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Ultime acquisizioni librarie novembre 2011 - biblioteca comunale di ...

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<strong>Ultime</strong> <strong>acquisizioni</strong> <strong>librarie</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2011</strong><br />

Dizionario comparato <strong>di</strong> proverbi e mo<strong>di</strong> proverbiali : italiani, latini, francesi,<br />

spagnoli, tedeschi, inglesi e greci antichi : supplemento ai <strong>di</strong>zionari delle<br />

principali lingue moderne ed antiche / Augusto Arthaber<br />

ARTHABER, Augusto<br />

Milano : Hoepli, c1972 XVI, 892 p. ; 17 cm<br />

Questo volume, unico nel panorama e<strong>di</strong>toriale italiano, presenta 1500 proverbi comuni alle lingue classiche<br />

(greco, latino), alle lingue latine (italiano, francese, spagnolo) e alle lingue sassoni (inglese e tedesco). Per<br />

ogni proverbio viene fornito l'equivalente nelle sette lingue prese in considerazione, spesso con l'aggiunta <strong>di</strong><br />

citazioni <strong>di</strong> opere letterarie dove si utilizzano i proverbi o i mo<strong>di</strong> proverbiali affini. L'opera è corredata <strong>di</strong> una<br />

serie <strong>di</strong> in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> consultazione per lingua e da un in<strong>di</strong>ce degli autori. Il volume è un corpus del patrimonio<br />

con<strong>di</strong>viso della tra<strong>di</strong>zione culturale della nostra civiltà e rappresenta una importante risorsa per chi affronta<br />

stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> storia della cultura.<br />

Aldo Bressanutti : la realtà surreale<br />

---<br />

Monfalcone : Galleria Comunale d'Arte Contemporanea, 2009 95 p. : ill. ; 21 cm<br />

Catalogo della mostra personale del pittore Aldo Bressanutti, intitolata “La realtà surreale”, ospitata nel ristrutturato<br />

Palazzetto Veneto <strong>di</strong> Monfalcone. La rassegna propone al 1° piano una quarantina <strong>di</strong> opere de<strong>di</strong>cate al tema surreale<br />

e ai famosi interni <strong>di</strong> Cittàvecchia <strong>di</strong> Trieste, realizzati tra il 1970 e oggi. Al 2° piano è stato allestito un percorso<br />

informativo sull’attività più che sessantennale deell’artista attraverso cataloghi, manifesti, libri e altri documenti<br />

inerenti la vita e l’opera <strong>di</strong> Bressanutti. Dotato <strong>di</strong> grande talento e <strong>di</strong> una verve espressiva del tutto personale – scrive<br />

Marianna Accerboni – Bressanutti ha creato nel corso della sua lunga attività pittorica un universo in bilico tra realtà<br />

autentica e onirica, mostrandosi capace <strong>di</strong> coniugare l’indagine del reale con il sogno metafisico e surreale e con la<br />

tenerezza del ricordo, celata <strong>di</strong>etro cenni lu<strong>di</strong>ci e ironici.<br />

Single? : no grazie / Sarah Pekkanen ; traduzione <strong>di</strong> Federica Merani<br />

Pekkanen, Sarah<br />

Milano : Piemme, <strong>2011</strong> 377 p. ; 21 cm<br />

Julia e Michael stanno insieme da sempre. Il giorno in cui lui l'aveva salvata da un'aggressione nel paesino del West<br />

Virginia dove vivevano entrambi, Julia aveva scoperto che il ragazzo timido che conosceva e snobbava da anni era in<br />

realtà l'unico in grado <strong>di</strong> capirla e <strong>di</strong> farla ridere. E poi con<strong>di</strong>videva il suo stesso sogno: fuggire da quel posto<br />

squallido e iniziare una nuova vita. Così, appena concluso il liceo, avevano preso una station wagon <strong>di</strong> seconda mano<br />

e si erano trasferiti a Washington, senza un dollaro in tasca, ma con una serie infinita <strong>di</strong> progetti. Si amavano da<br />

morire e sentivano <strong>di</strong> poter fare qualunque cosa restando insieme. Quin<strong>di</strong>ci anni dopo, Julia e Michael hanno<br />

realizzato tutti i loro sogni: vivono in una casa da nove milioni <strong>di</strong> dollari, il lavoro va a gonfie vele e le ristrettezze<br />

del passato sono solo ricor<strong>di</strong>. Ma qualcosa tra loro è cambiato. Michael è <strong>di</strong>verso: troppo preso dalla carriera,<br />

continua a <strong>di</strong>menticarsi gli anniversari e a lasciar sola Julia che, dal canto suo, ha smesso <strong>di</strong> credere che l'amore<br />

possa durare per sempre. Saranno un evento del tutto inaspettato e i consigli <strong>di</strong> Isabelle, migliore amica <strong>di</strong> Julia e<br />

single impenitente ormai pronta al grande passo, a far capire loro che a volte la scelta migliore è mettere da parte<br />

l'orgoglio e concedersi una seconda possibilità.


Gli ingre<strong>di</strong>enti segreti dell'amore / Nicolas Barreau ; traduzione <strong>di</strong> Monica Pesetti<br />

Barreau, Nicolas<br />

Milano : Feltrinelli, <strong>2011</strong> 239 p. ; 22 cm<br />

Le coincidenze non esistono. Aurélie Bre<strong>di</strong>n ne è sicura. Giovane e attraente chef, gestisce il ristorante <strong>di</strong> famiglia, Le<br />

Temps des Cerises. È in quel piccolo locale con le tovaglie a quadri bianchi e rossi in rue Princesse, a due passi da<br />

boulevard Saint-Germain, che il padre della ragazza ha conquistato il cuore della futura moglie grazie al suo famoso<br />

Menu d'amour. Ed è sempre lì, circondata dal profumo <strong>di</strong> cioccolato e cannella, che Aurélie è cresciuta e ha trovato<br />

conforto nei momenti <strong>di</strong>fficili. Ora però, dopo una brutta scottatura d'amore, neanche il suo inguaribile ottimismo e<br />

l'accogliente tepore della cucina dell'infanzia riescono più a consolarla. Un pomeriggio, più triste che mai, Aurélie si<br />

rifugia in una libreria, dove si imbatte in un romanzo intitolato Il sorriso delle donne. Incuriosita, inizia a leggerlo e<br />

scopre un passaggio del libro in cui viene citato proprio il suo ristorante. Grata <strong>di</strong> quel regalo inatteso, decide <strong>di</strong><br />

contattare l'autore per ringraziarlo. Ma l'impresa è tutt'altro che facile. Ogni tentativo <strong>di</strong> conoscere lo scrittore - un<br />

misterioso ed elusivo inglese - viene bloccato da André, l'e<strong>di</strong>tor della casa e<strong>di</strong>trice francese che ha pubblicato il romanzo.<br />

Aurélie non si lascia scoraggiare e, quando finalmente riuscirà nel suo intento, l'incontro sarà molto <strong>di</strong>verso da ciò che si<br />

era aspettata. Più romantico, e nient'affatto casuale.<br />

Il mercante <strong>di</strong> libri maledetti / Marcello Simoni<br />

Simoni, Marcello<br />

Roma : Newton Compton, <strong>2011</strong> 351 p. ; 24 cm<br />

Anno del Signore 1205. Padre Vivïen de Narbonne viene braccato da un manipolo <strong>di</strong> cavalieri che indossano strane<br />

maschere. Il monaco possiede un libro molto prezioso, che non vuole cedere agli inseguitori. Tentando <strong>di</strong> fuggire,<br />

precipita in un burrone. Tre<strong>di</strong>ci anni dopo Ignazio da Toledo, <strong>di</strong> ritorno da un esilio in Terrasanta, viene convocato a<br />

Venezia da un facoltoso patrizio per compiere una missione: dovrà recuperare un libro molto raro intitolato "Uter<br />

Ventorum", lo stesso libro posseduto da Vivïen. Il manoscritto in questione conterrebbe precetti derivati dalla cultura<br />

talismanica caldaico-persiana e sembrerebbe in grado <strong>di</strong> evocare gli angeli, per poter partecipare della loro sapienza.<br />

Ignazio si metterà alla ricerca del libro, che secondo le in<strong>di</strong>cazioni è tenuto in custo<strong>di</strong>a nella Chiusa <strong>di</strong> San Michele<br />

presso Torino. Ma alla Chiusa <strong>di</strong> San Michele, anziché trovare il libro, Ignazio si imbatte in un mistero: l'"Uter<br />

Ventorum" è stato smembrato in quattro parti nascoste in Linguadoca e in Castiglia. La curiosità <strong>di</strong> scoprire il<br />

contenuto <strong>di</strong> quelle pagine lo sprona a proseguire nella ricerca, nonostante il pericolo. Riuscirà svelare tutti gli enigmi<br />

che il libro contiene e a evocare gli angeli e la loro sapienza?<br />

CSI Alaska. Primavera <strong>di</strong> ghiaccio / Dana Stabenow<br />

Stabenow, Dana<br />

Roma : Newton Compton, <strong>2011</strong> 281 p. ; 22 cm<br />

Sulle bianche <strong>di</strong>stese dell'Alaska è arrivata la primavera. Il ghiaccio comincia a sciogliersi e Niniltna, un villaggio sulle<br />

sponde del fiume Kanuyaq, si riempie <strong>di</strong> nuove luci e nuovi colori. Eppure proprio il primo giorno <strong>di</strong> primavera il<br />

giovane Roger McAniff, in preda alla follia, ha deciso <strong>di</strong> prendere la sua calibro 30 e compiere una strage: nove morti e<br />

due feriti così sembra. Finché i referti balistici rivelano che una delle vittime, Lisa Getty, è stata uccisa da un altro<br />

proiettile. Quin<strong>di</strong> qualcuno ha approfittato della strage per mettere a punto la sua personale vendetta... Ma chi? Ancora<br />

una volta l'ex detective Kate Shugak si mette al lavoro e comincia a indagare tra le ombre e i segreti della comunità<br />

locale. Fino a quando un altro omici<strong>di</strong>o irrompe nella quiete del gelido villaggio e la stessa Kate viene presa <strong>di</strong> mira dal<br />

misterioso assassino...<br />

La mia lotta (2) / Karl Ove Knausgard ; traduzione <strong>di</strong> Lisa Raspanti<br />

Knausgard, Karl Ove<br />

Milano : Ponte alle grazie, <strong>2011</strong> 585 p. ; 21 cm<br />

Dalla morte alla vita. Dall'essere figlio all'essere padre. È questo il passaggio compiuto da Karl Ove Knausgård nel<br />

secondo episo<strong>di</strong>o <strong>di</strong> "La mia lotta". Lasciato alle spalle il triste ricordo paterno, Knausgård si apre alla gioia <strong>di</strong> una<br />

famiglia tutta sua, <strong>di</strong> una nuova vita in Svezia, in una cultura così vicina e tuttavia così lontana da quella norvegese,<br />

accanto alla seconda moglie, Linda, e ai loro tre bambini. Cambia lo scenario, ma per Knausgård la lotta non è certo<br />

finita: per quanto desiderata e ricca d'amore, infatti, la vita <strong>di</strong> coppia rappresenta una dura sfida quoti<strong>di</strong>ana, la continua<br />

ricerca <strong>di</strong> un equilibrio tra le proprie esigenze e quelle dell'altro, tra il bisogno <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre e la <strong>di</strong>fesa dei propri<br />

spazi e dei propri silenzi, l'urgenza <strong>di</strong> restare fedeli a se stessi. Agli affanni dell'uomo si unisce il misto <strong>di</strong> slancio e<br />

frustrazione dello scrittore, che sperimenta ogni giorno il faticoso rapporto <strong>di</strong> o<strong>di</strong>o-amore con la propria arte, nei<br />

confronti della quale si sente sempre dolorosamente inadeguato, ma da cui non riesce a staccarsi. E ancora una volta,<br />

accettando <strong>di</strong> abbandonarsi all'impetuoso fiume <strong>di</strong> parole <strong>di</strong> Knausgård, non si può non restare affascinati dalla potenza<br />

e dalla crudeltà <strong>di</strong> uno strumento quale è la scrittura, capace <strong>di</strong> andare al fondo dell'essere umano, mettendone<br />

coraggiosamente a nudo le più nobili ricchezze e le più misere meschinità.


Un doppio sospetto / Arnaldur Indridason ; traduzione <strong>di</strong> Silvia Cosimini<br />

INDRIDASON, Arnaldur<br />

Parma : U. Guanda, <strong>2011</strong> 316 p. ; 22 cm<br />

A Reykjavik, in un appartamento poco <strong>di</strong>stante dal centro, viene rinvenuto il cadavere <strong>di</strong> un uomo: ha circa trent'anni,<br />

indossa una maglietta da donna e giace in una pozza <strong>di</strong> sangue con la gola tagliata <strong>di</strong> netto. Sotto il <strong>di</strong>vano vicino a lui,<br />

una pashmina che profuma <strong>di</strong> spezie. L'agente Erlendur Sveinsson della polizia <strong>di</strong> Reykjavik è partito per i fior<strong>di</strong><br />

orientali, inseguito da quei fantasmi del passato che lo tormentano incessantemente, e a occuparsi del caso è la collega<br />

Elinborg, detective con l'hobby della cucina e madre <strong>di</strong> tre figli adolescenti, che tra mille <strong>di</strong>fficoltà cerca <strong>di</strong><br />

destreggiarsi tra il lavoro e la famiglia. A lei tocca il compito <strong>di</strong> scavare nelle pieghe della vita apparentemente<br />

irreprensibile del giovane ucciso: un buon lavoro, una perfetta forma fisica, un appartamento arredato con gusto. Le<br />

indagini sembrano collegare l'omici<strong>di</strong>o a una serie <strong>di</strong> stupri avvenuti in città, mentre un'altra pista, meno scontata,<br />

conduce alla misteriosa scomparsa <strong>di</strong> una <strong>di</strong>ciannovenne svanita nel nulla sei anni prima. E se invece la chiave del<br />

mistero fosse sepolta in un piccolo cimitero sul mare, in un villaggio dell'entroterra dove il tempo si è fermato?<br />

Affidandosi - è il caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>rlo - al proprio fiuto, Elinborg porta alla luce un'agghiacciante storia <strong>di</strong> violenza, silenzi e<br />

vendetta, che si lascia <strong>di</strong>etro una scia infinita <strong>di</strong> vinti e nessun vincitore.<br />

Il signore delle anime / Irene Nemirovsky ; traduzione <strong>di</strong> Marina Di Leo ; con un<br />

saggio <strong>di</strong> Olivier Philipponnat e Patrick Lienhardt<br />

Némirovsky, Irène<br />

Milano : Adelphi, <strong>2011</strong> 233 p. ; 22 cm.<br />

"Appartengo a una razza levantina, oscura, c'è in me un miscuglio <strong>di</strong> sangue greco e italiano: sono uno <strong>di</strong> quelli che<br />

voi francesi chiamate metechi, immigrati" <strong>di</strong>ce, a una donna in cui vede l'immagine stessa della purezza, Dario<br />

Asfar, giovane me<strong>di</strong>co che negli anni successivi alla prima guerra mon<strong>di</strong>ale conduce un'esistenza miserabile nel Sud<br />

della Francia. E con sorprendente chiaroveggenza conclude: "Io credo che esista una fatalità, una male<strong>di</strong>zione.<br />

Credo che il mio destino era <strong>di</strong> essere un mascalzone, un ciarlatano ... Non si sfugge al proprio destino". Anche<br />

quando, molti anni dopo, non sarà più il "me<strong>di</strong>castro" che con il suo aspetto "miserabile e selvatico" e il suo accento<br />

straniero ispira solo <strong>di</strong>ffidenza, anche quando sarà <strong>di</strong>ventato ricco e famoso, e l'alta società parigina andrà<br />

umilmente a chiedergli <strong>di</strong> guarirla da quelle malattie dell'anima, da quelle "turbe psichiche", da quelle "fobie<br />

inspiegabili" che solo lui, il Master of souls (come viene definito da chi lo accusa <strong>di</strong> sfruttare la credulità del<br />

prossimo), è in grado <strong>di</strong> curare - anche allora il dottor Asfar si porterà <strong>di</strong>etro il marchio indelebile del suo destino,<br />

delle sue origini, del suo sangue. E quegli angiporti dell'Oriente da cui proviene, e che ha cercato <strong>di</strong> lasciarsi alle<br />

spalle, gli rimarranno per sempre negli occhi.<br />

Facciamo finta che non sia successo niente / Mad<strong>di</strong>e Dawson ; traduzione <strong>di</strong> Laura<br />

Melosi<br />

Dawson, Mad<strong>di</strong>e<br />

Firenze ; Milano : Giunti, <strong>2011</strong> 395 p. ; 22 cm<br />

In una normalissima mattina <strong>di</strong> febbraio, mentre si aggira con il carrello al supermercato, Annabelle McKay sente la vita<br />

crollarle addosso e scoppia a piangere in modo incontrollabile. Apparentemente non c'è nessun problema per cui valga la<br />

pena sentirsi così: ha un matrimonio invi<strong>di</strong>abile, due splen<strong>di</strong><strong>di</strong> figli, una bella casa fuori città e un gruppo <strong>di</strong> amici fidati<br />

da invitare a cena. Ma in un solo momento si rende conto che sono ventotto anni che finge <strong>di</strong> ignorare quello che è<br />

successo all'inizio del suo matrimonio, quando si è innamorata <strong>di</strong> un amico <strong>di</strong> suo marito e l'ha tra<strong>di</strong>to. E così a<br />

cinquant'anni, ora che i figli vivono fuori casa e quello che resta è il silenzio assordante e le <strong>di</strong>stanze quoti<strong>di</strong>ane,<br />

Annabelle si accorge che la forza <strong>di</strong> quell'amore è ancora terribilmente viva.<br />

Il cortile dei girasoli parlanti / Antonia Arslan<br />

Arslan, Antonia<br />

Milano : Piemme, <strong>2011</strong> 172 p. ; 22 cm<br />

La bambina che giocava con il soldatino ussaro... Il prete che andava a <strong>di</strong>r messa in un eremo <strong>di</strong> monaci bizantini... Zia<br />

Anja e zia Nini, le migliori sferruzzatrici del paese... Gabriel Attarian, l'armeno che voleva imparare l'italiano... I<br />

personaggi <strong>di</strong> questo magico viaggio narrativo palpitano <strong>di</strong> vitalità e <strong>di</strong> splendore. Si rimane intrappolati nelle loro<br />

storie sospese tra due mon<strong>di</strong>: quello onirico, che vive <strong>di</strong> sogni e <strong>di</strong> fiabe, e quello concreto, che narra <strong>di</strong> vita conta<strong>di</strong>na,<br />

<strong>di</strong> terre lontane, <strong>di</strong> affetti familiari, <strong>di</strong> fede. Ogni storia - quasi una spigolatura - contiene una folgorazione <strong>di</strong> saggezza,<br />

una scheggia <strong>di</strong> luce che viene a illuminare l'oscurità del quoti<strong>di</strong>ano ridestandoci a un "senso" o, meglio, a un<br />

"frammento <strong>di</strong> senso": il valore delle nostre ra<strong>di</strong>ci, la custo<strong>di</strong>a della memoria, la consapevolezza del nostro stare e agire<br />

nel mondo. Sono racconti in cui la Arslan declina i temi che più le sono cari: la questione armena e l'insensatezza della


guerra, ma anche la spontaneità dell'infanzia, la natura madre e matrigna, l'o<strong>di</strong>o che contamina e deturpa, la forza<br />

invincibile dell'amore. Una galleria <strong>di</strong> voci e <strong>di</strong> volti, che parlano <strong>di</strong> una sapienza antica, che non c'è più.<br />

La mano che teneva la mia / Maggie O'Farrell ; traduzione <strong>di</strong> Valeria Bastia<br />

O'FARRELL, Maggie<br />

Parma : Guanda, <strong>2011</strong> 379 p. ; 22 cm<br />

Nella vitale Londra del secondo dopoguerra, la giovane Lexie Sinclair, appena arrivata dalle campagne del<br />

Devon, sente che tutto è possibile. Mentre cerca <strong>di</strong> realizzare il sogno <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare giornalista, viene in contatto<br />

con un mondo pervaso da uno straor<strong>di</strong>nario fermento culturale: la Soho degli anni Cinquanta. Quartiere bohème<br />

<strong>di</strong> locali rumorosi, prostitute, immigrati, e <strong>di</strong> artisti e intellettuali, come Francis Bacon, Lucien Freud o John<br />

Deakin. Qui Lexie trova anche l'amore in un uomo più grande <strong>di</strong> lei, un importante e<strong>di</strong>tore. Nella Londra <strong>di</strong> oggi,<br />

Elina, una giovane artista finlandese, ha in comune con la sua coetanea <strong>di</strong> cinquant'anni prima la grande<br />

attrazione per questa città e la voglia <strong>di</strong> affermarsi nel proprio lavoro. Ma Elina è <strong>di</strong>ventata mamma da poco e<br />

fatica a superare le <strong>di</strong>fficoltà delle prime settimane a casa con un neonato. Ted, il padre del bambino, le sta<br />

accanto in questo momento delicato e anche lui fa i conti con la paternità. Guardando il figlio, la mente <strong>di</strong> Ted<br />

corre alla propria infanzia, ma riaffiorano immagini, ricor<strong>di</strong>, pensieri che non coincidono con quello che lui sa del<br />

proprio passato... Un romanzo cinematografico e insieme poetico che avvicina sino a fonderle due storie unite da<br />

un legame segreto.<br />

La vera <strong>di</strong>eta anticancro / David Khayat ; con la collaborazione <strong>di</strong> Nathalie Hutter-<br />

Lardeau e France Carp ; traduzione <strong>di</strong> Giuseppe Cospito<br />

Khayat, David<br />

Milano : Mondadori, c2001 304 p. ; 23 cm.<br />

"Ho deciso <strong>di</strong> scrivere questo libro quando ho sentito un mio amico sostenere con grande serietà che lo zucchero bianco<br />

è cancerogeno." In quel momento il dottor Khayat, oncologo <strong>di</strong> fama internazionale, presidente dell'Istituto Nazionale<br />

dei Tumori in Francia, ha capito che bisognava far definitivamente chiarezza sul rapporto tra l'alimentazione e il cancro.<br />

Troppe erano le convinzioni, prive <strong>di</strong> alcun fondamento scientifico, che stavano con<strong>di</strong>zionando la <strong>di</strong>eta delle persone<br />

pur <strong>di</strong> prevenire la malattia. Non è vero che la carne rossa favorisce il cancro al colon. È falso che il vino rosso dopo il<br />

primo bicchiere <strong>di</strong>venta pericoloso. Non bisogna mangiare cinque porzioni <strong>di</strong> frutta e verdura tutti i giorni perché così si<br />

finisce solo per ingerire importanti quantitativi <strong>di</strong> pestici<strong>di</strong>. Il pesce fa bene ma attenzione a salmone e tonno che sono<br />

ricchi <strong>di</strong> mercurio. Nella Vera <strong>di</strong>eta anticancro queste e molte altre <strong>di</strong>cerie vengono finalmente smontate partendo da<br />

una solida base scientifica maturata in più <strong>di</strong> trent'anni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e ricerche. Una volta per tutte il dottor Khayat ci spiega<br />

in che modo e con quali alimenti ognuno <strong>di</strong> noi può davvero dare un valido contributo alla lotta contro il cancro.<br />

La sentenza / Valerio Varesi<br />

Varesi, Valerio<br />

[s.l.] : Frassinelli, <strong>2011</strong> 277 p. ; 21 cm<br />

1944, carcere <strong>di</strong> San Francesco a Parma. Il rombo degli aerei alleati fa tremare le pareti e il cuore <strong>di</strong> uomini capaci dei<br />

delitti più atroci, adesso tutti pronti a sostituire con il crocefisso la pistola o il coltello. Tranne uno. Lo chiamano<br />

Bengasi, perché è stato nella Legione straniera, dove si era rifugiato per sfuggire ai molti guai combinati in gioventù.<br />

È un avventuriero inquieto e per lui le bombe sarebbero una liberazione. Stesso anno, stessa notte. Carcere <strong>di</strong> San<br />

Vittore a Milano. Il bombardamento della città, uno dei tanti ormai, sfiora le mura senza toccarle. Un gruppetto <strong>di</strong><br />

prigionieri comuni è convocato dalla guar<strong>di</strong>a fascista. Tutti temono il peggio, ma ce n'è uno che nella vita è sempre<br />

riuscito a cavarsela, sempre ai margini, sempre <strong>di</strong>sposto a tutto. Forse, pensa, anche questa è un'opportunità. Bengasi<br />

riesce a scappare, e sa che la sua unica possibilità <strong>di</strong> salvezza è la guerriglia, quella dei partigiani nascosti lì, tra le<br />

montagne. L'altro coglie al volo la proposta del fascista e accetta <strong>di</strong> infiltrarsi nella Quarantasettesima brigata<br />

Garibal<strong>di</strong>, partigiani del Parmense, come spia: non è la prima volta che fa un lavoro sporco, e comunque è sempre<br />

meglio che rimanere rinchiuso in una cella. Accetta anche il suo nome <strong>di</strong> battaglia, Jim, che gli viene affibbiato con<br />

ironico <strong>di</strong>sprezzo, citando Conrad. Jim e Bengasi sono due uomini ai quali una notte ha cancellato il passato e<br />

regalato un futuro. Sono due partigiani per caso. La montagna unisce i loro destini, l'amicizia li rende inseparabili...


