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periodico quadrimestrale di ambiente, dialetto, storia e ... - Il Calitrano

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IL CALITRANO N. 51 n.s. – Settembre-Dicembre 2012<br />

riello, membro <strong>di</strong> una commissione dell’Ispettorato<br />

Istruzione Artistica del Ministero<br />

PI, e Direttore dell’Istituto d’Arte<br />

<strong>di</strong> Bari. La circostanza sembra confermata<br />

dal primo verbale redatto riguardante la<br />

nostra Scuola. Da esso risulta che il 26 ottobre<br />

del 1959, nella presidenza dell’Istituto<br />

Statale d’Arte <strong>di</strong> Bari, si riunirono il<br />

summenzionato Direttore <strong>di</strong> quell’Istituto<br />

e il ragioniere Antonio Andriolo, segretario<br />

economo <strong>di</strong> quello stesso Istituto,<br />

per <strong>di</strong>scutere l’unico punto all’or<strong>di</strong>ne<br />

del giorno: Approvazione bilancio preventivo<br />

1959/60 della Scuola Statale d’Arte<br />

<strong>di</strong> Calitri 4. Da nessuna parte del documento<br />

si fa menzione del prof. Serra, allora<br />

Vice Direttore <strong>di</strong> Lauriello, né il suo nome<br />

compare in calce all’atto, che fu siglato<br />

dal timbro e dalla firma <strong>di</strong> «<strong>Il</strong> Presidente/On.<br />

prof. Salvatore Scoca».<br />

Secondo le suddette voci, Lauriello dapprima<br />

accettò l’incarico, poi, in seguito a<br />

una visita al paese e a un sopralluogo alla<br />

Scuola, considerate le con<strong>di</strong>zioni climatiche<br />

e le proprie con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute, forse<br />

