Ai miei ragazzi Non entri chi non è matematico - Liceo Classico "G ...

Pagina 8 Λογος
L‘angolo della semplicità: due groupies raccontano
Giovani, cambiamo le regole
Via dall’Alcohol - free music
Una premessa: "Alcohol - free" sta per "liberi dall'alcool" e non, come la
stragrande maggioranza (noi comprese, inizialmente) avrà pensato, "alcool
lebro". Dunque la redazione declina qualsiasi tipo di responsabilità,
qualora qualcuno voglia accogliere codesto slogan in lontana prospettiva.
Porto d'Ascoli, lì 21/04/2007: oggi è il giorno promosso dal Centro
Giovani per la campagna di sensibilizzazione rivolta alla nuova leva circa i
danni prodotti dall'alcool. Armate di bombe caloriche alla crema chantilly
e zabaione e di invadenti striscioni, ci appropinquiamo dunque verso
quello che sarebbe dovuto essere un blando pomeriggio all'insegna della
musica. Lì avviene una metamorfosi paragonandole all'omonima celeberrima
kafkiana: due liceali del tutto spaesate entrano nella cabina telefonica
e ne escono irriconoscibili in versione "really alternative groupies". Così
forti della nostra esperienza in materia iniziata da circa un quarto d'ora, ci
mostriamo subito accanite fans di gruppi e di un genere musicale sino a
quel momento a noi del tutto estraneo. La manifestazione alla quale ci
apprestiamo a prendere parte ha lo scopo con il motto "Alcohol free" di
richiamare i giovani ad un corretto uso dell'alcool.
Molti adolescenti, causa lo scarso interesse in ambito
familiare o l'approssimativa propaganda nelle
scuole, sono quasi del tutto ignari dei potenziali
rischi che corrono coltivando gli effimeri sollazzi
dell'alcool. Sfortunatamente la soglia d'età dei piccoli
bevitori si sta vertiginosamente abbassando, a
fronte del dato fato che il consumo di bevande
alcoliche negli individui di età inferiore ai sedici
anni possa causare danni permanenti. La manifestazione
si offre di trasmettere attraverso la musica
l'idea di una possibile alternativa e che "il mondo
non è solo m****" (frase topica da "Un sogno per
domani").
Un tripudio di giovani talenti degni della platea de
la Corrida si è esibito in ibride performances a
cavallo tra rock, punk e hardcore, e alle quali le
nostre orecchie per forza d'inerzia non hanno potuto
sottrarsi: il coinvolgimento è tanto che, con il ronzio
evergreen di Marcozzi che tenta di smuovere le
coscienze di noi, popolo del classico, e di esortarci a
dar voce a idee ed esperienze in trafiletti giornalistici
che a lui servono a far numero ma che anche il
Corriere della Sera gli invidierebbe, da buone samaritane
facciamo tutti contenti ed intervistiamo le
guest stars.
Chi mai saranno costoro? I radiohead? I Sistem of a
Down? No ragazzi, molto meglio: preparatevi ad un
esclusivo tète à tète con gli Our Noise, giovani
"ribelli e dannati" che anche Kurt se solo potesse si
sottrarrebbe alla scena dinanzi a loro, e il cui stile si
basa sulla morale del "sesso,droga e Rock&Roll" o
peggio, sul modello "scimmie urlatrici". Leader del gruppo è Max, anche
detto "Paccone" (abbiamo a stento tenuto a freno l'eziologica curiosità,
temendo di sfociare alquanto nel privato), con Giacopo (cfr. Jacopo Alesi,
I A, fresco di piercing), Filippo "Ghi", il maior del gruppo, e Dani.
Ragazzi che cosa rappresenta per voi questa giornata?
Max e Giacopo: per noi è un'occasione per suonare, certo siamo d'accordo
con l'iniziativa, soprattutto per quanto riguarda mettersi al volante brilli…
(in questi casi c'è Bob… cfr. braccialetto ANIA). La musica è un bello
sfogo e un bel mezzo per promuovere l'iniziativa.
Cosa ne pensate del connubio alcool-musica-divertimento?
Giacopo (devoto [oli] studente del liceo classico): penso che si auspichi un
connubio alcool-musica come quello tra Amore e cuore gentile. (Mignini
docet… P.S. Alesi hai recuperato gli appunti sul Dolce Shtil Novo????)