Le prime luci del mattino / Fabio Volo<br />

Volo, Fabio<br />

Milano : Mondadori, <strong>2011</strong> 244 p. ; 22 cm<br />

Elena non è sod<strong>di</strong>sfatta della sua vita. Il suo matrimonio si trascina stancamente, senza passione né curiosità. Suo marito<br />

è <strong>di</strong>ventato ormai come un fratello: "Non viviamo insieme, insieme ammazziamo il tempo. Abbiamo stupidamente<br />

pensato che due infelicità unite potessero dar vita a una felicità". Ha sempre deciso in anticipo come doveva essere la sua<br />

vita: la scuola da fare, l'università, l'uomo da sposare... perfino il colore del <strong>di</strong>vano. È <strong>di</strong>ventata moglie prima <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare<br />

donna. Finché un giorno sente che qualcosa inizia a scricchiolare. La passione e il desiderio si affacciano nella sua<br />

quoti<strong>di</strong>anità, costringendola a mettersi in <strong>di</strong>scussione. Elena si rende conto che un altro modo <strong>di</strong> vivere è possibile. Forse<br />

lei si merita <strong>di</strong> più, forse anche lei si merita la felicità. Basta solo trovare il coraggio <strong>di</strong> provare, <strong>di</strong> buttarsi, magari <strong>di</strong><br />

sbagliare. "Per anni ho aspettato che la mia vita cambiasse, invece ora so che era lei ad aspettare che cambiassi io". Un<br />

libro sincero e intenso, capace <strong>di</strong> affrontare i sentimenti senza trucchi o giri <strong>di</strong> parole, e <strong>di</strong> portarci faccia a faccia con le<br />

nostre emozioni più vere.<br />

Il silenzio dell'onda / Gianrico Carofiglio<br />

Carofiglio, Gianrico<br />

Milano : Rizzoli, <strong>2011</strong> 299 p. ; 23 cm<br />

Da mesi, il lunedì e il giovedì, Roberto Marias attraversa a pie<strong>di</strong> il centro <strong>di</strong> Roma per raggiungere lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> uno<br />

psichiatra. Si siede davanti a lui, e spesso rimane in silenzio. Talvolta i ricor<strong>di</strong> affiorano. E lo riportano al tempo in<br />

cui lui e suo padre affrontavano le onde dell'oceano sulla tavola da surf. Lo riportano agli anni rischiosi del suo<br />

lavoro <strong>di</strong> agente sotto copertura, quando ha conosciuto il cinismo, la corruzione, l'orrore. Fuori, ma anche dentro <strong>di</strong><br />

sé. Di professione fantasma, ha imparato a ingannare, a tra<strong>di</strong>re, a sparire senza lasciare traccia. Una vita che lo ha<br />

ubriacato e travolto. Le parole del dottore, le passeggiate ipnotiche in una Roma che lentamente si svela ai suoi<br />

occhi, l'incontro con Emma, come lui danneggiata dall'in<strong>di</strong>cibilità della colpa, gli permettono <strong>di</strong> tornare in<br />

superficie. E quando Giacomo gli chiede aiuto contro i suoi incubi <strong>di</strong> un<strong>di</strong>cenne, Roberto scopre una strada <strong>di</strong><br />

riscatto e <strong>di</strong> rinascita.<br />

La luce prima : romanzo / Emanuele Tonon<br />

Tonon, Emanuele<br />

Milano : Isbn, <strong>2011</strong> 116 p. ; 23 cm<br />

"La luce prima" è lo struggente canto d'amore <strong>di</strong> una madre. Tonon riesce nell'impresa <strong>di</strong> parlare della più universale<br />

delle cose, la madre che tutti abbiamo, senza mai cadere nella retorica, m anzi arrivando con la sua scrittura potente a<br />

toccarci nel profondo. "La luce prima" è un urlo <strong>di</strong>sperato. Un'ivettiva tenera e insieme furiosa, contro l'assur<strong>di</strong>tà del<br />

tempo, delle illusioni, della morte. Un romanzo che è tuttavia anche un coraggioso, supremo atto <strong>di</strong> forza: da parte <strong>di</strong><br />

un autore <strong>di</strong>sposto a lasciare sulla pagina tutto se stesso.<br />

I sogni dei bambini / Sergio Bambarén ; traduzione <strong>di</strong> Chiara Brovelli<br />

Bambarén, Sergio<br />

[Milano] : Sperling & Kupfer, <strong>2011</strong> 118 p. ; 21 cm<br />

Un uomo sfreccia in autostrada a bordo della sua Porsche fiammante, <strong>di</strong>retto a un importante incontro <strong>di</strong> lavoro. A un<br />

tratto una telefonata lo <strong>di</strong>strae, la voce del navigatore si perde in sottofondo e l'auto imbocca l'uscita sbagliata. Si ritrova<br />

così nella zona più povera della città, proprio nel quartiere da cui era fuggito giurando <strong>di</strong> fare fortuna per non mettervi più<br />

piede. Confuso e spaventato, con il cuore in subbuglio e la testa che gira, è costretto a fermarsi davanti a una vecchia<br />

casa. Mentre perde i sensi, vede la porta aprirsi, poi tutto <strong>di</strong>venta nero. Al risveglio, apre gli occhi in un mondo <strong>di</strong>verso, e<br />

si trova a faccia a faccia con... se stesso. Ma è un se stesso migliore: quello che sarebbe <strong>di</strong>ventato se nella vita avesse<br />

scelto <strong>di</strong> seguire un'altra strada. Se avesse capito che la felicità non nasce dal denaro e dal successo materiale, bensì<br />

dall'amore per le cose semplici, dal calore <strong>di</strong> una famiglia, dalla serenità interiore. Valori che i suoi genitori gli avevano<br />

trasmesso ma lui aveva <strong>di</strong>menticato, e che ora ritrova nelle stanze della sua casetta <strong>di</strong> un tempo. Così, a poco a poco,<br />

l'uomo riscopre dentro <strong>di</strong> sé il bambino felice che era allora. Sono passati tanti anni, però i suoi sogni più autentici sono<br />

rimasti gli stessi. Sono i sogni dei bambini, e non muoiono mai...


La stanza dell'eco / Luke Williams ; traduzione dall'inglese <strong>di</strong> Ada Arduini<br />

Williams, Luke<br />

Vicenza : Neri Pozza, <strong>2011</strong> 405 p. ; 22 cm<br />

Evie Steppman ha sessantaquattro anni quando decide <strong>di</strong> chiudersi nell'attico della sua casa sul mare, in Scozia, con<br />

l'intenzione <strong>di</strong> scrivere la storia della sua vita prima che i ricor<strong>di</strong> la abbandonino, e prima che non vi sia più traccia del<br />

dono, o della male<strong>di</strong>zione, che ha accompagnato tutta la sua esistenza e <strong>di</strong> cui si è nutrita la sua memoria: un u<strong>di</strong>to<br />

eccezionalmente fine, al <strong>di</strong> fuori della portata della gente comune, una capacità <strong>di</strong> cogliere e comprendere decine,<br />

centinaia <strong>di</strong> suoni contemporaneamente, e <strong>di</strong> costruire attraverso essi una personale, originale, unica "mappa del<br />

mondo". Ora, con quei poteri <strong>di</strong> ascolto, se ne sta andando anche la memoria, il ricordo <strong>di</strong> persone, luoghi, vicende che<br />

hanno risuonato nella sua mente per lunghi anni, ma che ora rischiano <strong>di</strong> essere sommersi dall'insignificante brusio del<br />

presente. E cosi, partendo dai suoni dell'attico <strong>di</strong> Gullane, dal tic-tac <strong>di</strong> un vecchio orologio privo della lancetta dei<br />

minuti, Evie ripercorre la sua non comune esistenza: l'infanzia a Lagos, alla fine della seconda guerra mon<strong>di</strong>ale e al<br />

tramonto dell'Impero britannico, tra libertà e abbandono, tra i tentativi <strong>di</strong> un'istruzione convenzionale e le fughe nei<br />

bassifon<strong>di</strong> nigeriani; la vita adulta, sempre inquieta e precaria, tra la Scozia e l'America, tra una lunga storia<br />

sentimentale e la solitu<strong>di</strong>ne, tra un tentativo <strong>di</strong> suici<strong>di</strong>o e la de<strong>di</strong>zione alle più <strong>di</strong>sparate attività per guadagnarsi da<br />

vivere.<br />

La valle delle donne lupo / Laura Pariani<br />

Pariani, Laura<br />

Torino : Einau<strong>di</strong>, <strong>2011</strong> 242 p. ; 23 cm<br />

"La montagna, più che un luogo geografico, è un'esperienza: quella <strong>di</strong> un mondo potente nella sua resistenza a certe<br />

pazze vertigini della modernità, ma assolutamente marginale". E proprio come la montagna sono marginali e potenti le<br />

figure che l'hanno abitata, e che abitano questo libro. Sono le donne lupo, capaci <strong>di</strong> "affrontare a viso aperto il grave del<br />

mondo". Sono balenghe, <strong>di</strong>verse, eccentriche, "tutte falciate dalla stessa sentenza <strong>di</strong> emarginazione, servite alla<br />

comunità per mettere in scena sempre lo stesso canovaccio". Eppure, forse proprio per questo, cariche <strong>di</strong> un'oscura forza<br />

leggendaria. Una ricercatrice s'inoltra per le valli piemontesi facendo interviste con il suo registratore. Le hanno parlato<br />

<strong>di</strong> una donna, la Fenisia, che vive isolata nel Paese Piccolo, vicino al vecchio cimitero è lei la memoria <strong>di</strong> quei posti. È<br />

nata nel <strong>novembre</strong> del 1928, non ha mai vissuto altrove e "il lavoro della sua famiglia è sempre stato quello del<br />

sotterramorti". Comincia così il rapporto tra la scrittrice e l'anziana donna e, scabro e incalzante, si <strong>di</strong>pana il racconto <strong>di</strong><br />

una vita da cui emergono figure femminili impossibili da <strong>di</strong>menticare: la madre Ghitìn, la nonna Malvina, la bionda<br />

cugina Grisa, "un bisqui <strong>di</strong> settebellezze", rinchiusa in manicomio per aver osato ribellarsi a un padre violento. "Agli<br />

uomini il sudore e alle donne il dolore", la vita in valle è sempre stata durissima, specie per chi ha la sfortuna <strong>di</strong> nascere<br />

femmina.<br />

La mente pericolosa delle donne / Asa Lantz ; traduzione <strong>di</strong> Carmen Giorgetti Cima<br />

Lantz, Asa<br />

Milano : Piemme, <strong>2011</strong> 598 p. ; 21 cm<br />

Yi Yong è arrivata a Göteborg dalla Cina a soli quattor<strong>di</strong>ci anni, strappata alla famiglia con la promessa <strong>di</strong> una<br />

vita migliore. Ma ha vissuto l'inferno, nel corpo e nella mente. Ora, brillante e controversa regista trentenne, vuole<br />

vendetta: il suo documentario, che andrà in onda sulla più importante rete tv nazionale, denuncerà lo sfruttamento<br />

<strong>di</strong> esseri umani e il traffico <strong>di</strong> organi tra la Cina e la Svezia. Racconterà le storie <strong>di</strong> giovani cinesi arrivate lì sole e<br />

sparite dai centri <strong>di</strong> accoglienza senza lasciare traccia. Darà sfogo a tutta la rabbia <strong>di</strong> Yi, griderà finalmente il<br />

dolore che per anni la giovane donna ha soffocato dentro <strong>di</strong> sé. Fino a mostrare i segni della violenza che lei stessa<br />

ha subito. A costo <strong>di</strong> scioccare. Ma la sera della première, dopo la messa in onda della prima parte, Yi riceve un<br />

brutale avvertimento. Un barattolo <strong>di</strong> vetro, su cui è tracciato un ideogramma cinese. Dentro, in un liquido<br />

leggermente torbido, galleggia un minuscolo feto umano. Poche ore dopo, il corpo <strong>di</strong> Ingmar Ingmarsson -<br />

compagno <strong>di</strong> Yi, nonché produttore televisivo - viene ritrovato privo <strong>di</strong> vita in strada. Caduto o spinto dalla<br />

finestra della sua camera d'albergo. Ora Yi ha paura. E non ha altra scelta se non sparire dalla circolazione. C'è<br />

solo una persona <strong>di</strong> cui si fi<strong>di</strong>, per qualche motivo che nemmeno lei sa spiegare. Si tratta <strong>di</strong> Viggo Sjöström, ex<br />

poliziotto riciclatosi come autore <strong>di</strong> teatro, peraltro con scarso successo e perenne carenza <strong>di</strong> ispirazione...


Troppa felicità / Alice Munro ; traduzione <strong>di</strong> Susanna Basso<br />

Munro, Alice<br />

Torino : Einau<strong>di</strong>, c<strong>2011</strong> 327 p. ; 23 cm<br />

Gioca a shanghai con le sue storie, Alice Munro, da sempre. Getta sulla pagina posti, alberi, situazioni e donne,<br />

cucine, abiti e animali, e con mano ferma se li riprende, li rior<strong>di</strong>na provvisoriamente dentro la storia successiva, <strong>di</strong><br />

raccolta in raccolta. Intanto passano gli anni e le verità che accendono improvvise i suoi racconti si sono fatte<br />

longeve. Non perché durino, ma perché non smettono <strong>di</strong> accendersi <strong>di</strong> nuovo, emanando altra luce, un'altra luce. Con<br />

"Troppa felicità", tuttavia, il lettore avverte il passaggio in corsa <strong>di</strong> un'elettricità ine<strong>di</strong>ta, una scarica <strong>di</strong> tremenda<br />

libertà. Queste storie sembrano spingersi un passo oltre il segreto contenuto in storie passate, e non per consumarlo<br />

rivelandolo, ma per complicarne l'esito a partire dalla consapevolezza temeraria della vecchiaia. E se altrove<br />

l'immaginazione aveva provato a raffigurarsi l'orrore della morte <strong>di</strong> un bambino, qui i figli a morire sono tre, e a<br />

ucciderli è il padre. Se altrove una madre imparava a sopportare l'abbandono della figlia, qui all'abbandono del figlio<br />

segue il coraggio <strong>di</strong> rappresentare l'incontro, anni dopo, con uno sconosciuto <strong>di</strong> cui un tempo si conosceva a<br />

memoria ogni millimetro <strong>di</strong> intimità. Se altrove la fragile e caparbia convenzionalità dell'infanzia coagulava in<br />

<strong>di</strong>spetti o<strong>di</strong>osi ai danni <strong>di</strong> una qualsiasi creatura debole, qui tocca il fondo <strong>di</strong> una banalità del male senza scampo.<br />

La setta degli angeli / Andrea Camilleri<br />

Camilleri, Andrea<br />

Palermo : Sellerio, <strong>2011</strong> 233 p. ; 17 cm<br />

Tutto d'invenzione è il rustico paesotto: il paesaggio remoto, le otto chiese (sette per gli abbienti, una per i<br />

conta<strong>di</strong>ni), il Circolo litigioso e scalmanato, nel quale i soci <strong>di</strong> surreale e sgarbata scimunitaggine siedono<br />

male sui propri glutei come in una stampa <strong>di</strong> Hogarth; le scivolose segretezze, le vacanterie escandescenti <strong>di</strong><br />

angusti e scaduti puntigli, le aggressioni sbagliate fatte in nome dell'onore, la foia atroce <strong>di</strong> un brigante dal<br />

nome biblico, l'astio e le <strong>di</strong>visioni tra bassa aristocrazia <strong>di</strong> campagna, professionisti borghesi, massari,<br />

campieri, nullatenenti. Assolutamente vera è invece la faccenda, testimoniata da Filippo Turati e da Don Luigi<br />

Sturzo. E personaggio storico è il protagonista Matteo Teresi, avvocato dei poveri e dei deboli; e giornalista,<br />

che la sua animosa attività <strong>di</strong> denuncia nutre <strong>di</strong> socialismo umanitario. Un fremito, un rimbombo, un<br />

intollerabile fracasso investe il villaggio. Si teme un'epidemia <strong>di</strong> colera. Corre l'anno 1901. Per un susseguirsi<br />

sbrigliato <strong>di</strong> equivoci, si crede al contagio. A un'invasione del Maligno. Nelle chiese, <strong>di</strong>venute<br />

eccezionalmente democratiche, si raccolgono e si mescolano le classi sociali. I preti, tutti, tranne quello della<br />

parrocchia dei poveri, svampano dai pulpiti sulle teste dei fedeli spauriti. Colgono l'occasione e infamano<br />

Teresi. Lo accusano <strong>di</strong> essere un sovversivo: in lega con il <strong>di</strong>avolo, nelle sue battaglie laiche. Viene indetta<br />

una crociata d'espiazione contro «il <strong>di</strong>avolo sotto forma dell'avvocato», che attenta all'or<strong>di</strong>ne sociale e all'unità<br />

sacra delle famiglie per dar luogo a una nuova Sodoma e a un'altra Gomorra. Teresi viene spalleggiato da un<br />

integerrimo capitano piemontese. Porta avanti il consueto lavoro <strong>di</strong> giornalista. Tra intimidazioni varie, e<br />

sostenendosi con il Don Chiscìotte che tiene sempre sul como<strong>di</strong>no, conduce un'azzardata inchiesta. E sul suo<br />

giornale denuncia la vera epidemia: l'impostura grande e invasiva <strong>di</strong> una «setta» <strong>di</strong> preti che, con un'unica<br />

orgia, riescono a mettere incinte più vergini minorenni, e una vedova; e convincono le innocenti malcapitate<br />

che l'evento è (come nelle quattrocentesche novelle del sulfureo Masuccio Salernitano) <strong>di</strong> specie celeste,<br />

dovuto alla <strong>di</strong>scesa e alla liquefazione del Creator Spiritus. La scena gira attorno a Teresi. Si capovolge. Si<br />

abbatte sulla verità. Interviene il grilletto <strong>di</strong> un mafioso.Trionfa il solidarismo ipocrita. La cronaca <strong>di</strong><br />

Camilleri, il suo realismo grottesco e sgomento, la sua scrittura urticante, è qui in costante trattativa con la<br />

letteratura: dalle cronache novellistiche, che seguono al Decameron, ai romanzi <strong>di</strong> Sciascia.<br />

Omici<strong>di</strong>o a Calcutta / Paul Theroux ; traduzione <strong>di</strong> Giuliana Giuliani<br />

Theroux, Paul<br />

Milano : Dalai, <strong>2011</strong> 285 p. ; 22 cm<br />

Jerry Delfont, noto autore <strong>di</strong> articoli <strong>di</strong> viaggio che risiede temporaneamente a Calcutta, è afflitto dal blocco<br />

dello scrittore ed è a un punto morto della propria vita. Ormai sull'orlo <strong>di</strong> una crisi irreversibile, riceve una<br />

lettera da Merril Unger, un'americana ricca e misteriosa impegnata in attività umanitarie che si professa sua<br />

estimatrice. Al loro primo incontro, la donna, sfruttando il proprio fascino, reso ancora più seducente da<br />

uno straor<strong>di</strong>nario talento per il massaggio tantrico, convince Jerry ad aiutare un amico in<strong>di</strong>ano del figlio,<br />

che si trova in <strong>di</strong>fficoltà poiché nella sua stanza d'albergo ha rinvenuto il cadavere <strong>di</strong> un ragazzino. Solo<br />

che, naturalmente, le cose non sono come sembrano, e per Jerry cominciano i guai seri.


Il dominio <strong>di</strong> Bourne / Robert Ludlum, Eric Van Lustbader ; traduzione <strong>di</strong> Paola Vitale<br />

Ludlum, Robert<br />

Milano : Rizzoli, <strong>2011</strong> 543 p. ; 23 cm<br />

Luci stroboscopiche, una bionda dagli occhi azzurro ghiaccio e una Beretta calibro 22. Questo sogno ricorrente che<br />

tormenta Jason Bourne, l'ex agente della CIA dalla memoria spezzata. Un flashback <strong>di</strong> immagini intermittenti che lo<br />

sfida a comporre il puzzle della sua stessa identità, e ad affrontare una nuova missione. Una missione dal nome<br />

affascinante: Terre rare. Sarà questa, infatti, la posta in gioco nelle guerre del prossimo futuro: le terre ricche <strong>di</strong> preziosi<br />

elementi chimici in<strong>di</strong>spensabili a sviluppare tecnologie d'avanguar<strong>di</strong>a, soprattutto in campo militare: droni, missili<br />

radar-guidati, <strong>di</strong>sturbatori <strong>di</strong> frequenze ra<strong>di</strong>o, cannoni ipersonici, per questo la Severus Domna, una potente<br />

organizzazione terroristica con ramificazioni in tutto il pianeta, vuole mettere le mani sul sito californiano i In<strong>di</strong>go<br />

Ridge - l'unico al mondo in grado <strong>di</strong> contrastare il primato cinese ell'estrazione <strong>di</strong> lantanio, neo<strong>di</strong>mio e altri ossi<strong>di</strong><br />

strategici. Per sventare il piano della Domna, Bourne chiede aiuto a Boris Karpov, un amico <strong>di</strong> vecchia data da poco a<br />

capo dei servizi segreti russi. Ma <strong>di</strong>stinguere gli amici dai nemici non è sempre facile per chi, come Bourne, non può<br />

fidarsi neppure dei propri ricor<strong>di</strong>.<br />

I piatti più piccanti della cucina tatara / Alina Bronsky ; traduzione dal tedesco <strong>di</strong><br />

Monica Pesetti<br />

Bronsky, Alina<br />

Roma : E/O, <strong>2011</strong> 253 p. ; 21 cm<br />

Un'in<strong>di</strong>menticabile cattivissima nonna, al suo fianco la fragile figlia Sulfia e la nipote Aminat, energica e indomabile<br />

come la nonna, ma positiva e capace infine <strong>di</strong> punirla. Qual è il fascino <strong>di</strong> questo romanzo che accompagna le tre donne<br />

dalla Russia sovietica all'or<strong>di</strong>natissima Germania del benessere? La forza e l'energia del male? La fragile bellezza del<br />

bene? "Chiunque sia rimasto un po' bambino non può che amarli: i cattivi, come i bambini, si sentono al centro del<br />

mondo e non lo temono. La parola "impossibile" esula dal loro vocabolario. Sono temibili e spietati, bugiar<strong>di</strong> e<br />

ciarlatani, avi<strong>di</strong> e inconsolabili. Sono impreve<strong>di</strong>bili. Magnetici. Creativi. Sanno che c'è qualcosa da fare, subito e a ogni<br />

costo. Non ci pensano due volte. Si deve rubare il tesoro? Uccidere il re? Distruggere il pianeta? E che ci vuole?". Così<br />

scrive Pierdomenico Baccalario. Certo è meglio incontrare i cattivi nelle pagine <strong>di</strong> un libro - dove può essere<br />

un'esperienza appassionante - che nella vita reale. La protagonista <strong>di</strong> questo romanzo della Bronsky è così: crede<br />

sempre <strong>di</strong> agire per il meglio degli altri, e delle altre, figlia e nipote. E invece le strumentalizza, le manipola, non si<br />

ferma davanti a nessuna nefandezza. Mette la propria smisurata energia al servizio solo <strong>di</strong> se stessa e del suo interesse.<br />

La giustizia e la memoria : Luciano Rapotez, un caso giu<strong>di</strong>ziario del dopoguerra / a<br />

cura <strong>di</strong> Gloria Nemec ; saggi <strong>di</strong> Alessandro Giadrossi e Gloria Nemec<br />

---<br />

Trieste : Irsml, <strong>2011</strong> 205 p. : ill. ; 21 cm<br />

Divenuto ormai personaggio pubblico, per la sua battaglia civile contro la tortura <strong>di</strong> Stato e per il risarcimento delle<br />

vittime <strong>di</strong> abusi giu<strong>di</strong>ziari, il novantenne Rapotez ha parlato più volte del suo caso, offrendo - a <strong>di</strong>spetto <strong>di</strong> ogni<br />

retorica sulla riconciliazione - un esempio <strong>di</strong> memoria non pacificata e proterva. Qui la sua narrazione autobiografica<br />

fronteggia la metà più travagliata del secolo scorso ed è al centro <strong>di</strong> una ricerca storico-sociale e giuri<strong>di</strong>ca che la<br />

colloca entro le specificità non elu<strong>di</strong>bili relative al confine orientale. Si transita dalla reivocazione i<strong>di</strong>lliaca dell'habitat<br />

naturale e umano del Muggesano nell'anteguerra, al faticoso incedere dei percorsi resistenziali, all'intreccio giallistico<br />

<strong>di</strong> un triplice delitto, all'orrore delle torture e dell'ingiusta detenzione, ad una vicenda processuale ancora attuale sotto<br />

l'aspetto giuri<strong>di</strong>co, politico e civile, ai costi umani <strong>di</strong> un marchio d'infamia che motivò l'emigrazione.<br />

Steve Jobs / Walter Isaacson<br />

Isaacson, Walter<br />

Milano : Mondadori, <strong>2011</strong> 642 p., [16] p. <strong>di</strong> tav. : ill. ; 22 cm<br />

Più <strong>di</strong> quaranta colloqui personali con Steve Jobs in oltre due anni, e più <strong>di</strong> cento interviste a familiari, amici, rivali e<br />

colleghi, hanno permesso a Walter Isaacson <strong>di</strong> raccontare l'avvincente storia del geniale impren<strong>di</strong>tore la cui passione per la<br />

perfezione e il cui carisma feroce hanno rivoluzionato sei settori dell'economia e del business: computer, cinema<br />

d'animazione, musica, telefonia, tablet, e<strong>di</strong>toria elettronica. Mentre tutto il mondo sta cercando un modo per sviluppare<br />

l'economia dell'era <strong>di</strong>gitale, Jobs spicca come la massima icona dell'inventiva, perché ha intuito in anticipo che la chiave<br />

per creare valore nel ventunesimo secolo è la combinazione <strong>di</strong> creatività e tecnologia, e ha costruito un'azienda basata sulla<br />

connessione tra geniali scatti d'immaginazione e riconosciute invenzioni tecnologiche. Nonostante abbia collaborato in<br />

prima persona alla stesura <strong>di</strong> questo libro, Jobs non ha imposto nessun vincolo sul testo né ha preteso <strong>di</strong> leggerlo prima<br />

della pubblicazione. E non ha posto alcun filtro, incoraggiando anzi i suoi conoscenti, familiari e rivali a raccontare<br />

onestamente tutta la verità. Lui stesso parla can<strong>di</strong>damente, talvolta in maniera brutale, dei colleghi, degli amici e dei nemici,


i quali, a loro volta, ne svelano le passioni, il perfezionismo, la maestria, la magia <strong>di</strong>abolica e l'ossessione per il controllo<br />

che hanno caratterizzato il suo approccio al business e i geniali prodotti che ha creato.<br />

