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ITALIAN BOOKSHELF (download as PDF) - Ibiblio

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464 Annali d’italianistica 30 (2012)<br />

e i tempi liturgici in Dante e Petrarca sostenendo tra l’altro che l’uso<br />

petrarchesco del testo delle Lamentazioni chiarisce come Petrarca dipendesse<br />

dalla poetica liturgica del lutto per Beatrice elaborata da Dante nella Vita nova<br />

(333).<br />

Come si comprende da questo rapida r<strong>as</strong>segna il volume edito da Cachey e<br />

Barański è molto ricco e bene articolato. Si tratta di un importante contributo<br />

che si aggiunge alla già ricchissima bibliografia sul tema dei rapporti tra<br />

Petrarca e Dante. Come suggeriscono gli stessi curatori, il rapporto tra Dante e<br />

Petrarca andrebbe approfondito ulteriormente includendo nel confronto<br />

Boccaccio. Questa indicazione è molto importante proprio nel momento in cui<br />

segnala la necessità di studiare il rapporto tra i due grandi poeti al di là del<br />

confronto personale e mantenendo viva l’attenzione sull’intreccio molteplice dei<br />

rapporti e delle influenze che riguardano sia Dante che Petrarca. Questo è vero<br />

soprattutto se si pensa al problema della tr<strong>as</strong>cendenza che viene toccato in<br />

diversi saggi del volume ed indicato come un punto discriminante nella poetica<br />

dei due maggiori poeti della tradizione italiana. Su questo piano appare<br />

necessario un approfondimento capace di ricostruire la posizione di Dante e<br />

Petrarca nel contesto delle grandi discussioni teologiche e filosofiche del<br />

Trecento.<br />

M<strong>as</strong>simo Lollini, University of Oregon<br />

Stephen Bemrose. A New Life of Dante. Revised and updated edition. Exeter:<br />

University of Exeter Press, 2010. Pp. 249.<br />

Nel riproporre, a qu<strong>as</strong>i dieci anni di distanza dalla prima edizione, la sua<br />

fortunata biografia di Dante, Bemrose non ha apportato sostanziali modifiche al<br />

suo lavoro. Per la seconda volta, quindi, l’autore si è riproposto di tracciare un<br />

profilo di Dante come uno scrittore filosofico e politico (xii), confrontandosi<br />

coraggiosamente con la scarsità di informazioni che da secoli condiziona ogni<br />

tentativo di comprensione storica del grande poeta. Il lavoro parte dalla<br />

premessa, condivisibile, che negli ultimi dieci anni non sono emersi documenti<br />

tali da rivoluzionare la biografia dantesca (xi). Un po’ meno condivisibile,<br />

tuttavia, è il qu<strong>as</strong>i completo disinteresse dimostrato dall’autore nei riguardi dei<br />

progressi compiuti nel campo della storia medievale in relazione a contesti quali<br />

la cultura dell’esilio, il rapporto tra profetismo e politica, o la committenza di<br />

corte. In più occ<strong>as</strong>ioni, infatti, qualche riferimento a tali contesti avrebbe forse<br />

contribuito a rendere la “nuova vita” di Dante promessa dal titolo diversa dalle<br />

numerose introduzioni a Dante disponibili sul mercato.<br />

Il volume è organizzato in una breve prefazione (xi-xxi), seguita da undici<br />

capitoli organizzati, per la maggior parte, in ordine cronologico. La biografia<br />

inizia con tre capitoli dedicati rispettivamente all’infanzia (“A Florentine<br />

Childhood (1265-1283)”, 1-5), alla produzione poetica giovanile (“Beatrice and

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