17.06.2013 Views

Rivista mensile n. 3 - Settembre 2009 Poste Italiane Sped ... - Niscemi

Rivista mensile n. 3 - Settembre 2009 Poste Italiane Sped ... - Niscemi

Rivista mensile n. 3 - Settembre 2009 Poste Italiane Sped ... - Niscemi

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

SPECIALE TERREMOTO<br />

Le scosse del terreno non si contano più<br />

C’è da montare un campo al centro sportivo di Coppito<br />

Buona Caccia,<br />

Sono Sumbu di Bologna e faccio parte di uno dei primi<br />

gruppi andati in Abruzzo per i drammatici eventi di cui tutti<br />

sono al corrente. Sommerso da mille mail e domande al<br />

mio ritorno ho provato a dare ordine ai pensieri. Non so<br />

cosa ne sia venuto fuori a dire la verità. Ma il frutto della<br />

stanchezza e di una Pasqua al di fuori del immaginabile ha<br />

prodotto questo. Forse non è adatto a tutti, almeno in parte.<br />

Ma penso valga la pena di diffonderlo così almeno a coloro<br />

che in molti si chiedono cosa possa fare lo scoutismo<br />

in questi momenti.<br />

[...<br />

tornati da Coppito_Missione Abruzzo<br />

mi sono alzato...ormai non più da così poco. Ho fatto in<br />

tempo a leggere tutte le mail ed i comunicati...<br />

devo capire come posso organizzarmi un po’ ma appena<br />

possibile mi piacerebbe dare la disponibilità per tornare.<br />

Dal 7 al 10 aprile servizio a Coppito.<br />

Prima di partire la paura dell’ignoto e la coscienza di stare<br />

facendo una corsa verso quello. Mi hanno chiesto cosa mi<br />

spinge. E non si può rispondere in modo completo. Neanche<br />

dopo. Tante le mezze risposte. Se però non l’avessi fatto<br />

mi sarei mangiato le mani. Questo è poco ma sicuro.<br />

Il viaggio è lungo ma non troppo. La gente già in Autogrill<br />

chiede se stiamo andando a L’Aquila. Chiediamo indicazioni<br />

sulla viabilità. L’autostrada è stata toccata dalle scosse. Ci<br />

sono controlli in corso per valutare la stabilità dei viadotti.<br />

ci accolgono i controlli degli accessi e passiamo stando in<br />

mezzo all’autostrada deserta tra crepe e “scalini” tra i blocchi<br />

della pavimentazione.<br />

Usciti il traffico ci porta a registrarci alla centrale operativa<br />

dalla Guardia di Finanza. Dopo la registrazione siamo in<br />

stand-by e aspettiamo indicazioni sul da farsi. L’attesa non è<br />

troppo lunga, ma interminabile comunque per noi che non<br />

vogliamo tenere le mani in mano. Qualunque cosa andrebbe<br />

bene. La più stupida e piccola, ma qualcosa. Carichiamo<br />

un pick-up con casse d’acqua...pausa.<br />

Finalmente un compito da svolgere. C’è da montare un<br />

campo al centro sportivo di Coppito. Al nostro arrivo c’è solo<br />

poco più di un paio di tende e per terra il fango. Alla sera<br />

l’ultima tenda viene montata alle 23. E ne mancano ancora<br />

parecchie per completare il campo. I bagni non si vedono.<br />

siamo esausti e orgogliosi. La gente ha iniziato ad arrivare e<br />

per mangiare improvvisiamo degli pseudo-tavoli sulle sacche<br />

dei letti. almeno ci si appoggia da qualche parte. Si resta<br />

vicini. Con noi alcuni giovani della Protezione Civile svegli<br />

e disponibili fanno di tutto per renderci il lavoro funzionale<br />

con le braccia proprie e del muletto. Ogni gesto porta esperienza<br />

e fatica. Ogni movimento diventa più affinato per risparmiare<br />

energia, tempo ed essere più produttivo.<br />

Impariamo ad aprire le sacche materiali in tempo record, a<br />

montare 2 letti come fosse naturale. Nonostante il manuale<br />

dica che le tende P.I. 88 si montino in 2 persone in un’ora<br />

circa il record è del GEI: in 12 persone, due tende in 25 minuti.<br />

Gli ordini e le contraddizioni non finiscono mai. I responsabili<br />

che devono contattare altri superiori ed altri coordinatori,<br />

magari non si accordano con altri nello stesso posto,<br />

o hanno un senso pratico o un buon senso un po’ dubbio.<br />

La squadra della TV ci chiede se c’è al campo una tenda con<br />

dei bambini. noi gli chiediamo con tono offeso e ironico se<br />

ne cercano di belli o brutti, sporchi o feriti ... Il fotografo<br />

che impiega un quarto d’ora per creare un’artificiosa foto<br />

che rappresenti la solidarietà...La Protezione Civile ci tiene<br />

in scacco 1h e 30’ per allineare le tende al millimetro perchè<br />

se viene inquadrato dall’elicottero il campo potremmo<br />

fare impressione...<br />

Ci chiedono 5 persone per pulire per l’arrivo del Presidente<br />

della Repubblica...la naturalezza con cui ognuno si assume<br />

la responsabilità di ignorare l’ordine. Quando arrivano<br />

i bagni? e i rubinetti? La cucina da campo? Le sedie? come<br />

organizzare il materiale? Lo si deve controllare e dividere. Il<br />

cibo è da distribuire e conservare, i vestiti...abbiamo roba<br />

per 700 persone.<br />

I pensieri si accavallano e si confondono. Le scosse che la<br />

terra trasmette non si contano più. Alle volte le senti altre<br />

volte neanche te ne accorgi. Altre le avverti ancor prima<br />

che arrivino. Se qualcuno corre...corri. Se qualcuno si alza<br />

e scatta è facile seguirlo. Dopo un po’ ti abitui e le ignori se<br />

non sei in pericolo. C’è chi riceve messaggi o sms, persino<br />

chi li ha mandati su internet e non pensa che li potremo leggere<br />

solo più avanti. Non si pensa che internet manca. Che<br />

manca la facilità di una presa di corrente. Ci chiedono se la<br />

scossa è stata sentita...se sappiamo che c’è stata. Certo che<br />

sì. Era sotto di noi.<br />

Dopo solo un giorno la stanchezza mentale e fisica di un<br />

campo estivo di quelli brensi. ma la voglia di essere ai blocchi<br />

di partenza di nuovo il giorno dopo. La puzza addosso,<br />

l’abbronzatura da muratore. La fame che c’è e non c’è. Il<br />

caffè come necessità.<br />

Siamo arrivati in un posto nel silenzio rotto dalle sirene...<br />

ce ne andiamo da un posto sentendoci fuori luogo tra chi<br />

arriva in alta uniforme e vestito gessato. La speranza è di<br />

tornare presto.<br />

In noi la coscienza di aver dato il massimo. La certezza che<br />

alcune cose...solo gli scout. Il lupetto a cui hanno salvato il<br />

foulard e l’uniforme. Gli sguardi di chi ringrazia, di chi sorride.<br />

Di chi prova a far ridere noi. Lo sguardo della distruzione<br />

ingiusta anche sulle cose nuove. La disperazione e la<br />

paura. La forza. La signora che corre incontro e ringraziando<br />

piange sulla tua spalla. Gli scout de L’Aquila e non solo,<br />

che hanno perso qualcuno o se va bene qualcosa, che hanno<br />

salvato l’uniforme sono lì. La naturalezza con cui tutti ci<br />

sono e come sono. La capacità di essere costantemente di-<br />

Adulti nello SCAUTISMO n. / 009 - pag.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!