Il club dello shopping / Carmen Reid<br />

REID, Carmen<br />

Roma : Newton Compton, 2008 349 p. ; 21 cm<br />

Nel suo lavoro <strong>di</strong> personal shopper per un raffinato negozio <strong>di</strong> abbigliamento lon<strong>di</strong>nese, Annie Valentine non<br />

propone soltanto acquisti <strong>di</strong> marchi costosissimi all'ultima moda, ma si occupa <strong>di</strong> trasformare e reinventare<br />

l'immagine dei propri clienti dalla testa ai pie<strong>di</strong>. Dinamica, vivace e <strong>di</strong>vertente, Annie riesce a risolvere qualsiasi<br />

problema, è in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare chiunque. Eccetto se stessa. Infatti, nonostante sia un'impegnatissima madre<br />

single in carriera che deve gestire, oltre al lavoro, l'irascibile figlia adolescente Lana e il timido e problematico<br />

Owen, Annie percepisce un vuoto nel suo guardaroba, pardon, nella sua vita: le manca un uomo. Ma trovare il<br />

partner perfetto non è certo come comprare un paio <strong>di</strong> scarpe! Annie sa scegliere con sicurezza l'abito per ogni<br />

occasione, ma non l'uomo con cui con<strong>di</strong>videre la propria vita. Conviene optare per il classico intramontabile che non<br />

passa mai <strong>di</strong> moda o è meglio osare qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso pescando dalla nuova collezione primavera-estate? E se per<br />

una volta, solo per questa volta, l'articolo più adatto si trovasse proprio nel reparto dei sal<strong>di</strong>?<br />

Il mio angelo segreto / Federica Bosco<br />

Bosco, Federica<br />

Roma : Newton Compton, <strong>2011</strong> 379 p. ; 24 cm<br />

Da quel terribile giorno <strong>di</strong> febbraio, quando il mare l'ha inghiottita, il tempo per Mia si è fermato. Dal sonno profondo<br />

in cui è precipitata e da cui sembra non volersi ridestare, Mia si sente però al sicuro. Il suono <strong>di</strong> una voce che lei<br />

conosce bene la avvolge e la protegge, la tiene lontana da qualsiasi sofferenza e la trasporta in una sorta <strong>di</strong> sogno, in<br />

cui può sentirsi ancora vicina a chi ama. Quella voce è più forte <strong>di</strong> tutte le altre che ha intorno e che la chiamano,<br />

cercando in ogni modo <strong>di</strong> farle aprire gli occhi. Ma lei non ha alcuna intenzione <strong>di</strong> tornare alla sua vita <strong>di</strong> un tempo.<br />

Finché, dopo quasi due mesi, Mia finalmente si risveglia. Qualcuno ha voluto che tornasse a vivere, qualcuno con cui<br />

Mia riesce ancora a parlare, e che non vuole smettere <strong>di</strong> ascoltare. Qualcuno che la ama più della sua stessa vita e che<br />

ha fatto <strong>di</strong> tutto per salvarla...<br />

Incanto : romanzo / Pietro Grossi<br />

Grossi, Pietro <br />

Milano : Mondadori, <strong>2011</strong> 302 p. ; 23 cm<br />

Un borgo tra i colli toscani, un'estate <strong>di</strong> sole e frinire <strong>di</strong> cicale, tre ragazzi <strong>di</strong>versissimi ma legati dall'amicizia tacita e<br />

rovente <strong>di</strong> chi vuole crescere in fretta: Greg, solitario erede della famiglia più ricca del circondario; Jacopo, genitori<br />

borghesi ai limiti della noia; e Biagio, povero, libero e strambo come Huckleberry Finn. Nel volgere <strong>di</strong> quell'estate, una<br />

vecchia motocicletta rimessa a nuovo e una pista d'asfalto comparsa magicamente nella campagna, nera e lucida come<br />

un serpente in<strong>di</strong>ano, segneranno l'inizio <strong>di</strong> un'avventura destinata a portarli lontano. Pochi mesi dopo, Biagio azzarda<br />

un'eccentrica carriera <strong>di</strong> campione internazionale delle due ruote. È Jacopo, compilando una cartolina trovata in un<br />

libro <strong>di</strong> scuola, vince una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o che lo condurrà a misurarsi con i misteri e le sfide della fisica in una delle più<br />

prestigiose università britanniche. Le tracce <strong>di</strong> Greg, invece, paiono perdersi nelle ragnatele luminose dell'alta finanza<br />

mon<strong>di</strong>ale. Eppure, proprio nel momento in cui sono più lontani, a chissà quante migliaia <strong>di</strong> chilometri l'uno dall'altro, i<br />

tre amici sembrano non essere mai stati più vicini, uniti come sono - per chissà quale destino o invisibile forza cosmica<br />

- dalla quasi simultanea scoperta del sesso e dell'amore, il magnete più potente e il mistero più insondabile ed esaltante,<br />

qualcosa che "ha a che fare più con l'universo che con il mondo".<br />

Decapitati : perché abbiamo la classe <strong>di</strong>rigente che non ci meritiamo / Giovanni Floris<br />

Floris, Giovanni<br />

Milano : Rizzoli, <strong>2011</strong> 317 p. ; 23 cm<br />

La nostra classe <strong>di</strong>rigente non ci piace più, e non solo a noi. Sono stati sfiduciati dalla stampa mon<strong>di</strong>ale, dal mercato e a<br />

guardarli in faccia si nota che sono piuttosto sfiduciati loro stessi. Suonano lontane le parole <strong>di</strong> Alcide De Gasperi:<br />

"Badate che nella vita pubblica non importerà tanto quello che voi <strong>di</strong>rete, ma quello che voi sarete". In questi 60 anni,<br />

chi lo ha ascoltato? In pochi, tra i politici <strong>di</strong> oggi; ed in pochi anche tra noi citta<strong>di</strong>ni, che in qualche modo li abbiamo<br />

scelti e tollerati. Ora i nostri capi si stanno incamminando sul viale del tramonto ed è una vera e propria emorragia:<br />

politica, economia, cultura, da dove viene la crisi <strong>di</strong> leadership che ha letteralmente decapitato l'Italia? Alla ricerca <strong>di</strong><br />

spiegazioni, esempi, idee, Giovanni Floris si imbarca in un'incre<strong>di</strong>bile avventura nella storia della nostra repubblica.<br />

Osserva le eterne <strong>di</strong>cotomie d'Italia, incarnate tanto da Cavour e Garibal<strong>di</strong> quanto da Agnelli e Marchionne, o da Totti e<br />

Baggio. Analizza capi del male come Totò Riina e capi del bene dal carisma universale come Giovanni Paolo II. Ci


icorda le volte in cui ci siamo affidati (sbagliando) all'Uomo del Destino, e quelle invece in cui abbiamo messo sul<br />

ponte <strong>di</strong> comando leader normali: i De Gasperi e i Pertini, i Ciampi e gli Amato che, magari senza emozionarci tanto,<br />

hanno saputo tirarci fuori da momenti <strong>di</strong> crisi gravissima. Non ci serve un Uomo della Provvidenza, suggerisce Floris,<br />

ci serve una nuova classe <strong>di</strong>rigente tutta intera.<br />

Se per un anno una lettrice : la vita, un libro alla volta / Nina Sankovitch<br />

Sankovitch, Nina<br />

Milano : Rizzoli, <strong>2011</strong> 274 p. ; 20 cm<br />

"Decisi <strong>di</strong> dare inizio al mio progetto <strong>di</strong> lettura quoti<strong>di</strong>ana il giorno del mio quarantaseiesimo compleanno. Tutti i libri<br />

sarebbero stati quelli che avrei con<strong>di</strong>viso con Anne-Marie, se avessi potuto. Il mio anno <strong>di</strong> intensa lettura sarebbe stato<br />

il mio progetto personale <strong>di</strong> fuga dentro la vita." Per Nina Sankovitch è l'inizio <strong>di</strong> una folle impresa: concedersi - con<br />

quattro figli e un marito in giro per casa, tra liste della spesa, panni da lavare, merende da preparare e cene da cucinare -<br />

una pausa forzata dal mondo e dai suoi ritmi concitati. Ma soprattutto dal dolore della per<strong>di</strong>ta, esploso dentro <strong>di</strong> lei con<br />

la violenza <strong>di</strong> un uragano alla morte <strong>di</strong> sua sorella Anne-Marie. Un dolore troppo profondo per limitarsi ad aggirarlo<br />

nella speranza <strong>di</strong> lasciarselo alle spalle. Dai libri Nina si aspetta <strong>di</strong> ricevere consigli e insegnamenti, <strong>di</strong>strazione ed<br />

entusiasmo, serenità e giusto <strong>di</strong>stacco. Nei libri troverà molto <strong>di</strong> più. Questo è il racconto del viaggio che, iniziato tra<br />

pagine <strong>di</strong> carta, l'ha portata a ripercorrere le storie della sua famiglia e i ricor<strong>di</strong> <strong>di</strong> un'intera vita, alla ricerca della chiave<br />

capace <strong>di</strong> far scattare la serratura della felicità.<br />

La morte e la vita dopo la morte : morire è come nascere / Elisabeth Kubler-Ross ;<br />

traduzione <strong>di</strong> Maria Fogliani Sanguinetti ; prefazione <strong>di</strong> Paola Giovetti<br />

KÜBLER-ROSS, Elisabeth<br />

2. ed. Roma : E<strong>di</strong>zioni me<strong>di</strong>terranee, 2007 87 p. : 1 ritr. ; 22 cm<br />

Nel campo della ricerca sulla morte, la dottoressa Elizabeth Kübler-Ross si è meritatamente conquistata grande fama.<br />

Le innumerevoli ore che trascorse accanto ai pazienti allo sta<strong>di</strong>o terminale le consentirono <strong>di</strong> fare scoperte in seguito<br />

confermate da altri ricercatori, ormai patrimonio acquisito <strong>di</strong> questo campo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. Elizabeth Kübler-Ross non esitò<br />

a mettere a repentaglio il suo buon nome <strong>di</strong> scienziata affermando ciò che le esperienze dei morenti le avevano<br />

insegnato: la morte in realtà non esiste, "è un passaggio a un altro stato <strong>di</strong> coscienza, in cui si continua a crescere<br />

psichicamente e spiritualmente". "Per tanti secoli", <strong>di</strong>sse, "si è cercato <strong>di</strong> convincere la gente a credere alle cose<br />

ultraterrene. Per me non è più questione <strong>di</strong> credere, ma <strong>di</strong> sapere: la morte è soltanto il passaggio ad una casa più<br />

bella!".<br />

Il respiro del buio / Nicolai Lilin<br />

Lilin, Nicolai<br />

Torino : Einau<strong>di</strong>, <strong>2011</strong> 297 p. ; 24 cm<br />

"Il respiro del buio" comincia con un viaggio in treno, alcune centinaia <strong>di</strong> chilometri che sanciscono l'ingresso in una<br />

nuova vita. Il servizio militare in Cecenia è finito, è tempo <strong>di</strong> tornare, ma per il protagonista la parola ritorno ha perso<br />

significato. È un altro uomo quello che arriva alla stazione <strong>di</strong> Bender, e un'altra è la città che lo accoglie: identica a<br />

un primo sguardo, eppure <strong>di</strong>versa. Rinchiuso nel suo appartamento, solo con le sue armi importate illegalmente dalla<br />

Cecenia, Nicolai vive il suo "dopoguerra" <strong>di</strong> solitu<strong>di</strong>ne, ansia, paura. E, soprattutto, o<strong>di</strong>a. O<strong>di</strong>a gli e<strong>di</strong>fici, le strade,<br />

l'umanità "pacifica" che gli appare fasulla, intollerabile nella sua pretesa <strong>di</strong> civiltà. Per provare a fare i conti con le<br />

atrocità subite e commesse, decide allora <strong>di</strong> intraprendere un nuovo viaggio, verso il luogo che rappresenta l'unico<br />

ritorno possibile: la Siberia. Immerso nella natura, nel silenzio, guidato dalla saggezza del nonno, sembra trovare una<br />

vita semplice e quieta. Ma un passato così pesante non si cancella con il silenzio, e neppure con la determinazione, e<br />

quella che sembra una possibilità <strong>di</strong> riscatto può rivelarsi in ogni momento una trappola che inverte la corsa e riporta<br />

al punto <strong>di</strong> partenza. Così, può succedere che un impiego in una <strong>di</strong>tta <strong>di</strong> sicurezza privata a San Pietroburgo si<br />

trasformi in una nuova guerra, più nascosta e apparentemente meno violenta rispetto a quella combattuta in <strong>di</strong>visa,<br />

eppure, se è possibile, ancora più pericolosa. Una guerra che fa le sue vittime nelle strade e nelle piazze...


Il monte del Cattivo Consiglio / Amos Oz ; traduzione <strong>di</strong> Elena Loewenthal<br />

OZ, Amos<br />

Milano : Feltrinelli, <strong>2011</strong> 231 p. ; 23 cm<br />

Gerusalemme alla vigilia <strong>di</strong> quel fati<strong>di</strong>co 1948 che segnò la nascita dello stato ebraico è la vera protagonista <strong>di</strong><br />

queste tre novelle racchiuse sotto il titolo de II monte del Cattivo Consiglio e unite da un sapiente filo<br />

conduttore. Oz evoca qui, infatti, l'atmosfera tutta particolare che animava la città ebraica in quel periodo, e la<br />

narra attraverso lo sguardo <strong>di</strong> sé bambino, incarnato in <strong>di</strong>versi personaggi. Nella prima novella, che da il titolo<br />

al libro, c'è una piccola famiglia gerosolimitana, con un bambino timido, un padre veterinario e una madre<br />

enigmatica che alla fine abbandonerà tutti e tutto. Uri, il protagonista della seconda novella, II signor Levi, si<br />

guarda intorno nel suo colorito quartiere popolato <strong>di</strong> personaggi strani, a volte misteriosi. La guerra<br />

d'in<strong>di</strong>pendenza è alle porte. Questo lo sa anche il dottor Emanuel Nussbaum, che in Nostalgia scrive lunghe e<br />

struggenti lettere a Mina, una donna che ha molto amato. Lui è malato, sa che vedrà solo una piccola porzione<br />

<strong>di</strong> futuro. Intanto le racconta il presente convulso, trepidante e pure carico <strong>di</strong> malinconia che Gerusalemme<br />

viveva in quei giorni.<br />

La follia dell'Occidente : come cinquant'anni <strong>di</strong> decisioni sbagliate hanno <strong>di</strong>strutto<br />

la nostra economia / Dambisa Moyo ; traduzione <strong>di</strong> Francesco Peri<br />

Moyo, Dambisa<br />

Milano : Rizzoli, <strong>2011</strong> 321 p. ; 23 cm<br />

Prostrato dalla crisi finanziaria, minato da politiche sconsiderate, afflitto da una popolazione sempre più anziana e<br />

impreparata, gravato da un debito pubblico esorbitante, il vecchio Occidente vacilla sull'orlo <strong>di</strong> un abisso. L'altra<br />

metà del mondo, invece, guidata da un manipolo <strong>di</strong> Paesi intraprendenti, ricchi <strong>di</strong> forza lavoro e <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tà, sta<br />

spezzando la sua antica egemonia e punta a strappargli il primato economico, e non solo. La Cina, in apparenza<br />

inarrestabile, infrange ogni record <strong>di</strong> produttività, spianando la strada alla Russia, all'In<strong>di</strong>a, al Brasile, alla Corea<br />

del Sud. È troppo tar<strong>di</strong> per reagire? Dambisa Moyo, economista acuta e controcorrente, ci spiega in questo libro le<br />

ragioni del nostro declino annunciato: dalla crisi dei mutui alla lotta globale per le risorse, dalla "bomba a<br />

orologeria" dei sistemi pensionistici alla grande sfida dello sviluppo tecnologico, dall'irresponsabilità delle banche<br />

alla compiacenza dei governi. Ci attendono tempi <strong>di</strong>fficili e scelte sofferte - sostiene Moyo - ma forse non tutto è<br />

perduto. Nonostante i clamorosi errori dell'America e dell'Europa, è ancora possibile rimboccarsi le maniche e<br />

scommettere sull'intraprendenza, la determinazione, l'inventiva e la capacità <strong>di</strong> reagire che hanno sempre<br />

consentito all'Occidente <strong>di</strong> uscire vincitore dalle sfide più dure.<br />

La trama del matrimonio : romanzo / Jeffrey Eugenides ; traduzione <strong>di</strong> Katia Bagnoli<br />

Eugenides, Jeffrey<br />

Milano : Mondadori, <strong>2011</strong> 478 p. ; 23 cm<br />

Madeleine Hanna era l'unica laureanda a non aver capito. Siamo, significativamente, all'inizio degli anni Ottanta, e<br />

mentre tutti gli altri attorno a lei leggono Roland Barthes e stu<strong>di</strong>ano lo strutturalismo ("la prima cosa che profumava <strong>di</strong><br />

rivoluzione"), Madeleine rimane felicemente attaccata a Jane Austen, George Eliot e Henry James. Un po' troppo<br />

elegante per i gusti dei suoi amici bohémien, Madeleine è la studentessa perfetta e avvenente la cui vita amorosa non è<br />

mai stata all'altezza delle proprie aspettative. Ma ora, all'ultimo anno <strong>di</strong> università, si è iscritta al corso <strong>di</strong> semiotica:<br />

visto che tutti ne parlano, sedotti e affascinati, vuole almeno capire <strong>di</strong> cosa si tratta. Non sa che da quel momento,<br />

in<strong>di</strong>pendentemente dallo stu<strong>di</strong>o, per lei vita e letteratura non saranno più le stesse. Tutto cambia quando, imbattutasi nei<br />

Frammenti <strong>di</strong> un <strong>di</strong>scorso amoroso ed essendone rimasta folgorata, decide <strong>di</strong> cedere al fascino <strong>di</strong> Léonard Bankhead,<br />

un giovane dallo strano carisma che soffre <strong>di</strong> profonde crisi depressive, fino a convincersi <strong>di</strong> esserne davvero<br />

innamorata. Ma siccome la vita spesso sembra giocare con quei romanzi che Madeleine ha tanto amato, ricompare<br />

anche all'improvviso Mitchell Grammaticus, un vecchio amico che ha preferito de<strong>di</strong>carsi allo stu<strong>di</strong>o delle religioni,<br />

ossessionato dall'idea che Madeleine è la donna della sua vita. Nel corso <strong>di</strong> un anno, da quando si laureano e muovono i<br />

primi passi nel mondo, si vedranno costretti a rimettere in <strong>di</strong>scussione tutto quello che hanno imparato...<br />

La gamba sinistra <strong>di</strong> Joe Strummer : un'indagine ine<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> Mc Cash / Caryl Ferey ;<br />

traduzione dal francese <strong>di</strong> Alberto Bracci Testasecca<br />

Férey, Caryl<br />

Roma : E/O, <strong>2011</strong> 165 p. ; 21 cm<br />

La vita dell'irlandese Mc Cash è a un punto morto: la moglie se n'è andata; non ha più un occhio, sfondato dal calcio <strong>di</strong><br />

un fucile in un pub <strong>di</strong> Belfast; non ha più amici, perché l'IRA è stata smantellata; non ha più lavoro, perché la sua<br />

carriera <strong>di</strong> poliziotto in Francia è finita e per giunta il grande Joe Strummer, voce dei Clash, è morto. Quando il me<strong>di</strong>co<br />

gli <strong>di</strong>ce che non gli restano molti mesi da vivere, Mc Cash decide che la cosa migliore è farla finita subito tirandosi una


pallottola nella tempia. Il gesto fatale viene però interrotto dall'arrivo <strong>di</strong> una raccomandata da parte <strong>di</strong> un'amante<br />

<strong>di</strong>menticata che gli annuncia <strong>di</strong> aver avuto una figlia da lui e lo prega <strong>di</strong> prendersene cura. È l'inizio <strong>di</strong> una girandola <strong>di</strong><br />

colpi <strong>di</strong> scena, un percorso tortuoso <strong>di</strong>sseminato <strong>di</strong> cadaveri che porterà alla luce vizi nascosti e sor<strong>di</strong>de trame <strong>di</strong> una<br />

provincia apparentemente sana e tranquilla. Mc Cash, che voleva morire, prende coscienza come con un pugno in<br />

faccia del valore <strong>di</strong> una vita. Quella <strong>di</strong> sua figlia.<br />

I funeracconti / Benedetta Palmieri<br />

Palmieri, Benedetta<br />

Milano : Feltrinelli, <strong>2011</strong> 140 p. ; 23 cm<br />

Un presenzialista dei funerali. La capintesta <strong>di</strong> una blasonata agenzia <strong>di</strong> pompe funebri. Un parco a tema che<br />

promette <strong>di</strong> far morire dal <strong>di</strong>vertimento. La redazione <strong>di</strong> "Glamourt". Un collezionista <strong>di</strong> rarissimi carri funebri.<br />

Una dama <strong>di</strong> condoglianza. Un tumulatore <strong>di</strong> animali domestici. Un necroforo <strong>di</strong> fiori d'appartamento. Le<br />

ultime volontà <strong>di</strong> un uomo generoso. Un neo-defunto alle prese con la burocrazia. Dieci racconti che iniziano<br />

quando tutto finisce. Dieci racconti che giocano con la morte e con le sue innumerevoli declinazioni – qualche<br />

volta drammatiche, spesso assurde, sempre umanissime. Dieci racconti e un filo che li tiene insieme. Benedetta<br />

Palmieri affronta uno degli ultimi tabù con ironia partenopea e scaramantico <strong>di</strong>sincanto, perché <strong>di</strong>etro la paura<br />

della morte c'è un mondo da raccontare.<br />

Laboratorio attivita interculturali : storie e percorsi per la scuola primaria /<br />

Alessandra Tete<br />

Tete, Alessandra<br />

Trento : Erickson, <strong>2011</strong> 212 p. : ill. ; 30 cm<br />

Nato dalla vasta esperienza dell'autrice, che da anni si occupa dell'integrazione <strong>di</strong> bambini stranieri a scuola,<br />

questo libro propone un percorso <strong>di</strong> educazione interculturale per la scuola primaria basato su giochi e attività<br />

che coinvolgono tutta la classe, con il principale obiettivo <strong>di</strong> affrontare le problematiche legate<br />

all'immigrazione, alle paura delle <strong>di</strong>fferenze, all'uso <strong>di</strong> pregiu<strong>di</strong>zi e stereotipi. Lo scopo è quello <strong>di</strong> avvicinare<br />

gli alunni italiani ai compagni stranieri e viceversa, favorendo la conoscenza reciproca delle culture <strong>di</strong> origine<br />

attraverso giochi motori e cooperativi, giochi <strong>di</strong> ruolo, giochi sul concetto <strong>di</strong> identità, giochi linguistici, attività<br />

per imparare a conoscere la geografia del mondo, giochi per prendere coscienza dei <strong>di</strong>ritti dei bambini, giochi<br />

per avvicinarsi alle tra<strong>di</strong>zioni, agli usi, ai costumi e ai cibi delle altre culture. Oltre alle attività, il volume<br />

propone 10 storie i cui protagonisti sono bambini <strong>di</strong> origine marocchina, filippina, senegalese, russa, albanese,<br />

palestinese, pakistana, brasiliana, cinese e rom.<br />

L' occhio della mente / Oliver Sacks ; traduzione <strong>di</strong> Isabella C. Blum<br />

Sacks, Oliver W.<br />

Milano : Adelphi, <strong>2011</strong> 271 p. ; 22 cm<br />

Lilian Kallir è una brillante pianista che pre<strong>di</strong>lige Mozart: una sera, allorché deve affrontare il Concerto n. 21<br />

(quello col famoso Andante), la partitura <strong>di</strong>venta <strong>di</strong> colpo un intrico <strong>di</strong> segni incomprensibili; è l'esor<strong>di</strong>o <strong>di</strong> una<br />

neuropatologia che le impe<strong>di</strong>rà, se non <strong>di</strong> scrivere, <strong>di</strong> leggere alcunché e altererà la sua percezione sino a farle<br />

confondere un violino con un banjo o un rasoio con una penna. Sue Barry è riuscita a <strong>di</strong>ventare neurobiologa<br />

nonostante una menomazione invalidante: una forma <strong>di</strong> "strabismo" che inibisce la visione "stereoscopica",<br />

sicché gli occhi sono attivi uno per volta, in alternanza, senza mai potersi coor<strong>di</strong>nare; per lei, la profon<strong>di</strong>tà e la<br />

terza <strong>di</strong>mensione sono categorie puramente immaginarie. Sono solo due dei casi raccontati e analizzati nel<br />

nuovo libro <strong>di</strong> Oliver Sacks: storie <strong>di</strong> amputazioni e deformazioni affettivo-cognitive che sembrano sfociare in<br />

drammi senza ritorno. Eppure Sacks mostra ancora una volta come ogni ferita attivi inaspettate strategie<br />

adattative, una capacità impensabile <strong>di</strong> conservare o ri<strong>di</strong>segnare l'Io e il Sé. Ma per il lettore la vera sorpresa<br />

consisterà nel vedere tali <strong>di</strong>namiche confermate dall'esperienza personale dello stesso Sacks. Scrutandosi con<br />

freddezza clinica, ma senza il timore <strong>di</strong> rivelare le oscillazioni dei suoi stati d'animo, il neurologo-scienziato<br />

parla infatti sia della sua prosopagnosia (l'incapacità <strong>di</strong> riconoscere i volti), sia dell'o<strong>di</strong>ssea legata a un<br />

melanoma maligno nella regione dell'occhio sinistro.


