Untitled - Comune di Arluno

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Norme tecniche di attuazione modificate in accoglimento osservazioni Uf = 1 mq/mq Ut = 0,5 mq/mq Rcf = 70% Superficie permeabile Rp = 10% Distanza dai confini di proprietà Dc = mt 5 o metà dell’altezza se questa è superiore a mt 10. o a confine se in aderenza a pareti esistenti o tratti di esse, non finestrate. Quando il cumulo di materiali depositati e stoccati all’esterno degli edifici ha altezza superiore a mt 2,5 deve distare dal confine almeno mt 5. Distanza tra gli edifici De = mt 10 o l’altezza dell’edificio più alto se maggiore di mt 10. E’ consentita la costruzione in aderenza a pareti o tratti di esse non finestrate. Distanza dalle strade Ds = mt 10 o la linea di arretramento della fascia di rispetto ove indicata sulle tavole dell’azzonamento della Variante generale. Alberatura IA = 1 Recinzione Le recinzioni verso strada, altri spazi pubblici e di uso pubblico e la zona agricola non possono avere parti chiuse che rappresentino oltre il 33% della loro superficie, compreso lo zoccolo e altezza mt 2. Le caratteristiche e l’altezza del manufatto debbono accordarsi con quelle dei manufatti di maggior pregio, anche variando la trasparenza e l’altezza. In prossimità degli incroci devono essere realizzati smussi con lati di almeno mt 5. Autorimesse e parcheggio Deve essere rispettata la legge n. 122/89 e verificata anche la dotazione di un posto auto ogni due addetti previsti il cui numero deve essere dichiarato nella richiesta di costruzione e attestato prima dell’agibilità. La verifica delle legge n. 122/89 si calcola sul volume virtuale determinato dalla Slp con altezza virtuale mt 3,3. Inoltre deve essere realizzato un parcheggio privato di uso pubblico, esterno alla recinzione, se realizzata, nella misura minima del 5% della superficie fondiaria, mediante assoggettamento a servitù di uso pubblico perpetuo gratuito a favore del Comune. L’uso di parte dell’edificio per attività diverse da quelle industriali e artigianali, è subordinato alla dotazione di un parcheggio posto all’interno del lotto di pertinenza o nelle immediate vicinanze avente superficie almeno pari al 50% della superficie di vendita, ulteriormente elevabile in relazione all’entità del prevedibile afflusso di visitatori. Prescrizioni particolari 1 Le superfici commerciale e residenziale di custodia, complementari all’attività produttiva industriale, devono essere asservite all’attività principale mediante atto di impegno unilaterale che sancisca la pertinenzialità e vieti la vendita o cessione separata. A tal fine le superfici commerciale e residenziale di custodia complementari non possono essere collocate in un edificio fisicamente separato da quello ove si svolge l’attività industriale e artigianale principale. 2 Gli interventi sull’area perimetrata come RIR stabilimento a rischio di incidente rilevante debbono rispettare la valutazione di rischio ambientale di cui al successivo art. 53 delle NTA. 3 Nel PA interno via Don Sturzo/ferrovia è vietato l’insediamento di industrie insalubri di I e II classe. Inoltre la fascia di rispetto deve essere piantumata ai sensi del paragrafo “Viabilità fondamentale” dell’art. 46 NTA. 4 Le abitazioni di custodia possono essere realizzate solo se si assicura loro il rispetto delle leggi e norme in materia di difesa dall’inquinamento atmosferico e dal rumore. 5 Gli interventi edilizi nel complesso produttivo Esso Sarpom, classificato come a rischio di incidente rilevante, sono subordinati al preventivo allacciamento dell’area alla fognatura, anche mediante estensione della rete per quanto necessario. 6 Nel Comparto B del PA via Foscolo non è consentito monetizzare gli standard. Gli edifici devono essere disposti per formare una barriera che protegga le vicine abitazioni esistenti dagli eventuali rumori emessi dalle attività presenti nel Comparto A. Il progetto dei due comparti deve essere unitario e contestuale per garantire il coordinamento edilizio e la realizzazione degli accessi al Comparto A dalla viabilità pubblica. Pag. 63
Norme tecniche di attuazione modificate in accoglimento osservazioni Art. 39 S1 – Attrezzature pubbliche e di interesse pubblico e generale a servizio degli insediamenti residenziali Questa zona comprende gli spazi per la realizzazione dei servizi pubblici o di uso pubblico di cui all’art. 3 del D.M. 1444/68 e punto 1 dell’art. 22 della L.R. 51/75 come modificato dall’art. 7 comma 5 lettera a) della L.R. 1/2001. Le aree contrassegnate con la sigla “Sp” - spazi a parco e per il gioco e lo sport, sono destinate a verde e attrezzature per il gioco e lo sport. Le aree contrassegnate con la sigla “Rel” – edifici di culto e attrezzature per servizi religiosi, sono destinate alla realizzazione di edifici di culto e attrezzature per servizi religiosi di cui alla L.R. 20/92. L’edificazione è regolata dai progetti esecutivi approvati nel rispetto del Codice Civile, Regolamento d’Igiene e edilizio, Norme di sicurezza, Norme per il superamento delle barriere architettoniche e norme specifiche, se esistenti, riferite a ciascuna opera. I progetti che riguardano edifici e aree all’interno del perimetro dell’IGMI individuato sulla tav. n. 15 devono avere le caratteristiche compositive e morfologiche, materiali esterni e caratteristiche architettoniche della Zona A. Gli alberi monumentali e i parchi storici individuati sulla tav. n. 15 della Variante Generale devono essere protetti. E’ vietato l’abbattimento di alberi se non per esigenze di pubblica incolumità o esigenze fitosanitarie, dopo aver accertato l’impossibilità di adottare soluzioni alternative, con il sostegno di una perizia tecnica di esperto di discipline agronomiche-forestali. Gli antichi portali segnalati sulla tav. n. 15 della Variante Generale devono essere conservati. E’ vietato manometterli o abbatterli. Pag. 81
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Page 4: ALLEGATO A INDIVIDUAZIONE DELLA VAR
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Page 16 and 17: ALLEGATO D NORME TECNICHE DI ATTUAZ

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