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Thank You for smoking.pdf - Scuola Superiore Avvocatura

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Nick: «Io sono qui per dirvi che quando uno si comporta come una specie di esperto, voi<br />

potete rispondere: “ ma chi l’ha detto?”<br />

Bambino: «Quindi le sigarette fanno bene?»<br />

Maestra: « Noo!!!»<br />

Nick: «No. Non è questo il concetto. Il punto è che dovete pensare con la vostra testa.<br />

Dovete sfidare l’autorità. Se i genitori vi dicessero che la cioccolata è pericolosa, vi fidereste<br />

ciecamente?»<br />

Maestra: «Nooo!!!»<br />

Nick: «Ma certo! Quindi magari, invece di reagire come pecore quando si parla di sigarette,<br />

dovreste verificare da soli».<br />

Maestra [interrompendolo]: «Molto bene. Allora grazie signor Naylor di essere stato con<br />

noi».<br />

È confermato: la libertà di scelta è una ragione sempre invocabile e un pretesto sempre valido.<br />

Nick Naylor: «È compito di ogni genitore mettere in guardia i propri figli da tutti i pericoli<br />

del mondo, comprese le sigarette, così che un giorno, quando saranno grandi, potranno<br />

decidere da soli. Guardo mio… mio figlio…io sono responsabile della sua crescita e del suo<br />

sviluppo e ne sono orgoglioso».<br />

Sen. Finistirre: «Bene. Detto questo, lei gli permetterebbe di fumare?»<br />

Nick Naylor: «No. Non ha ancora diciotto anni. Sarebbe illegale».<br />

Sen. Finistirre: «Basta con i balletti. Cosa ha intenzione di fare quando compirà diciotto<br />

anni? Il giorno del suo compleanno fumerete una sigaretta insieme? Passerete un delizioso<br />

pomeriggio in una nuvola di fumo, come in una di quelle vostre ridicole pubblicità?»<br />

Nick Naylor: «Se veramente vuole una sigaretta… gli comprerò il suo primo pacchetto».<br />

«Grazie per la sua testimonianza, signor Naylor, può andare», prima che l’appello alla libera<br />

scelta eserciti tutto il suo effetto.<br />

«Perfetto! Bravissimo, ragazzo mio: tutta la storia delle scelta personale se la sono bevuta!<br />

Fanno il conteggio dei voti, la proposta va a picco. Il tuo discorso è stato poco ortodosso, ma ce<br />

l’hai fatta», commenta con una pacca sulle spalle il suo impudente boss.<br />

Il destino di Nick Naylor<br />

C’è sempre posto per uno come Nick Naylor, un mago della disin<strong>for</strong>mazione e della replica,<br />

un sultano della persuasione, un portavoce spudorato e arguto che riesce a spuntarla sempre, un<br />

artista della provocazione, dialetticamente attrezzato, determinato e disinvolto. Un novello<br />

Protagora, con i suoi discorsi duplici. Anzi più: un moderno Gorgia, perché Protagora riteneva che<br />

niente fosse assolutamente vero o assolutamente falso, mentre Gorgia pensava che tutto fosse<br />

dimostrabile vero o falso a piacere. La differenza tra Gorgia e Protagora sta infatti in ciò: per<br />

Protagora tutto è vero e tutto è falso, per Gorgia – come per il nostro lobbista – tutto può essere<br />

reso vero o falso e spacciato per vero o falso. Gorgia fu quello che si inventò l’elogio di Elena,<br />

personaggio affascinante ma indifendibile perché aveva portato la migliore gioventù greca a<br />

morire sulle spiagge di Troia. Voleva «cercare di eliminare l’ingiustizia di un biasimo e l’ottusità<br />

di un pregiudizio» ideando un discorso che fosse sì di perorazione difensiva per Elena, ma anche e<br />

soprattutto un bel gioco, un personale divertissement, come dichiara espressamente nella<br />

conclusione del suo Logos (Encomio di Elena, § 21). Un divertissement però che tiene fede al<br />

proposito di sgravare una donna di cattiva fama dalla sua presunta infamia, un divertissement fatto<br />

di numerosi e inediti argomenti, in cui inizialmente prospetta tutte le quattro possibili cause per la<br />

infedeltà di Elena, e ad una ad una le smonta per arrivare, alla conclusione, ineludibile, che non le

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