L' uomo <strong>di</strong> paglia / Michael Connelly ; traduzione <strong>di</strong> Stefano Tettamanti e Giuliana<br />

Traverso<br />

Connelly, Michael<br />

Milano : Piemme, <strong>2011</strong> 359 p. ; 24 cm<br />

Due settimane. Questo è quanto rimane a Jack McEvoy da trascorrere alla sua scrivania nella redazione del Los<br />

Angeles Times. La crisi della carta stampata in un'epoca in cui l'informazione viaggia su internet, non risparmia<br />

neanche un reporter <strong>di</strong> nera che, do<strong>di</strong>ci anni prima, si era guadagnato la celebrità svelando al mondo l'identità del<br />

Poeta, un serial killer che firmava i suoi omici<strong>di</strong> con i versi <strong>di</strong> Edgar Allan Poe. E anche se è abituato a scrivere <strong>di</strong><br />

morte, McEvoy non ha intenzione <strong>di</strong> andarsene con un elogio funebre <strong>di</strong> se stesso: il suo ultimo articolo dovrà essere<br />

qualcosa <strong>di</strong> memorabile. La sua occasione si chiama Alonzo Winslow, un giovane spacciatore nero in galera per aver<br />

strangolato una donna bianca, chiudendone poi il cadavere nel bagagliaio della macchina. Una confessione estorta<br />

dalla polizia, un caso chiuso sbrigativamente, una storia che odora <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione lontano un miglio. Con queste<br />

premesse, non è <strong>di</strong>fficile rimettere in <strong>di</strong>scussione l'esito delle indagini. Quando poi dalle sue ricerche emerge<br />

inaspettatamente un collegamento con un omici<strong>di</strong>o avvenuto anni prima a Las Vegas, nella sua mente si affaccia il<br />

pensiero <strong>di</strong> avere <strong>di</strong> nuovo a che fare con un serial killer. E McEvoy sa che non può essere da solo ad affrontare<br />

questa sfida, ma che, come do<strong>di</strong>ci anni prima, ha bisogno dell'aiuto <strong>di</strong> Rachel Walling, profiler dell'FBI. Quello che<br />

invece non sa, è che da quando questa storia è iniziata, qualcuno sta seguendo ogni sua mossa. Qualcuno che<br />

serpeggia nel web con abilità...<br />

La notte non è un posto sicuro / Greg Iles ; traduzione <strong>di</strong> Marco Amato<br />

Iles, Greg<br />

Milano : Piemme, <strong>2011</strong> 626 p. ; 21 cm<br />

Nelle vesti <strong>di</strong> pubblico ministero, Penn Cage ha fatto condannare decine <strong>di</strong> assassini al braccio della morte. Credeva <strong>di</strong><br />

aver visto il peggio, <strong>di</strong> aver fatto le scelte più <strong>di</strong>fficili. Mai si sarebbe immaginato <strong>di</strong> dover affrontare il rischio più<br />

grande una volta eletto sindaco della sua città. Natchez, nel sud degli Stati Uniti, ha tutta l'aria <strong>di</strong> un posto tranquillo, a<br />

parte qualche tensione razziale latente. In realtà, nasconde il suo vero volto anche a Cage. Un volto che si svela nella<br />

notte, sui casinò galleggianti ormeggiati alle rive del Mississippi, moltiplicatisi da quando la tentazione dei sol<strong>di</strong> facili<br />

ha fatto <strong>di</strong>lagare il gioco d'azzardo. Un volto più nero delle peggiori aspettative, se è vero che uno dei casinò, il<br />

Magnolia Queen, è un covo <strong>di</strong> prostituzione e <strong>di</strong> combattimenti clandestini. La soffiata arriva a Cage da un vecchio<br />

amico che adesso lavora nel locale. Ma poco dopo la confessione l'uomo viene ritrovato ucciso, con un proiettile in petto<br />

e morsi <strong>di</strong> cane su tutto il corpo. Travolto dal senso <strong>di</strong> colpa, per non aver saputo proteggere l'amico, e dal peso del<br />

fallimento, per non aver saputo <strong>di</strong>fendere la sua città, Cage si rende conto ben presto che la ricerca della verità sarà una<br />

caccia solitaria. Tra le autorità locali, infatti, nessuno è <strong>di</strong>sposto ad aiutarlo, perché crimine e istituzioni sono ormai<br />

saldamente intrecciati. Quando in gioco ci sarà la sua stessa vita proprio Cage, da sempre uomo <strong>di</strong> legge, scoprirà come<br />

non sempre la via della legalità sia sufficiente per punire i colpevoli.<br />

Ho il tuo numero / Sophie Kinsella ; traduzione <strong>di</strong> Paola Bertante<br />

Kinsella, Sophie<br />

Milano : Mondadori, <strong>2011</strong> 345 p. ; 23 cm<br />

Cosa accade se ti scippano il telefonino e tutta la tua vita è lì dentro? Ti senti persa, naturalmente. È quello che capita a<br />

Poppy, una scombinata fisioterapista prossima alle nozze con un affascinante docente universitario. Proprio quando il<br />

telefono le serve per una faccenda a <strong>di</strong>r poco urgente! Perché tra le altre cose, nel bel mezzo <strong>di</strong> una festa con le amiche<br />

ha appena perso il suo prezioso anello <strong>di</strong> fidanzamento, uno smeraldo come non ne ha mai visti nella sua intera<br />

esistenza. Poppy è nel panico, e mentre cerca affannosamente l'anello perduto cosa vede in un cestino dei rifiuti? Un<br />

cellulare nuovo <strong>di</strong> zecca che sembra aspettare proprio lei. È un attimo. Ed è suo. Non può permettersi il lusso <strong>di</strong><br />

rimanere scollegata, non in questo momento. Ma <strong>di</strong> chi è quel telefono? E a cosa si riferiscono gli strani messaggi che<br />

riceve? Poppy non ha il tempo <strong>di</strong> farsi troppe domande. Ha un anello da ritrovare, un matrimonio da organizzare e<br />

qualche cosuccia in sospeso con i suoi futuri suoceri. Ma non sa che quel telefono e lo sconosciuto con cui si troverà a<br />

con<strong>di</strong>viderlo le metteranno a soqquadro la vita...


1Q84 / Murakami Haruki ; traduzione dal giapponese <strong>di</strong> Giorgio Amitrano<br />

Torino : Einau<strong>di</strong>, <strong>2011</strong><br />

722 p. ; 23 cm<br />

1984, Tokyo. Aomame è bloccata in un taxi nel traffico. L'autista le suggerisce, come<br />

unica soluzione per non mancare all'appuntamento che l'aspetta, <strong>di</strong> uscire dalla<br />

tangenziale utilizzando una scala <strong>di</strong> emergenza, nascosta e poco frequentata. Ma,<br />

sibillino, aggiunge <strong>di</strong> fare attenzione: "Non si lasci ingannare dalle apparenze. La realtà è<br />

sempre una sola". Negli stessi giorni Tengo, un giovane aspirante scrittore dotato <strong>di</strong><br />

buona tecnica ma povero d'ispirazione, riceve uno strano incarico: un e<strong>di</strong>tor senza<br />

scrupoli gli chiede <strong>di</strong> riscrivere il romanzo <strong>di</strong> un'enigmatica <strong>di</strong>ciassettenne così da<br />

can<strong>di</strong>darlo a un premio letterario. Ma "La crisalide d'aria" è un romanzo fantastico tanto<br />

ricco <strong>di</strong> immaginazione quanto sottilmente inquietante: la descrizione della realtà<br />

parallela alla nostra e <strong>di</strong> piccole creature che si nascondono nel corpo umano come<br />

parassiti turbano profondamente Tengo. L'incontro con l'autrice non farà che aumentare<br />

la sua vertigine: chi è veramente Fukada Eriko? Intanto Aomame (che pure non è certo<br />

una ragazza qualsiasi: nella borsetta ha un affilatissimo rompighiaccio con cui deve<br />

uccidere un uomo) osserva perplessa il mondo che la circonda: sembra quello <strong>di</strong> sempre,<br />

eppure piccoli, sinistri particolari <strong>di</strong>vergono da quello a cui era abituata. Finché un giorno<br />

non vede comparire in cielo una seconda luna e sospetta <strong>di</strong> essere l'unica persona in grado <strong>di</strong> attraversare la sottile<br />

barriera che <strong>di</strong>vide il 1984 dal 1Q84. Ma capisce anche un'altra cosa: che quella barriera sta per infrangersi.<br />

L' amore non è un gioco / Barbara Taylor Bradford ; traduzione <strong>di</strong> Sofia Mohamed<br />

Bradford, Barbara Taylor<br />

[Milano] : Sperling & Kupfer, <strong>2011</strong> 429 p. ; 23 cm<br />

Bella, raffinata ed elegante, Annette Remmington è una gallerista appassionata, che ha conquistato tutti i salotti <strong>di</strong><br />

Londra con il suo eccezionale buon gusto. Ma il vero successo arriva quando un Rembrandt a lungo <strong>di</strong>menticato<br />

finisce quasi per caso tra le sue mani. Entusiasta, Annette organizza un'asta sensazionale <strong>di</strong>ventando così una vera star<br />

nel panorama artistico mon<strong>di</strong>ale. Ormai famosissima, finalmente all'apice <strong>di</strong> una carriera a lungo inseguita, Annette sa<br />

<strong>di</strong> dovere tutta la sua fortuna a una sola persona: Marius, suo marito. Più anziano <strong>di</strong> lei <strong>di</strong> una ventina d'anni, Marius<br />

non è soltanto il mentore che l'ha introdotta nel mondo dell'arte, ma anche l'uomo che l'ha salvata da un passato<br />

<strong>di</strong>fficile, pieno <strong>di</strong> sofferenza e <strong>di</strong> dolore. Per questo, Annette si sente legata a lui da una riconoscenza profonda, un<br />

sentimento che trascende il semplice amore coniugale. L'i<strong>di</strong>llio si infrange quando Marius convince Annette a<br />

concedere un'intervista a Jack Chalmers, il miglior giornalista sulla piazza. Ignaro dell'errore che ha appena<br />

commesso portando Jack nella loro vita, Marius crede sinceramente che quell'intervista consacrerà il definitivo trionfo<br />

della moglie. Ma si sbaglia. Perché non sa che nel passato <strong>di</strong> Jack si nasconde un segreto. Un segreto terribile che<br />

riguarda Annette molto da vicino. E che potrebbe <strong>di</strong>struggerli tutti, per sempre.<br />

Mr Gwyn / Alessandro Baricco<br />

Baricco, Alessandro<br />

Milano : Feltrinelli, <strong>2011</strong> 158 p. ; 22 cm<br />

Jasper Gwyn è uno scrittore. Vive a Londra e verosimilmente è un uomo che ama la vita. Tutt'a un tratto ha voglia <strong>di</strong><br />

smettere. Forse <strong>di</strong> smettere <strong>di</strong> scrivere, ma la sua non è la crisi che affligge gli scrittori senza ispirazione. Jasper Gwyn<br />

sembra voler cambiare prospettiva, arrivare al nocciolo <strong>di</strong> una magia. Gli fa da spalla, da complice, da assistente una<br />

ragazza che raccoglie, con rabbiosa devozione, quello che progressivamente <strong>di</strong>venta il mistero <strong>di</strong> Mr Gwyn. Alessandro<br />

Baricco entra nelle simmetrie segrete <strong>di</strong> questo mistero con il passo sicuro e sciolto <strong>di</strong> chi sa e ama i sentieri che percorre.<br />

Muove due formidabili personaggi che a metà romanzo si passano il testimone, e se a Mr Gwyn tocca mischiare le carte<br />

del mistero, la ragazza ha il compito <strong>di</strong> ricomporne la sequenza per arrivare a una ar<strong>di</strong>ta e luminosa evidenza.<br />

Cose che nessuno sa : romanzo / Alessandro D'Avenia<br />

D'Avenia, Alessandro<br />

Milano : Mondadori, <strong>2011</strong> 332 p. ; 23 cm<br />

Margherita ha quattor<strong>di</strong>ci anni e sta per varcare una soglia magica e misteriosa: l'inizio del liceo. Un mondo nuovo da<br />

esplorare e conquistare, sapendo però <strong>di</strong> poter contare sulle persone che la amano. Ma un giorno, tornata a casa, ascolta<br />

un messaggio nella segreteria telefonica: è <strong>di</strong> suo padre, che non tornerà più a casa. Margherita ancora non sa che<br />

affrontando questo dolore si trasformerà a poco a poco in una donna, proprio come una splen<strong>di</strong>da perla fiorisce<br />

nell'ostrica per l'attacco <strong>di</strong> un predatore marino. Accanto a lei ci sono la madre, il fratellino vivace e sensibile e<br />

l'irriverente nonna Teresa. E poi Marta, la compagna <strong>di</strong> banco sempre sorridente, e Giulio, il ragazzo più cupo e<br />

affascinante della scuola. Ma sarà un professore, un giovane uomo alla ricerca <strong>di</strong> sé eppure capace <strong>di</strong> ascoltare le


pulsazioni della vita nelle pagine dei libri, a in<strong>di</strong>care a Margherita il coraggio <strong>di</strong> Telemaco nell'"O<strong>di</strong>ssea": così che il<br />

viaggio sulle tracce del padre possa cambiare il suo destino.<br />

Storia <strong>di</strong> Chiara e Francesco / Chiara Frugoni<br />

FRUGONI, Chiara<br />

Torino : Einau<strong>di</strong>, <strong>2011</strong> 200 p., [2] c. <strong>di</strong> tav. : ill. ; 23 cm<br />

Due ragazzi benestanti, colti, imbevuti <strong>di</strong> letture - soprattutto lui - <strong>di</strong> nobili cavalieri e amori cortesi. Ma quando un<br />

giorno questi due giovani, destinati a ere<strong>di</strong>tare gli onori del loro stato sociale, volsero lo sguardo sulle cose degli<br />

uomini, videro un mondo che tra<strong>di</strong>va il messaggio del Vangelo e lo rifiutarono. Decisero, in momenti <strong>di</strong>versi, <strong>di</strong><br />

spogliarsi delle loro ricchezze e, nu<strong>di</strong>, <strong>di</strong> abbracciare una nuova vita per gli ultimi. Quelle <strong>di</strong> Chiara e Francesco furono<br />

due esistenze che si intrecciarono strettamente pur percorrendo, ciascuno dei due santi, cammini <strong>di</strong>fferenti. Lo<br />

scopriamo <strong>di</strong>rettamente dalle loro voci, dai loro scritti, a cui Chiara Frugoni de<strong>di</strong>ca in questo libro uno spazio del tutto<br />

nuovo. Facendo parlare <strong>di</strong>rettamente i protagonisti, la Frugoni fa del lettore un compagno <strong>di</strong> strada <strong>di</strong> Chiara e<br />

Francesco, permettendogli <strong>di</strong> accostarsi al loro generoso progetto e alle resistenze, ai tra<strong>di</strong>menti, ai compromessi con<br />

cui i due dovettero fare i conti per rendere reale la loro utopia. Del resto è una storia, quella <strong>di</strong> Chiara e Francesco, che<br />

col passare dei secoli nulla ha perso della sua travolgente novità. Al contrario, è come se il tempo trascorso non<br />

smettesse <strong>di</strong> sottolinearne la ra<strong>di</strong>cale modernità: il rapporto con i poveri, e quin<strong>di</strong> col denaro e il potere; il ruolo non<br />

subalterno della donna; la funzione dei laici nell'istituzione religiosa; l'importanza del lavoro manuale in servizio del<br />

prossimo e come garanzia <strong>di</strong> libertà; la relazione con fe<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse.<br />

<strong>Ultime</strong> notizie dal Sud / Luis Sepúlveda ; con fotografie <strong>di</strong> Daniel Mordzinski ; traduzione<br />

<strong>di</strong> Ilide Carmignani<br />

Sepúlveda, Luis<br />

Parma : U. Guanda, <strong>2011</strong> 161 p. : ill. ; 22 cm<br />

Nel 1996, a Parigi, due amici seduti davanti a un "mate" progettano un libro sul Sud del mondo. Sono uno scrittore e un<br />

fotografo, girano per il pianeta e lo ritraggono per quello che è: uno strano miscuglio <strong>di</strong> crudeltà e tenerezza, <strong>di</strong> verità e<br />

leggenda. Muovendosi nella steppa patagonica, "dove si sta tra la terra e il cielo", armati <strong>di</strong> una Moleskine e <strong>di</strong> una Leica, i<br />

due amici vanno a caccia <strong>di</strong> storie da ultima frontiera. Forse le ultime storie <strong>di</strong> frontiera: Le ultime notizie dal Sud. Laggiù,<br />

lungo strade spazzate dal vento, capita <strong>di</strong> incontrare un virtuoso liutaio che si aggira in cerca del legno più adatto per<br />

costruire un violino. In un bar <strong>di</strong> San Carlos de Bariloche si può far amicizia con un ubriaco che afferma <strong>di</strong> essere il<br />

<strong>di</strong>scendente <strong>di</strong> Davy Crockett. E nella pampa brulla, una vecchietta con il dono <strong>di</strong> rendere fertile tutto ciò che tocca <strong>di</strong>viene<br />

il simbolo del legame con una terra su cui troppi vorrebbero allungare le mani. Il tempo passa, alle storie si aggiungono<br />

altre storie, e il libro vede la luce anni dopo, quando le cose che voleva raccontare hanno acquisito "il sapore<br />

dell'inesorabilmente perduto". Questo perché il Sud del mondo è una regione minacciata dall'avi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> predatori potenti,<br />

ma anche un luogo popolato <strong>di</strong> fantasmi, dove ancora echeggiano le gesta <strong>di</strong> Butch Cassidy e gli spari dello sceriffo Martin<br />

Sheffields; magicamente abitato da se<strong>di</strong>centi folletti con un passato misterioso, e attraversato da un treno mitico, il<br />

Patagonia Express.<br />

Due storie sporche / Alan Bennett ; traduzione <strong>di</strong> Mariagrazia Gini<br />

Bennett, Alan<br />

Milano : Adelphi, <strong>2011</strong> 134 p. ; 22 cm<br />

Questo volta Alan Bennett ci tuffa in due farse scanzonate e impertinenti. Entriamo così nell'atmosfera briosa <strong>di</strong> "Mrs<br />

Donaldson ringiovanisce", dove una rispettabile vedova <strong>di</strong> mezza età, de<strong>di</strong>ta al mestiere <strong>di</strong> simulatrice <strong>di</strong> malattie in<br />

una clinica universitaria, si trova inopinatamente nel ruolo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>sta voyeur; e poi nell'esilarante girandola <strong>di</strong><br />

amplessi e ricatti incrociati <strong>di</strong> "Mrs Forbes non deve sapere", la sorniona pochade familiare dove finiremo per godere<br />

del più grande fra i privilegi - quello <strong>di</strong> scoprire i segreti per primi. Tutto da ridere? Come sempre con Bennett, non<br />

proprio. Il nostro "maestro dell'osservazione" guarda il mondo come uno Swift fattosi malinconico e bonario; e con<br />

un'ironia mai livida, spesso affettuosa, irride le inibizioni, i convenzionalismi, le piccole miserie delle persone che si<br />

<strong>di</strong>chiarano normali nella loro vita <strong>di</strong> ogni giorno. Riuscendo anche questa volta, con la sua maliziosa levità, a insinuarsi<br />

nella psiche <strong>di</strong> tutti.


Il re pallido : un romanzo incompiuto / David Foster Wallace ; traduzione <strong>di</strong><br />

Giovanna Granato<br />

Wallace, David Foster<br />

Torino : Einau<strong>di</strong>, <strong>2011</strong> xi, 714 p. ; 22 cm<br />

La trasfigurazione in forma narrativa <strong>di</strong> un anno che David Foster Wallace, nel bel mezzo degli stu<strong>di</strong><br />

universitari, trascorse lavorando per il Centro controlli regionale dell'Agenzia delle Entrate <strong>di</strong> Peoria,<br />

nell'lllinois. Un romanzo labirintico, che tra finte prefazioni e <strong>di</strong>gressioni, minuziose descrizioni che<br />

ricordano i cataloghi dell'epica antica e sintesi fulminanti, riesce a trasformare gli eventi più or<strong>di</strong>nari in<br />

avventure miracolose. Una gigantesca macchina tra saggio e racconto, popolata da un'umanità insieme buffa<br />

e dolente e sorretta dall'ambizione quasi filosofica <strong>di</strong> raccontare la noia, ossia tutto ciò che <strong>di</strong> solito viene<br />

escluso dalle storie perché ritenuto privo <strong>di</strong> interesse. E che qui viene evocato con grande empatia, nel suo<br />

inscin<strong>di</strong>bile misto <strong>di</strong> banalità e <strong>di</strong>gnità.<br />

Tre atti e due tempi / Giorgio Faletti<br />

Faletti, Giorgio<br />

Torino : Einau<strong>di</strong>, <strong>2011</strong> 146 p. ; 20 cm<br />

"Io mi chiamo Silvano ma la provincia è sempre pronta a trovare un soprannome. E da Silvano a Silver la strada è<br />

breve". Con la sua voce <strong>di</strong>messa e magnetica, sottolineata da una nota sulfurea e intrisa <strong>di</strong> umorismo amaro, il<br />

protagonista ci porta dentro una storia che, lette le prime righe, non riusciamo piú ad abbandonare. Con "Tre atti e due<br />

tempi" Giorgio Faletti ci consegna un romanzo composto come una partitura musicale e teso come un thriller, che<br />

toglie il fiato con il susseguirsi dei colpi <strong>di</strong> scena mentre ad ogni pagina i personaggi acquistano umanità e verità. Un<br />

romanzo che stringe in unità fili <strong>di</strong>versi: la corruzione del calcio e della società, la mancanza <strong>di</strong> futuro per chi è<br />

giovane, la responsabilità in<strong>di</strong>viduale, la qualità dell'amore e dei sentimenti in ogni momento della vita, il conflitto tra<br />

genitori e figli. E intanto, davanti ai nostri occhi, si <strong>di</strong>segnano i tratti affaticati e sorridenti <strong>di</strong> un personaggio<br />

in<strong>di</strong>menticabile. Silver, l'antieroe in cui tutti ci riconosciamo e <strong>di</strong> cui tutti abbiamo bisogno.<br />

[10]: I guerrieri del ghiaccio / George R. R. Martin ; traduzione <strong>di</strong> Sergio Altieri e G.<br />

L. Staffilano<br />

Martin, George R. R.<br />

Milano : Mondadori, <strong>2011</strong> 486 p. : ill. ; 23 cm<br />

La tanto enfatizzata "vittoria" del leone <strong>di</strong> Lannister, che si è compiuta nell'"Ombra della Profezia", lascia <strong>di</strong>etro <strong>di</strong> sé<br />

un'interminabile scia <strong>di</strong> sangue. All'improvviso l'intera struttura <strong>di</strong> potere della <strong>di</strong>nastia dell'oro <strong>di</strong> Castel granito<br />

sembra crollare dalle fondamenta. Sepolto l'infame lord Tywin, assassinato dal proprio figlio nano, finita in catene la<br />

regina Cersei nelle segrete del rinato Credo dei Sette Dèi, seduto il piccolo Re Tommen su un trono <strong>di</strong> lame pronte a<br />

ucciderlo, il destino dell'intero continente occidentale è <strong>di</strong> nuovo in bilico. Sulla remota Barriera <strong>di</strong> ghiaccio, estrema<br />

<strong>di</strong>fesa nord del reame contro nemici terribili e soprannaturali che calano dal gelo degli eoni, il temerario Jon Snow è<br />

costretto a consolidare a fil <strong>di</strong> spada il suo rango <strong>di</strong> lord comandante dei Guar<strong>di</strong>ani della notte. Al <strong>di</strong> là del mare<br />

Stretto, mentre l'intrepida giovane regina Daenerys Targaryen continua a <strong>di</strong>fendere il proprio dominio contro orde <strong>di</strong><br />

nemici antichi e nuovi, dalle ombre del passato riemerge il furore fiammeggiante della sua stessa nobile casa. In fuga<br />

verso le città libere, risucchiato suo malgrado in un complotto che ha dell'inconcepibile, Tyrion Lannister, l'astuto<br />

Folletto regicida e parricida che tutti sembrano volere morto, potrebbe in realtà essere la chiave <strong>di</strong> volta della<br />

restaurazione della mai realmente estinta <strong>di</strong>nastia del Drago. Lanciato in una pericolosissima ricerca lungo un fiume<br />

tanto leggendario quanto letale, Tyrion è costretto ad affrontare avversari inaspettati...<br />

Così è la vita : imparare a <strong>di</strong>rsi ad<strong>di</strong>o / Concita De Gregorio<br />

De Gregorio, Concita<br />

Torino : Einau<strong>di</strong>, <strong>2011</strong> 122 p. ; 22 cm<br />

I bambini fanno domande. A volte imbarazzanti, stravaganti, definitive. Vogliono sapere perché nasciamo, dove<br />

an<strong>di</strong>amo dopo la morte, perché esiste il dolore, cos'è la felicità. E gli adulti sono costretti a trovare delle risposte. È<br />

un esercizio tra la filosofia e il candore, che ci obbliga a rivedere ogni volta il nostro rassicurante sistema <strong>di</strong> valori.<br />

Perché non possiamo deluderli. Né ingannarli. Siamo stati come loro non troppo tempo fa. Dell'invecchiare,<br />

dell'essere fragili, inadeguati, perfino del morire parliamo ormai <strong>di</strong> nascosto. Ai bambini è negata l'esperienza della<br />

fine. La caducità, la sofferenza, la sconfitta sono fonte <strong>di</strong> frustrazione e <strong>di</strong> vergogna. L'estetica dell'eterna giovinezza<br />

costringe molte donne nella prigione del corpo perfetto e le inchioda dentro un presente mortifero, incapace <strong>di</strong> darci<br />

consolazione, perfino felicità. In questa intensa, sorprendentemente gioiosa inchiesta narrativa, Concita De Gregorio<br />

ci chiede <strong>di</strong> seguirla proprio in questi luoghi rimossi dal <strong>di</strong>scorso contemporaneo. Funerali e malattie, insuccessi e


sconfitte, se osservati e vissuti con <strong>di</strong>gnità e con<strong>di</strong>visione, <strong>di</strong>ventano occasioni imper<strong>di</strong>bili <strong>di</strong> crescita, <strong>di</strong> allegria, <strong>di</strong><br />

pienezza. Perché se non c'è peggior angoscia della solitu<strong>di</strong>ne e del silenzio, non c'è miglior sollievo che attraversare<br />

il dolore e trasformarlo In forza.<br />

Alla mia sinistra : lettera aperta a tutti quelli che vogliono sognare con me / Federico<br />

Rampini<br />

Rampini, Federico<br />

Milano : Mondadori, <strong>2011</strong> 228 p. ; 21 cm<br />

"Avevo il dovere <strong>di</strong> scrivere questo libro. Perché ho due figli ventenni che affrontano, come tutti i loro coetanei, il<br />

mercato del lavoro più <strong>di</strong>fficile dai tempi della Grande Depressione. Perché devo rispondere delle mie responsabilità:<br />

appartengo a una certa generazione della sinistra occidentale che ha creduto <strong>di</strong> poter migliorare la società usando il<br />

mercato e la globalizzazione. Ho voluto sfogliare il mio album <strong>di</strong> famiglia, la storia che ho vissuto con un pezzo della<br />

sinistra italiana, per capire le ragioni delle nostre sconfitte, quin<strong>di</strong> aprire una pagina nuova. Plutocrazia, tecnocrazia,<br />

populismo, autoritarismo sono i mali che minacciano le nostre democrazie. L'Italia è un piccolo laboratorio mostruoso <strong>di</strong><br />

queste patologie. Avendo vissuto un'esperienza pluridecennale da nomade della globalizzazione - in Europa, in America,<br />

in Asia - ho il dovere <strong>di</strong> <strong>di</strong>re ciò che è accaduto all'immagine del nostro paese nel mondo. Devo raccontare dal mio<br />

osservatorio attuale nell'Estremo Occidente" quali sono i costi dell'era Berlusconi, e anche le ra<strong>di</strong>ci profonde del<br />

berlusconismo, che gli sopravvivranno, i vizi <strong>di</strong> un'Italia "volgare e gaudente" con cui dovremo fare i conti anche dopo.<br />