Filippo: raga, la musica è un modo di rimorchià (sorge spontanea una
domanda: ha funzionato? Risposta: no… Jacopo in compenso ha due
splendide groupies…)
Ed ora la parola a Bac, batterista dei Rooster Ditch che per chi non lo sapesse,
tradotto significa "Fosso dei Galli" (Porto D'Ascoli,anche detta la nuova Seattle
per la ricchezza dei suoi talenti musicali), e a Ruch dei Death Chamber.
Bac e Rush: siamo concordi con lo spirito dell'iniziativa. L'alcool è danno-
so, ti rovina (P.S. di nascosto dalle telecamere sono stati sorpresi a programmare
una capatina a Birlandia… Scandaloso!!!)
Ed ora dopo le domande "serie", passiamo alle domande "simpatia":
Qual è il vostro modello, la vostra fonte di ispirazione?
Bac: io non ho modelli, sono io il mio modello, nel senso che provo ad
immaginare come sarò da grande ed aspiro ad esserlo. (eh! Qualcuno traduca,
please)
Giacopo e Ghi: Superman e Batman
- (per favore non scherziamo)
- allora Cristicchi, Sgarbi e Pippo Baudo. Va bene ora?
- (forse erani meglio i supereroi…)
Max: (filosofeggiando in preda a crisi mistiche degne della Menade danzante
di Skopas). Il mio ideale è l'allegoria della ribellione. (Sorgono due
domande: 1 - da che ti ribelli? 2 - che ti sei fatto? Alla faccia dell'alcool-free.)
Scusate, com'è questa storia che i cantanti fanno i concerti stra-fatti e
stra-sbronzi e voi cantanti del domani cantate in manifestazioni alcool
free?
Bac: devo rispondere per forza? (ma no, consce
della retoricità della domanda e del suo Q.I.)
Giacopo: pensavo fosse Free-alcool (batte ogni
record di pentimento).
Ma è vero che i System of a Down avrebbero
dovuto partecipare, ma all'ultimo momento
hanno dato forfait a causa di un improvviso
attacco di dissenteria e hanno mandato voi,
tanto se si parla di escrementi…
Giacopo: si si…
Max: sono straniero, non l'ho capita… (si e noi ci
crediamo…)
Rush: fieri di essere i loro escrementi… (contento
te…)
Ed ora passiamo al parola agli organizzatori, che si
sono prodigati per la buona riuscita e che giorno
per giorno buttano al vento la loro vita sociale per
amor di gioventù. (citiamo a proposito i versi di
Lorenzo il Magnifico "quanto è bella giovinezza /
che si fugge tuttavia / chi vuol esser lieto sia / del
doman non c'è certezza!")
Parlano Massimo Troiani e Giacomo Antonimi,
menti supreme del Centro Giovani.
Cosa vi ha spinto a promuovere quest'iniziativa?
MT: l'evidenza dei problemi e degli incidenti
dovuti all'alcool. La musica è un modo per coinvolgere
i giovani e metterli al corrente del problema.
GA: il nome dell'iniziativa dice tutto. È stata data ai
giovani la possibilità di partecipare ad un'iniziativa
che vuole anche essere un luogo di ritrovo senza
sentirsi obbligati a bere.
Cosa pensate del connubio alcool-musica?
MT: ritengo che non sia un connubio inscindibile. La cultura del bere ce lo
impone come modello. (Ma non è detto che lo facciano per immagine,
magari hanno solo sete!)
GA: È una scelta dettata dallo spettacolo, non è la musica ad imporlo. È
proprio questo che vogliamo dimostrar, che la musica può essere un'alternativa
all'obbligatoria cultura del bere.
Vi ritenete soddisfatti del risultato?
MT: Si abbastanza, vedo che l'interesse e l'afflusso dei giovani è buono.
GA: Certo. Spero che così i giovani possano davvero capire l'alcool e le sue
conseguenze. Ho notato che i giovani capiscono molto meglio degli adulti,
c'è una migliore sensibilizzazione.
È ora il momento di tirare le somme: ci scusiamo di essere state troppo
prolisse e ampollose (d'altronde viva l'angolo della semplicità). Se non
dovesse starvi bene, auspicatevi una renovatio Temporis nella quale
vedrete ipostatizzati gli spiriti e gli spiritelli del cambiamento (Scusate
siamo allieve di Tommaso!) oppure non leggete.
In conclusione le inviate di Logos con il patrocinio di Marcozzi (altrimenti
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