Ultime acquisizioni librarie novembre 2011 - biblioteca comunale di ...
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Per mano mia : il Natale del commissario Ricciar<strong>di</strong> / Maurizio de Giovanni<br />
De Giovanni, Maurizio<br />
Torino : Einau<strong>di</strong>, <strong>2011</strong> 313 p. ; 22 cm<br />
Natale 1931. Mentre la città si prepara alla prima <strong>di</strong> "Natale in casa Cupiello", <strong>di</strong>etro l'immagine <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne e felicità<br />
imposta dal regime fascista infieriscono povertà e <strong>di</strong>sperazione. In un ricco appartamento vicino la spiaggia <strong>di</strong><br />
Mergellina sono rinvenuti i cadaveri <strong>di</strong> un funzionario della Milizia, Emanuele Garofalo, e <strong>di</strong> sua moglie Costanza. La<br />
donna è stata sgozzata con un solo colpo <strong>di</strong> lama, quasi sull'ingresso, mentre l'uomo è stato trafitto nel letto con oltre 60<br />
coltellate. Colpi inferti con forza <strong>di</strong>versa: gli assassini potrebbero essere più d'uno. La figlia piccola si è salvata perché<br />
era a scuola. La statuina <strong>di</strong> san Giuseppe, patrono dei lavoratori, giace infranta a terra. Sulla scena del delitto, Ricciar<strong>di</strong>,<br />
che ha l'amaro dono <strong>di</strong> vedere e sentire i morti ammazzati, ascolta le oscure ultime frasi della coppia, che non gli <strong>di</strong>cono<br />
granché. Il commissario dovrà girare a lungo, e sempre più in corsa contro il tempo, per le strade <strong>di</strong> Napoli per arrivare<br />
alla verità. In compagnia del fidato, ma non privo <strong>di</strong> ombre, briga<strong>di</strong>ere Raffaele Maione, che in questo romanzo<br />
conquista un deciso ruolo <strong>di</strong> comprimario. E insi<strong>di</strong>ato nella sua solitu<strong>di</strong>ne da una altrettanto inaspettata rivalità tra due<br />
giovani donne che più <strong>di</strong>verse non si potrebbe. Tra le casupole dei pescatori immiseriti e gli ambienti all'avanguar<strong>di</strong>a<br />
della Milizia fascista, una città sempre più doppia e in conflitto avvolge Ricciar<strong>di</strong> e Maione in spire sempre più strette.<br />
Brave persone / Nir Baram ; traduzione <strong>di</strong> Elisa Caran<strong>di</strong>na<br />
Baram, Nir<br />
Milano : Ponte alle Grazie, <strong>2011</strong> 564 p. ; 21 cm<br />
Mentre l'Europa assiste all'ascesa del nazismo e dello stalinismo, a Berlino la vita dell'ambizioso ricercatore <strong>di</strong> mercato<br />
Thomas Heiselberg è messa in <strong>di</strong>scussione dalle ingerenze della nuova politica e anche la sua sfera <strong>di</strong> affetti è<br />
tragicamente turbata. Parallelamente a Leningrado la giovane Aleksandra Andreevna Weisberg, appartenente a una<br />
famiglia ebraica dell'intellighenzia russa, vede minacciata dal regime comunista la sua esistenza e quella dei suoi cari.<br />
Per tutta risposta i due protagonisti compiranno una scelta apparentemente plausibile, salvo poi rendersi conto delle<br />
sue drammatiche conseguenze solo quando ormai è troppo tar<strong>di</strong>. Thomas e Aleksandra: sono loro le "brave persone"<br />
che danno il titolo a questo romanzo <strong>di</strong> Nir Baram che, molto più <strong>di</strong> un affresco storico, è una riflessione sull'uomo<br />
comune <strong>di</strong> fronte alla devastazione dei regimi. Da "brave persone", infatti, i due hanno aspirazioni e desideri innocenti<br />
e legittimi ma, come emergerà bene nel <strong>di</strong>panarsi della vicenda, non sanno, o forse non vogliono, leggere i segni<br />
tangibili della trage<strong>di</strong>a storica che si sta consumando intorno a loro. Nir Baram ci regala un romanzo spiazzante e<br />
provocatorio, una dolorosa me<strong>di</strong>tazione sulla banalità del Male che alberga in ciascuno <strong>di</strong> noi, "brave persone",<br />
rammentandoci quanto peso possano avere le scelte in<strong>di</strong>viduali.<br />
Stazioni interme<strong>di</strong>e / Vla<strong>di</strong>mir Vertlib ; traduzione <strong>di</strong> Paola Buscaglione Candela ;<br />
postfazione <strong>di</strong> Michaela Burger-Koftis<br />
Vertlib, Vla<strong>di</strong>mir<br />
Firenze : Giuntina, <strong>2011</strong> 282 p. ; 21 cm<br />
Innegabile in questo libro l'elemento autobiografico perché le peregrinazioni per mezzo mondo del protagonista hanno<br />
veramente contrassegnato l'infanzia e l'adolescenza dell'autore. Ma, nel raccontare con leggerezza e ironia il destino <strong>di</strong><br />
questa famiglia <strong>di</strong> ebrei sovietici in cerca <strong>di</strong> una nuova patria, Vertlib descrive situazioni che abbiamo tutti i giorni sotto gli<br />
occhi: le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> integrazione dei migranti, lo scontro con burocrazie crudeli, la <strong>di</strong>ffidenza dei "locali" nei confronti<br />
dello straniero, il miraggio <strong>di</strong> un lavoro sicuro, le complicazioni (ma anche la ricchezza) del plurilinguismo. In più, e non<br />
poteva essere <strong>di</strong>versamente, un altro tema tutt'altro che secondario compare in queste pagine, quello, eterno, dell'identità<br />
ebraica, che attraversa sottotraccia quasi tutte le pagine, anche quelle apparentemente leggere o scherzose. Postfazione <strong>di</strong><br />
Michaela Bürger-Koftis.<br />
Storie proprio così / Rudyard Kipling ; traduzione <strong>di</strong> Lodovico Terzi<br />
Kipling, Rudyard<br />
Milano : Adelphi, <strong>2011</strong> 178 p. : ill. ; 22 cm<br />
Nel presentare ai suoi lettori "Storie proprio così", scritte in origine per far addormentare la sua primogenita, Kipling<br />
ricordava come non gli fosse permesso, allora, alterarne neanche una parola: andavano raccontate "proprio così",<br />
altrimenti la bambina "sarebbe saltata su a ripristinare la frase mancante". In seguito le avrebbe sperimentate con gli<br />
altri figli e i loro piccoli amici, stu<strong>di</strong>andone le reazioni, dando ascolto a eventuali loro appunti, rifinendo ogni cadenza<br />
e intonazione, tanto che quelle storie hanno finito per <strong>di</strong>ventare vere e proprie formule incantatorie. Così temi<br />
<strong>di</strong>dascalici come geografia e preistoria, flora e fauna, nascita della scrittura, "evoluzione della specie" e altro materiale<br />
ponderoso, mirabilmente paro<strong>di</strong>ati e reinventati, vengono assunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto nell'empireo fiabesco. E verremo a sapere<br />
"perché" il Cammello ha la gobba o il Leopardo le macchie; scopriremo le origini degli Arma<strong>di</strong>lli e come sia stato<br />
composto il primo Alfabeto; incontreremo il Gatto che se ne va per i fatti suoi e la Farfalla che batte i pie<strong>di</strong> - in un<br />
tripu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> trovate sempre più fantastiche, accompagnate da rime bislacche e <strong>di</strong>segni ancor più strani. Giacché qui