Che cosa farà questa Italia "da grande"? C'è ancora speranza? Alla sinistra in<strong>di</strong>co le possibili vie d'uscita attingendo alle<br />

mie esperienze nelle nazioni emergenti, dall'Asia al Brasile: perché non possiamo farci risucchiare in una sindrome del<br />

declino tutta interna all'Occidente."<br />

Livelli <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a : note civili (2006-<strong>2011</strong>) / Clau<strong>di</strong>o Magris<br />

Magris, Clau<strong>di</strong>o<br />

Milano : Garzanti, <strong>2011</strong> 201 p. ; 22 cm<br />

Il "livello <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a" è l'altezza massima a cui può giungere l'acqua <strong>di</strong> un fiume o <strong>di</strong> un lago senza costituire pericolo <strong>di</strong><br />

inondazione. In questi anni, nella nostra vita sociale e civile il livello <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a è stato superato troppo spesso, e ci<br />

sentiamo travolti da schizzi <strong>di</strong> fango e onde limacciose: il <strong>di</strong>leggio della Costituzione, la corruzione <strong>di</strong>ventata regola, gli<br />

aggressivi fondamentalismi clericali e laicisti, la retorica del perdono e l'o<strong>di</strong>o del <strong>di</strong>verso, le indulgenze nei confronti del<br />

terrorismo, il confine tra vita e morte ridotto a pretesto <strong>di</strong> polemica partigiana, la politica dell'insulto, l'assuefazione<br />

all'ingiustizia e alla violenza, la crescente incapacità <strong>di</strong> vergognarsi e <strong>di</strong> sapere <strong>di</strong> che cosa ci si deve vergognare, una<br />

in<strong>di</strong>fferenza che spegne lo stesso "malor civile". "Livelli <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a" registra attraverso gli articoli che ha scritto per il<br />

"Corriere della Sera" - le reazioni <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Magris alle notizie che la cronaca italiana e internazionale ha giustamente<br />

imposto all'attenzione <strong>di</strong> tutti. Reazioni a volte ilari, a volte feroci, che compongono il ritratto impietoso e autocritico <strong>di</strong><br />

un paese denigrato, sconciato, amato, e ci ricordano che nessuno <strong>di</strong> noi è esente da responsabilità.<br />

Habibi / Craig Thompson<br />

THOMPSON, Craig<br />

Milano : Rizzoli Lizard, <strong>2011</strong> 655 p. : ill.; 25 cm<br />

In un panorama epico fatto <strong>di</strong> deserti, harem e labirintici agglomerati urbani traboccanti <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> miseria, si <strong>di</strong>pana<br />

la storia <strong>di</strong> due anime schiave, portate l'una nelle braccia dell'altra da un destino nato e cresciuto per restare eterno. Lei<br />

è Dodola: bambina, poi donna, poi madre imprigionata in un mondo <strong>di</strong> uomini. Lui è Zam, orfano che nella ragazza - e<br />

nelle storie della cultura e della mitologia islamica con cui lei lo crescerà - troverà un amore assoluto, viscerale,<br />

in<strong>di</strong>spensabile. Dai miseri villaggi a sud della prosperosa Wanatolia, al deserto popolato <strong>di</strong> noma<strong>di</strong> e criminali,<br />

all'opulenza del Palazzo del terribile Sultano, Habibi ("mio amato") traccia nelle morbide curve della calligrafia araba<br />

una parabola sul nostro rapporto col mondo naturale, sull'abissale <strong>di</strong>vario tra primi e terzi mon<strong>di</strong>, sull'ere<strong>di</strong>tà comune<br />

<strong>di</strong> cristianesimo e islamismo e, soprattutto, sulla magica, insostituibile forza del racconto.<br />

Il sospiro / Marjane Satrapi<br />

Satrapi, Marjane<br />

Milano : Rizzoli Lizard, <strong>2011</strong> 1 v. : ill. ; 24 cm<br />

Quando suo padre, dopo un viaggio d'affari, torna senza il regalo che lei gli aveva chiesto, Rosa sospira: e il suo<br />

Sospiro, sotto forma <strong>di</strong> spiritello, le porta imme<strong>di</strong>atamente ciò che desiderava. Per ripagare il dono la ragazza dovrà<br />

vivere nel Regno dei Sospiri e sposarne il bellissimo principe, <strong>di</strong> lei follemente innamorato. Per uno sfortunato<br />

incidente, però, Rosa strappa al suo amato la piuma magica che lo tiene vivo: una colpa che la ragazza deciderà <strong>di</strong><br />

espiare passando come schiava da una casa all'altra e affrontando prova dopo prova le <strong>di</strong>fficoltà della vita, tra misteri<br />

e incantesimi, fino a ritrovare finalmente il modo <strong>di</strong> riportare nel mondo dei vivi il suo principe e recuperare così la


felicità perduta. Età <strong>di</strong> lettura: da 5 anni.<br />

Lo sguardo oltre le dune / Carla Perrotti e Fabio Pasinetti<br />

Perrotti, Carla<br />

Milano : Corbaccio, <strong>2011</strong> 254 p., [8] c. <strong>di</strong> tav. : ill. ; 22 cm<br />

Novembre 2008: in due settimane Carta Perrotti e Fabio Pasinetti attraversano a pie<strong>di</strong>, in totale autonomia, il Deserto<br />

Bianco egiziano, un percorso <strong>di</strong> duecentocinquanta chilometri. Dune impervie, pietraie infide, forti sbalzi <strong>di</strong> temperatura.<br />

Provati, ma con una gioia immensa, hanno raggiunto la meta. Per Fabio, che è non vedente, è stata la <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong><br />

potercela fare. Per Carla è stata la settima impresa nel deserto, <strong>di</strong>versa però da tutte le altre: questa volta non era sola,<br />

aveva un compagno, una persona con cui affiatare il passo, con<strong>di</strong>videre le emozioni, una persona <strong>di</strong> cui si è sentita<br />

responsabile. Per entrambi, è stato l'avverarsi <strong>di</strong> un grande sogno. In questo modo Carla e Fabio hanno <strong>di</strong>mostrato che con<br />

costanza, sacrificio, e tanta forza <strong>di</strong> volontà è possibile abbattere le barriere più alte. Lo sguardo oltre le <strong>di</strong>me è un <strong>di</strong>ario a<br />

quattro mani scritto con la mente e con il cuore da due persone, due atleti, che non hanno avuto altro scopo che quello <strong>di</strong><br />

godere <strong>di</strong> un'esperienza straor<strong>di</strong>naria. Un'esperienza che ha consentito a entrambi <strong>di</strong> superare le barriere mentali imposte<br />

dall'han<strong>di</strong>cap e <strong>di</strong> raggiungere nuove frontiere <strong>di</strong> se stessi, godendo delle infinite possibilità che la vita concede.<br />

Player one : romanzo / Ernest Cline ; traduzione <strong>di</strong> Laura Spini<br />

Cline, Ernest<br />

Milano :ISBN, <strong>2011</strong> 632 p. ; 18 cm<br />

Il mondo è un brutto posto. Wade ha <strong>di</strong>ciotto anni e trascorre le sue giornate in un universo virtuale chiamato OASIS, dove si fa amicizia,<br />

ci si innamora, si fa ciò che ormai è impossibile fare nel mondo reale, oppresso da guerre e carestie. Ma un giorno James Halliday,<br />

geniale creatore <strong>di</strong> OASIS, muore senza ere<strong>di</strong>. L'unico modo per salvare OASIS da una spietata multinazionale è metterlo in palio tra i<br />

suoi abitanti: a ere<strong>di</strong>tarlo sarà il vincitore della più incre<strong>di</strong>bile gara mai immaginata. Wade risolve quasi per caso il primo enigma,<br />

<strong>di</strong>ventando <strong>di</strong> colpo, insieme ad alcuni amici, l'unica speranza dell'umanità. Sarà solo la prima <strong>di</strong> tante prove: recitare a memoria le<br />

battute <strong>di</strong> Wargames, penetrare nella Tyrell Corporation <strong>di</strong> Blade Runner, giocare la partita perfetta a Pac-Man, sfidare giganteschi robot<br />

giapponesi e così via, in una rassegna <strong>di</strong> missioni <strong>di</strong> ogni tipo, ambientate nell'immaginario pop degli anni '80, a cui OASIS è ispirato.<br />

Scimmie / Giorgio Manzi, Julia Rizzo<br />

MANZI, Giorgio<br />

Bologna : Il Mulino, c<strong>2011</strong> 131 p. : ill. ; 20 cm<br />

Rompere una noce con un sasso, lavare e salare le patate, fare un bagno in acque termali... sono loro:<br />

le scimmie. Ecco perché occuparsene, anche se hanno quattro mani e non solo due. Il libro ci guida<br />

attraverso un viaggio nel mondo dei Primati, per aiutarci ad afferrarne la complessità e il fascino, ma<br />

anche per provare a capire in quale misura siamo noi stessi un po' scimmie e, dunque, a tutti gli effetti<br />

parte della natura. Ci accorgeremo, allora, che molti dei nostri comportamenti - compresi quelli più<br />

sofisticati - sono modulazioni <strong>di</strong> caratteristiche piuttosto <strong>di</strong>ffuse tra i nostri parenti più stretti.<br />

Ballata <strong>di</strong> un amore italiano / Davide Longo<br />

LONGO, Davide<br />

Milano : Feltrinelli, <strong>2011</strong> 111 p. ; 20 cm<br />

Un ballo all'aperto. Fine estate. Un'orchestrina suona vecchi pezzi anni sessanta. Checco e Renata dondolano tra le coppie,<br />

belli, complici, <strong>di</strong>vertiti. Hanno deciso <strong>di</strong> prendersi una serata tutta per loro: nulla da festeggiare in particolare, solo il<br />

semplice piacere <strong>di</strong> stare insieme dopo tanto tempo. Sulle note delle canzoni che hanno scan<strong>di</strong>to la loro storia, si rivedono<br />

poco più che ventenni in un'Italia che decollava: Checco giovane ingegnere in carriera, Renata studentessa, poi insegnante.<br />

Guardandosi negli occhi ricordano il loro primo incontro, le gite al mare sulla decappottabile <strong>di</strong> lui, gli amici, i genitori, le<br />

nozze e poi la vita insieme: la vita felice <strong>di</strong> una coppia colta, innamorata, invi<strong>di</strong>ata. Ma c'è una voce misteriosa a fare da<br />

controcanto. È lei a raccontare in rima le zone d'ombra delle loro esistenze, intrecciate a quelle del paese. Una voce che<br />

nessuno sembra sentire, tranne Renata, o che forse nessuno vuole ascoltare. La voce <strong>di</strong> un uomo che nessuno vede o che<br />

nessuno forse vuole vedere. Perché ha il dono.


Miliardari per caso : [l'invenzione <strong>di</strong> Facebook : una storia <strong>di</strong> sol<strong>di</strong>, sesso, genio e<br />

tra<strong>di</strong>mento] / Ben Mezrich ; traduzione <strong>di</strong> Sabrina Placi<strong>di</strong><br />

MEZRICH, Ben<br />

Milano : Sperling & Kupfer, c2010 X, 263 p. ; 23 cm<br />

Pensate che Facebook sia il solito successo made in USA fabbricato a tavolino? La verità è molto <strong>di</strong>versa... Eduardo<br />

Saverin e Mark Zuckerberg erano studenti <strong>di</strong> Harvard e gran<strong>di</strong> amici, accomunati da intelligenza straor<strong>di</strong>naria,<br />

eccellente curriculum scolastico e ottima posizione sociale. Alla fine, due geek con la testa nei libri, emarginati e privi<br />

<strong>di</strong> sex appeal. Eduardo cercava <strong>di</strong> risolvere il problema corteggiando le confraternite ultraesclusive dell'ateneo. Mark,<br />

genio in<strong>di</strong>scusso del computer meno interessato a quello che pensavano <strong>di</strong> lui i maschi alfa del branco, applicò nella<br />

strategia dell'autopromozione un metodo più <strong>di</strong>retto e personale, totalmente innovativo. Una notte, senza un obiettivo<br />

preciso in mente, violò il sistema informatico dell'università, mise insieme un gigantesco database <strong>di</strong> tutte le<br />

studentesse e ... il resto è storia. Era nata l'idea che si sarebbe trasformata in Facebook, il fenomeno <strong>di</strong> costume che ha<br />

cambiato le abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> milioni <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui. Ironia della sorte, il social network concepito per far incontrare le<br />

persone ha alla fine <strong>di</strong>viso i suoi creatori: la febbre del denaro facile e <strong>di</strong> una vita a cinque stelle ha <strong>di</strong>ssolto l'amicizia<br />

fra Eduardo e Mark. E così i due giovani geek hanno pagato il prezzo dell'ingresso nel mondo degli adulti, fatto <strong>di</strong><br />

finanzieri, falchi e avvocati. Resta l'avventura <strong>di</strong> due ventenni che, giocando fuori e contro le regole, hanno avuto<br />

l'intuizione giusta al momento giusto.<br />

Il sabba : ricor<strong>di</strong> <strong>di</strong> una giovinezza burrascosa / <strong>di</strong> Maurice Sachs ; traduzione <strong>di</strong> Tea<br />

Turolla e Leopoldo Carra ; con una nota <strong>di</strong> Ena Marchi<br />

Sachs, Maurice<br />

Milano : Adelphi, <strong>2011</strong> 332 p. ; 18 cm<br />

Nei miei occhi / Bastien Vivès<br />

Vives, Bastien<br />

Firenze : Black Velvet, 2010 133 p. : fumetti ; 24 cm<br />

Storia d'amore raccontata (letteralmente) solo attraverso gli occhi del ragazzo: dal primo al (forse) ultimo<br />

incontro. Una narrazione molto particolare e originale. Per chi ha amato Il gusto del cloro, un'altra appassionata<br />

analisi dei rapporti amorosi dei giovani.<br />

Apocalisse Z: i giorni oscuri : romanzo / Manel Loureiro ; traduzione <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>a Marinelli<br />

e Daniela Ruggiu<br />

Loureiro, Manel<br />

[Milano] : Nord, <strong>2011</strong> 340 p. ; 23 cm<br />

Sono rimasti in quattro: Viktor Pritchenko, l'indomito pilota d'elicotteri ucraino; suor Cecilia, la tenace e abile infermiera;<br />

Lucia, la bellissima e impulsiva adolescente; e lui, il giovane avvocato che ha raccontato l'Apocalisse Z su Internet.<br />

Almeno fino a quando c'è stata Internet. Adesso, mentre sorvolano la Spagna e l'Africa settentrionale, hanno la prova che<br />

la civiltà, come la conoscevano, è davvero finita. Ovunque. L'unica speranza sono le Canarie che, in base alle poche<br />

notizie <strong>di</strong>sponibili, sono state risparmiate dall'epidemia che ha trasformato gli uomini in zombie. Ma, quando arrivano a<br />

Tenerife, i quattro sopravvissuti scoprono che il cosiddetto "Punto Sicuro" è in realtà un inferno: l'isola è sovraffollata;<br />

mancano cibo, acqua e soprattutto me<strong>di</strong>cinali, in<strong>di</strong>spensabili per l'ultimo ospedale ancora operativo. Ecco perché ai due<br />

uomini viene imme<strong>di</strong>atamente or<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> partecipare a una missione rischiosissima: recuperare le scorte <strong>di</strong> farmaci<br />

dell'Hospital La Paz <strong>di</strong> Madrid, uno dei primi Punti Sicuri a cadere sotto la pressione inarrestabile degli zombie. Il gruppo<br />

è quin<strong>di</strong> costretto a <strong>di</strong>vidersi e, mentre Viktor e l'avvocato si avventurano in una capitale spettrale e irriconoscibile, Lucia e<br />

suor Cecilia rimangono sull'isola, dove scopriranno che esistono creature ancora più pericolose dei morti: i vivi...


L' amore imperfetto / Irene Di Caccamo<br />

Di Caccamo, Irene<br />

Roma : Nutrimenti, <strong>2011</strong> 159 p. ; 23 cm<br />

Un uomo esce <strong>di</strong> casa per non ritornare più. Un'altra donna lo aspetta. Quell'uomo muore per un incidente in quella<br />

stessa mattina e la sua giovane moglie scopre <strong>di</strong> aspettare un figlio. Che cosa succede nella testa <strong>di</strong> Gioia, che <strong>di</strong><br />

professione è me<strong>di</strong>co anestesista, stretta tra un doloroso doppio ad<strong>di</strong>o e una sorpresa che non sa bene come<br />

maneggiare? In modo confuso, passo dopo passo, non le resta che riprendersi a piccoli bocconi una vita andata in pezzi.<br />

Risillabarla dall'inizio anche se i sentimenti si sono raggelati e quello che è possibile fare è solo una lunga e lenta<br />

sequenza <strong>di</strong> gesti e <strong>di</strong> parole che conducono avanti ma che non scaldano il cuore. Ci vorrà la paziente vicinanza <strong>di</strong> una<br />

donna straniera, che si farà carico <strong>di</strong> ricostruire in silenzio un'affettività cancellata. Perché neppure la maternità per<br />

Gioia rappresenterà un possibile riscatto, per il figlio proverà solo un amore imperfetto incapace <strong>di</strong> tutti i gesti<br />

necessari. Non si <strong>di</strong>venta madre, in fondo, solo perché si mette al mondo un figlio. Sarà allora l'amicizia e la solidarietà<br />

con quella donna straniera fatta <strong>di</strong> cose <strong>di</strong> sguar<strong>di</strong> <strong>di</strong> tante frasi non dette, sarà il farsi madre <strong>di</strong> quella donna che viene<br />

da un altro paese per il tempo necessario a riportare in vita il battito vitale, a rendere possibile ricominciare con una<br />

nuova grammatica delle emozioni.<br />

La mano tagliata / Douglas Preston & Lincoln Child ; traduzione <strong>di</strong> Roberta Cristofani<br />

Preston, Douglas J.<br />

Milano : Rizzoli, <strong>2011</strong> 491 p. ; 22 cm<br />

Durante una battuta <strong>di</strong> caccia nelle Highlands scozzesi, l'agente speciale dell'FBI Aloysius Pendergast viene colpito da<br />

una fucilata, inaspettata e lancinante quanto la rivelazione che l'accompagna: sua moglie Helen, che anni prima<br />

Pendergast aveva visto morire con i propri occhi, in realtà è ancora viva. A premere il grilletto - e a mettere in dubbio in<br />

un solo, terribile istante tutto ciò che Pendergast ha sempre creduto sul conto della moglie - è Judson, fratello della<br />

stessa Helen. E adesso, mentre col petto intriso <strong>di</strong> sangue sprofonda nelle sabbie mobili che lo circondano, Pendergast<br />

guarda Judson dritto negli occhi, e giura vendetta. Ma non può esserci vendetta senza verità. E così Aloysius,<br />

miracolosamente scampato alla morte, si mette a indagare, deciso a chiarire ogni dettaglio <strong>di</strong> una storia che man mano si<br />

fa sempre più intricata. Finché, pezzo dopo pezzo, dalle strade <strong>di</strong> New York alle palu<strong>di</strong> della Louisiana, il mistero <strong>di</strong><br />

Helen si chiarisce, svelando i contorni <strong>di</strong> un complotto dalla portata storica e sconvolgente.<br />

Paura / Stefan Zweig ; traduzione <strong>di</strong> Ada Vigliani<br />

Zweig, Stefan<br />

Milano : Adelphi, c<strong>2011</strong> 113 p. ; 18 cm<br />

Irene Wagner, bella viennese della migliore borghesia e moglie <strong>di</strong> un noto penalista, sta scendendo rapida le<br />

scale <strong>di</strong> una casa non sua dopo aver fatto visita all'amante, un giovane pianista. Ma lì, su un pianerottolo, il fato<br />

la attende sotto le spoglie <strong>di</strong> una sor<strong>di</strong>da ricattatrice. Quella donna sa tutto <strong>di</strong> lei. E Irene cede, e paga. Ma da<br />

quel momento comincia l'incubo: le richieste <strong>di</strong> denaro aumentano vertiginosamente, e lo sguardo indagatore<br />

del marito, l'avvocato Wagner, ormai la atterrisce - certo sospetta qualcosa, forse ha subodorato l'inganno. E<br />

quello che le ha fatto notare un giorno, en passant, raccontandole delle sue esperienze professionali è<br />

terribilmente vero: spesso il colpevole soffre più per la paura <strong>di</strong> essere scoperto, per l'ansia <strong>di</strong> dover nascondere<br />

il delitto, che non per il terrore del castigo; la pena, anzi, è catartica. Che fosse un tacito invito alla<br />

confessione? Maestro della suspense, Zweig pe<strong>di</strong>na l'adultera, tormentata dalla ricattatrice non meno che da se<br />

stessa e <strong>di</strong>visa fra angoscia e rimorso; ne mette a nudo la psicologia, ne <strong>di</strong>pinge gli incubi, ne svela le<br />

riflessioni, tra passi falsi, decisioni sempre rinviate e scene isteriche all'amante, a torto ritenuto complice della<br />

ricattatrice: sino al coup de théâtre finale...<br />

Musica per un incen<strong>di</strong>o / A. M. Homes ; traduzione <strong>di</strong> Maria Baiocchi, Anna Tagliavini<br />

Homes, A. M.<br />

Milano : Feltrinelli, <strong>2011</strong> 375 p. ; 20 cm<br />

Tornano Paul ed Elaine, gli "adulti da soli" nevrotici e insicuri che abbiamo conosciuto nella raccolta "La sicurezza<br />

degli oggetti". I figli sono cresciuti, ma i genitori sono sempre più impantanati nella fatica <strong>di</strong> essere normali. Un po' per<br />

scherzo e un po' per non morire, alla ricerca <strong>di</strong> una via <strong>di</strong> fuga, credono <strong>di</strong> trovarla dando fuoco alla loro stessa casa. Ma<br />

si sa, il fuoco è <strong>di</strong>fficile da controllare: se pure i danni alla proprietà sono esigui, il loro atto innesca una serie <strong>di</strong><br />

conseguenze impreviste e impreve<strong>di</strong>bili, che spaziano dal ri<strong>di</strong>colo al grottesco, dalla comme<strong>di</strong>a alla trage<strong>di</strong>a, e tengono<br />

il lettore con il fiato sospeso fino all'ultima riga. Con questo intenso e drammatico romanzo, A.M. Homes torna a<br />

puntare il suo sguardo spietato e la sua scrittura al vetriolo sulla periferia suburbana newyorkese: tra un barbecue con<br />

gli amici e una recita scolastica, si celano solitu<strong>di</strong>ni e nevrosi che troppo spesso sfociano nella pura follia.


iPad per negati / Edward C. Baig e Bob "Dr. Mac" LeVitus<br />

Baig, Edward C.<br />

Milano: Mondadori, <strong>2011</strong> 349 p. : ill. ; 22 cm<br />

È un po' un iPod Touch, un po' un MacBook, un po' lettore <strong>di</strong> e-book. E fa tutto in maniera facile, efficace, <strong>di</strong>vertente.<br />

Questa guida vi insegnerà, con il consueto stile amichevole, a sfruttare le mille possibilità del vostro tablet per lavorare,<br />

giocare, navigare, ascoltare musica e guardare film...<br />

La voce verde della calma / Ciro Imparato<br />

Imparato, Ciro<br />

[Milano] : Sperling & Kupfer, <strong>2011</strong> 227 p., [4] c. <strong>di</strong> tav. : ill. ; 21 cm + CD au<strong>di</strong>o<br />

Vuoi migliorare il tuo umore e liberare la tua vita da nervosismo, apatia e timidezza? Ciro Imparato, stu<strong>di</strong>oso<br />

degli aspetti psicologici della voce, svela in questo libro il co<strong>di</strong>ce della VoceVerde® grazie al quale imparerai<br />

come raggiungere il cuore degli altri, come influenzare il loro stato d'animo per evitare conflitti e incomprensioni<br />

e creare un clima <strong>di</strong> fiducia e affetto. Documentati da un'equipe <strong>di</strong> psichiatri, gli effetti agiscono sia sulla persona<br />

che parla sia su quella che ascolta, alzando il livello <strong>di</strong> benessere. Dopo il successo del suo metodo<br />

FourVoiceColors® - illustrato nel libro "La tua voce può cambiarti la vita" - che insegnava come utilizzare<br />

efficacemente la voce per migliorare i rapporti sia personali sia professionali, Ciro Imparato spiega come<br />

"scegliere" le emozioni positive che desideri trasmettere quando parli e in che modo allontanare quelle negative<br />

come rabbia e aggressività. Con il metodo della VoceVerde® è possibile creare in te stesso prima <strong>di</strong> tutto e in<br />

coloro che ti ascoltano uno stato <strong>di</strong> calma, empatia e <strong>di</strong>sponibilità totale: la vera chiave per trasformare le<br />

relazioni. Il facile programma proposto in queste pagine - potenziato dall'ascolto del CD allegato - elimina<br />

tensioni e conflitti nei rapporti, <strong>di</strong>sinnesca tutte le possibili occasioni <strong>di</strong> ostilità che sul lavoro, in famiglia, in una<br />

situazione pubblica possono farti perdere la luci<strong>di</strong>tà e il controllo, compromettendo la tua felicità. Con 5 minuti<br />

<strong>di</strong> allenamento al giorno per 21 giorni...<br />

Il gatto / Georges Simenon ; traduzione <strong>di</strong> Marco Bevilacqua<br />

Simenon, Georges<br />

Milano : Adelphi, c<strong>2011</strong> 165 p. ; 20 cm<br />

Da anni, ormai, Émile Bouin e Marguerite Doise non si rivolgono più la parola, e comunicano solo attraverso<br />

laconici, ma non per questo meno crudeli, bigliettini. Ciascuno fa la spesa per conto suo, ciascuno ha una sua<br />

<strong>di</strong>spensa, e ciascuno mangia, da solo, a un orario <strong>di</strong>verso da quello dell'altro. Del resto, niente li pre<strong>di</strong>sponeva a<br />

formare una coppia armoniosa: lei è magra, pallida, impettita e irreprensibile; lui tarchiato e sanguigno; lei ha alle<br />

spalle gli splendori <strong>di</strong> una famiglia dell'alta borghesia caduta in rovina e il ricordo <strong>di</strong> un primo marito musicista;<br />

lui viene dal mondo operaio, e nel suo passato ci sono le balere in riva alla Senna, i piaceri semplici del<br />

proletariato della banlieue, e una moglie allegra e polposa morta troppo presto. Lei detesta l'odore del sigaro<br />

toscano e i mo<strong>di</strong> rozzi dell'uomo; lui trova irritanti le leziosità della donna. L'o<strong>di</strong>o ha preso corpo in un momento<br />

preciso, quando Émile si è convinto che sia stata Marguerite a uccidergli l'amatissimo gatto - e si è ven<strong>di</strong>cato sul<br />

pappagallo da lei pre<strong>di</strong>letto. Un o<strong>di</strong>o che da allora si è solidamente installato tra loro, <strong>di</strong>ventando, come scrive<br />

Benoît Denis, "un sentimento puro, senza ombre e senza contaminazioni", del quale non possono fare a meno<br />

perché è per entrambi l'unica ragione <strong>di</strong> vita, e l'unica barriera contro la morte.<br />

Saluti da Sarajevo : passato e presente <strong>di</strong> una grande Capitale che rinasce / Luca<br />

Leone ; prefazione <strong>di</strong> El<strong>di</strong>na Pleho ; introduzione <strong>di</strong> Kanita Ita Focak<br />

Leone, Luca<br />

Roma : Infinito e<strong>di</strong>zioni, <strong>2011</strong> 123 p. : ill. ; 20 cm<br />

"Saluti da Sarajevo" è un omaggio a una città stupenda, straziata fin nel profondo dell'anima dalla barbarie della<br />

guerra ma, ciò nonostante, ineguagliabile per la sua capacità <strong>di</strong> accogliere e <strong>di</strong> stupire. Saluti da Sarajevo narra 4.500<br />

anni <strong>di</strong> storia della città e ne racconta gli scorci e l'essenza attraverso splen<strong>di</strong>de immagini a colori e consigli <strong>di</strong><br />

percorsi <strong>di</strong> visita, concentrandosi sulla sua urbanità incre<strong>di</strong>bile, sulla sua innata e insopprimibile tolleranza e laicità.<br />

Seguendo la scelta fatta con Bosnia Express ovvero avviare una nuova fase <strong>di</strong> narrazione sulla Bosnia Erzegovina, che<br />

non si occupi più solo del passato e in particolare della guerra ma che invece si concentri sul presente e sulle<br />

prospettive future, l'autore <strong>di</strong> "Saluti da Sarajevo" racconta con immagini a colori <strong>di</strong> alta qualità e testi la Capitale<br />

bosniaca <strong>di</strong> oggi, descrivendone scorci, percorsi, storia, sviluppo, contrad<strong>di</strong>zioni, e <strong>di</strong>segnando un libro a metà strada<br />

tra il reportage giornalistico, il <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> viaggio e la guida sia per neofiti che per conoscitori della città.