anche valutando che l’impresa richiedeva<br />

l’assunzione <strong>di</strong> pesi e incombenze<br />

notevoli, ritirò la propria <strong>di</strong>sponibilità 5.<br />

Quasi per non far trovare in <strong>di</strong>fficoltà<br />

quanti tenevano all’apertura della Scuola<br />

d’Arte <strong>di</strong> Calitri, Lauriello fece il nome<br />

del suo collaboratore: il prof. Serra.<br />

Dopo un contatto con l’on. Scoca, il prof.<br />

Serra, ricevuto l’incarico dal Ministero<br />

PI, Ispettorato Istruzione Artistica, prese<br />

la <strong>di</strong>rezione della nostra Scuola.<br />

<strong>Il</strong> 1° novembre del 1959 la Scuola fu inaugurata<br />

alla presenza del Ministro per le<br />

‘zone depresse’, l’on. Giulio Pastore, del<br />

Presidente della Cassa del Mezzogiorno,<br />

prof. Gabriele Pescatore 6 e, naturalmente,<br />

dell’on. Scoca.<br />

Le lezioni cominciarono il 23, essendo<br />

presenti in sede solo il prof. Arnaldo Sangiorgi,<br />

<strong>di</strong> Arte applicata alla decorazione<br />

e smaltatura ceramica e il prof. Giorgio<br />

Cioni, <strong>di</strong> Arte applicata per l’intaglio, arrivato<br />

il giorno precedente.<br />

Questi, insieme ai proff. Carla Boldreghini<br />

<strong>di</strong> Merletto, Turiddo Cecchetti <strong>di</strong><br />

Ebanisteria, Giovanna Maria Ceccolini <strong>di</strong><br />

Ricamo, Antonia Di Carlo <strong>di</strong> Italiano e<br />

Storia dell’arte, Michele Di Maio <strong>di</strong> Matematica<br />

e fisica, presero servizio il 1° <strong>di</strong>cembre.<br />

<strong>Il</strong> 4 arrivò il prof. <strong>di</strong> Educazione<br />

fisica, il prof. Michele Arcangelo Di<br />

Maio. Seguirono: l’1/1/60 il prof. Franco<br />

Mantovano <strong>di</strong> Plastica, che abbandonò<br />

l’insegnamento il 15 del mese successivo;<br />

qualche giorno prima, il 12, aveva preso<br />

servizio don Vincenzo Cubelli per l’insegnamento<br />

della Religione. <strong>Il</strong> 1°/3/60, invece,<br />

prese servizio la prof.ssa Maria Vittoria<br />

Gennaro sia per l’insegnamento <strong>di</strong><br />

Disegno geometrico e architettonico, sia<br />

per Disegno dal vero. Alla prof.ssa Gennaro<br />

fu affidato anche l’insegnamento <strong>di</strong><br />

Plastica, lasciato dal prof. Mantovano.<br />

<strong>Il</strong> Direttore Serra, solo il primo anno, il<br />

1959, lo svolse da «Incaricato», poi fu<br />

passato <strong>di</strong> ruolo.<br />

La promessa che gli era stata fatta per convincerlo<br />

ad addossarsi tutta quella responsabilità,<br />

fu che a Calitri avrebbe trascorso<br />

solo tre anni e poi sarebbe stato<br />

mandato ovunque avesse desiderato 7. Anche<br />

se attese un anno in più, nel giugno del<br />

1963 fu destinato ad Ascoli Piceno e il 1°<br />

ottobre prese servizio.<br />

Poiché aveva svolto la sua funzione in<br />

modo inappuntabile, e all’esame obiettivo<br />

dei risultati conseguiti dalla Scuola in<br />

appena quattro anni, ogni aspettativa e<br />

ogni più ottimistica previsione era stata<br />

<strong>di</strong> gran lunga superata, il Ministero PI, sicuramente<br />

su sollecitazione dell’on. Scoca,<br />

<strong>di</strong>spose che fino al 30 giugno dell’anno<br />

successivo conservasse un legame con<br />

la nostra Scuola, e lo nominò Supervisore<br />

8. Per assolvere questo nuovo incarico<br />

Serra, anche nei giorni del freddo, della<br />

neve e della frana, fu costretto a Calitri<br />

due volte a settimana.<br />

DEL RADICAMENTO E DELLA PROMOZIONE 9<br />

Tra gli accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> quel contatto dell’on.<br />

Scoca col prof. Serra, c’era la richiesta <strong>di</strong><br />

quest’ultimo <strong>di</strong> una delega piena per nominare<br />

i docenti 10 che avrebbero potuto<br />

interpretare al meglio il suo progetto formativo.<br />

Ottenutala, chiamò docenti provenienti<br />

dal Centro-Nord: da Faenza, per<br />

l’arte della ceramica; dalle Marche e dalla<br />

Toscana, per l’arte del legno e dell’intaglio;<br />

dall’Abruzzo, per l’arte del merlet -<br />

to e del ricamo. I docenti delle <strong>di</strong>scipline<br />

geometriche, plastiche e visive furono<br />

scelti tra aree del Centro-Nord (Firenze,<br />

Urbino 12.06.1965 Inaugurazione 1°mostra<br />

Didattica I.S.A. e Macerata) e del Sud<br />

(Napoli e Lecce).<br />

<strong>Il</strong> progetto formativo perseguito dal Direttore<br />

Serra era fondato su criteri <strong>di</strong>dattici<br />

funzionali agli obiettivi generali dell’istruzione<br />

artistica e in particolare degli<br />

Istituti d’Arte. Nello specifico il Direttore<br />

mirava a realizzare quanto pienamente<br />

perseguito e sostenuto dal CdA della<br />

Scuola, ovverosia fare <strong>di</strong> quella Scuola<br />

un soggetto attivo, protagonista del tanto<br />

auspicato sviluppo sociale, culturale ed<br />

economico <strong>di</strong> Calitri, e <strong>di</strong> tutta un’area al<br />

