Bilancio Completo (5,05 MB) - Banca Popolare di Vicenza
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Nel settore agricolo si è assistito ad una contrazione produttiva generalizzata, del -2% sull’anno<br />
precedente: una flessione analoga a quella già osservata nel 2001. Il calo produttivo determinato<br />
dallo sfavorevole andamento climatico, ha colpito in misura più consistente le coltivazioni legnose,<br />
ed in particolare l’uva, la cui produzione è scesa del 20%.<br />
Nel comparto zootecnico, il settore delle carni bovine ha mostrato una vigorosa ripresa, recuperando<br />
i livelli produttivi antecedenti alla cosiddetta crisi della “mucca pazza” del 2001. Di converso<br />
si è registrata una forte <strong>di</strong>minuzione nel comparto avicunicolo.<br />
Il settore cerealicolo ha evidenziato una <strong>di</strong>namica in controtendenza, con aumento della superficie<br />
coltivata a grano tenero, ad orzo e a mais; in contrazione, invece, la soia.<br />
L’evoluzione dell’economia reale ha influenzato la <strong>di</strong>namica del cre<strong>di</strong>to bancario, determinandone,<br />
una progressiva e costante decelerazione in corso d’anno: dal 9% <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre 2001 ai valori<br />
inferiori al 5% <strong>di</strong> fine 2002. L’incremento me<strong>di</strong>o annuo nel 2002 (6,3%) è stato, in ogni caso, superiore<br />
al dato nazionale.<br />
La componente a me<strong>di</strong>o/lungo termine è aumentata in misura maggiore (10,3% in me<strong>di</strong>a annua)<br />
rispetto a quella a breve. I mutui alle imprese e quelli alle famiglie sono cresciuti in linea con la<br />
me<strong>di</strong>a.<br />
Il rapporto tra sofferenze ed impieghi, in<strong>di</strong>cativo del rischio <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to, è leggermente peggiorato,<br />
passando, dal 2,5% del 2001, al 2,7%. Il dato è ascrivibile al peggioramento del clima congiunturale,<br />
ma anche all’assenza <strong>di</strong> rilevanti operazioni <strong>di</strong> cartolarizzazione degli impieghi in sofferenza.<br />
Dal lato della provvista, analogamente a quanto osservato a livello nazionale, si è assistito ad una<br />
forte crescita dei conti correnti, aumentati in me<strong>di</strong>a annua <strong>di</strong> oltre il 13%. Nel complesso, l’incremento<br />
della provvista è stato attorno al 10%.<br />
Regione Friuli Venezia Giulia<br />
In Friuli Venezia Giulia, secondo l’indagine della locale Federazione dell’Industria, la contrazione<br />
dell’attività industriale è stata molto più consistente, pari, in me<strong>di</strong>a annua, al 3,5%. Va rilevato,<br />
comunque, che, dopo tre trimestri <strong>di</strong> forte caduta, a <strong>di</strong>cembre la crescita tendenziale dell’in<strong>di</strong>catore<br />
è tornata ad essere positiva.<br />
Le esportazioni hanno risentito della crisi dei mercati <strong>di</strong> sbocco, in particolare <strong>di</strong> quello della<br />
Germania, e sono <strong>di</strong>minuite del 3,1%.<br />
Il cre<strong>di</strong>to bancario ha riflesso l’evoluzione congiunturale, con un progresso me<strong>di</strong>o attorno al<br />
4%. L’incremento degli impieghi relativi al solo settore industriale è stato molto modesto, attorno<br />
all’1%, a rispecchiare le <strong>di</strong>fficoltà del comparto. Il finanziamento alle famiglie è cresciuto <strong>di</strong><br />
quasi il 9%, che sale al 15% limitatamente ai finanziamenti a me<strong>di</strong>o termine.<br />
Malgrado le <strong>di</strong>fficoltà della congiuntura, il rischio <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to si è confermato basso e sui livelli<br />
dello scorso anno, con un rapporto tra sofferenze ed impieghi del 2,5%.<br />
I depositi hanno evidenziato uno sviluppo modesto (3%), ma fortemente influenzato dal dato<br />
delle società finanziarie (-7%). L’incremento della raccolta da famiglie è stato, al contrario, molto<br />
rilevante, con una crescita me<strong>di</strong>a annua del 10%.<br />
Regione Sicilia<br />
L’economia della Sicilia è andata assumendo un’importanza sempre più rilevante per il nostro<br />
Gruppo bancario e, per tale ragione, un breve commento sarà de<strong>di</strong>cato all’evoluzione congiunturale<br />
della regione.<br />
Il 2002 è stato, per la Sicilia, come per il resto del Paese, un anno <strong>di</strong> crescita molto contenuta. Il PIL<br />
regionale, infatti, è cresciuto dello 0,4%, un valore allineato alla me<strong>di</strong>a del Paese e decisamente insufficiente<br />
a colmare, almeno parzialmente, il <strong>di</strong>vario che <strong>di</strong>vide la regione dalle aree più avanzate.