Il vescovo mons. Carlo Agostini nel 50° della morte
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cro Cuore, le visite al Santissimo Sacramento; incoraggiando le<br />
pie Unioni intese a favorire la pietà quali l'Apostolato <strong>della</strong> preghiera,<br />
le varie confraternite, specialmente quella del Santissimo<br />
Sacramento. Raccomandava i libri di pietà che aiutavano i<br />
fedeli alla preghiera e alla meditazione delle verità eterne: libri<br />
che fecero tanto bene a quei tempi, specialmente le "Massime<br />
eterne" di sant'Alfonso, che potrebbero giovare tanto anche ai<br />
nostri giorni.<br />
In diciassette anni di servizio episcopale a Padova terminò<br />
ben due visite pastorali a tutte le parrocchie e istituti e non<br />
poté finire la terza perché promosso a Venezia.<br />
Molte furono le parrocchie erette dal <strong>vescovo</strong> <strong>Agostini</strong>.<br />
Diceva: «Dà al popolo il suo sacerdote e lo salverai <strong>nel</strong>la<br />
sua fede». Da soli tre anni era a Padova quando intraprese<br />
l'erezione delle nuove parrocchie alla periferia <strong>della</strong> città che<br />
stava oramai estendendosi fuori le vecchie mura.<br />
Erigere una parrocchia voleva dire non solo far sorgere una<br />
nuova comunità di fedeli, ma anche dotarla di chiesa, canonica<br />
e opere parrocchiali come il patronato e la "casa <strong>della</strong> dottrina<br />
cristiana" .<br />
Nella povertà degli anni '30 era dawero un'ardua impresa.<br />
Ma la sua confidenza in Dio non venne mai meno.<br />
Concepito il grande progetto, si affiancò alcuni generosi e<br />
attivi sacerdoti e <strong>nel</strong> 1935, <strong>nel</strong> teatro del seminario, convocò<br />
non solo il clero, ma anche tutte le autorità civili <strong>della</strong> città e<br />
<strong>della</strong> provincia, con un rappresentante del governo, e annunciò<br />
solennemente il suo programma chiedendo l'aiuto di tutti<br />
per un'impresa improrogabile.<br />
Tra coloro che l'aiutarono a cercare fondi per l'opera bisogna<br />
ricordare <strong>mons</strong>. Giuseppe Mistrello, amministratore del seminario,<br />
e <strong>mons</strong>. Francesco Dalla Zuanna, segretario <strong>della</strong><br />
Giunta diocesana di Azione cattolica, che si adoperarono indefessamente<br />
presso banche, enti e privati per cercare i fondi necessari.<br />
<strong>Il</strong> <strong>vescovo</strong> stesso divenne il cassiere.<br />
Quante volte gli impresari mi telefonavano: «Chieda al Vescovo<br />
se possiamo venire»! Ed era sempre per saldare fatture.<br />
Planimetrie e disegni erano sì visti dalla commissione di arte<br />
sacra, ma l'ultima e definitiva parola era la sua.