rilevante nel caso in cui l’altro si esprima in<br />
modo vago, indiretto, confuso o allusivo, rischiando di trascinare la comunicazione<br />
verso conclusioni ed interpretazioni errate o inopportune.<br />
Se ci si rende conto di non riuscire a comprendere ciò che ci viene detto,<br />
allora è necessario elevare il proprio livello di ascolto, porgere maggiore<br />
attenzione a cosa viene trasmesso, con quali termini, in che modo, con che<br />
tono, volume, ritmo, ecc…<br />
Si apriranno nuovi orizzonti di comprensione...<br />
Diventa quindi determinante imparare ad ascoltare.<br />
Marianella Sclavi nel suo libro “Arte di ascoltare e mondi possibili.” (ed.<br />
Bruno Mondadori, 2003) delinea alcune regole dell’arte di ascoltare:<br />
1. non avere fretta di arrivare alle conclusioni. Le conclusioni sono la<br />
parte più effimera della ricerca.<br />
2. quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il<br />
tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista.<br />
3. se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere<br />
che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi<br />
dalla sua prospettiva.<br />
4. le emozioni sono strumenti conoscitivi fondamentali, se sai comprendere<br />
il loro linguaggio. Non ti informano su cosa vedi, ma su come<br />
guardi.<br />
5. un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili. I segnali più<br />
importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come<br />
al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti, perché<br />
incongruenti con le proprie certezze.<br />
6. un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della<br />
comunicazione. Affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi