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Ultime acquisizioni librarie novembre 2011 - biblioteca comunale di ...

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icorda le volte in cui ci siamo affidati (sbagliando) all'Uomo del Destino, e quelle invece in cui abbiamo messo sul<br />

ponte <strong>di</strong> comando leader normali: i De Gasperi e i Pertini, i Ciampi e gli Amato che, magari senza emozionarci tanto,<br />

hanno saputo tirarci fuori da momenti <strong>di</strong> crisi gravissima. Non ci serve un Uomo della Provvidenza, suggerisce Floris,<br />

ci serve una nuova classe <strong>di</strong>rigente tutta intera.<br />

Se per un anno una lettrice : la vita, un libro alla volta / Nina Sankovitch<br />

Sankovitch, Nina<br />

Milano : Rizzoli, <strong>2011</strong> 274 p. ; 20 cm<br />

"Decisi <strong>di</strong> dare inizio al mio progetto <strong>di</strong> lettura quoti<strong>di</strong>ana il giorno del mio quarantaseiesimo compleanno. Tutti i libri<br />

sarebbero stati quelli che avrei con<strong>di</strong>viso con Anne-Marie, se avessi potuto. Il mio anno <strong>di</strong> intensa lettura sarebbe stato<br />

il mio progetto personale <strong>di</strong> fuga dentro la vita." Per Nina Sankovitch è l'inizio <strong>di</strong> una folle impresa: concedersi - con<br />

quattro figli e un marito in giro per casa, tra liste della spesa, panni da lavare, merende da preparare e cene da cucinare -<br />

una pausa forzata dal mondo e dai suoi ritmi concitati. Ma soprattutto dal dolore della per<strong>di</strong>ta, esploso dentro <strong>di</strong> lei con<br />

la violenza <strong>di</strong> un uragano alla morte <strong>di</strong> sua sorella Anne-Marie. Un dolore troppo profondo per limitarsi ad aggirarlo<br />

nella speranza <strong>di</strong> lasciarselo alle spalle. Dai libri Nina si aspetta <strong>di</strong> ricevere consigli e insegnamenti, <strong>di</strong>strazione ed<br />

entusiasmo, serenità e giusto <strong>di</strong>stacco. Nei libri troverà molto <strong>di</strong> più. Questo è il racconto del viaggio che, iniziato tra<br />

pagine <strong>di</strong> carta, l'ha portata a ripercorrere le storie della sua famiglia e i ricor<strong>di</strong> <strong>di</strong> un'intera vita, alla ricerca della chiave<br />

capace <strong>di</strong> far scattare la serratura della felicità.<br />

La morte e la vita dopo la morte : morire è come nascere / Elisabeth Kubler-Ross ;<br />

traduzione <strong>di</strong> Maria Fogliani Sanguinetti ; prefazione <strong>di</strong> Paola Giovetti<br />

KÜBLER-ROSS, Elisabeth<br />

2. ed. Roma : E<strong>di</strong>zioni me<strong>di</strong>terranee, 2007 87 p. : 1 ritr. ; 22 cm<br />

Nel campo della ricerca sulla morte, la dottoressa Elizabeth Kübler-Ross si è meritatamente conquistata grande fama.<br />

Le innumerevoli ore che trascorse accanto ai pazienti allo sta<strong>di</strong>o terminale le consentirono <strong>di</strong> fare scoperte in seguito<br />

confermate da altri ricercatori, ormai patrimonio acquisito <strong>di</strong> questo campo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. Elizabeth Kübler-Ross non esitò<br />

a mettere a repentaglio il suo buon nome <strong>di</strong> scienziata affermando ciò che le esperienze dei morenti le avevano<br />

insegnato: la morte in realtà non esiste, "è un passaggio a un altro stato <strong>di</strong> coscienza, in cui si continua a crescere<br />

psichicamente e spiritualmente". "Per tanti secoli", <strong>di</strong>sse, "si è cercato <strong>di</strong> convincere la gente a credere alle cose<br />

ultraterrene. Per me non è più questione <strong>di</strong> credere, ma <strong>di</strong> sapere: la morte è soltanto il passaggio ad una casa più<br />

bella!".<br />

Il respiro del buio / Nicolai Lilin<br />

Lilin, Nicolai<br />

Torino : Einau<strong>di</strong>, <strong>2011</strong> 297 p. ; 24 cm<br />

"Il respiro del buio" comincia con un viaggio in treno, alcune centinaia <strong>di</strong> chilometri che sanciscono l'ingresso in una<br />

nuova vita. Il servizio militare in Cecenia è finito, è tempo <strong>di</strong> tornare, ma per il protagonista la parola ritorno ha perso<br />

significato. È un altro uomo quello che arriva alla stazione <strong>di</strong> Bender, e un'altra è la città che lo accoglie: identica a<br />

un primo sguardo, eppure <strong>di</strong>versa. Rinchiuso nel suo appartamento, solo con le sue armi importate illegalmente dalla<br />

Cecenia, Nicolai vive il suo "dopoguerra" <strong>di</strong> solitu<strong>di</strong>ne, ansia, paura. E, soprattutto, o<strong>di</strong>a. O<strong>di</strong>a gli e<strong>di</strong>fici, le strade,<br />

l'umanità "pacifica" che gli appare fasulla, intollerabile nella sua pretesa <strong>di</strong> civiltà. Per provare a fare i conti con le<br />

atrocità subite e commesse, decide allora <strong>di</strong> intraprendere un nuovo viaggio, verso il luogo che rappresenta l'unico<br />

ritorno possibile: la Siberia. Immerso nella natura, nel silenzio, guidato dalla saggezza del nonno, sembra trovare una<br />

vita semplice e quieta. Ma un passato così pesante non si cancella con il silenzio, e neppure con la determinazione, e<br />

quella che sembra una possibilità <strong>di</strong> riscatto può rivelarsi in ogni momento una trappola che inverte la corsa e riporta<br />

al punto <strong>di</strong> partenza. Così, può succedere che un impiego in una <strong>di</strong>tta <strong>di</strong> sicurezza privata a San Pietroburgo si<br />

trasformi in una nuova guerra, più nascosta e apparentemente meno violenta rispetto a quella combattuta in <strong>di</strong>visa,<br />

eppure, se è possibile, ancora più pericolosa. Una guerra che fa le sue vittime nelle strade e nelle piazze...

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