Il vescovo mons. Carlo Agostini nel 50° della morte
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chiese di ricevere solennemente il viatico e la santa unzione.<br />
Era il giovedì del ritiro spirituale e quindi cento sacerdoti,<br />
radunati in San Marco, accompagnarono il Santissimo Sacramento<br />
al patriarca che <strong>nel</strong> suo letto di <strong>morte</strong> volle fare la<br />
sua solenne professione di fede, chiedere perdono a tutti e<br />
ricevere con profonda devozione gli ultimi sacramenti.<br />
Non aveva ancora finito il suo ministero episcopale. Mi<br />
raccontò commosso padre Andrea Eccher, allora ministro<br />
provinciale del Minori conventuali, che aveva assistito alla<br />
cerimonia: «Mi aveva fatto chiamare dal suo segretario. Assistei<br />
alla commovente cerimonia del santo viatico, aspettai<br />
che il patriarca facesse il suo ringraziamento al Signore e<br />
poi mi fece sedere al suo capezzale e subito mi supplicò di<br />
poterlo aiutare perché voleva erigere a Mestre, in una zona<br />
molto popolata, una nuova parrocchia che voleva dedicare<br />
al Cuore Immacolato di Maria. Non potei certo rifiutarmi di<br />
aiutare quel <strong>vescovo</strong> che, morente, aveva ancora l'ansia pastorale<br />
per la salvezza delle anime. Ottenuto il mio consenso<br />
suonò subito il campa<strong>nel</strong>lo e apparve il cancelliere patriarcale<br />
con decreto già pronto per questa erezione a cura<br />
dei Minori conventuali, cui apposi la mia firmali . Così padre<br />
Eccher.<br />
Fino all'ultimo <strong>mons</strong>. <strong>Agostini</strong> pensò a quello che fu ,<br />
durante tutto il suo episcopato, il suo pensiero dominante:<br />
salverò le anime se costituirò per loro le necessarie parrocchie.<br />
Ai solenni funerali che seguirono in San Marco il 2<br />
gennaio 1953, fu scelto il <strong>vescovo</strong> di Padova, <strong>mons</strong>. Girolamo<br />
Bortignon, per il discorso funebre. Egli sintetizzò tutta<br />
una vita di sacerdote e di pastore d'anime degna di ammirazione,<br />
d'insegnamento e di perpetuo ricordo: «Memoria illius<br />
in benedictione eritli (il suo ricordo resterà in benedizione).<br />
Tale discorso, apparso poi <strong>nel</strong> bollettino diocesano, fu<br />
anche la traccia del ritiro spirituale fatto a noi sacerdoti padovani<br />
dallo stesso <strong>mons</strong>. Bortignon.<br />
L'autore