Casa dolce casa - Acido Politico
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RUSSIA<br />
di Debora Pignotti<br />
ussia Unita, il partito di Putin, ha<br />
R vinto le elezioni parlamentari del 2<br />
dicembre 2007 con il 64,2 % dei voti. Il<br />
leader Gryzlov ha annunciato la conqui‐<br />
sta della Duma da lui presieduta e l’in‐<br />
tenzione di RU di governare autonoma‐<br />
mente.<br />
La maggioranza di 315 seggi su 450 (di<br />
cui uno occupato da Putin stesso) per‐<br />
metterà al partito di approvare qualun‐<br />
que decisione, inclusi emendamenti co‐<br />
stituzionali per i quali è necessaria la<br />
maggioranza qualificata (301 voti). RU è<br />
inoltre sostenuta dagli ultranazionalisti<br />
“liberaldemocratici”di Zhirinovskij (8,2<br />
%) e da Russia Giusta di Mironov, presi‐<br />
dente della Camera Alta (7,8 %). Solo i<br />
comunisti guidati da Zyuganov (11,6 %)<br />
potrebbero osteggiare RU: infatti ‐ assie‐<br />
me ai partiti agrario, democratico e libe‐<br />
rale rimasti esclusi dallo sbarramento al 7<br />
% del nuovo sistema proporzionale ‐<br />
hanno denunciato irregolarità nelle ope‐<br />
razioni di voto.<br />
I quotidiani sovietici Novaya Gazeta,<br />
Izvestija e Pravda sono concordi con l’‐<br />
opposizione nel definire le elezioni una<br />
farsa: “Putin diventerà leader nazionale,<br />
considerando che in Germania per leader<br />
nazionale si intende Führer (Latynina),<br />
“il nostro è uno Stato atrofizzato in mano<br />
agli agenti di polizia [..] che ci hanno<br />
obbligati ad interessarci ad una politica<br />
antiquata, [inoltre] gli intenti ufficiali<br />
sono ben altra cosa dagli intenti rea‐<br />
li” (Ryabov); Voshanov ha perfino intito‐<br />
lato un suo articolo “E’ possibile esser<br />
orgogliosi della propria vittoria di elezio‐<br />
ni senza alternativa?”.<br />
Indipendentemente dal risultato, Putin si<br />
è dimesso alla scadenza del mandato. In<br />
attesa delle presidenziali del marzo 2008<br />
(alle quali Putin non si potrà presentare,<br />
sempre che la costituzione non venga<br />
modificata ad hoc), il 24 dicembre sono<br />
state rese pubbliche in via ufficiosa le<br />
candidature: Medvedev per RU (che pre‐<br />
merà per l’elezione di Putin a Primo Mi‐<br />
nistro e che ha già il 45% dei consensi<br />
dato lo stretto legame col presidente u‐<br />
scente), Zyuganov e Zhirinovskij.<br />
La propaganda elettorale è stata massic‐<br />
cia e pervasiva, con le città tirate a festa e<br />
colorate di bianco, rosso e blu (i colori<br />
della patria e di Russia Unita) e le elezio‐<br />
ni sarebbero avvenute in un clima intimi‐<br />
datorio: sono stati visti pacchi di schede<br />
infilati nelle urne, studenti e militari fare<br />
il giro di più seggi e le pazienti incinte di<br />
un ospedale degli Urali sono state co‐<br />
strette a votare per non rischiare la di‐<br />
missione forzata. Molti sono stati anche<br />
gli incentivi: in Siberia occidentale un<br />
governatore ha promesso la costruzione<br />
di appartamenti al paese che avesse avu‐<br />
Le elezioni farsa e il<br />
futuro della Russia<br />
Le elezioni parlamentari sembrano far<br />
trasparire un cliché già visto: niente pluralismo<br />
e chiusura verso l’Occidente<br />
to più votanti. L’affluenza del 60 % era<br />
scontata, anche se le percentuali sono<br />
state maggiori nelle periferie e il picco<br />
del 99,3 % in Cecenia la dice lunga sui<br />
sistemi di persuasione adottati.<br />
Mosca ha osteggiato l’invio degli osser‐<br />
vatori OSCE ma alla fine ha dovuto cede‐<br />
re e le delegazioni nazionali sono riuscite<br />
a seguire le operazioni di voto. L’Italia<br />
non ha ravvisato palesi irregolarità e al<br />
Ministero degli Esteri è prevalsa la linea<br />
della non ingerenza. Ufficialmente la<br />
Russia è ritenuta una democrazia giova‐<br />
ne bisognosa di ulteriori test democratici<br />
e, dati i problemi col mondo arabo e gli<br />
impegni europei, sarebbe da irresponsa‐<br />
bili da parte dell’Italia aprire un’ulteriore<br />
area di crisi. In realtà ci sono ragioni di<br />
natura economica: la dipendenza dal<br />
petrolio russo rende tutta l’Europa, e non<br />
solo l’Italia, molto debole. Nonostante ciò<br />
il premier britannico Brown ha chiesto a<br />
Mosca di tranquillizzare la comunità<br />
internazionale e il cancelliere tedesco<br />
Merkel ha giudicato il voto non aderente<br />
agli standard europei. Solo il presidente<br />
francese Sarkozy si è apertamente com‐<br />
plimentato con Putin. Gli USA hanno<br />
reagito duramente ed hanno esortato<br />
Mosca ad indagare sulle accuse di brogli.<br />
Come prevedibile, gli osservatori di Ka‐<br />
zakhstan e Asia centrale hanno dichiara‐<br />
to che le elezioni sono state perfettamen‐<br />
te regolari.<br />
E’ però vero che alcune regole sono di‐<br />
scutibili: madre e figlia possono entrare<br />
assieme nella cabina elettorale; il docu‐<br />
mento d’identità viene visionato molto<br />
velocemente e restituito prima dell’in‐<br />
gresso nella cabina al proprietario, il qua‐<br />
le teoricamente può andarsene con la<br />
scheda senza alcun controllo; c’è stato un<br />
passaggio di poteri sul controllo delle<br />
operazioni di voto dalla polizia ordinaria<br />
ai servizi segreti del FSB, apparentemen‐<br />
te inspiegabile e il sospetto di falsificazio‐<br />
ni precedenti alle operazioni di voto ri‐<br />
mane forte. Ciò può far capire quanto la<br />
democrazia russa sia ancora immatura<br />
rispetto alle democrazie europee.