Per mano mia : il Natale del commissario Ricciar<strong>di</strong> / Maurizio de Giovanni<br />

De Giovanni, Maurizio<br />

Torino : Einau<strong>di</strong>, <strong>2011</strong> 313 p. ; 22 cm<br />

Natale 1931. Mentre la città si prepara alla prima <strong>di</strong> "Natale in casa Cupiello", <strong>di</strong>etro l'immagine <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne e felicità<br />

imposta dal regime fascista infieriscono povertà e <strong>di</strong>sperazione. In un ricco appartamento vicino la spiaggia <strong>di</strong><br />

Mergellina sono rinvenuti i cadaveri <strong>di</strong> un funzionario della Milizia, Emanuele Garofalo, e <strong>di</strong> sua moglie Costanza. La<br />

donna è stata sgozzata con un solo colpo <strong>di</strong> lama, quasi sull'ingresso, mentre l'uomo è stato trafitto nel letto con oltre 60<br />

coltellate. Colpi inferti con forza <strong>di</strong>versa: gli assassini potrebbero essere più d'uno. La figlia piccola si è salvata perché<br />

era a scuola. La statuina <strong>di</strong> san Giuseppe, patrono dei lavoratori, giace infranta a terra. Sulla scena del delitto, Ricciar<strong>di</strong>,<br />

che ha l'amaro dono <strong>di</strong> vedere e sentire i morti ammazzati, ascolta le oscure ultime frasi della coppia, che non gli <strong>di</strong>cono<br />

granché. Il commissario dovrà girare a lungo, e sempre più in corsa contro il tempo, per le strade <strong>di</strong> Napoli per arrivare<br />

alla verità. In compagnia del fidato, ma non privo <strong>di</strong> ombre, briga<strong>di</strong>ere Raffaele Maione, che in questo romanzo<br />

conquista un deciso ruolo <strong>di</strong> comprimario. E insi<strong>di</strong>ato nella sua solitu<strong>di</strong>ne da una altrettanto inaspettata rivalità tra due<br />

giovani donne che più <strong>di</strong>verse non si potrebbe. Tra le casupole dei pescatori immiseriti e gli ambienti all'avanguar<strong>di</strong>a<br />

della Milizia fascista, una città sempre più doppia e in conflitto avvolge Ricciar<strong>di</strong> e Maione in spire sempre più strette.<br />

Brave persone / Nir Baram ; traduzione <strong>di</strong> Elisa Caran<strong>di</strong>na<br />

Baram, Nir<br />

Milano : Ponte alle Grazie, <strong>2011</strong> 564 p. ; 21 cm<br />

Mentre l'Europa assiste all'ascesa del nazismo e dello stalinismo, a Berlino la vita dell'ambizioso ricercatore <strong>di</strong> mercato<br />

Thomas Heiselberg è messa in <strong>di</strong>scussione dalle ingerenze della nuova politica e anche la sua sfera <strong>di</strong> affetti è<br />

tragicamente turbata. Parallelamente a Leningrado la giovane Aleksandra Andreevna Weisberg, appartenente a una<br />

famiglia ebraica dell'intellighenzia russa, vede minacciata dal regime comunista la sua esistenza e quella dei suoi cari.<br />

Per tutta risposta i due protagonisti compiranno una scelta apparentemente plausibile, salvo poi rendersi conto delle<br />

sue drammatiche conseguenze solo quando ormai è troppo tar<strong>di</strong>. Thomas e Aleksandra: sono loro le "brave persone"<br />

che danno il titolo a questo romanzo <strong>di</strong> Nir Baram che, molto più <strong>di</strong> un affresco storico, è una riflessione sull'uomo<br />

comune <strong>di</strong> fronte alla devastazione dei regimi. Da "brave persone", infatti, i due hanno aspirazioni e desideri innocenti<br />

e legittimi ma, come emergerà bene nel <strong>di</strong>panarsi della vicenda, non sanno, o forse non vogliono, leggere i segni<br />

tangibili della trage<strong>di</strong>a storica che si sta consumando intorno a loro. Nir Baram ci regala un romanzo spiazzante e<br />

provocatorio, una dolorosa me<strong>di</strong>tazione sulla banalità del Male che alberga in ciascuno <strong>di</strong> noi, "brave persone",<br />

rammentandoci quanto peso possano avere le scelte in<strong>di</strong>viduali.<br />

Stazioni interme<strong>di</strong>e / Vla<strong>di</strong>mir Vertlib ; traduzione <strong>di</strong> Paola Buscaglione Candela ;<br />

postfazione <strong>di</strong> Michaela Burger-Koftis<br />

Vertlib, Vla<strong>di</strong>mir<br />

Firenze : Giuntina, <strong>2011</strong> 282 p. ; 21 cm<br />

Innegabile in questo libro l'elemento autobiografico perché le peregrinazioni per mezzo mondo del protagonista hanno<br />

veramente contrassegnato l'infanzia e l'adolescenza dell'autore. Ma, nel raccontare con leggerezza e ironia il destino <strong>di</strong><br />

questa famiglia <strong>di</strong> ebrei sovietici in cerca <strong>di</strong> una nuova patria, Vertlib descrive situazioni che abbiamo tutti i giorni sotto gli<br />

occhi: le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> integrazione dei migranti, lo scontro con burocrazie crudeli, la <strong>di</strong>ffidenza dei "locali" nei confronti<br />

dello straniero, il miraggio <strong>di</strong> un lavoro sicuro, le complicazioni (ma anche la ricchezza) del plurilinguismo. In più, e non<br />

poteva essere <strong>di</strong>versamente, un altro tema tutt'altro che secondario compare in queste pagine, quello, eterno, dell'identità<br />

ebraica, che attraversa sottotraccia quasi tutte le pagine, anche quelle apparentemente leggere o scherzose. Postfazione <strong>di</strong><br />

Michaela Bürger-Koftis.<br />

Storie proprio così / Rudyard Kipling ; traduzione <strong>di</strong> Lodovico Terzi<br />

Kipling, Rudyard<br />

Milano : Adelphi, <strong>2011</strong> 178 p. : ill. ; 22 cm<br />

Nel presentare ai suoi lettori "Storie proprio così", scritte in origine per far addormentare la sua primogenita, Kipling<br />

ricordava come non gli fosse permesso, allora, alterarne neanche una parola: andavano raccontate "proprio così",<br />

altrimenti la bambina "sarebbe saltata su a ripristinare la frase mancante". In seguito le avrebbe sperimentate con gli<br />

altri figli e i loro piccoli amici, stu<strong>di</strong>andone le reazioni, dando ascolto a eventuali loro appunti, rifinendo ogni cadenza<br />

e intonazione, tanto che quelle storie hanno finito per <strong>di</strong>ventare vere e proprie formule incantatorie. Così temi<br />

<strong>di</strong>dascalici come geografia e preistoria, flora e fauna, nascita della scrittura, "evoluzione della specie" e altro materiale<br />

ponderoso, mirabilmente paro<strong>di</strong>ati e reinventati, vengono assunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto nell'empireo fiabesco. E verremo a sapere<br />

"perché" il Cammello ha la gobba o il Leopardo le macchie; scopriremo le origini degli Arma<strong>di</strong>lli e come sia stato<br />

composto il primo Alfabeto; incontreremo il Gatto che se ne va per i fatti suoi e la Farfalla che batte i pie<strong>di</strong> - in un<br />

tripu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> trovate sempre più fantastiche, accompagnate da rime bislacche e <strong>di</strong>segni ancor più strani. Giacché qui


Kipling ha voluto mostrare, per una volta, un altro suo ine<strong>di</strong>to talento, corredando i testi <strong>di</strong> <strong>di</strong>segni in tutti i sensi<br />

originali, arabeschi <strong>di</strong> gusto fin de siècle - con un tocco forse dell'amico Beardsley - che arricchiscono le vie della<br />

lettura.<br />

Da Parigi alla luna / Adam Gopnik ; traduzione <strong>di</strong> Bruno Amato<br />

Gopnik, Adam<br />

Parma : Guanda, <strong>2011</strong> 375 p. ; 22 cm<br />

Corrispondente da Parigi per il "New Yorker", in questa sorta <strong>di</strong> <strong>di</strong>ario sentimentale Adam Gopnik ripercorre i cinque<br />

anni trascorsi nella ville lumière insieme alla moglie Martha e al piccolo Luke. Con gli occhi dell'americano a Parigi,<br />

esplora e osserva la città fin nei suoi angoli più intimi, cogliendo appieno la <strong>di</strong>cotomia tra la pomposità della cultura<br />

ufficiale e "la più splen<strong>di</strong>da civiltà dei luoghi comuni mai esistita": quell'amalgama unico e irripetibile creato dai café,<br />

dai parchi, dai musei, dall'alta moda, dalla luce sui tetti e dalla ritrosa cortesia degli abitanti. O dalla cucina intesa come<br />

un rito che ha inizio con la spesa mattutina. In pagine pervase dall'ironia e dalla sottile tensione tra due culture che si<br />

guardano con reciproco sospetto e ineffabile attrazione, Gopnik racconta quanto sia complicato procurarsi un tacchino<br />

per il giorno del Ringraziamento durante uno sciopero generale, o un appartamento in affitto ai tempi <strong>di</strong> uno scandalo<br />

immobiliare; <strong>di</strong> come gli addobbi natalizi francesi risultino incomprensibili a un newyorkese, o <strong>di</strong> come lo stesso<br />

newyorkese finisca per promuovere una rivolta fra i clienti <strong>di</strong> una brasserie minacciata dalla globalizzazione. Come in<br />

una chiacchierata tra vecchi amici, l'autore <strong>di</strong> "Una casa a New York" ci fa riscoprire una città romantica, ingarbugliata,<br />

fragile, ma anche moderna, concreta e, soprattutto, orgogliosamente viva.<br />

2: Il fiume dell'oppio / Amitav Ghosh ; traduzione e cura <strong>di</strong> Anna Nadotti e Norman<br />

Gobetti<br />

Ghosh, Amitav<br />

Vicenza : Neri Pozza, <strong>2011</strong> 586 p. ; 22 cm<br />

È il settembre del 1838 quando una terribile burrasca si abbatte sulla Ibis, la goletta a due alberi in viaggio verso<br />

Mauritius con il suo carico <strong>di</strong> "coolie", <strong>di</strong> "delinquenti". Come un uccello mitologico in balia del vento, con il<br />

bompresso come un grande becco e le vele come due enormi ali spiegate, la Ibis resiste miracolosamente alla furia<br />

dell'uragano. Nel fracasso della tempesta, tuttavia, tra lampi, tuoni e marosi, una scialuppa si allontana lestamente<br />

dalla goletta. E una barca <strong>di</strong> fuggitivi e a bordo reca due lascari, i leggendari marinai che parlano una lingua tutta<br />

loro, e tre coolie che dovrebbero scontare la loro pena a Mauritius: Kalua l'ex lottatore strappato ai campi <strong>di</strong><br />

papaveri in<strong>di</strong>ani, Ah Fatt, il figlio <strong>di</strong> un ricco mercante <strong>di</strong> Bombay e <strong>di</strong> una donna cinese, Neel, il raja <strong>di</strong> Raskhali<br />

che ha sperperato la sua ricchezza, indebitandosi con i mercanti inglesi e finendo galeotto nella stiva della nave<br />

inglese. Qualche giorno dopo attracca a Mauritius un brigantino anch'esso male in arnese dopo una traversata<br />

segnata da <strong>di</strong>sgrazie e trage<strong>di</strong>a: il Redruth <strong>di</strong> Fitcher Penrose, il cacciatore <strong>di</strong> piante. A Port Louis, però, Fitcher ha<br />

<strong>di</strong> che rallegrarsi. Nel porto <strong>di</strong> Mauritius fa, infatti, bella mostra <strong>di</strong> sé uno dei più venerati orti botanici del mondo in<br />

cui hanno prestato la loro opera lo scopritore della buganvillea e quello del pepe nero. Secondo volume della trilogia<br />

della Ibis.<br />

One big union / Valerio Evangelisti<br />

Evangelisti, Valerio<br />

Milano : Mondadori, <strong>2011</strong> 442 p. ; 21 cm<br />

Robert W. Coates è un giovane meccanico americano, <strong>di</strong> buon carattere, religioso, affezionato alla famiglia. Coltiva però<br />

pregiu<strong>di</strong>zi razziali e un patriottismo che sconfina nel nazionalismo. Ciò lo induce a <strong>di</strong>ventare un infiltrato, per conto <strong>di</strong><br />

agenzie specializzate, nei sindacati e nel movimento operaio, con il fine <strong>di</strong> spezzare gli scioperi e <strong>di</strong> ricondurre i<br />

lavoratori alla <strong>di</strong>sciplina. Attraverso i suoi occhi seguiamo il percorso spesso tragico del sindacalismo americano lungo<br />

l'arco <strong>di</strong> un cinquantennio, con i suoi episo<strong>di</strong> gran<strong>di</strong>osi e terribili. Dai gran<strong>di</strong> scioperi dei ferrovieri <strong>di</strong> fine Ottocento fino<br />

all'epopea degli Wobblies, gli Industrial Workers of the World, nei primi vent'anni del Novecento: l'organizzazione che<br />

cercò <strong>di</strong> unificare gli operai precari e non specializzati <strong>di</strong> tutte le etnie, usando armi ine<strong>di</strong>te quali i volantini multilingue,<br />

la canzone, il fumetto. Un romanzo dalle tinte via via più nere, costellato da figure storiche e memorabili, tra cui lo<br />

scrittore Dashiell Hammett. Lo stesso Robert W. Coates fu, negli anni Trenta, tra i protagonisti del processo che svelò la<br />

cupa realtà dello spionaggio sindacale negli Stati Uniti.


La forza del destino / Marco Vichi<br />

Vichi, Marco<br />

Parma : Guanda, <strong>2011</strong> 370 p. ; 22 cm<br />

È la primavera del 1967. Passata l'alluvione <strong>di</strong> <strong>novembre</strong>, Firenze comincia a rinascere. Bordelli, indagando<br />

sull'omici<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un ragazzino, si è scontrato con i poteri occulti della massoneria ed è stato costretto alla resa con<br />

un "messaggio" molto chiaro: lo stupro <strong>di</strong> Eleonora, la giovane commessa con cui aveva intrecciato una relazione<br />

appassionata, e una lista con i nomi <strong>di</strong> tutte le persone a lui care. Per proteggere i suoi amici si è <strong>di</strong>messo dalla<br />

polizia. Ha finalmente venduto la casa <strong>di</strong> San Fre<strong>di</strong>ano e si è trasferito in campagna... ma il destino gli offre<br />

l'occasione <strong>di</strong> fare giustizia, e Bordelli non si tira in<strong>di</strong>etro: sarà una delle sue avventure più emozionanti.<br />

L' oro <strong>di</strong> Sparta : romanzo / <strong>di</strong> Clive Cussler e Grant Blackwood ; traduzione <strong>di</strong> Seba<br />

Pezzani<br />

Cussler, Clive<br />

Milano : Longanesi, <strong>2011</strong> 406 p. ; 22 cm<br />

Migliaia <strong>di</strong> anni fa, nella guerra tra due superpotenze del mondo antico, è andato perduto tra le ombre della storia un<br />

tesoro <strong>di</strong> inestimabile valore... Nel 1800, durante la traversata delle Alpi, Napoleone Bonaparte si imbatte in una<br />

scoperta sorprendente ed escogita un modo molto originale per tenerne traccia: una mappa <strong>di</strong>segnata sulle etichette<br />

<strong>di</strong> 12 bottiglie <strong>di</strong> prezioso vino. Ma alla sua morte, le bottiglie scompaiono e con loro ogni traccia del tesoro... Sam e<br />

Remi Fargo vanno a caccia <strong>di</strong> tesori del passato per vivere, e più <strong>di</strong> una volta per questo hanno rischiato <strong>di</strong> morire.<br />

Durante un'esplorazione nella Grande Palude <strong>di</strong> Pocomoke, nel Delaware, i due scoprono un U-boot tedesco<br />

risalente alla Seconda Guerra Mon<strong>di</strong>ale. All'interno, tra le altre cose, una bottiglia <strong>di</strong> vino della famosa "Cantina<br />

perduta" <strong>di</strong> Napoleone. Ma dove sono le altre? E soprattutto chi è l'uomo sulle loro tracce, che sembra <strong>di</strong>sposto a<br />

tutto per mettere le mani sul tesoro?<br />

I mimi / V. S. Naipaul ; traduzione <strong>di</strong> Valeria Gattei<br />

Naipaul, V. S.<br />

Milano : Adelphi, <strong>2011</strong> 322 p. ; 22 cm<br />

Singh, giovane coloniale <strong>di</strong> origine in<strong>di</strong>ana, lascia alla fine della seconda guerra mon<strong>di</strong>ale la nativa Isabella, isola<br />

incastonata nello smalto turchese dei Caraibi, per andare a stu<strong>di</strong>are a Londra, da cui, al termine dei corsi universitari,<br />

ripartirà con una moglie bianca e una valigia piena delle schegge dei suoi sogni. Tornato a casa, e <strong>di</strong>ventato un<br />

impren<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> successo, Singh decide <strong>di</strong> entrare in politica in un momento cruciale per la sua piccola patria, da poco<br />

avviata verso l'in<strong>di</strong>pendenza. Ma, mentre è <strong>di</strong> nuovo a Londra per chiedere sussi<strong>di</strong> finanziari e aiuto politico alla ex<br />

potenza coloniale, i compagni <strong>di</strong> partito approfitteranno della sua assenza per escluderlo dal potere. A Singh,<br />

condannato a un duplice fallimento, non resta che fuggire i miasmi della sua terra, contaminata fin nell'essenza, per<br />

ritirarsi in un piccolo albergo alla periferia della metropoli inglese, dove si de<strong>di</strong>cherà alla stesura delle sue memorie,<br />

riflettendo sull'ominoso destino cui il citta<strong>di</strong>no coloniale pare votato. E giungerà all'inquietante quanto amara<br />

conclusione che il coloniale può soltanto rassegnarsi a essere una copia sfocata del colonizzatore: i mimi del Terzo<br />

Mondo sono condannati a perpetuare, in una tragica paro<strong>di</strong>a, gesti non loro e a patire fino in fondo i tormenti <strong>di</strong> un<br />

morbo imme<strong>di</strong>cabile - quello della marginalità.<br />

Mille sorelle / Lisa J. Shannon ; traduzione <strong>di</strong> Edy Tassi<br />

Shannon, Lisa<br />

Milano : Piemme, <strong>2011</strong> 335 p. ; 21 cm<br />

Un giorno come tanti, nel salotto della bella casa in stile Victoria, dalla tv una realtà sconvolgente irrompe nella vita <strong>di</strong><br />

Lisa. Un servizio sul Congo, dove nell'ignoranza mon<strong>di</strong>ale si è consumata una guerra civile da quattro milioni <strong>di</strong> morti.<br />

La tv sciorina i numeri impressionanti <strong>di</strong> una trage<strong>di</strong>a nella trage<strong>di</strong>a, quella delle donne congolesi violentate e che fanno<br />

<strong>di</strong> quel paese il posto peggiore al mondo dove essere donna. Il servizio si conclude con un appello delle vittime: "Non<br />

<strong>di</strong>menticateci". Avrebbe potuto fermarsi lì, Lisa. In<strong>di</strong>gnarsi, turbarsi, e poi lasciarsi <strong>di</strong>strarre dalla vita <strong>di</strong> ogni giorno. In<br />

fin dei conti che <strong>di</strong>fferenza può fare il contributo <strong>di</strong> una persona sola? Invece accetta l'invito e comincia con l'organizzare<br />

corse <strong>di</strong> beneficenza per raccogliere fon<strong>di</strong>. Ma è quando finalmente arriva in Congo che la sua vita cambia per sempre.<br />

Conosce Wendolyn, rimasta incinta dopo una violenza, Therese, a cui hanno ucciso <strong>di</strong>eci figli e che per rimozione non ne<br />

parla da così tanto tempo da non ricordarsi più nemmeno i loro nomi. Generose, che ha attraversato un inferno in<strong>di</strong>cibile,<br />

ma che accoglie bambini orfani pur non avendo niente nemmeno per sé. E come lei tante altre. Il contrasto tra il passato<br />

doloroso <strong>di</strong> ognuna <strong>di</strong> queste donne e la loro perseveranza, il coraggio, la generosità e la fiducia nella vita colpisce Lisa<br />

nel profondo, e la spinge a de<strong>di</strong>carsi a tempo pieno alla sua nuova missione.


