Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
52. scarp de’ tenis giugno 2011<br />
catania<br />
Il turismo in Sicilia? Non è ancora davvero “accessibile”.<br />
Eppure l’attenzione alle esigenze dei disabili gioverebbe a tutti<br />
Non tutti uguali,<br />
ma tutti turisti<br />
di Gabriella Virgillito<br />
Viaggiare è un diritto di tutti, un diritto fissato dalla Convenzione Onu<br />
sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dal nostro paese a febbraio. In Italia<br />
esiste la “Commissione per la promozione e il sostegno del turismo accessibile”<br />
a cura del ministero del turismo, nata dall’esigenza di mettere ogni persona con i<br />
suoi bisogni al centro del sistema turistico. Non sempre però l’accessibilità ai luoghi<br />
che ospitano attività turistiche e ai servizi forniti dagli operatori è realmente<br />
possibile a tutti. Sono circa 36 milioni in tutta Europa le persone disabili disposte a<br />
viaggiare, di cui il circa il 3% in Italia: il profilo tipo del turista con esigenze speciali<br />
è donna, di età medio-alta e lavoratore dipendente, con necessità ricorrenti che<br />
vanno dal campo dietetico (43% dei casi) agli ambienti ana-ipoallergenici, da esi-<br />
genze motorie (8%) a disturbi sensoriali.<br />
La qualità dei servizi e delle strutture<br />
condiziona tutte queste categorie con<br />
esigenze speciali, soprattutto gli anziani,<br />
il gruppo più numeroso.<br />
Cresce, in ogni caso, la domanda di<br />
“turismo accessibile”. E cresce, di conseguenza,<br />
la necessità di un’offerta adeguata.<br />
La Sicilia, nonostante la propria<br />
vocazione turistica di eccellenza, non risponde<br />
ancora adeguatamente a questa<br />
domanda: sono pochi, infatti, gli stabilimenti<br />
balneari e i siti di interesse culturale<br />
privi delle famigerate “barriere architettoniche”,<br />
che ne impediscono la<br />
fruibilità a tutti indiscriminatamente. I<br />
dati più recenti (fonte Istat) dicono che<br />
dei 2 milioni 824 mila disabili (circa il 5%<br />
della popolazione totale) che vivono nel<br />
nostro paese, in Sicilia sono circa 110<br />
mila, con un’età compresa tra i 6 e i 64<br />
anni. Il turismo accessibile potrebbe<br />
quindi rappresentare un’importante risorsa<br />
per la regione; un’adeguata offerta<br />
di servizi e ospitalità, aperta a tutti, farebbe<br />
aumentare la presenza di turisti.<br />
Natura autentica, l’accoglienza<br />
Anche solo per questioni di marketing,<br />
considerata la domanda del mercato, ci<br />
si aspetta dagli operatori turistici che<br />
sappiano coniugare le ragioni dell’impresa<br />
turistica con la risposta a una esi-<br />
genza di “ospitalità” che richiede attenzioni,<br />
dialogo e conoscenze tecniche.E<br />
questo è vero per tutti, e non soltanto<br />
per le persone con disabilità. Un migliore<br />
standard di qualità, un’informazione<br />
attendibile, una migliore accessibilità,<br />
personale ricco di formazione, in grado<br />
di prestare attenzione ai bisogni che ma-<br />
Esigenze speciali<br />
Due ragazze down<br />
durante una<br />
vacanza<br />
sulle coste<br />
catanesi<br />
nifestano i clienti: sono questi alcuni degli<br />
aspetti chiave per un turismo davvero<br />
accessibile. «Quello del “turismo accessibile”<br />
è un segmento di mercato in<br />
crescita – afferma Nico Torrisi, presidente<br />
Uras-Federalberghi Sicilia –. Puntando<br />
sulla maggiore qualità delle strutture,<br />
sulla destagionalizzazione, particolarmente<br />
vantaggiosa per la nostra regione,<br />
e sulla formazione di personale qualificato,<br />
che è ancora carente, potremo ottenere<br />
un positivo riscontro, in termini<br />
sociali ed economici, rimanendo in linea<br />
con le altre regioni d’Italia». Spesso l’errore<br />
è pensare alla disabilità come a una<br />
malattia e non vederla per quello che è,<br />
una condizione di vita, che aiuta a svelare<br />
ciò che il turismo è per sua natura:<br />
accoglienza. .