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Nell’81% delle aziende appartenenti a conduttori di 55 anni e oltre le attività produttive<br />

impegnano il conduttore stesso da solo o coadiuvato da altre componenti<br />

<strong>la</strong> manodopera familiare (<strong>in</strong>clusi i parenti). Merita di essere segna<strong>la</strong>to che, sempre<br />

con riferimento al<strong>la</strong> conduzione diretta, all’<strong>in</strong>terno del<strong>la</strong> categoria degli ultrac<strong>in</strong>quantac<strong>in</strong>quenni,<br />

a non ricorrere assolutamente ad altra manodopera se non quel<strong>la</strong><br />

familiare, sono di più i maschi (83%, contro il 76% delle femm<strong>in</strong>e). Al contrario,<br />

nel<strong>la</strong> categoria dei conduttori “giovani” i maschi e le femm<strong>in</strong>e si equivalgono (82%).<br />

Circa il 90% dei conduttori “anziani” detiene terreni a titolo di so<strong>la</strong> proprietà, contro<br />

appena l’1,5% di essi con terreni presi <strong>in</strong>teramente <strong>in</strong> affitto. Il rimanente 8,9%<br />

conduce terreni parte <strong>in</strong> proprietà e parte <strong>in</strong> affitto. In pratica, <strong>la</strong> proprietà dei terreni<br />

risulta <strong>in</strong>teressare quasi 99 su 100 conduttori “anziani”. Al contrario, l’affitto<br />

risulta più diffuso tra i conduttori “giovani” (26%).<br />

La maggior parte dei conduttori risulta quasi completamente ripartita nelle due<br />

condizioni professionali di “occupato” (38%) e “ritirato dal <strong>la</strong>voro” (44%). Ad essi si<br />

aggiungono altri 6 su 100 conduttori dichiaratisi <strong>in</strong> “altra condizione” (benestante,<br />

ecc.). Con riferimento al<strong>la</strong> componente femm<strong>in</strong>ile, le conduttrici “casal<strong>in</strong>ghe”<br />

ammontano al 25,0% del complesso, e oltre un quarto di esse risulta occupato <strong>in</strong><br />

azienda. Le altre categorie professionali non si discostano molto da quanto osservato<br />

per il complesso dei conduttori. Oltre i 55 anni, soltanto il 17,2% si dichiara<br />

“occupato”, mentre il 67,9% risulta, ovviamente, costituito da “ritirati dal <strong>la</strong>voro”.<br />

Analizzando <strong>in</strong> dettaglio quest’ultima fascia di età, emerge che <strong>la</strong> condizione di<br />

“occupato” e “ritirato dal <strong>la</strong>voro” sono complementari <strong>in</strong> funzione del crescere.<br />

Infatti, nelle c<strong>la</strong>ssi successive i “ritirati dal <strong>la</strong>voro” raggiungono l’82,1% contro il<br />

6,0% di “occupati” nel<strong>la</strong> fascia complessiva degli ultrasessantac<strong>in</strong>quenni.<br />

Per le conduttrici al di sotto dei 40 anni il cont<strong>in</strong>gente delle “occupate” è abbastanza<br />

numeroso, soltanto il 27,7% è costituito dalle “casal<strong>in</strong>ghe” e appena il 3,9%<br />

dalle donne <strong>in</strong> “altra condizione”. Nelle c<strong>la</strong>ssi di età <strong>in</strong>termedia (40-54 anni) le<br />

“occupate” risultano rappresentare il 48,9%, mentre le “casal<strong>in</strong>ghe” sono il 37,7%<br />

(percentuale più che doppia rispetto al complesso dei conduttori nel<strong>la</strong> stessa c<strong>la</strong>sse<br />

di età, pari al 12,4%). Da evidenziare che oltre i 55 anni <strong>la</strong> condizione “ritirata<br />

dal <strong>la</strong>voro” <strong>in</strong>teressa 63 su 100 conduttrici, di poco <strong>in</strong>feriore a quel<strong>la</strong> complessiva;<br />

contemporaneamente, le conduttrici “occupate” rappresentano il 10%, mentre<br />

quote più basse si riscontrano per le “casal<strong>in</strong>ghe” (18,7%) e per quelle “altra condizione”<br />

(6,4%).<br />

Considerando <strong>la</strong> pluriattività, sotto i 40 anni <strong>la</strong> maggior parte dei conduttori<br />

(52,8%) risulta esercitare attività esclusivamente nel<strong>la</strong> propria azienda (conduttori<br />

full-time) 7 ; del rimanente 47,2% part-time, <strong>la</strong> quasi totalità sono part-timer con un<br />

tempo maggiore di quello dedicato <strong>in</strong> azienda (45,1%). Tra i 40 e 55 anni <strong>la</strong> percentuale<br />

dei conduttori full-time scende al 46,8%; <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, dai 55 anni e oltre il cont<strong>in</strong>gente<br />

dei conduttori così c<strong>la</strong>ssificati è molto più numeroso (88,6%).<br />

27<br />

Il fenomeno dell’<strong>in</strong>vecchiamento nel<strong>la</strong> conduzione aziendale<br />

7 È da evidenziare che <strong>la</strong> trilogia dei conduttori full-time, partime prevalente e partime secondario è basata sul<strong>la</strong> comb<strong>in</strong>azione tra esercizio di altra o altre attività, oltre quel<strong>la</strong><br />

aziendale, fuori del<strong>la</strong> propria azienda ed il tempo di <strong>la</strong>voro ad esse dedicato. Trattasi, qu<strong>in</strong>di, di un mix tra i due concetti di pluriattività e volume di <strong>la</strong>voro aziendale.

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