La disciplina fiscale delle spese di rappresentanza - Ordine dei ...
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private quali le associazioni <strong>di</strong> categoria,<br />
sindacali, ecc... (Circolare 34/2009, § 3.2).<br />
In questo caso la platea <strong>dei</strong> benefi ciari<br />
<strong>delle</strong> erogazioni gratuite non è circoscritta<br />
ai clienti o potenziali clienti, ma<br />
abbraccia una casistica più ampia <strong>di</strong> soggetti<br />
presso i quali l'impresa ha interesse<br />
a <strong>di</strong>ffondere o consolidare la sua immagine,<br />
al fi ne <strong>di</strong> ritrarne un benefi cio in<strong>di</strong>retto,<br />
non imme<strong>di</strong>atamente quantifi cabile<br />
in termini <strong>di</strong> maggiori ricavi.<br />
Quanto agli ultimi requisiti per sod<strong>di</strong>sfare<br />
l’inerenza <strong>delle</strong> <strong>spese</strong> <strong>di</strong> <strong>rappresentanza</strong>,<br />
ovvero la loro ragionevolezza<br />
o in alternativa la coerenza con pratiche<br />
commerciali <strong>di</strong> settore, si osserva che l’Agenzia<br />
<strong>delle</strong> Entrate, con la sua Circolare<br />
13/07/2009, n. 34/E, punto 3.3, ha affermato<br />
che “In caso <strong>di</strong> assenza <strong>di</strong> pratiche<br />
commerciali <strong>di</strong> settore ovvero <strong>di</strong> incoerenza<br />
della spesa con le stesse, ai fi ni della<br />
deducibilità della spesa <strong>di</strong> <strong>rappresentanza</strong><br />
é necessario <strong>di</strong>mostrare la ragionevolezza,<br />
valutando l'idoneità della stessa a generare<br />
ricavi”.<br />
In senso lato si con<strong>di</strong>vide l’opinione<br />
del Consiglio Nazionale <strong>dei</strong> Dottori Commercialisti<br />
e degli Esperti Contabili, per<br />
il quale il requisito della ragionevolezza<br />
debba essere inteso in un’accezione<br />
qualitativa e non quantitativa, in quanto<br />
lo stesso decreto, come illustrato in precedenza,<br />
pone <strong>dei</strong> parametri <strong>di</strong> natura<br />
quantitativa in funzione <strong>dei</strong> ricavi e proventi<br />
or<strong>di</strong>nari dell’impresa, nel rispetto<br />
del criterio della congruità.<br />
2.1.2. Punti aperti<br />
In merito alla coerenza con le pratiche<br />
commerciali <strong>di</strong> settore si potrebbero porre<br />
due questioni:<br />
l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>delle</strong> tipologie (e<br />
degli importi) <strong>delle</strong> <strong>spese</strong> <strong>di</strong> <strong>rappresentanza</strong><br />
per ogni settore. Questa<br />
attività potrebbe essere posta in essere<br />
solo dalle associazioni <strong>di</strong> cate-<br />
goria che conoscono il settore e le<br />
abitu<strong>di</strong>ni degli operatori;<br />
l’indeterminatezza del concetto e<br />
degli eventuali rifl essi che si possono<br />
avere con riferimento a pratiche<br />
commerciali inusuali e/o innovative.<br />
In ogni caso, è da tenere presente che<br />
le pratiche commerciali <strong>di</strong> qualsiasi settore<br />
prevedono il sostenimento <strong>di</strong> <strong>spese</strong><br />
(regali, omaggi, feste, ecc…) per la festività<br />
del Natale, per i buoni rapporti con<br />
la clientela (ad esempio, anche tramite<br />
feste e ricevimenti organizzate da un<br />
professionista/impren<strong>di</strong>tore presso la<br />
propria abitazione o casa <strong>di</strong> campagna,<br />
ecc…), per i buoni rapporti con la Pubblica<br />
Amministrazione e con le associazioni<br />
<strong>di</strong> categoria o sindacali.<br />
In merito alla deducibilità <strong>delle</strong> <strong>spese</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>rappresentanza</strong> da parte <strong>dei</strong> "contribuenti<br />
minimi", la posizione espressa<br />
dall'Agenzia <strong>delle</strong> Entrate nella propria<br />
Circolare 34/2009 non è con<strong>di</strong>visa dal<br />
CNDCEC che nella propria Circolare del<br />
27/04/2009, n. 9/IR, sostiene l'intera deducibilità<br />
<strong>delle</strong> stesse.<br />
Si segnalano le recenti sentenze della<br />
Cassazione, più precisamente la n.<br />
8679/11 depositata il 15/04/2011 e la n.<br />
3433 del 05/03/2012, nelle quali le <strong>spese</strong><br />
<strong>di</strong> sponsorizzazione vengono considerate<br />
<strong>spese</strong> <strong>di</strong> <strong>rappresentanza</strong> e quin<strong>di</strong> rientranti<br />
nel <strong>di</strong>sposto dell’art. 108, TUIR,<br />
ancorché il contratto <strong>di</strong> sponsorizzazione<br />
pare rispondere ai requisiti della defi nizione<br />
recata dal paragrafo 3.1 della C.M.<br />
34/2009, sopra riportata. Le citate sentenze<br />
peraltro, meritano alcune brevi considerazioni.<br />
In primo luogo, la Corte rileva<br />
(Sentenza 3433/2012) come la società<br />
che sostiene le <strong>spese</strong> <strong>di</strong> sponsorizzazione<br />
operi in un settore completamente <strong>di</strong>verso<br />
da quello <strong>delle</strong> corse automobilistiche,<br />
da ciò facendone <strong>di</strong>scendere, ancorché in<br />
via in<strong>di</strong>retta, l'assenza <strong>di</strong> una "concreta fi -<br />
Approfon<strong>di</strong>menti e procedure Dispensa MAP On-Line n. 6 - Giugno 2012