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La disciplina fiscale delle spese di rappresentanza - Ordine dei ...

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2.1. Defi nizione generale<br />

<strong>delle</strong> <strong>spese</strong> <strong>di</strong> <strong>rappresentanza</strong><br />

Comma 1,<br />

D.M.<br />

19/11/2008<br />

<strong>La</strong> nozione <strong>di</strong> spesa <strong>di</strong> <strong>rappresentanza</strong> stabilisce<br />

che “si considerano inerenti, sempreché effettivamente<br />

sostenute e documentate, le <strong>spese</strong> per<br />

erogazioni a titolo gratuito <strong>di</strong> beni e servizi, effettuate<br />

con fi nalità promozionali o <strong>di</strong> pubbliche relazioni<br />

e il cui sostenimento risponda a criteri <strong>di</strong><br />

ragionevolezza in funzione dell'obbiettivo <strong>di</strong> generare<br />

anche potenzialmente benefi ci economici<br />

per l'impresa ovvero sia coerente con pratiche<br />

commerciali <strong>di</strong> settore".<br />

2.1.1. Osservazioni<br />

I soggetti interessati<br />

I soggetti interessati alla nuova norma<br />

sono i titolari <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to d’impresa e <strong>di</strong> lavoro<br />

autonomo.<br />

Per questi ultimi, la Circolare 34/2009,<br />

cap. 1, ricorda che il D.M. 19/11/2008 si<br />

applica anche ai fi ni della determinazione<br />

del lavoro autonomo, tranne che per i<br />

limiti <strong>di</strong> applicazione.<br />

Per quanto concerne, invece, i contribuenti<br />

minimi, la Circolare 34/2009, cap.<br />

9, stabilisce che, sulla base <strong>dei</strong> principi asseriti<br />

dalla precedente C.M. 28/01/2008,<br />

n. 7/E, § 5.1 b, le <strong>spese</strong> <strong>di</strong> <strong>rappresentanza</strong><br />

sono deducibili nelle misure forfetarie<br />

stabilite dal comma 2, D.M. 19/11/2008.<br />

<strong>La</strong> medesima circolare riba<strong>di</strong>sce quanto<br />

affermato dalla C.M. 7/2008, § 5.1 e,<br />

che considera integralmente deducibili i<br />

costi effettivamente sostenuti per omaggi<br />

<strong>di</strong> valore unitario inferiore a € 50, nonché<br />

le <strong>spese</strong> per vitto e alloggio.<br />

I criteri <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione <strong>delle</strong> <strong>spese</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>rappresentanza</strong><br />

Il Decreto 19/11/2008 considera <strong>spese</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>rappresentanza</strong> inerenti, sempreché<br />

effettivamente sostenute e documentate,<br />

le <strong>spese</strong> per erogazione <strong>di</strong> beni e servizi:<br />

a titolo gratuito;<br />

con fi nalità promozionali o <strong>di</strong> pubbliche<br />

relazioni;<br />

Approfon<strong>di</strong>menti e procedure<br />

ragionevoli in funzione dell’obiettivo<br />

<strong>di</strong> generare, anche potenzialmente,<br />

benefi ci economici per l’impresa;<br />

coerenti con pratiche commerciali<br />

<strong>di</strong> settore.<br />

Pertanto l'elemento fondamentale,<br />

posto alla base della defi nizione legislativa,<br />

è la gratuità, ovvero l'assenza <strong>di</strong> un<br />

corrispettivo o <strong>di</strong> una controprestazione<br />

in capo ai destinatari che fruiscono <strong>dei</strong><br />

beni e <strong>dei</strong> servizi erogati.<br />

In presenza <strong>di</strong> un corrispettivo o <strong>di</strong><br />

prestazioni <strong>di</strong> natura sinallagmatica non<br />

si verterà in tema <strong>di</strong> <strong>spese</strong> <strong>di</strong> <strong>rappresentanza</strong>,<br />

ma <strong>di</strong> <strong>spese</strong> <strong>di</strong> natura pubblicitaria,<br />

che la Circolare 34/2009 (§ 3.1) defi nisce<br />

come “caratterizzate dalla circostanza<br />

che il loro sostenimento è frutto <strong>di</strong> un<br />

contratto a prestazioni corrispettive, la cui<br />

causa va ricercata nell'obbligo della controparte<br />

<strong>di</strong> pubblicizzare/propagandare –<br />

a fronte della percezione <strong>di</strong> un corrispettivo<br />

– il marchio e/o il prodotto dell’impresa<br />

al fi ne <strong>di</strong> stimolare la domanda”.<br />

Altro elemento dell'inerenza sono le fi -<br />

nalità promozionali o <strong>di</strong> pubbliche relazioni.<br />

<strong>La</strong> relazione governativa al decreto afferma<br />

che le <strong>spese</strong> <strong>di</strong> <strong>rappresentanza</strong> assolvono<br />

a una funzione, <strong>di</strong> promozione e<br />

consolidamento degli affari dell'impresa,<br />

analoga a quella riconducibile per defi nizione<br />

alle tra<strong>di</strong>zionali forme <strong>di</strong> pubblicità<br />

e propaganda in senso stretto. Ne consegue<br />

pertanto che occorre promuovere,<br />

<strong>di</strong>vulgare al mercato <strong>dei</strong> clienti o potenziali<br />

clienti, le attività, i beni o i servizi<br />

prodotti dall'impresa.<br />

Per quanto attiene invece al concetto<br />

<strong>di</strong> pubbliche relazioni, la medesima relazione<br />

fa riferimento all’esigenza <strong>di</strong> instaurare<br />

o mantenere rapporti con i rappresentanti<br />

<strong>delle</strong> amministrazioni statali, degli<br />

enti locali, ecc... o con organizzazioni<br />

Dispensa MAP On-Line n. 6 - Giugno 2012 Approfon<strong>di</strong>menti e procedure 5

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