Dossier - Consulenti del Lavoro

Intervista
Fabio FARETRA
fabio.faretra@enpacl.it
On. Giovanni Battafarano
Intervista all’Onorevole Giovanni Battafarano Capo della Segreteria tecnica
del Ministero del Lavoro
D) Onorevole, uno di problemi più sentiti nel
Paese è quello del lavoro. A Lei è affidata la regia
del Ministero. Come giudica il bilancio del
primo anno di attività?
R) Le linee lungo le quali si sta snodando l’intera
azione rivolta al lavoro sono quelle tipiche del
riformismo, che pone il valore centrale del lavoro
nell’economia e nella società, per la buona e piena
occupazione.
Ci siamo perciò mossi sin dall’inizio per la stabilizzazione
dei rapporti di lavoro precari e per lo sviluppo
di nuova occupazione, anche attraverso la riduzione
del cuneo fiscale in favore delle imprese più
virtuose. Importanti sono peraltro quelle norme,
già adottate, che riguardano la lotta al lavoro nero
e il miglioramento del livello
di sicurezza e salute
dei lavoratori.
D) Proprio sul tema
della sicurezza nei luoghi
di lavoro i Consulenti
hanno voluto rispondere
all’appello
del Presidente della Repubblica affinché si uniscano
le migliore forze per contrastare il terribile
fenomeno delle ‘morti bianche’.
R) Il Governo ha già presentato un disegno di legge
per il testo unico sulla sicurezza. Come Ministero,
abbiamo voluto il potenziamento delle risorse e
del ruolo per le attività ispettive, alle quali attribuiamo
una importanza fondamentale per la prevenzione
degli infortuni. Sono avviate le procedure
per l’assunzione di 241 ispettori e la riqualificazione
di 840 unità in servizio. Tuttavia quello della sicurezza
è un problema da risolvere soprattutto sul
piano culturale, con un diverso approccio da parte
delle imprese e dei lavoratori.
In questo, anche i Consulenti del Lavoro possono e
devono svolgere un ruolo attivo, come testimonia la
recente ‘lettera aperta’
della Presidente Calderone.
“Per i Consulenti un ruolo attivo
nella sicurezza del lavoro”
D) Eppure il Ministero del Lavoro sembra stretto
tra chi, nell’opposizione, ritiene che si stia
demonizzando la flessibilità, a scapito della
competitività delle aziende e chi, nella stessa
maggioranza, valuta insufficienti le misure
adottate, soprattutto per la mancata abrogazione
della legge 30.
R) La legge 30 va superata, in principal modo prevedendo
interventi su trasferimento di ramo d’azienda,
staff leasing, part-time, lavoro a chiamata.
L’attuale, complesso mercato del lavoro, non ha bisogno
di ulteriori scossoni
ma di una rotta chiara,
coerente con una po-
mo il timone ben saldo.
litica che ricerca un più
alto tasso di attività, in
favore dei giovani, delle
donne e delle fasce di popolazione
più svantaggiate.
In tal senso, tenia-
D) Il recente avvio del tavolo di concertazione
su ‘Tutele, mercato del lavoro e previdenza’
sembra soffrire di una certa distanza tra il grande
numero di riforme annunciate e la scarsa disponibilità
di risorse economiche per realizzarle.
Come pensate di superare questo ostacolo?
R) Il Governo ha dato un chiaro segno di discontinuità
col passato e avviato un confronto con le parti
sociali sulle più importanti questioni del Paese.
Responsabilmente, il tavolo di concertazione sta affrontando
un programma complesso di interventi
specifici sul sistema delle tutele, del mercato del lavoro
e della previdenza, con la consapevolezza di
dover distribuire tra i vari argomenti, in maniera
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