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Novembre 2009.pdf - Notizie dal Campo

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2<br />

PrimoPiano<br />

a cura di Simone di Giulio<br />

Società<br />

Il caso a cura di Sandro Paglia<br />

Trovato da scienziati micologi nel bosco di “Valle Fredda”<br />

a Priverno, un rarissimo fungo, classificato con il nome di<br />

“Kinia Privernensis” essendo la specie unica al mondo<br />

L’ eccezionale scoperta di Priverno,<br />

operata da un gruppo di<br />

micologi nazionali e regionali, ha<br />

portato nuovamente all’attenzione<br />

dei “cercatori” più incalliti,<br />

l’importanza che hanno i funghi<br />

nell’ecosistema boschivo italiano<br />

ed in particolare nelle nostre località<br />

dove prolificano specie diverse<br />

ma esistenti anche in altre località.<br />

Ed è proprio a ridosso della<br />

cinta muraria del parco di San<br />

Martino, in località Valle Fredda,<br />

zona umida alquanto poco “battuta”<br />

dai cercatori del prelibato<br />

fungo locale, è stato trovata nel<br />

sottobosco, durante un’escursione<br />

mirata, da alcuni autorevoli micologici,<br />

un fungo cui, dopo attente<br />

analisi ed esami specifici di laboratorio,<br />

è stato ritenuto unico al<br />

mondo! La scoperta è avvenuta<br />

qualche tempo fa, ma i micologici<br />

nazionali, hanno preferito<br />

tenerla segreta fino alla conclusione<br />

degli accertamenti specifici e<br />

previsti anche <strong>dal</strong>le normative di<br />

protezione dell’habitat naturalistico<br />

dove appunto è stato ritrovato.<br />

A fare la sensazionale scoperta,<br />

dopo due sessioni di visita nel<br />

bosco stesso (periodo novembre<br />

2008-ndr), sono stati alcuni autorevoli<br />

membri dell’Associazione<br />

micologica e dell’Ecologia della<br />

capitale, ed a raccogliere questi<br />

nuovi “basidiomi di una specie di<br />

aspetto lyophylloide” è stato<br />

l’esperto del settore, Giovanni<br />

Consiglio di Casalecchio di Reno<br />

(Bologna) il quale unitamente ai<br />

colleghi Marco Contu di Olbia,<br />

Ledo Setti di Mantova e Alfredo<br />

Vizzini del Dipartimento Biologia<br />

Vegetale dell’università di Torino,<br />

ha provveduto alla compilazione<br />

della reltiva scheda ufficiale e alla<br />

registrazione di rito non prima di<br />

aver sottoscritto un’ampia relazione<br />

sul ritrovamento e sugli aspetti<br />

del “nuovo genere di Agaricomycetes<br />

(Basidiomycota) <strong>dal</strong>la posizione<br />

sistematica incerta” , da qui<br />

la pubblicazione scientifica sul<br />

ritrovamento e l’assegnazione del<br />

nome al fungo trovato: “Kinia<br />

privernensis” che sta a significare<br />

“oro privernate” proprio perche<br />

unica specie al mondo. Era<br />

ovvio e naturale che la scoperta<br />

destasse l’interesse dei micologi<br />

italiani e fors’anche stranieri,<br />

tanto che dopo un anno di accertamenti,<br />

confronti, raffronti, esami<br />

di laboratorio ed altro, effettuati<br />

con molto scrupolo, hanno deciso<br />

di pubblicare la scoperta, indicendo<br />

peraltro, grazie all’apporto<br />

Bassiano dice di no al nucleare<br />

Energie rinnovabili, cura dell’ambiente<br />

e autosufficienza<br />

energetica. Questo lo spirito<br />

che ha mosso il consiglio comunale<br />

di Bassiano a dichiarare<br />

denuclearizzato il territorio ai<br />

piedi della Semprevisa. Nel<br />

corso del penultimo ultimo consiglio<br />

comunale, riguardante la<br />

salvaguardia degli equilibri di<br />

