relazione archeologica
relazione archeologica
relazione archeologica
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Dal 1986, a seguito di diverse campagne di scavo a cura di G. Ugas, sono di<br />
notevole apporto scientifico i dati provenienti dal villaggio di Bia de Monti, alle pendici<br />
del colle, in occasione degli sbancamenti per l’ampliamento della strada statale 131, che<br />
hanno riguardato un villaggio nuragico del Bronzo recente/finale e della I Età del Ferro<br />
di Bia de Monti, un’area sacra della I Età del Ferro, sepolture di età punica. Nel corso<br />
dell’indagine furono ritrovati anche sporadici reperti neolitici, eneolitici e del Bronzo<br />
antico.<br />
Sulla base dei dati raccolti attraverso i diversi tipi di indagine si può tentare una<br />
ricostruzione topografica del sito di Monte Zara, e proporre alcune ipotesi<br />
interpretative e sul suo sviluppo diacronico.<br />
Il sito ha conosciuto diverse fasi di frequentazione, apparentemente senza<br />
soluzione di continuità, a partire dall’età prenuragica fino a quella romana.<br />
La prima occupazione di Monte Zara, è ascrivibile a una generica epoca<br />
preistorica (Neolitico - Eneolitico), come testimoniano le tracce rinvenute sul versante<br />
occidentale della collina, relative a un insediamento prenuragico comprendente un’area<br />
funeraria. Il reale sviluppo del sito avviene con l’età nuragica, per proseguire in età<br />
punica e romana con la presenza sul pendio e sulla sommità del monte di un<br />
insediamento provvisto di supposta cinta perimetrale. Al momento è impossibile<br />
fornire delle scansioni precise cronologiche che segnano il passaggio dall’insediamento<br />
prenuragico a quello romano, che potranno essere definite solo con un adeguato<br />
intervento di scavo.<br />
Possiamo comunque individuare quattro fasi principali, che segnano le<br />
trasformazioni:<br />
Dalla fine dell’Età Neolitica è rilevabile la presenza di una necropoli sul<br />
versante occidentale del monte, relativo a un villaggio di età prenuragica, attestato dalla<br />
presenza di materiale mobile in superficie, presumibilmente sorto alla base del rilievo;<br />
Dall’Età del Bronzo sono chiare le tracce di un insediamento di notevoli<br />
dimensioni, articolato in corpi edificati distinti disposti ai piedi, sulla sommità e lungo il<br />
versante occidentale e orientale del monte. Nella zona sommitale è presente una<br />
scalinata monumentale di accesso, con elementi architettonici distintivi, forse<br />
riconducibile a un’area, dove non sono da escludere anche pratiche cultuali. Le tracce di<br />
8