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38. scarp de’ tenis giugno 2011<br />
torino<br />
A <strong>Torino</strong> 13 mila richieste di sostegno all’affitto, 3 mila sfratti<br />
nel 2010 e 10 mila famiglie in attesa di un alloggio popolare<br />
Diritto alla casa,<br />
serve una svolta<br />
« A <strong>Torino</strong> la<br />
contraddizione<br />
sta nel fatto<br />
che si<br />
costruisce<br />
molto,<br />
ma per fare<br />
soldi, non<br />
per rispondere<br />
ai bisogni<br />
delle<br />
famiglie»<br />
Errata corrige<br />
A causa di alcuni inconvenienti<br />
redazionali, nel numero 147<br />
a pagina 56 la poesia “Non è giusto”<br />
è stata erroneamente attribuita<br />
a Gheorghe Mateciuc,<br />
nel numero 149 all’articolo<br />
“Opportunanda ospita in stage<br />
gli alunni dell’istituto Federico”<br />
manca la firma di Gheorghe Mateciuc,<br />
nel numero 151 la poesia<br />
“Chiesa di San Luca” porta<br />
la firma Massimiliano Giaconella<br />
ma l’autore è Gheorghe Mateciuc.<br />
Ce ne scusiamo con l’interessato<br />
e con i lettori.<br />
Precisiamo inoltre che la dottoressa<br />
Francesca Pecorari, di cui si parla<br />
nel numero 151 in un articolo<br />
alle pagine 44-45, non ha ancora<br />
ottenuto il titolo di avvocato,<br />
erroneamente attribuitole,<br />
essendo ancora in attesa<br />
degli esiti dell’esame<br />
di abilitazione alla professione.<br />
di Massimiliano Giaconella<br />
Come trasformare il diritto alla casa in un diritto essenziale? Che politiche<br />
mettere in campo per garantire un tetto a tutti, anche alle fasce più povere<br />
della popolazione? Sono queste alcune delle domande a cui si è cercato di rispondere<br />
in “Pochi alloggi e sempre più cari: dove è finito il diritto alla casa?”, incontro<br />
con Giovanni Baratta, esponente del sindacato inquilini della Cisl, organizzato dall’associazione<br />
Opportunanda. «In Italia – ha ribadito Baratta – c’è stata un’incentivazione<br />
alla proprietà rispetto all’affitto. Ma se a livello nazionale la percentuale dei<br />
proprietari è dell’80%, nelle grandi città il rapporto è diverso: a <strong>Torino</strong>, nello specifico,<br />
siamo intorno al 40% di famiglie in locazione, costrette quindi a pagare il canone.<br />
Dal dopoguerra a oggi il problema della casa non è cambiato molto. Nel 2007<br />
in Italia sono stati eseguiti 20 mila sfratti.<br />
La questione abitativa non riguarda<br />
chi non trova casa, ma chi non riesce<br />
più a permettersi quella in cui abita».<br />
Oltre 3 milioni vivono in affitto<br />
In Italia le famiglie che vivono in affitto<br />
sono 3.200.000. Gli affitti, il cui costo dal<br />
2000 è in media raddoppiato, sottraggono<br />
reddito alle famiglie e di conseguenza<br />
contibuiscono ad avvicinarle alla soglia<br />
di povertà. Alla scadenza del Piano<br />
Casa nel 1988, e per tutti gli anni Novanta,<br />
la questione casa è divenuta un’emergenza<br />
sociale, tanto che è esploso il<br />
numero di occupazioni a scopo abitativo.<br />
«Oggi – dice ancora Baratta – la maggior<br />
parte delle famiglie possiede la casa<br />
in cui vive, un fenomeno spiegato dalla<br />
ridottissima offerta di affitti sociali. L’offerta<br />
del libero mercato determina l’aumento<br />
dei canoni, e di conseguenza la<br />
propensione all’acquisto, elemento favorito<br />
anche dal facile accesso ai mutui.<br />
Il fatto preoccupante è che la casa oggi è<br />
molto spesso concepita in una logica di<br />
rendita (ci sono 500 mila unità abitative<br />
a <strong>Torino</strong>, a fronte di 442 mila famiglie residenti).<br />
La ristretta immissione sul mercato<br />
fa sì che il costo degli affitti cresca<br />
moltissimo, mentre non altrettanto avviene<br />
al reddito della popolazione, che<br />
fatica ad arrivare a fine mese».<br />
Immagine<br />
riflessa<br />
Il gioco della vita a volte cambia,<br />
non sei più tu a manovrare i fili.<br />
Come si sta nella veste<br />
del burattino?<br />
Ti vedo pieno di paure,<br />
chiedi a me se ce la farai.<br />
Potrei dirti: no.<br />
Di solito ciò che si è dato<br />
viene reso.<br />
Se sarai abbastanza forte<br />
sopravviverai nella giungla.<br />
Altrimenti sceglierai<br />
di lasciarti vivere.<br />
Guarda lo specchio,<br />
sfumature venate,<br />
intrecci,<br />
mosaici.<br />
Leggi bene dentro,<br />
butta via rabbia<br />
e vendetta,<br />
guarda oltre,<br />
indossa corazze.<br />
Maschere<br />
che imparerai a togliere.<br />
Nemesi