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LO SCARPONE 09 - Club Alpino Italiano

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SCIENZA Ricercatori del CAI in Uganda<br />

Sulle tracce del Duca<br />

Promossa dal <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong>,<br />

dall’Università degli Studi di<br />

Brescia e dall’associazione<br />

ambientalista “L’umana Dimora”<br />

in collaborazione con l’associazione non<br />

governativa di volontariato AVSI e in<br />

accordo con la Makerere University di<br />

Kampala, la seconda spedizione scientifica<br />

“Rwenzori 2007” ha visto nel corso<br />

dell’estate ricercatori italiani impegnati<br />

in studi topografici, ambientali e nella<br />

cooperazione allo sviluppo. Iniziati nel<br />

2006 con la spedizione “Sulle tracce del<br />

Duca degli Abruzzi”, gli studi ambientali<br />

sulle Montagne della luna vedono impegnati<br />

i ricercatori Giorgio Vassena,<br />

Gregorio Mannucci e Costante Bonacina<br />

in studi ambientali sul riscaldamento<br />

globale e sulla riduzione della copertura<br />

dei ghiacciai sulle montagne del<br />

Rwenzori in Uganda.<br />

La spedizione, partita il 20 luglio alla<br />

volta del Rwenzori Mountains National<br />

Park alla frontiera occidentale<br />

dell’Uganda al confine con la Repubblica<br />

del Congo, ha fatto ritorno l’8 agosto<br />

dopo avere integrato il costituendo sistema<br />

di monitoraggio meteoclimatico del<br />

parco del Rwenzori con strumentazioni<br />

per la valutazione dell’insolazione globale<br />

sui ghiacciai subtropicali più alti del<br />

Continente nero e con l’istallazione di<br />

una nuova stazione meteoclimatica d’alta<br />

quota che trasmetterà i dati, tramite<br />

un sistema radio di nuova creazione,<br />

direttamente in Italia.<br />

Punta Margherita e, accanto al titolo,<br />

Luigi di Savoia, Duca degli Abruzzi.<br />

10 - <strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, SETTEMBRE 2007<br />

La seconda spedizione scientifica<br />

“Rwenzori 2007” con il presidente del<br />

Comitato scientifico Giorgio Vassena si è<br />

impegnata in studi topografici, ambientali<br />

e nella cooperazione allo sviluppo<br />

Il gruppo di ricerca ha provveduto<br />

anche all’installazione di una stazione<br />

GPS permanente presso l’Università<br />

di Makerere che servirà per il tracciamento<br />

della nuova cartografia<br />

ugandese nonché all’inquadramento<br />

topografico dell’intero<br />

parco nazionale del Rwenzori.<br />

Le suddette azioni faranno si<br />

che lo Stato ugandese possa<br />

procedere nella rideterminazione<br />

e nel mantenimento<br />

del sistema di riferimento,<br />

per usi cartografici<br />

ed ingegneristici, oltre<br />

che per scopi di navigazione<br />

terrestre, marina e aerea. La strumentazione<br />

impiegata, di tipo avanzato, è<br />

stata donata da una società statunitense,<br />

leader nel mondo nel campo del posizionamento<br />

con sistemi satellitari GPS.<br />

Il programma di ricerca è stato integrato,<br />

al fine di sviluppare un turismo sostenibile<br />

nell’area, con il tracciamento, tramite<br />

tecnologia GPS laser a scansione ad<br />

alta precisione, della rete sentieristica<br />

del parco nazionale del Rwenzori. In tal<br />

senso è stata impiegata<br />

la medesima struttura di<br />

dati realizzata dal gruppo<br />

di lavoro del CAI,<br />

denominato SIT CAI,<br />

che vede nella Provincia<br />

di Brescia una delle sue<br />

prime implementazioni<br />

pratiche.<br />

I ricercatori italiani<br />

hanno infine provveduto,<br />

nell’ambito di un<br />

nuovo progetto di istruzione<br />

e formazione volto<br />

a inserire la popolazione<br />

locale all’interno delle<br />

attività di ricerca, a formare<br />

le guide del parco<br />

nazionale sulle attività di<br />

monitoraggio, funziona-<br />

mento della stazione metereologica e le<br />

basi informatiche per lo scaricamento<br />

dei dati rilevati finalizzate alla valutazione<br />

del riscaldamento dell’area, che stante<br />

i dati disponibili potrebbe entro i prossimi<br />

venti anni scomparire del tutto.<br />

Particolare interessante. All’interno<br />

della spedizione l’Università degli Studi<br />

di Brescia è intervenuta al Workshop “A<br />

Global Change Research Network in<br />

African Montains”, tenutosi presso<br />

Kampala dal 23 al 25 luglio, esponendo i<br />

primi risultati del nuovo progetto di<br />

ricerca in alta quota sul cambiamento<br />

climatico in atto negli ultimi anni e sugli<br />

effetti di questo sulla catena del<br />

Rwenzori, zona di straordinario interesse<br />

naturalistico che l’UNESCO ha inserito,<br />

dal 1994, nell’elenco dei “World<br />

Heritage Sites”.<br />

Sono comunque previste a breve scadenza<br />

nuove missioni in terra africana<br />

per dare continuità alle numerose ricerche<br />

del Progetto triennale attivate lo<br />

scorso anno, in concomitanza con l’anniversario<br />

della scalata del Duca degli<br />

Abruzzi, e ora sancite anche da importanti<br />

rapporti di collaborazione ufficiale<br />

tra il <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong>, l’Università<br />

degli Studi di Brescia, enti e ricercatori<br />

ugandesi. ■

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