Ricerca storico-archeologica in Giordania XVII – 1997

RELAZIONI DELLE SPEDIZIONI ARCHEOLOGICHE 519
Nel capitolo quarto l’A. espone la storia di Ammon seguendone le tappe principali:
le origini, dall’epoca di Davide all’invasione babilonese, il dominio assiro,
l’epoca persiana e infine quella ellenistica. Gli inzi della storia di Ammon sono
molto incerti per mancanza di fonti. Sono da ricercare nel periodo finale del Tardo
Bronzo e si allungano fino agli inizi del Ferro I. La ricostruzione storica del
periodo delle origini può contare quasi esclusivamente sui ritrovamenti archeologici.
La presenza in Trangiordania di alcuni siti particolarmente sviluppati
(Amman, Sahab, Umm ed-Dananir) fa supporre all’A. una situazione simile a
quella della Cisgiordania (cf. Hazor, Megiddo, Beth Shean, Sichem ecc.), vale a
dire un sistema di città-stato. Le fonti egiziane di questo periodo che ci presentano
le liste di città conquistate dai faraoni delle 18ª-20ª dinastie in Edom, Moab
(Dibon, e il toponimo ancora non identificato bwtrt) e in Siria-Palestina (Beth
Shean, Pella, Ashtarot) e che inoltre ci offrono una comprensione abbastanza chiara
del sistema dell’epoca di el-Amarna, sono completamente mute riguardo alla regione
di ‘Ammon. L’unica eccezione potrebbe essere il toponimo krmn della lista
di Tutmosis III identificabile con Abel Keramim di Gdc 11,33. Altro fatto degno
di nota è che nelle fonti egiziane non si trova alcun accenno alla presenza in
ammonitide degli „Apiru o dei Shasu, come ad esempio fanno per Israele, Edom
e Moab. Questo silenzio delle fonti egiziane potrebbe significare che l’ammonitide
era fuori dell’orbita egiziana, e probabilmente stava sotto l’influenza hittita?
Passando all’AT troviamo che questo periodo pre-storico viene descritto mediante
la presenza dei Refaim e Zanzummim in passi che sono certamente tardivi
come Dt 2,20. Le ricerche archeologiche (scavi di Amman, Sahab, Kh. el-Hajjar)
finora lasciano capire che la transizione dal TB al F I per Ammon è stata un processo
lungo, seguendo un passaggio graduale dalla civiltà ‘indigena’ alla nuova
civiltà più marcata nazionalmente del Ferro I. Sono da escludere comunque le ipotesi
di invasioni di popoli, quale ad esempio la teoria della ‘invasione aramea’. Il
periodo del Ferro II vede per Ammon l’instaurazione della monarchia, contemporaneamente
a quanto avviene in Edom, Moab e in Israele. I nomi dei primi re ammoniti,
Na˙ash e Óanun contemporanei di Davide e Salomone si conoscono
dall’AT. I nomi di Zakkur e Yera˙„azar sono stati incisi sulle due statue di Amman.
Altri nomi di re ammoniti sono stati trovati nelle iscrizioni assire, sulla bottiglietta
di T. Siran e su vari sigilli: tra questi Shanipu, Pudu„il, Óißßal’el, „Amminadab,
Ba„alis. La fine dell’indipendenza ammonita, preannunciata da alcuni oracoli
profetici dell’AT, viene narrata da G. Flavio (Ant. Jud. 10,9.7). L’ultimo re conosciuto
è Ba„alis, dopo il quale il regno fu soppresso e al suo posto venne fondata la
provincia babilonese di Ammon. Si suppone che Nabonide abbia annesso il regno
di Ammon come ha fatto con Edom nel 553 /552 a.C. Nel 5º secolo a.C. l’ammonitide
era una piccola provincia persiana inserita nella 5ª satrapia. Si veda Neem 2,6.10;
6,17; 13,8 che parla di ‘Tobia il servo/ministro ammonita’, da intendere come il
governatore (peha) della sub-provincia di Ammonitide per conto di Sanballat il
governatore persiano di Samaria. Questa interpretazione di Hübner si presta però
ad essere contestata, perché nessuna fonte antica lascia supporre una situazione si-