bilancio per l’anno di gestione<br />

finanziaria in corso, approvato<br />

con il voto favorevole dell’intera<br />

maggioranza ed il voto contra-<br />

per questa pubblicità 0773.903269<br />

La rarissima Kinia Privernensis<br />

del Comune di Priverno e del<br />

Laboratorio provinciale di educazione<br />

ambientale della Provincia<br />

(che ha la sede proprio nel parco<br />

del castello di San Martino), la<br />

Regione e l’Amer-Onlus, un<br />

apposito convegno della durata<br />

di due giorni, in cui gli stessi autori<br />

della scoperta hanno potuto<br />

spiegare meglio all’attento uditorio,<br />

con foto, audiovisi e depliantistica,<br />

tutti i vari passaggi sul<br />

ritrovamento. Hanno presenziato<br />

e relazionato sull’argomento al<br />

Convegno svoltosi nei giorni 27 e<br />

rio del gruppo del Popolo della<br />

Libertà. In quel contesto l’assise<br />

ha poi deliberato a maggioranza<br />

di dichiarare il Comune<br />

come territorio denuclearizzato,<br />

su proposta del consigliere<br />

di Bassiano Futura, Domenico<br />

Guidi, di aderire all’iniziativa<br />

promossa da Legambiente, proposta<br />

nata <strong>dal</strong>le intenzioni del<br />

governo di riaprire la stagione<br />

nucleare, con l’obiettivo di produrre<br />

il 25% dell’energia elettrica<br />

<strong>dal</strong>l’atomo, che rende necessaria<br />

la realizzazione di almeno<br />

8 centrali nucleari. “Sarebbe<br />

una scelta che si rivelerebbe<br />

estremamente dannosa – ha<br />

spiegato Guidi – per il nostro<br />

territorio nazionale, <strong>dal</strong><br />

momento che il nucleare, oltre<br />

ad essere pericoloso, è anche<br />

una fonte di energia molto<br />

costosa, che non ridurrà la bolletta<br />

energetica nazionale, né<br />

la nostra dipendenza <strong>dal</strong>l’estero<br />

e non permetterà di rispettare<br />

la scadenza europea del<br />

2020 per la riduzione delle<br />

28 novembre scorso : il sindaco<br />

di Priverno Umberto Macci, l’Assessore<br />

all’Ambiente Roberto<br />

Federico, l’Assessore provinciale<br />

Gerardo Stefanelli, il Direttore<br />

dell’Agenzia Regionale Parchi<br />

Vito Consoli, il Direttore del Lab<br />

Salvatore Capirci, il presidente<br />

dell’Amer di Roma, il prof. Giovanni<br />

Segneri (Micologia generale),<br />

Giovanni Consiglio (“Kinia<br />

privernensis”), Giancarlo Chiaraluce,<br />

presidente Amer di Latina,<br />

Marco Marchionni e Giuseppe<br />

Guido (Micologi)<br />

emissioni di gas serra. Se l’Italia<br />

– ha continuato il consigliere<br />

– decidesse di puntare sul<br />

nucleare abbandonerebbe<br />

qualsiasi investimento per lo<br />

sviluppo delle rinnovabili e per<br />

il miglioramento dell’efficienza”.<br />

Una presa di posizione<br />

netta ed univoca su un tema<br />

delicatissimo come quello delle<br />

nuove centrali che il Governo<br />

ha deciso di realizzare per tornare<br />

ad usufruire dell’energia<br />

nucleare. Una posizione che<br />

potrebbe anche dare il via ad<br />

iniziative simili in altri Comuni<br />

del comprensorio lepino, che<br />

già si trova con una centrale<br />

nucleare, quella di Borgo<br />

Sabotino, in via di smaltimento,<br />

oltre alla realizzazione delle<br />

centrali Turbogas ad Aprilia e<br />

a Mazzocchio, nel territorio tra<br />

Priverno e Pontinia, che potrebbero<br />

dare il colpo di grazia al<br />

comparto agricolo già pesantemente<br />

penalizzato <strong>dal</strong>le scelte<br />

degli amministratori nazionali<br />

e locali.

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