caratterizzazione chimico - fisica di legni bagnati e confronto con ...
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Giovedì 6 Dicembre<br />
2007<br />
8° Intervento<br />
86 GRadus –2008/ 3.2<br />
Tabella II. Dati relativi al calcolo <strong>di</strong> cristallinità per il legno <strong>di</strong> castagno: C25M, C40M, CCu40M, CFe40M= campioni<br />
sottoposti ad impregnazione <strong>con</strong> acqua <strong>di</strong> mare a temperatura ambiente e a 40°C rispettivamente senza e <strong>con</strong> Cu e Fe;<br />
C40D, CCu40D, CFe40D= campioni sottoposti ad impregnazione <strong>con</strong> acqua deionizzata a 40°C rispettivamente senza<br />
e <strong>con</strong> Cu e Fe; impregnazione otto settimane<br />
Dai dati ottenuti si deduce che l’acqua deionizzata, <strong>con</strong>trariamente all’acqua <strong>di</strong> mare, non fa<br />
variare apprezzabilmente il grado <strong>di</strong> cristallinità della cellulosa. Il rame nel caso dei <strong>legni</strong> <strong>di</strong> abete<br />
sembra attaccare più la parte amorfa che quella cristallina (<strong>con</strong> <strong>con</strong>seguente aumento <strong>di</strong> cristallinità),<br />
mentre l’opposto accade per il legno <strong>di</strong> castagno. Invece, l’aumento <strong>di</strong> temperatura<br />
da ambiente a 40°C non influenza sensibilmente il grado <strong>di</strong> cristallinità.<br />
Le analisi XRD sono state anche eseguite su alcuni <strong>legni</strong> archeologici, il proce<strong>di</strong>mento per il<br />
calcolo del grado <strong>di</strong> cristallinità è stato lo stesso <strong>con</strong>dotto per i provini <strong>di</strong> legno, il valore me<strong>di</strong>o<br />
del grado <strong>di</strong> cristallinità risultante è stato, per entrambi, intorno al 7%. I <strong>di</strong>ffrattogrammi X<br />
ottenuti sono riportati in Figura 9.<br />
Figura 9. XRD del Pinus Halepensis del I sec a.C. a sinistra e Larix decidua del IV sec d.C. a destra