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caratterizzazione chimico - fisica di legni bagnati e confronto con ...

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Giovedì 6 Dicembre<br />

2007<br />

8° Intervento<br />

80 GRadus –2008/ 3.2<br />

noto che l’invecchiamento naturale del legno può essere riprodotto <strong>di</strong>fficilmente me<strong>di</strong>ante tecniche<br />

<strong>di</strong> invecchiamento accelerato, a causa dei molteplici fattori che prendono parte al processo<br />

degradativo 1 . Le tecniche analitiche utilizzate sono costituite da <strong>di</strong>ffrazione dei raggi X (XRD),<br />

misure <strong>di</strong> colore, analisi termica, termogravimetrica (DTA, TG) e calorimetrica (DSC), spettroscopia<br />

FTIR. Inoltre, il cambiamento del colore del legno in funzione della sua alterazione<br />

è stato <strong>con</strong>tinuamente monitorato, me<strong>di</strong>ante misure spettrofotometriche in luce visibile in riflessione.<br />

Metodo sperimentale<br />

I campioni <strong>di</strong> abete e castagno, in forma <strong>di</strong> parallelepipe<strong>di</strong> delle <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> 5x5x3 cm, sono<br />

stati immersi in acqua deionizzata e in acqua marina sintetica a temperatura ambiente e a 40°C<br />

per perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> tempo variabili ed al minimo otto settimane. In altri campioni sono stati inseriti<br />

chio<strong>di</strong> <strong>di</strong> rame o <strong>di</strong> ferro e quin<strong>di</strong> sottoposti allo stesso trattamento. Un ulteriore trattamento<br />

è stato l’immersione dei <strong>legni</strong> in soluzioni <strong>di</strong> NaOH 0,5M a 40°C per tre settimane sostituendo<br />

l’idrossido <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o settimanalmente. Dopo tre settimane i <strong>legni</strong> sono stati sottomessi a insufflazione<br />

<strong>di</strong> ozono per tre ore al giorno per <strong>di</strong>eci giorni. Questa procedura è stata eseguita nei laboratori<br />

dell’Università <strong>di</strong> Milano Bicocca dal Professor Orlan<strong>di</strong>. Come riferimento sono stati presi in<br />

<strong>con</strong>siderazione i due tipi <strong>di</strong> legno non trattati.<br />

Una volta terminato il trattamento dei provini <strong>di</strong> legno, sono stati ottenuti trucioli,<br />

successivamente essiccati in stufa a 105°C per un’ora e sottoposti a macinatura in un mulino<br />

a palle <strong>di</strong> agata a 700 rpm per 1 ora; solo in rari casi, non essendo stata raggiunta la voluta polverizzazione,<br />

il trattamento al mulino è stato prolungato per tempi maggiori. Le polveri così<br />

ottenute avevano <strong>di</strong>mensioni me<strong>di</strong>e comprese tra 40 e 80 mesh. L’operazione <strong>di</strong> macinatura,<br />

pur presentando l’in<strong>con</strong>veniente <strong>di</strong> abbassare il grado <strong>di</strong> cristallinità della cellulosa, ha permesso<br />

<strong>di</strong> rendere ben ripetibili le prove analitiche <strong>con</strong>dotte sui campioni. Sulle polveri così ottenute<br />

sono state eseguite analisi termiche e termogravimetriche usando un apparecchio STA 409 della<br />

Ditta Netzsch, in flusso <strong>di</strong> ossigeno <strong>di</strong> 100 ml min-1 operando come segue: 30-40 mg <strong>di</strong> polvere<br />

sono stati posti in un crogiuolo <strong>di</strong> allumina e riscaldate a velocità costante <strong>di</strong> 10°C min-1 fino<br />

a 650°C. Per le misure al DSC 4-10 mg <strong>di</strong> polvere sono stati racchiusi in crogiuoli <strong>di</strong> alluminio<br />

dove sono stati riscaldati in flusso <strong>di</strong> ossigeno <strong>di</strong> 100 ml min-1 alla velocità <strong>di</strong> 2°C min-1 . Per le<br />

suddette analisi si è utilizzato una apparecchiatura DSC Mettler 821.<br />

Tutte le misure sono state ripetute almeno tre volte.<br />

I <strong>di</strong>ffrattogrammi X sono stati ottenuti usando un <strong>di</strong>ffrattometro automatico Philips PW 1830<br />

facendo scansioni da 3 a 30° <strong>di</strong> 2θ, <strong>con</strong> intervalli <strong>di</strong> 0.02° e tempi <strong>di</strong> acquisizione <strong>di</strong> 20 s. Il tipo<br />

<strong>di</strong> ra<strong>di</strong>azione utilizzata per le analisi è stata la Kα del rame. Per valutare la <strong>di</strong>ffusione degli ioni<br />

metallici all’interno dei provini <strong>di</strong> legno si è utilizzato il metodo a fluorescenza dei raggi X; l’apparecchio<br />

utilizzato è stato uno spettrofotometro a raggi X portatile del tipo Lithos 3000 della<br />

Ditta Assing, provvisto <strong>di</strong> un tubo per raggi X al molibdeno, un filtro allo zir<strong>con</strong>io e un rivelatore<br />

a base <strong>di</strong> silicio drogato <strong>con</strong> litio. Le misure <strong>di</strong> colore sono state eseguite me<strong>di</strong>ante uno spettrofotometro<br />

in riflettanza, Minolta 2600d. L’analisi infrarossa è stata effettuata <strong>con</strong> uno spettrofotometro<br />

FTIR Perkin-Elmer Spectrum One, dotato <strong>di</strong> accessorio ATR <strong>con</strong> cella in seleniuro<br />

<strong>di</strong> zinco e finestra in <strong>di</strong>amante del <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> circa 1mm.<br />

I <strong>legni</strong> trattati in laboratorio sono stati <strong>con</strong>frontati <strong>con</strong> alcuni <strong>legni</strong> archeologici <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa provenienza,<br />

a cui è stata applicata la stessa meto<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> indagine.<br />

Risultati e <strong>di</strong>scussione<br />

Analisi gravimetriche<br />

La variazione del peso dei campioni dei due tipi <strong>di</strong> legno è <strong>con</strong>seguenza <strong>di</strong> due <strong>di</strong>versi effetti,<br />

l’assorbimento dell’acqua e la <strong>di</strong>ssoluzione <strong>di</strong> componenti solubili del legno2 . Osservando i grafici<br />

che riportano l’aumento in peso dei blocchetti <strong>di</strong> legno in funzione del tempo, si nota che l’abete<br />

aumenta in peso maggiormente del castagno, a parità <strong>di</strong> altre <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni. Nel caso dei <strong>legni</strong> immersi,<br />

sia in acqua deionizzata che <strong>di</strong> mare a temperatura ambiente, si osserva che l’aumento<br />

<strong>di</strong> peso dei blocchetti <strong>di</strong> entrambe le specie <strong>di</strong> legno, è maggiore in presenza <strong>di</strong> entrambi i tipi<br />

<strong>di</strong> metalli. Per quanto riguarda i <strong>legni</strong> <strong>di</strong> castagno immersi in acqua <strong>di</strong> mare e deionizzata alla<br />

temperatura <strong>di</strong> 40°C vi è un’inversione del comportamento dell’aumento del peso in presenza

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