<strong>di</strong> qua e al <strong>di</strong> là dell’Ofanto.<br />

Le finalità del progetto si possono riassumere<br />

in due punti: a) realizzare una significativa<br />

esperienza <strong>di</strong>dattica; b) per affermare<br />

la cultura del progetto 11.<br />

In pratica si cercava, avversando l’impe-<br />

12<br />

rante “cultura dell’assistenzialismo”, <strong>di</strong><br />

dare un solido fondamento, insegnando a<br />

sapere, a saper fare e a saper progettare.<br />

La Scuola, sotto la <strong>di</strong>rezione del Direttore<br />

Serra, era impegnata a fornire strumenti<br />

ai suoi studenti, affinché questi mettessero<br />

a <strong>di</strong>sposizione le loro competenze nella<br />

valorizzazione delle risorse del proprio<br />

territorio e si riscattassero da <strong>di</strong>versi tipi<br />

<strong>di</strong> soggezione.<br />

Procurandosi <strong>di</strong> tradurre in realtà questa<br />

impostazione, Serra prese accor<strong>di</strong> con alcuni<br />

personaggi influenti della società calitrana<br />

e alcuni importanti industriali<br />

faentini per impiantare qui da noi un piastrellificio,<br />

che per una serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà<br />

e inconvenienti non si realizzò.<br />

Come anticipato nel paragrafo precedente,<br />

Serra perseguì con estrema coerenza il<br />

suo progetto formativo, scegliendo docenti<br />

da località <strong>di</strong> grande tra<strong>di</strong>zione ad alta<br />

formazione artistica e, innanzitutto, da<br />

una formazione socio-culturale molto <strong>di</strong>versa<br />

da quella espressa negli anni Cinquanta<br />

a Calitri. Docenti cui chiese, come<br />

a sé per primo, coerenza, rettitu<strong>di</strong>ne, forma,<br />

<strong>di</strong>sciplina, affabilità, e forte integrazione<br />

col territorio al fine <strong>di</strong> vincere «quella<br />

naturale <strong>di</strong>ffidenza» verso “corpi<br />

estranei” che <strong>di</strong>versi personaggi (Francesco<br />

De Sanctis, Anselmo De Simone e,<br />

per certi aspetti, Gaetano Negri e Giuseppe<br />

Ungaretti), frequentando Calitri,<br />

avevano percepito nella popolazione.<br />

Per sod<strong>di</strong>sfare queste richieste, i docenti<br />

della Scuola si versarono in <strong>di</strong>verse attività,<br />

come, per fare solo pochi esempi, il<br />

prof. Giannino Sopranzi giocava nella<br />

squadra <strong>di</strong> calcio citta<strong>di</strong>na. Dal 1969 al<br />

1970 fu allenatore della neofondata squadra<br />

<strong>di</strong> calcio Polisportiva; i proff. Arnaldo<br />

Sangiorgi e Turiddo Cecchetti, per le<br />

elezioni amministrative del 1964, si can<strong>di</strong>darono<br />

nella lista civica capeggiata dall’Ing.<br />

Michele Di Cairano, che vinse le<br />

elezioni, ma governò solo pochi mesi; il<br />

ragioniere della Scuola, il sig. Giovanni<br />

Maffucci che, impegnatosi in politica, fu<br />

eletto Sindaco nel luglio del 1965; i proff.<br />

Vito Bozza (docente <strong>di</strong> Italiano e Storia<br />

dell’arte), Michele Di Maio (docente <strong>di</strong><br />

Matematica e Fisica), Vincenzo Nicolais<br />

(docente <strong>di</strong> Francese presso la Scuola Me<strong>di</strong>a<br />

Annessa) e, prima che <strong>di</strong>ventasse Sindaco,<br />

il ragioniere Giovanni Maffucci,<br />

fondarono la Ceramica Irpina.<br />

Le “novità” apportate da Serra furono inizialmente<br />

accolte con <strong>di</strong>ffidenza e, ad<strong>di</strong>rittura,<br />

resistenza, se non proprio con opposizione.<br />

Forte nella sua personalità,<br />

garantito dalle sue ragioni, determinato<br />

nel suo fare, sostenuto dal CdA, il Direttore<br />

perseguì il suo obiettivo, cogliendo<br />

importanti quanto significativi risultati<br />

non solo in or<strong>di</strong>ne all’attività artistica, ma

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