La terza rivoluzione industriale : come il "potere laterale" sta trasformando l'energia,<br />

l'economia e il mondo / Jeremy Rifkin<br />

Rifkin, Jeremy<br />

Milano : Mondadori, <strong>2011</strong> 329 p. ; 23 cm<br />

Il petrolio e gli altri combustibili fossili, le fonti energetiche su cui si basa l'o<strong>di</strong>erno stile <strong>di</strong> vita nei paesi<br />

dell'Occidente, sono in via <strong>di</strong> esaurimento, e le tecnologie da essi alimentate stanno <strong>di</strong>ventando obsolete. Intanto, i mali<br />

che affliggono il mondo globalizzato - crisi economica, <strong>di</strong>soccupazione, povertà, fame e guerre - sembrano aggravarsi<br />

anziché risolversi. A peggiorare le cose, si profila all'orizzonte un catastrofico cambiamento climatico provocato dalle<br />

attività industriali e commerciali ad alte emissioni <strong>di</strong> gas serra, e che già entro la fine <strong>di</strong> questo secolo potrebbe mettere<br />

a repentaglio la vita dell'uomo sul pianeta. La nostra civiltà, quin<strong>di</strong>, deve scegliere se continuare sulla strada che l'ha<br />

portata a un passo dal baratro, o provare a imboccarne coraggiosamente un'altra. E non ha molto tempo per farlo. Dopo<br />

trent'anni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e <strong>di</strong> attività sul campo, Jeremy Rifkin decreta la fine dell'era del carbonio e in<strong>di</strong>vidua nella Terza<br />

rivoluzione industriale la via verso un futuro più equo e sostenibile, dove centinaia <strong>di</strong> milioni <strong>di</strong> persone in tutto il<br />

mondo produrranno energia verde a casa, negli uffici e nelle fabbriche, e la con<strong>di</strong>videranno con gli altri, proprio come<br />

adesso con<strong>di</strong>vidono informazioni tramite Internet. Questo nuovo regime energetico, non più centralizzato e gerarchico<br />

ma <strong>di</strong>stribuito e collaborativo, e che segnerà il passaggio dalla globalizzazione alla "continentalizzazione", dovrà<br />

poggiare su cinque pilastri...<br />

Come organizzare feste per bambini / <strong>di</strong> Simona Albertazzi ; illustrazioni <strong>di</strong> Ilaria<br />

Ambrosini<br />

Albertazzi, Simona<br />

Cornaredo : Il castello, c2009 109 p. : ill. ; 27 cm<br />

Organizzare in casa una festa (<strong>di</strong> compleanno e non) per il proprio bimbo è un'impresa che può scoraggiare anche i<br />

genitori più intraprendenti e <strong>di</strong>sponibili: da dove cominciare? Come decorare la casa per renderla allegra ed accogliente,<br />

minimizzando nel contempo il rischio <strong>di</strong> vedersela <strong>di</strong>struggere da un'orda <strong>di</strong> bambini scatenati? Come intrattenere i<br />

piccoli ospiti? E per il rinfresco? In realtà, organizzare una festa memorabile per il tuo bambino può essere estremamente<br />

facile e <strong>di</strong>vertente, basta la fantasia e pochi suggerimenti!<br />

Così impari : guida alla severita intelligente per genitori e insegnanti / Gianluca<br />

Daffi<br />

DAFFI, Gianluca<br />

Trento : Erickson, <strong>2011</strong> 163 p. : ill. ; 22 cm<br />

Ogni bambino o ragazzo per crescere in modo sano e responsabile necessita <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> principi e regole<br />

in<strong>di</strong>spensabili per saper interagire in maniera corretta ed efficace con la realtà che lo circonda. Sta agli adulti che<br />

lo accompagnano fornirgli gli strumenti essenziali per sapersi comportare in modo corretto nei vari momenti della<br />

vita. Negli ultimi anni, invece, si registra il <strong>di</strong>lagare <strong>di</strong> un "buonismo" che rivela, da parte degli adulti (genitori,<br />

insegnanti, educatori), sia la preferenza a porsi come amici/compagni <strong>di</strong> viaggio più che come "guide esperte", sia<br />

la percezione <strong>di</strong> un'estrema impotenza educativa. In questo libro l'autore, psicologo e formatore, mostra come la<br />

severità intelligente sia un ingre<strong>di</strong>ente inelu<strong>di</strong>bile <strong>di</strong> una buona educazione, perché volere il bene dei bambini e<br />

ragazzi significa anche assicurarsi che interiorizzino le norme <strong>di</strong> convivenza, e invita gli adulti a recuperare<br />

appieno il proprio ruolo <strong>di</strong> educatori, senza timore <strong>di</strong> perdere l'affetto e l'amicizia dei figli/alunni. Propone allo<br />

scopo riflessioni, in<strong>di</strong>cazioni e suggerimenti per gestire con amorevole fermezza i contrasti quoti<strong>di</strong>ani, correggere<br />

i comportamenti scorretti e confrontarsi con loro in maniera efficace e costruttiva.<br />

Il libro <strong>di</strong> cucina <strong>di</strong> Alice B. Toklas<br />

TOKLAS, Alice B.<br />

Milano : La Tartaruga, 1994 237 p. ; 19 cm<br />

Durante i quarant'anni trascorsi accanto alla famosa Gertrude Stein, Alice B. Toklas coltivò una segreta ambizione:<br />

quella <strong>di</strong> scrivere un libro anche lei. Quando trovò il coraggio <strong>di</strong> farlo seppe coniugare due passioni della sua vita:<br />

raccontare le vicende dei personaggi famosi che gravitavano attorno alla vita <strong>di</strong> Gertrude e descrivere le eleganti cenette<br />

che Alice preparava per gli ospiti. Così troviamo non solo la ricetta per preparare il branzino freddo "à la Picasso" ma<br />

anche il <strong>di</strong>vertente resoconto <strong>di</strong> quel che accadde quando al pittore fu servito il piatto in questione.


Il fabbro anarchico : autobiografia fra Trieste e Barcellona / Umberto Tommasini<br />

; introduzione a cura <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Venza ; con un'intervista a Clau<strong>di</strong>o Magris ;<br />

elaborazione e trascrizione <strong>di</strong> Clara Germani<br />

Tommasini, Umberto<br />

Roma : Odradek, <strong>2011</strong> 237 p. : ill. ; 21 cm<br />

Autobiografia <strong>di</strong> un operaio e militante anarchico, che attraverso una lunga conversazione riesce a trasmettere<br />

la memoria <strong>di</strong> un'autentica esistenza antiautoritaria: spontanea e cosciente, coerente e contrad<strong>di</strong>ttoria, tra<br />

conflitti armati, condanne, carcere, evasioni, attentati a Mussolini, incontri e scontri con figure <strong>di</strong> rilievo della<br />

storia del movimento operaio italiano: Rosselli, Berneri, Valiani ma anche Di Vittorio, Vidali, Bor<strong>di</strong>ga. Dalla<br />

Trieste austriaca alla Prima Guerra Mon<strong>di</strong>ale, dal biennio rosso al confino, dall'esilio a Parigi all'epopea<br />

spagnola, dal ritorno alla "città senza pace" al Sessantotto.<br />

Mare al mattino / Margaret Mazzantini<br />

Mazzantini, Margaret<br />

Torino : Einau<strong>di</strong>, <strong>2011</strong> 127 p. ; 19 cm<br />

"Pensava soltanto a quello. Riportare la sua vita a quel punto. Nel punto dove si era interrotta. Si trattava <strong>di</strong> unire<br />

due lembi <strong>di</strong> terra, due lembi <strong>di</strong> tempo. In mezzo c'era il mare. Si metteva i fichi aperti sugli occhi per ricordarsi<br />

quel sapore <strong>di</strong> dolce e <strong>di</strong> grumi. Vedeva rosso attraverso quei semi. Cercava il cuore del suo mondo lasciato". Farid<br />

e Jamila fuggono da una guerra che corre più veloce <strong>di</strong> loro. Angelina insegna a Vito che ogni patria può essere<br />

terra <strong>di</strong> tempesta, lei che è stata araba fino a un<strong>di</strong>ci anni. Sono due figli, due madri, due mon<strong>di</strong>. A guardarlo dalla<br />

riva, il mare che li <strong>di</strong>vide è un tappeto volante, oppure una lastra <strong>di</strong> cristallo che si richiude sopra le cose. Ma sulla<br />

terra resta l'impronta <strong>di</strong> ogni passaggio, partenza o ritorno che la scrittura, come argilla fresca, conserva e<br />

restituisce. Un romanzo <strong>di</strong> promesse e <strong>di</strong> abbandoni, forte e luminoso come una favola.<br />

A pie<strong>di</strong> nu<strong>di</strong> sulla terra / Folco Terzani<br />

Terzani, Folco<br />

Milano : Mondadori, <strong>2011</strong> 232 p. ; 23 cm<br />

Un baba, un sadhu, è un uomo che ha rinunciato: la sua città è la giungla, il suo tetto è una grotta, il suo letto<br />

la terra, la sua acqua quella del fiume, il suo cibo le offerte spontanee. Il sadhu non vuole possedere niente,<br />

tiene acceso il fuoco, si de<strong>di</strong>ca all'esecuzione dei riti che scan<strong>di</strong>scono la giornata in accordo con i ritmi della<br />

natura. A volte si illumina in un sorriso: e comunica con il <strong>di</strong>vino. Baba Cesare -l'asceta italiano protagonista<br />

<strong>di</strong> questo libro -, dopo essersi ribellato a un'esistenza or<strong>di</strong>naria, si è avvicinato al mondo dei sadhu in<strong>di</strong>ani. Il<br />

suo percorso è molto <strong>di</strong>verso da quello che potremmo immaginare noi occidentali, abituati ai "processi <strong>di</strong><br />

beatificazione" con i quali si cercano tracce <strong>di</strong> ascesi nelle vite <strong>di</strong> chi sfiora la santità. Dal mondo senza<br />

frontiere degli anni Settanta, attraversato dai magic bus che portavano in In<strong>di</strong>a passando per la Turchia, l'Iran,<br />

l'Afghanistan, il Pakistan, il suo cammino <strong>di</strong> uomo avventuroso e assetato <strong>di</strong> vita ci conduce fino a oggi, alle<br />

nazioni chiuse e blindate dei nostri tempi. L'incontro tra Folco Terzani e Baba Cesare dà vita a un libro unico -<br />

romanzo <strong>di</strong> avventure, viaggio spirituale, inchiesta su un mondo svelato nel suo fascino controverso, <strong>di</strong>alogo<br />

sul senso ultimo della vita -, le cui pagine possono essere lette come un impreve<strong>di</strong>bile mémoire, un postumo<br />

romanzo <strong>di</strong> formazione e insieme come un testo sapienziale dal passo umile ma rivoluzionario, in grado <strong>di</strong><br />

cambiare il nostro modo <strong>di</strong> camminare per le strade del mondo.<br />

Sol<strong>di</strong> sporchi : come le mafie riciclano miliar<strong>di</strong> e inquinano l'economia mon<strong>di</strong>ale / Enrico<br />

Bellavia, Pietro Grasso<br />

Grasso, Pietro<br />

Milano : Dalai, <strong>2011</strong> 359 p. ; 22 cm<br />

Che le mafie non siano solo quelle che sparano lo sappiamo da sempre. Che ci sia un livello in cui i sol<strong>di</strong> mafiosi si<br />

mescolano con i giochi <strong>di</strong> banchieri e impren<strong>di</strong>tori è ormai un luogo comune <strong>di</strong> cui non si coglie la gravità. Ma nessuno,<br />

finora, aveva raccontato questo mondo sommerso, perché le indagini sono <strong>di</strong>fficili, i processi dall'esito incerto, e perché<br />

certe leggi non aiutano. Il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso ed Enrico Bellavia <strong>di</strong> "Repubblica" rompono<br />

finalmente questo tabù, e ci guidano lungo i meandri dell'industria del riciclaggio, svelandoci che il denaro mafioso non<br />

"gronda sangue": è pulito, veloce e non si ferma mai, anzi, è sempre più "invisibile" come quello delle speculazioni<br />

finanziarie. Rintracciarlo, e contrastarne le metamorfosi, è la sfida del nuovo millennio. Il denaro sporco si annida <strong>di</strong>etro<br />

formidabili scalate, ascese <strong>di</strong> tycoon rampanti, sta a <strong>di</strong>fesa dei patrimoni <strong>di</strong> manager in grisaglia, fa sempre più spesso<br />

capolino in Borsa. La situazione è così grave da avere indotto Bankitalia a lanciare un allarme, stimando nel 10% del Pil il<br />

fatturato dell'industria dei capitali sporchi: un dato pari al doppio della me<strong>di</strong>a mon<strong>di</strong>ale, destinato a crescere ulteriormente<br />

sulla scia dell'apertura <strong>di</strong> nuovi mercati e delle ricorrenti crisi economiche. Attraverso molte storie e dati ine<strong>di</strong>ti, il libro


acconta le forme e le figure del riciclaggio, dai para<strong>di</strong>si fiscali a quelli virtuali fino ai money transfer, e dai banchieri fino<br />

ai semplici prestanome.<br />

La sposa irlandese / Maeve Brennan ; postfazione <strong>di</strong> Elisabetta Rasy ; traduzione <strong>di</strong><br />

Chiara Gabutti<br />

Brennan, Maeve<br />

Milano : Rizzoli, <strong>2011</strong> 153 p. ; 20 cm<br />

Sette racconti, una sola protagonista: l'Irlanda, evocata senza sosta da Maeve Brennan e dalle sue anti-eroine fragili e<br />

tiranniche, soffocate dal loro ruolo nel mondo o raggelate dalla nostalgia <strong>di</strong> una casa abbandonata troppo in fretta.<br />

Donne come Margaret, emigrata in America con fantasie <strong>di</strong> rivalsa ma presto avviluppata da un esilio che spegne la<br />

sua capacità <strong>di</strong> desiderare. Come Mary Lambert, bottegaia zoppa che affronta la vita come una trincea mentre si<br />

strugge per un impossibile para<strong>di</strong>so: il roseto della Holy Passion. Come Rose, che sotto la maschera inaci<strong>di</strong>ta <strong>di</strong><br />

moglie piccolo borghese nasconde le ferite <strong>di</strong> una bambina non abbastanza amata. Amore, bellezza, generosità sono<br />

luci <strong>di</strong>stanti che gettano un chiarore evanescente sul mondo della Brennan. Suggeriscono una promessa <strong>di</strong> armonia<br />

che, se non è per tutti, offre a chi non smette <strong>di</strong> sperare almeno il sogno della felicità. In questi racconti, pervasi <strong>di</strong><br />

nostalgia e desiderio, tornano le atmosfere della "Visitatrice" e del "Principio dell'amore", che hanno reso Maeve<br />

Brennan una scrittrice amata da moltissimi lettori. Postfazione <strong>di</strong> Elisabetta Rasy.<br />

Il mio tesoro nascosto: la forza interiore che ispira la mia vita / Dalila Di Lazzaro ; a<br />

cura <strong>di</strong> Giuliana Grimal<strong>di</strong><br />

Di Lazzaro, Dalila<br />

Milano : Piemme, <strong>2011</strong> 206 p. ; 21 cm<br />

Ripensando al passato, Dalila guarda alla sua vita come a un lungo viaggio, segnato da esperienze in<strong>di</strong>menticabili e<br />

incontri decisivi; ma anche come a un percorso a ostacoli, irto <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà e <strong>di</strong> prove. Dalila però ha un segreto, che<br />

desidera con<strong>di</strong>videre con i suoi lettori: proprio quando la vita sembra metterti con le spalle al muro, la salvezza viene<br />

da dentro <strong>di</strong> te, dal profondo del tuo cuore, dove puoi trovare quell'energia positiva capace <strong>di</strong> ispirare e guidare la tua<br />

vita quoti<strong>di</strong>ana. Dalila apre dunque lo scrigno delle sue memorie e racconta <strong>di</strong> sé: dall'infanzia friulana all'approdo a<br />

Roma con il sogno <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare una star del cinema, dagli esor<strong>di</strong> cinematografici agli incontri con le stelle del mondo<br />

dello spettacolo, fino alle pagine più dolorose: la prematura per<strong>di</strong>ta del figlio Christian e il dramma dell'incidente che<br />

l'ha fatta precipitare nel tunnel del dolore cronico. Ai suoi ricor<strong>di</strong> accosta poi storie e aneddoti <strong>di</strong> amici, tutto per<br />

arricchire quel mosaico <strong>di</strong> vissuti che <strong>di</strong>mostra sempre e solo un'unica, grande verità: dentro al nostro cuore c'è un<br />

tesoro nascosto, cioè quella forza interiore che ci permette <strong>di</strong> vivere nella gioia piena, ogni giorno.<br />

I veri intoccabili : [commercialisti, avvocati, me<strong>di</strong>ci, notai, farmacisti : le lobby del<br />

privilegio] / Franco Stefanoni<br />

Stefanoni, Franco<br />

Milano : Chiarelettere, <strong>2011</strong> 223 p. ; 21 cm<br />

La metà dei componenti del Parlamento italiano è iscritta a un or<strong>di</strong>ne professionale. Un gruppo trasversale: il partito<br />

dei professionisti. Stiamo parlando <strong>di</strong> più <strong>di</strong> due milioni <strong>di</strong> persone in Italia, <strong>di</strong>vise in 28 categorie: avvocati, me<strong>di</strong>ci,<br />

notai, ingegneri, giornalisti, farmacisti... Hanno enti previdenziali propri, un patrimonio <strong>di</strong> circa 50 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro<br />

investiti in beni immobili e titoli finanziari. Quello degli or<strong>di</strong>ni professionali è un mondo chiuso e ancora tutto da<br />

raccontare. Una macchina del privilegio, con meccanismi e regole scritte e non scritte. Questo libro lo racconta,<br />

attraversando inchieste e scandali, modalità <strong>di</strong> accesso non sempre trasparenti e sanzioni <strong>di</strong>sciplinari che arrivano con<br />

incre<strong>di</strong>bile ritardo. Nati con l'alibi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere il citta<strong>di</strong>no-consumatore, gli or<strong>di</strong>ni professionali proteggono solo se<br />

stessi, tramandandosi il potere in maniera quasi ere<strong>di</strong>taria (il 44 per cento degli architetti è figlio <strong>di</strong> architetti il 41 per<br />

cento dei farmacisti è erede <strong>di</strong> farmacisti, il 37 per cento dei me<strong>di</strong>ci è figlio <strong>di</strong> un me<strong>di</strong>co). Ogni tentativo <strong>di</strong> riforma è<br />

bloccato (cosi Fabrizio Cicchitto, Pdl, definisce la tentata riforma Bersani del 2006: "Un esempio estremista <strong>di</strong><br />

vendetta sociale"). All'interno delle stesse professioni c'è chi prova a opporsi (l'Anarchit - Associazione nazionale<br />

architetti italiani, Altrapsicologia, il Movimento nazionale liberi farmacisti...): invocano l'eliminazione degli albi e un<br />

ra<strong>di</strong>cale cambiamento che metta in prima fila libertà e merito, abbattendo ogni privilegio. La loro battaglia è la<br />

battaglia <strong>di</strong> tutti i citta<strong>di</strong>ni italiani.


Fuego / Marilu Oliva<br />

Oliva, Marilù<br />

Roma : Elliot, <strong>2011</strong> 253 p. ; 21 cm<br />

Una torrida estate bolognese, un piromane che semina incen<strong>di</strong> per la città e una morte strana, molto strana,<br />

apparentemente legata a oscuri culti sciamanici. L'autopsia conduce la polizia ai locali notturni latino-americani<br />

della provincia, il regno della Guerrera, al secolo Elisa Guerra. Capoerista convinta, studentessa <strong>di</strong> criminologia<br />

nonché giornalista pubblicista <strong>di</strong>soccupata che attualmente consegna pizze a domicilio. La Guerrera è concentrata in<br />

una personale lotta per la sopravvivenza: gli ostacoli sono il <strong>di</strong>singanno della vita, la precarietà e un'occupazione <strong>di</strong><br />

cui si vergogna. Quando l'ispettore Basilica la coinvolge nelle indagini, lei ci si tuffa nel suo modo incosciente,<br />

senza riserve, così come balla e beve rum. Le ambigue notti <strong>di</strong> salsa sono una calamita non solo per i personaggi che<br />

le animano - la fascinosa Princesa, El Tigrón, El Chupa-Chupa, Catalina, con la sua dolcezza azzurra e i suoi stu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

alchimista, il sensuale cantante Roelvis, un amante cubano tornato dal passato - ma anche per i curiosi. E qualcuno,<br />

nascosto nell'ombra, sta macchinando un nuovo delitto. Nel frattempo il fuoco continua a bruciare impietoso nelle<br />

strade <strong>di</strong> Bologna e nel cuore duro della Guerrera.<br />

Ad alto rischio : la vita e le operazioni dell'uomo che ha arrestato Totò Riina / Mario<br />

Mori, Giovanni Fasanella<br />

Mori, Mario<br />

Milano : Mondadori, <strong>2011</strong> 149 p. ; 23 cm<br />

"Mario Mori, generale dei Carabinieri. All'opinione pubblica il mio nome probabilmente <strong>di</strong>rà qualcosa. Evocherà dei<br />

ricor<strong>di</strong>, vicende per certi aspetti anche spiacevoli <strong>di</strong> cui si è molto scritto sui giornali e parlato nelle aule giu<strong>di</strong>ziarie. La<br />

mia, però, è una storia lunga. Da raccontare. E quella <strong>di</strong> un militare e dei suoi uomini che hanno combattuto per<br />

quarantanni terrorismo e mafia. Nei reparti d'eccellenza dell'Arma. E ai vertici dell'intelligence, quei Servizi segreti in<br />

Italia sempre così chiacchierati." Scritta con Giovanni Fasanella, questa è la straor<strong>di</strong>naria storia "professionale" <strong>di</strong> un<br />

uomo che è stato al centro <strong>di</strong> tutti i gran<strong>di</strong> eventi italiani. Ufficiale del controspionaggio al SID, il Servizio segreto<br />

militare nei primi anni Settanta, nei nuclei speciali comandati dal generale Dalla Chiesa dopo il delitto Moro,<br />

comandante della sezione Anticrimine a Roma durante gli anni <strong>di</strong> piombo, Mori è stato uno dei protagonisti della lotta<br />

al terrorismo. A metà degli anni Ottanta è a Palermo, con Falcone e Borsellino, a combattere la mafia; nel 1998 <strong>di</strong>venta<br />

comandante del ROS, il reparto speciale dei Carabinieri, che aveva contribuito a creare. Uscito dall'Arma, <strong>di</strong>rigerà<br />

infine il sisde, il Servizio segreto italiano, che ritrova un ruolo decisivo per la sicurezza nazionale dopo i fatti dell'll<br />

settembre. Nel corso della sua lunga carriera ha combattuto il terrorismo, arrestato Riina, messo a punto nuove tecniche<br />

d'investigazione, gestito infiltrati, ascoltato pentiti."<br />

Nòi Albinoi / [regia <strong>di</strong>] Dagur Kari ; [interpreti] Tomas Lemarquis, Throstur Leo<br />

Gunnarsson, Elin Hansdottir, Anna Fridriksdottir, Gerard Lemarquis<br />

KARI, Dagur<br />

[S.l.] : Medusa Home Entertainment, 2004 1 DVD (90 min.) : sonoro (Dolby Digital 5.1), colore<br />

Abulico, in<strong>di</strong>sciplinato, afflitto da un profondo malessere, a 17 anni Nói vive con la nonna a Bolungarvik (957<br />

abitanti tra cui il padre alcolizzato) in un fiordo estremo nel Nord-ovest dell'Islanda e sogna <strong>di</strong> fuggire da questa<br />

prigione <strong>di</strong> neve con la bella Iris <strong>di</strong> cui è innamorato. Epilogo tragico, ma aperto. Esor<strong>di</strong>o nel lungometraggio <strong>di</strong><br />

Kári che ha stu<strong>di</strong>ato cinema a Copenaghen, autore anche delle musiche con l'amico Orri e la banda Slowblow.<br />

Versione originale per timbro, atmosfera, ambientazione della storia <strong>di</strong> un giovane ribelle che non riesce a<br />

inserirsi nel mondo in cui vive. Kári nega, però, che sia un film tipicamente islandese. Gran Premio della giuria<br />

ad Angers (Francia), Premio del pubblico a Rotterdam, 6 premi Edda. L'Islanda vanta il maggior numero <strong>di</strong><br />

scrittori – e <strong>di</strong> registi – pro capite del mondo. [Il Moran<strong>di</strong>ni : <strong>di</strong>zionario dei film / Laura, Luisa, Morando<br />

Moran<strong>di</strong>ni. – Zanichelli, 2010].<br />

L' ultimo settembre / Elizabeth Bowen ; traduzione <strong>di</strong> Katia Bagnoli<br />

BOWEN, Elizabeth<br />

Vicenza : Neri Pozza, <strong>2011</strong> 297 p. ; 18 cm<br />

Irlanda, Contea <strong>di</strong> Cork, 1920. Seria e composta come si conviene a una <strong>di</strong>ciottenne dell'aristocrazia angloirlandese,<br />

Lois accoglie insieme con Sir Richard e Lady Naylor, gli zii coi quali vive dopo la prematura scomparsa<br />

dei suoi genitori, i coniugi Montmorency, ospiti attesi da tempo nella grande <strong>di</strong>mora <strong>di</strong> Danielstown. L'ampia<br />

facciata della casa fissa fredda il declivio dei prati, i cani trotterellano nell'atrio, quando Francie Montmorency, la<br />

mano a proteggere la veletta viola agitata dal vento, e suo marito Hugo oltrepassano la soglia della villa in cui<br />

hanno vissuto, do<strong>di</strong>ci anni prima, gli spensierati anni della giovinezza. Ma non li rivivranno. Danielstown è, infatti,<br />

la stessa soltanto per occhi <strong>di</strong>stratti ed estranei. I davanzali bianchi mostrano bolle <strong>di</strong> vernice, come se la casa abbia


trascorso un giorno ai tropici. Sui campi <strong>di</strong> tennis, nei giorni <strong>di</strong> pioggia, si riversa il bestiame. E tra un tè e l'altro,<br />

una partita <strong>di</strong> tennis e l'altra, gli aristocratici ospiti <strong>di</strong>scorrono smarriti della guerra che già insanguina le strade della<br />

Contea. Romanzo sul tramonto dell'aristocrazia anglo-irlandese al tempo dell'efferato conflitto tra l'IRA, l'esercito<br />

repubblicano irlandese, e i Black and Tans inglesi, "L'ultimo settembre" apparve per la prima volta nel 1929 e<br />

incontrò subito il favore della critica. Nel decennio successivo, l'opera <strong>di</strong> Elizabeth Bowen fu unanimemente<br />

accostata agli scritti <strong>di</strong> Virginia Woolf, E. M. Forster e Henry James.<br />

Stringimi / Cinzia Tani<br />

Tani, Cinzia<br />

Milano : Piemme, <strong>2011</strong> 235 p. ; 21 cm<br />

Sada Abe è <strong>di</strong>stesa sul letto, sola, tra le mani l'ultimo ricordo del solo uomo che abbia amato. All'improvviso il<br />

silenzio che avvolge la stanza d'albergo in cui si è rifugiata si rompe in mille pezzi, un forte vociare e pesanti colpi<br />

contro la porta <strong>di</strong> legno: sono arrivati. Sono venuti ad arrestarla, a sbatterla in prigione, forse per sempre, per<br />

l'atroce crimine che ha commesso. Ma a lei non importa, scavando nel proprio cuore riesce a trovare solo<br />

in<strong>di</strong>fferenza per il destino che la attende. L'arresto, la pena <strong>di</strong> morte non contano nulla, ora che lui non c'è più.<br />

Cinzia Tani racconta la storia <strong>di</strong> Sada Abe, personaggio controverso sul quale il regista Nagisa Oshima girò "Ecco<br />

l'impero dei sensi". Nata a Tokyo in una famiglia benestante, Sada era destinata a sposare un uomo del suo stesso<br />

ceto sociale se la violenza sessuale <strong>di</strong> cui rimase vittima a quin<strong>di</strong>ci anni non avesse dato un in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong>verso alla<br />

sua vita. Rifiutando l'ipocrisia <strong>di</strong> un mondo borghese che spingeva le giovani che perdevano la verginità a mentire<br />

ai futuri mariti, Sada scelse una vita da emarginata, nelle case da tè dove le geishe offrivano i loro servizi a<br />

facoltosi clienti, nei letti <strong>di</strong> numerosi amanti, solo per mantenere orgogliosamente la propria in<strong>di</strong>pendenza. Il delitto<br />

d'amore <strong>di</strong> Sada fu oggetto <strong>di</strong> scandalo, <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> nel Giappone degli anni Trenta, quando il desiderio sessuale<br />

femminile veniva considerato un'aberrazione.<br />

Uomini e bestie / Ian Hol<strong>di</strong>ng ; traduzione dall'inglese <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>a Valeria Letizia<br />

