Bilancio Completo (5,05 MB) - Banca Popolare di Vicenza

24
LE ATTIVITÀ STRATEGICHE
La rete commerciale
Tra le iniziative più importanti portate a compimento nel corso del 2002, un posto di rilievo occupa
la riorganizzazione della rete di vendita. Il progetto, mirato ad automatizzare e razionalizzare
le attività svolte presso le filiali, ha ridimensionato le nuove strutture ridefinendo in modo
completo le figure professionali e alcuni importanti processi; fra questi, in particolare, quello del
credito, in cui il miglioramento dell’efficienza ha permesso tangibili recuperi di produttività.
Il progetto è stato bene accolto anche dalla clientela, che ha apprezzato l’accresciuto livello di
personalizzazione del rapporto.
Sempre con riferimento alla riorganizzazione della rete di vendita, si ricordano le seguenti altre
iniziative:
La presenza della Banca nel Nord Ovest
Il coordinamento delle filiali situate in Emilia, Lombardia, Liguria e Piemonte è stato accentrato
in un’unica sede situata a Parma: la macroregione conta 28 filiali ed il prodotto bancario 1 , in costante
progresso, ora supera gli 1,3 miliardi di Euro.
La presenza della Banca nel Centro Sud
È stata completata l’integrazione delle banche presenti al Sud.
Il 18 luglio è stato sottoscritto l’atto di fusione tra Banca del Popolo e Banca Nuova, i cui effetti
hanno avuto decorrenza a far data dal 1° agosto. A seguito dell’operazione di fusione, Banca del
Popolo, società incorporante, ha assunto la denominazione dell’incorporata “Banca Nuova
S.p.A.” e la Sede Legale e la Direzione Generale sono state trasferite a Palermo.
La presenza del Gruppo nel Sud si concretizza pertanto in 73 punti vendita che presidiano in
particolare, la Sicilia, la Calabria e Roma, con un prodotto bancario superiore ai 2,7 miliardi di
Euro con un totale attivo che si attesta a 1,5 miliardi di Euro.
Acquisizione del controllo della Cassa di Risparmio di Prato S.p.A.
Nel mese di dicembre, è stato concluso il contratto per l’acquisto delle azioni della Cassa di Risparmio
di Prato S.p.A. detenute dal Monte dei Paschi di Siena, e rappresentanti il 79% del capitale
sociale; la sua efficacia è stata naturalmente subordinata al rilascio dell’autorizzazione della
Banca d’Italia (pervenuta il 25 febbraio u.s.), nonché al nulla osta in materia di antitrust da parte
delle competenti autorità.
Il prezzo pattuito è stato pari ad 411,2 milioni di Euro; nel bilancio consolidato l’avviamento di
Euro 223, sarà ammortizzato in venti anni, a partire dal 2003.
L’operazione, si colloca nell’ambito della strategia di sviluppo del nostro Gruppo bancario al di
fuori del Triveneto, ed in particolare nel centro e nel sud d’Italia: essa risponde innanzitutto nella
necessità di espandere la rete distributiva in aree contraddistinte, sia da elevate possibilità di
sviluppo prospettico, sia da interessanti potenziali di intermediazione bancaria, specie sul piano
della raccolta diretta ed indiretta. Va inoltre sottolineato che il posizionamento geografico della
1 Si definisce prodotto bancario l’insieme degli impieghi verso clientela, la raccolta diretta ed indiretta.