Hol<strong>di</strong>ng, Ian<br />

Roma : E<strong>di</strong>zioni e/o, <strong>2011</strong> 237 p. ; 21 cm<br />

In un paese africano in preda a sconvolgimenti politici e umani alcuni miliziani sequestrano un uomo alla periferia<br />

<strong>di</strong> una città saccheggiata. Il prigioniero finisce poi nelle mani <strong>di</strong> un altro gruppo ed è costretto a trasportare una<br />

donna incinta su una carriola nel corso <strong>di</strong> un viaggio da incubo. Nel frattempo un insegnante, amareggiato dal<br />

pessimo stato del suo paese, si prepara a emigrare. Ma prima <strong>di</strong> farlo è costretto a confrontarsi coi propri demoni e<br />

fallimenti personali. Entrambi gli uomini sono in pericolo ed entrambi sono apparentemente impotenti nei<br />

confronti del destino. Quando le due vicende inaspettatamente si intrecciano il risultato è però elettrizzante. In<br />

questo scottante e attualissimo romanzo, gli effetti devastanti del collasso morale ed economico dello Zimbabwe<br />

fanno da sfondo a una storia <strong>di</strong> forza e coscienza in<strong>di</strong>viduale<br />

Cucina giapponese <strong>di</strong> casa / Harumi Kurihara ; fotografie <strong>di</strong> Jason Lowe<br />

Kurihara, Harumi<br />

Milano : G. Tommasi, 2010 192 p. : ill. ; 25 cm<br />

Oggi la cucina giapponese è <strong>di</strong>ventata quasi una moda. Parole come sushi, sashimi e wasabi non suonano più<br />

esotiche come qualche anno fa, tuttavia quello che conosciamo della gastronomia nipponica si limita alla<br />

versione un po' patinata e standar<strong>di</strong>zzata dei ristoranti. Ma dentro le mura <strong>di</strong> una casa giapponese si cela tutto<br />

un altro mondo, quello che Harumi ci racconta in questo libro: i piatti che si portano in tavola tutti i giorni e che<br />

le donne <strong>di</strong> casa propongono alla famiglia e agli amici. Ricette selezionate con cura, pensate per avvicinare al<br />

cibo locale culture <strong>di</strong>fferenti, e che si possono ricreare anche a casa nostra, con ingre<strong>di</strong>enti che si trovano al<br />

supermercato, senza dover impazzire alla ricerca <strong>di</strong> prodotti introvabili. Le tecniche e i proce<strong>di</strong>menti sono<br />

spiegati con estrema semplicità, affinché altrettanto semplicemente possiate cucinare giapponese. A guidarvi in<br />

questo viaggio <strong>di</strong> scoperta <strong>di</strong> una tra<strong>di</strong>zione che a noi occidentali offre piatti ine<strong>di</strong>ti e interessanti è lei, Harumi,<br />

in apparenza una casalinga come tante, ma che in Giappone è <strong>di</strong>ventata una star.<br />

L' educazione delle fanciulle : <strong>di</strong>alogo tra due signorine perbene / Luciana Littizzetto e<br />

Franca Valeri ; a cura <strong>di</strong> Samanta Chio<strong>di</strong>ni<br />

Littizzetto, Luciana<br />

Torino : Einau<strong>di</strong>, <strong>2011</strong> 105 p. ; 20 cm<br />

I primi libri, i primi tacchi alti, il primo bacio. I secon<strong>di</strong> libri, le centesime scarpe e i millesimi baci. L'approccio femminile<br />

alla vita a tutte le età. Un inventario dei comportamenti tipici <strong>di</strong> maschi e femmine <strong>di</strong> fronte all'amore, dagli anni Trenta a<br />

oggi. Un <strong>di</strong>alogo in cui si parla <strong>di</strong> tutto. Cucina ed eleganza, economia domestica e chirurgia estetica. Coppia, figli, sesso e


lavoro. Della noia e della gioia <strong>di</strong> vivere da donne. Due voci <strong>di</strong>verse e perfettamente intonate <strong>di</strong>alogano in modo comico,<br />

ironico e universale sulle donne, gli uomini e l'amore. ibs<br />

In città zero gra<strong>di</strong> / Daniel Glattauer ; traduzione <strong>di</strong> Leonella Basiglini<br />

Glattauer, Daniel<br />

Milano : Feltrinelli, <strong>2011</strong> 211 p. ; 23 cm<br />

Max detesta il Natale e quest'anno, per la prima volta in vita sua, è fermamente intenzionato a lasciarselo alle<br />

spalle e a fuggire in un para<strong>di</strong>so esotico. Purtroppo, però, ha fatto i conti senza Kurt, il suo cane. Kurt è stato un<br />

investimento sbagliato: passa la maggior parte del tempo a dormire e, quando si muove, tutt'al più lo fa per<br />

sbaglio. A chi affidarlo durante la vacanza? All'inizio Katrin non ha nulla a che spartire né con l'uno né con<br />

l'altro. Alla soglia dei trent'anni deve, suo malgrado, sopportare genitori che devono, loro malgrado, sopportare il<br />

fatto che lei non abbia ancora trovato l'uomo giusto. Con l'avvicinarsi del Natale e della tra<strong>di</strong>zionale riunione <strong>di</strong><br />

famiglia, la pazienza <strong>di</strong> tutti giunge al limite. Di colpo, però, ecco che all'orizzonte spunta Kurt. A Katrin non<br />

piacciono granché gli animali, ma a suo padre ancora meno. L'inserzione <strong>di</strong> Max per un dog-sitter è un'occasione<br />

troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Così in un attimo lei architetta un piano formidabile. Mentre in città la<br />

temperatura continua a scendere e la prima neve ammanta <strong>di</strong> bianco le strade, le vite <strong>di</strong> Max, Katrin e Kurt si<br />

intrecciano inesorabilmente, in un crescendo <strong>di</strong> sorprese, trovate geniali e battute memorabili. Una nuova e<br />

intensa storia d'amore, con il giusto mix <strong>di</strong> leggerezza e serietà e due in<strong>di</strong>menticabili protagonisti. Anzi, tre: fare i<br />

conti senza Kurt è davvero impossibile.<br />

Imparare a pregare nell'era della tecnica : la posizione nel mondo <strong>di</strong> Lenz Buchmann<br />

/ Gonçalo M. Tavares ; traduzione <strong>di</strong> Roberto Francavilla<br />

TAVARES, Gonçalo M.<br />

Milano : Feltrinelli, <strong>2011</strong> 281 p. ; 23 cm<br />

Dopo aver ricevuto un'educazione rigida da un padre militare, freddo e violento, Lenz Buchmann, un affermato<br />

chirurgo, sposato, senza figli per scelta, decide <strong>di</strong> de<strong>di</strong>carsi alla politica solo per possedere il potere che gli uomini<br />

avvertono in un uomo politico. Prende questa decisione durante il funerale del suo unico fratello. Non ha vincoli<br />

affettivi o <strong>di</strong> qualsiasi altro genere. Perché Lenz Buchmann è razionale, ha il controllo su tutto. In quanto me<strong>di</strong>co,<br />

vede la malattia come un nemico da combattere, come in una guerra, dove il corpo è il campo <strong>di</strong> battaglia sul quale<br />

applicare una strategia militare contro le cellule ribelli, impazzite. La natura è amorale. Deve essere controllata,<br />

anticipata, combattuta. In quanto politico, si vede come destinato a dominare il mondo e presto <strong>di</strong>venta una delle<br />

figure più importanti del paese, come braccio destro del presidente, pronto a prenderne il posto alla prima<br />

opportunità. Se forza, volontà e controllo caratterizzano la prima parte della parabola del protagonista, tutto è<br />

destinato a cambiare nella seconda. Romanzo e insieme trattato scientifico sull'impossibilità <strong>di</strong> ottenere risposte alle<br />

gran<strong>di</strong> domande dell'essere umano, racconta con humour e crudeltà la sete <strong>di</strong> dominio <strong>di</strong> un abile chirurgo.<br />

Il giar<strong>di</strong>no delle erbe proibite / Titania Har<strong>di</strong>e<br />

Har<strong>di</strong>e, Titania<br />

Milano : Piemme, <strong>2011</strong> 509 p. ; 22 cm<br />

È una mattina d'inverno e la nebbia si <strong>di</strong>rada lenta nella baia <strong>di</strong> San Francisco. Madeline si sveglia carica <strong>di</strong> eccitazione<br />

per l'arrivo del fidanzato, dopo mesi <strong>di</strong> lontananza. Ma un terribile incidente infrange tutti i suoi sogni. Ora che nulla<br />

sembra avere più senso, è solo con sua nonna Isabella, in quella casa che odora <strong>di</strong> fiori e <strong>di</strong> fresco, che riesce a ritrovare<br />

un po' <strong>di</strong> pace. Isabella sa che quando la vita ti strappa le ali, l'unico modo per ricominciare è cercare le tue ra<strong>di</strong>ci, ed è<br />

in Toscana, in un antico borgo nei pressi <strong>di</strong> Volterra, che si trovano quelle <strong>di</strong> sua nipote. Quando raggiunge l'antica villa<br />

<strong>di</strong> famiglia, Madeline resta affascinata dall'aura <strong>di</strong> mistero che la avvolge. Qualcosa <strong>di</strong> magico e potente trapela da quel<br />

luogo, e le piante dell'incantevole giar<strong>di</strong>no nascondono una storia che settecento anni prima ha portato con sé dolore e<br />

morte. La storia <strong>di</strong> una ragazzina, Mia, che, dal giorno in cui ha visto uccidere sua madre, ha rinunciato alla parola, ma<br />

ha trovato nella natura e nei suoi segreti un rifugio sicuro. La storia <strong>di</strong> una donna che per amore ha sfidato le<br />

convenzioni e, in una notte <strong>di</strong> tempesta, si è conquistata la libertà. Conoscitrice delle erbe e delle loro proprietà<br />

me<strong>di</strong>cinali, detentrice <strong>di</strong> un sapere antico e pagano, il suo arrivo nella villa cambia per sempre il destino <strong>di</strong> Mia.


Via <strong>di</strong> qua : imparare a morire / Umberto Curi<br />

CURI, Umberto<br />

Torino : Bollati Boringhieri, <strong>2011</strong> 236 p. ; 20 cm<br />

"Via <strong>di</strong> qua; ecco la mia meta". Nell'annuncio del protagonista del racconto <strong>di</strong> Kafka La partenza risuona<br />

l'universale della con<strong>di</strong>zione umana, quell'andar via a cui non occorre una destinazione, poiché è già meta in<br />

sé: la morte, ineluttabile, inconcepibile, inconoscibile, eppure evento-limite che conferisce alla vita il senso<br />

più autentico. Nella sua vicenda millenaria, talvolta la filosofia si è incaricata <strong>di</strong> strappare alla morte l'aculeo<br />

velenoso, ossia <strong>di</strong> liberare l'uomo dal timore della morte, riducendola a puro nulla, quin<strong>di</strong> espungendola<br />

dall'orizzonte dell'esistenza. Una strategia che il filosofo Umberto Curi non con<strong>di</strong>vide affatto. Come il<br />

principe <strong>di</strong> Danimarca, è convinto da tempo che i contenuti <strong>di</strong> pensiero abitino anche al <strong>di</strong> fuori della<br />

<strong>di</strong>sciplina che ne è ufficialmente titolare, e li va a cercare con mano sapiente nella trage<strong>di</strong>a e nel mito<br />

dell'antica Grecia, nella poesia e nella narrazione contemporanee. Lì incontra ricchissime testimonianze che,<br />

da prospettive <strong>di</strong>verse, recuperano la morte alla pienezza della vita, senza per questo <strong>di</strong>sinnescare in modo<br />

consolatorio il potenziale angoscioso della fine. Sfuggono infatti a intenti e<strong>di</strong>ficanti, e non potrebbero mai<br />

essere rifuse in un eserciziario della buona morte, simile a quelli <strong>di</strong>ffusi in Occidente secoli fa. Ci possono<br />

solo suggerire con Rilke - ed è suggerimento prezioso - che "bisogna imparare a morire: ecco in che cosa<br />

consiste tutto il vivere"<br />

Inchiesta sul lavoro : perché non dobbiamo avere paura <strong>di</strong> una grande riforma / Pietro<br />

Ichino<br />

ICHINO, Pietro<br />

Milano : Mondadori, <strong>2011</strong> 240 p. : ill. ; 23 cm<br />

Da sindacalista della Cgil, poi da ricercatore, professore <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto del lavoro, avvocato, e<strong>di</strong>torialista del "Corriere della<br />

Sera", e per qualche tratto anche come politico in Parlamento, Pietro Ichino ha spesso sostenuto tesi scomode per<br />

l'establishment, <strong>di</strong> sinistra e <strong>di</strong> destra, contribuendo in modo incisivo all'evoluzione del sistema italiano delle relazioni<br />

industriali e raccogliendo tanto consensi ed entusiasmo quanto critiche e contestazioni. Per via delle sue proposte è<br />

stato accusato <strong>di</strong> eresia e ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> "intelligenza con il nemico", <strong>di</strong> essere cioè un portatore <strong>di</strong> idee liberiste infiltrato<br />

nel centrosinistra. Attraverso un'avvincente inchiesta, un vero e proprio interrogatorio senza esclusione <strong>di</strong> colpi, Ichino<br />

risponde a tutte le obiezioni e le accuse ricevute in questi ultimi anni, messe in bocca a un immaginario interlocutoreinquisitore,<br />

affrontando i temi fondamentali del lavoro in Italia. E grazie ad analisi precise ed esempi concreti mette a<br />

nudo i meccanismi segreti <strong>di</strong> un sistema drammaticamente ingessato, prigioniero dei propri tabù e delle proprie caste.<br />

Un paese in cui vige un regime <strong>di</strong> vero apartheid tra lavoratori protetti e non protetti, dove agli stabili regolari è<br />

riconosciuta una sorta <strong>di</strong> job property, mentre agli outsiders e ai new entrants, ben che vada, si offrono soltanto i posti<br />

<strong>di</strong> serie B, C e D, con un futuro pensionistico misero, destinato a maturare soltanto dopo i settant'anni. Un sistema<br />

chiuso da un tacito accordo protezionistico...<br />

Ricerche bibliografiche : banche dati e biblioteche in rete / [a cura <strong>di</strong>] Andrea<br />

Capaccioni ; [contributi <strong>di</strong>] Sabrina Boldrini ... [et al.]<br />

---<br />

Milano : Apogeo, <strong>2011</strong> 118 p. ; 21 cm<br />

Saper utilizzare Google non basta. In presenza <strong>di</strong> una crescita potenzialmente infinita <strong>di</strong> contenuti online, la sfida<br />

consiste, nell'università come nel mondo del lavoro, nella capacità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare, valutare e utilizzare efficacemente<br />

l'informazione necessaria. Parte strutturata <strong>di</strong> questa informazione è consultabile grazie al nuovo universo bibliografico<br />

<strong>di</strong>sponibile in Internet. Questo volume si propone come una guida affidabile per migliorare le nostre abilità <strong>di</strong> ricerca.<br />

Tenendo presente in modo particolare il panorama delle biblioteche universitarie, vengono messi a confronto i motori <strong>di</strong><br />

ricerca e i cataloghi online delle biblioteche (OPAC, online public access catalogue) e ne sono analizzate caratteristiche<br />

e <strong>di</strong>fferenze. Il lettore viene poi introdotto alla conoscenza dei repertori bibliografici, delle banche dati e dei perio<strong>di</strong>ci<br />

elettronici e all'uso <strong>di</strong> questi strumenti. Vengono fornite in<strong>di</strong>cazioni sul funzionamento e il miglior uso delle banche<br />

dati, soprattutto <strong>di</strong> area umanistica, e degli OPAC, con esempi pratici accompagnati da schermate esplicative. Sono<br />

infine esplorate le potenzialità <strong>di</strong> uno dei più noti programmi online de<strong>di</strong>cati alla gestione delle bibliografie personali<br />

(EndNote Web).


Alex / Pierre Lemaitre ; traduzione <strong>di</strong> Stefano Viviani<br />

Lamaitre, Pierre<br />

Milano : Mondadori, <strong>2011</strong> 341 p. ; 23 cm<br />

Mentre cammina per le strade <strong>di</strong> Parigi, Alex, una giovane donna <strong>di</strong> trent'anni, viene seguita da uno sconosciuto che,<br />

dopo averla aggre<strong>di</strong>ta e picchiata selvaggiamente, la carica su un anonimo furgone bianco facendo perdere le sue tracce.<br />

Portata in un magazzino abbandonato, la ragazza viene rinchiusa in una gabbia <strong>di</strong> legno appesa a due metri da terra. Per<br />

lei non c'è via d'uscita: non sa dove si trova, né cosa voglia quell'uomo che non le rivolge mai la parola. I giorni passano<br />

tra mille sofferenze. Piegata dentro quella gabbia che non le permette il minimo movimento, in quel luogo umido e<br />

buio, Alex sente che il suo destino è segnato e che nessuno verrà a soccorrerla. Ha una sola certezza: il suo rapitore<br />

vuole vederla morire. C'è però un testimone che ha assistito al rapimento, e grazie alla sua segnalazione il comandante<br />

<strong>di</strong> polizia Camille Verhoeven, un uomo fuori dal comune, con un tragico trascorso personale e mo<strong>di</strong> formidabili, inizia<br />

a indagare sulla vicenda. Chi è il sequestratore? Perché ha architettato tutto questo? E, soprattutto, chi è davvero Alex?<br />

Quando l'aguzzino viene finalmente identificato e la polizia fa irruzione nel luogo del sequestro, la gabbia è vuota. La<br />

ragazza si è volatilizzata...<br />

L' iguana non vuole / Giusi Marchetta<br />

Marchetta, Giusi<br />

Milano : Rizzoli, <strong>2011</strong> 291 p. ; 22 cm<br />

Ce li hanno <strong>di</strong>pinti così, i professori precari <strong>di</strong> oggi: arrendevoli, menefreghisti e incompetenti. Invece sono bravi e<br />

arrabbiati. Finalmente un romanzo ce li racconta senza indulgenza o pregiu<strong>di</strong>zi, per mostrarci come, in reazione alle<br />

ingiustizie <strong>di</strong> una scuola pubblica che sta cadendo a pezzi, scoppieranno - è solo questione <strong>di</strong> tempo - l'in<strong>di</strong>gnazione,<br />

la protesta. Perché Emma, ventotto anni, ha lasciato Napoli per lavorare in una classe a Torino. Non avrebbe voluto:<br />

le mancano una città e un amore <strong>di</strong> nome Gianni. Anziché insegnare latino si trova a seguire il caso <strong>di</strong> Andrea, un<br />

ragazzo autistico che reagisce con violenza alla cattiveria <strong>di</strong> alcuni professori. E intorno a lei vede solo la<br />

rassegnazione <strong>di</strong> chi accetta contratti impossibili o <strong>di</strong> chi, arreso, scappa all'estero. Con stupore Emma si renderà<br />

conto che è proprio il suo ragazzino pieno <strong>di</strong> problemi a insegnarle che non bisogna più accettare i ricatti <strong>di</strong> questo<br />

Paese. Contro le crisi <strong>di</strong> Andrea, infatti, la famiglia le ha suggerito <strong>di</strong> ricorrere all'iguana, suo immaginario totem<br />

personale: se l'iguana non vuole, quella cosa non si fa. Evocare l'animale serve a renderlo innocuo fino a quando,<br />

però, il ragazzo non si trattiene più e sfoga la sua rabbia. Così, a fine anno, quando su tutti si abbatterà una serie <strong>di</strong><br />

ingiustizie pubbliche e personali, Emma maturerà l'idea che un <strong>di</strong>o in forma d'iguana sarebbe d'accordo nel punire<br />

subito i colpevoli <strong>di</strong> un'Italia che non funziona più. Lei è pronta a seguirlo.<br />

Sono contrario alle emozioni / Diego De Silva<br />

DE SILVA, Diego<br />

Torino : Einau<strong>di</strong>, <strong>2011</strong> 170 p. ; 22 cm<br />

Cosa accade quando Vincenzo Malinconico, re dei rimuginatori, si perde definitivamente nel rimuginio? Se sei uno<br />

che prende sul serio i pensieri, che fa continuamente bilanci su quello che fa, anche mentre lo fa, ti basta un niente<br />

per lanciarti nelle domande più peregrine, quali: le emozioni che proviamo nell'ascoltare le canzoni che amiamo sono<br />

vere? Proviamo davvero quello che sentiamo? Cos'è quel piccolo freddo che ci assale dopo aver visto un film che ci<br />

ha commosso il cuore e il cervello? E da dove nasce il desiderio improvviso <strong>di</strong> prendersi un cane? E perché davanti a<br />

una notizia <strong>di</strong> malasanità ci monta dentro un'in<strong>di</strong>gnazione democratica, anche se l'ultima volta che siamo scesi in<br />

piazza è stato per aggiungere un grattino alla macchina? Nei tentativi <strong>di</strong> analisi amorose fai-da-te per ricomporre il<br />

senso <strong>di</strong> una storia finita, nelle recensioni estemporanee <strong>di</strong> brani, eventi, persone, nella ricerca vaga <strong>di</strong> un centro <strong>di</strong><br />

gravita - anche se non è permanente va bene lo stesso -, le riflessioni prendono corpo in un libro agile dove la<br />

scrittura si palesa al lettore in una delle sue versioni più artigianali ed efficaci: quella <strong>di</strong> strumento per capire come la<br />

pensiamo sulle cose.<br />

La voce del destino : romanzo / <strong>di</strong> Marco Buticchi<br />

Buticchi, Marco<br />

Milano : Longanesi, <strong>2011</strong> 651 p. : ill. ; 23 cm<br />

Oggi è un'anziana clochard costretta a vivere per le strade <strong>di</strong> Parigi, ma il suo passato le ha regalato fama e successo.<br />

Qualcuno la vuole morta, ed è solo l'intervento <strong>di</strong> Oswald Breil e Sara Terracini a salvare la vita <strong>di</strong> Luce de Bartolo.<br />

Ma qual è il segreto che custo<strong>di</strong>sce, così potente da sconvolgere l'or<strong>di</strong>ne mon<strong>di</strong>ale? Chi è davvero quella donna? La<br />

sua storia inizia nell'Argentina fra le due guerre e racconta un'amicizia straor<strong>di</strong>naria, quella fra Luce e una tra le<br />

donne più ammirate <strong>di</strong> tutti i tempi: Eva Duarte. Mentre Luce <strong>di</strong>venta il soprano più famoso al mondo, Eva sposa il<br />

colonnello Juan Domingo Perón: nasce così il mito intramontabile <strong>di</strong> Evita. Le due amiche incontrano gran<strong>di</strong><br />

sod<strong>di</strong>sfazioni, ma anche trage<strong>di</strong>e e violenze che sembrano sgorgare dalla fonte stessa del male: il nazismo.<br />

Un'ideologia che trova la sua forza simbolica in un oggetto dal potere immenso: la leggendaria lancia <strong>di</strong> Longino, la


cui punta trafisse il costato <strong>di</strong> Cristo. Il Reich sopravvive alla sconfitta, ed è proprio in Argentina che il male nazista<br />

intreccia le proprie trame oscure <strong>di</strong> rinascita con l'ascesa <strong>di</strong> Perón, per poi estendere i propri tentacoli sino a<br />

raggiungere le stanze più inviolabili: quelle delle alte sfere del Vaticano e della finanza più spregiu<strong>di</strong>cata. E il male<br />

nazista oggi è pronto a risollevare la testa. Perché si scateni, manca soltanto una chiave: quella in possesso <strong>di</strong> una<br />

donna sopravvissuta con coraggio e determinazione a tutto ciò che il destino le ha riservato.<br />

Linkedln / Antonella Napolitano<br />

Napolitano, Antonella<br />

Milano : Apogeo, <strong>2011</strong> XVIII, 142 p. : ill. ; 20 cm<br />

Linkedln, insieme a Facebook e Twitter, è uno dei social network più <strong>di</strong>ffusi e utilizzati in Rete. A <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong><br />

questi ultimi però, Linkedln è un "business social network" perché le attività che si svolgono al suo interno si<br />

incentrano attorno a tematiche professionali. Linkedln è il luogo giusto per confrontarsi, con<strong>di</strong>videre informazioni su<br />

temi specifici, <strong>di</strong>scutere ed è quin<strong>di</strong> uno strumento potente per reclutare un collaboratore, trovare nuovi clienti, ma<br />

soprattutto farsi conoscere e trovare un nuovo lavoro. Ma come dare visibilità alle proprie competenze? Come<br />

entrare in contatto con le persone giuste? In che modo partecipare ai gruppi e costruire una solida reputazione? Il<br />

testo guida alla scoperta <strong>di</strong> questo mondo: dalla creazione del proprio profilo alla gestione delle raccomandazioni,<br />

fornendo consigli ed esempi pratici per sfruttare al meglio tutte le potenzialità <strong>di</strong> Linkedln.<br />

Web design per creativi, grafici, sviluppatori / Jason Beaird<br />

Beaird, Jason<br />

Milano : Apogeo, <strong>2011</strong> XVIII, 222 p. : ill. ; 24 cm<br />

Sviluppatori alle prese con l'ansia della finestra vuota? Spaventati dalle infinite possibili combinazioni <strong>di</strong> colori?<br />

Indecisi sulla scelta dei font? Questa è la guida che fa per voi. L'autore illustra i meto<strong>di</strong> per applicare i principi della<br />

grafica tra<strong>di</strong>zionale al Web e vi guida, attraverso numerosi esempi e tecniche, nelle fasi <strong>di</strong> progettazione delle<br />

interfacce. Alla fine del libro avrete in mano le competenze necessarie per gestire il processo creativo, tracciare<br />

l'ossatura del vostro sito grazie a layout armoniosi, creare schemi <strong>di</strong> colore coerenti al registro comunicativo,<br />

comprendere la tipografia, scegliere, creare e ottimizzare le immagini. In un'unica guida, tutto quello che vi occorre<br />

per iniziare a progettare autonomamente meravigliosi siti web.

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