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Rivista mensile n. 3 - Settembre 2009 Poste Italiane Sped ... - Niscemi

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Quell’ultimo fuoco…..<br />

Per tutti prima o poi viene il tempo di ritirarsi o finire il proprio<br />

compito. Ci si ritira dal lavoro andando in pensione, e<br />

lo si sa sin dal primo giorno di lavoro, ci si ritira dal mondo<br />

della scuola quando si terminano gli studi, e lo si sa sin<br />

dal primo giorno di scuola, e così via. Tutto questo è assolutamente<br />

normale e non ci pone pensieri. Ma vi assicuro,<br />

almeno per me, che non mi era mai passato per la testa,<br />

quando entrai in questo mondo, che un giorno anche io sarei<br />

andato in pensione dagli scout.<br />

Oggi mi accingo a lasciare un ruolo attivo per diventare un<br />

Senior della Sezione, ma quel che è peggio, mi accingo a<br />

lasciare un Gruppo che per 21 lunghi anni ho avuto il grandissimo<br />

onore di accompagnare attraverso momenti più o<br />

meno felici, cosa potrei dire per fare un consuntivo della<br />

mia vita Scout? molte cose senza dubbio, ma per vostra fortuna<br />

ne ho scordate tante. Vorrei comunque dire qualcosa<br />

su quelle che ritengo per me importanti.<br />

La prima volta che ebbi a che fare con questo meraviglioso<br />

mondo era il novembre del 1952 quando, forse stufi di<br />

vedermi seduto fuori dalla Tana, mi invitarono ad entrare.<br />

Non sapevo ancora che quell’ingresso nel Branco della<br />

Waingunga dell’allora A.S.C.I. Bolzaneto 2°, Gruppo che<br />

dopo pochi anni si fuse con quello di Rivarolo ed assunse il<br />

nome di Genona 51°, mi avrebbe segnato così tanto.<br />

Feci il mio iter educativo sino, all’anno prima di entrare in<br />

Noviziato quando uscii per entrare per la prima volta nel<br />

C.N.G.E.I. Purtroppo quello stesso anno la Sezione di Genova<br />

sospese le sue attività ed io l’anno successivo rientrai<br />

in A.S.C.I. nel mio vecchio Gruppo.<br />

Una tappa che reputo importantissima fu il mio ingresso<br />

nel Gruppo Genova 7° (Voltri) nella sede distaccata di Arenzano.<br />

Furono anni e ricordi bellissimi ove conobbi persone<br />

meravigliose con le quali fondammo (finalmente dicevamo<br />

noi) il Gruppo Arenzano 1°.<br />

Ricordo ancora quando ognuno dei Capi doveva portare un<br />

prototipo di fazzolettone per poter scegliere quale sarebbe<br />

diventato il simbolo del nuovo Gruppo nascente. Tengo<br />

ancora nel cassetto con orgoglio e nostalgia quel prototipo<br />

di fazzoletto arancione con il bordo verde che cucì mia moglie.<br />

Fu scelto perché spiegai che l’arancione era il colore<br />

dell’alba e simboleggiava il Gruppo che stava nascendo e<br />

il verde era la speranza che esso potesse crescere e consolidarsi<br />

nel tempo. Anche in quell’occasione, da Capo Clan<br />

(Compagnia) divenni Capo Gruppo. Nel 1975 fummo ad un<br />

passo dall’entrare nel C.N.G.E.I., sembrava tutto fatto. Io<br />

passai per primo come apripista. In quell’anno la Sezione<br />

di Genova invitò il Gruppo A.S.C.I. di Arenzano al S. Giorgio<br />

Interregionale a Calambrone dove si qualificò al primo<br />

posto.<br />

Non starò qui a tediarvi spiegando i motivi per cui il passaggio<br />

dell’Arenzano non avvenne ed io, dopo qualche anno,<br />

rientrai ad Arenzano come Capo a disposizione ma frequentando<br />

poco. Le cose presero una svolta nell’ottobre<br />

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO<br />

del 1986.<br />

Agostino Volta, allora Commissario di Sezione, mi telefonò<br />

chiedendomi, visto il mio passato nel C.N.G.E.I. ed il fatto<br />

che abitavo a Sestri, se potevo dare “senza impegno” una<br />

mano ad un nuovo Gruppo C.N.G.E.I. nato nel 1984 e ora<br />

in quel luogo. Mi invitò all’Assemblea di Sezione e… eccomi<br />

nel Genova 5. Qui inizia il mio nuovo impegno.<br />

Il 29 Novembre 1986 fondai la Compagnia Phoenix con il<br />

suo unico Rover. Dopo due anni, quando assunsi il mio<br />

nuovo incarico, lasciai al nuovo Capo Compagnia 16 Rovers<br />

di cui 14 arrivati da fuori. Una di quelli è oggi Capo Reparto.<br />

Da allora sono stato Capo Gruppo ininterrottamente per<br />

circa 21 anni e giustamente è giunta l’ora che io vada in<br />

“pensione”.<br />

Questi lunghi anni, con i suoi momenti belli, meno belli, felici<br />

e meno felici, sono stati per me indimenticabili.<br />

Abbiamo provato tutto: lo sfratto dalla nostra vecchia sede,<br />

lo scautismo di strada, l’avere una nuova sede che ancora<br />

oggi è tra le più belle della Sezione. Crescere e consolidarsi<br />

nel territorio conquistando a poco a poco la fiducia delle<br />

istituzioni locali e Comunali sino a diventare partner per il<br />

Gemellaggio Genova-Baltimora dove il Gruppo, si distinse<br />

per il servizio svolto nell’accompagnare i ragazzi americani<br />

ospiti in giro per la Liguria. I complimenti e gli elogi da parte<br />

di Circoscrizione e Comune erano all’ordine del giorno.<br />

Non è da poco il fatto che abbiamo saputo dare una immagine<br />

di noi che ha fatto scegliere all’allora Presidente della<br />

Circoscrizione di iscriversi, e oggi, a distanza di tanti anni,<br />

essere alla testa della nostra Sezione.<br />

Altra nota di soddisfazione, in primo luogo per me, fu quando<br />

i ragazzi di Arenzano mi chiesero aiuto quando l’AGESCI<br />

decise di chiudere il loro Gruppo. Riuscimmo a dargli una<br />

mano e ad accompagnarli ad essere una Sezione. Per un<br />

breve periodo ebbi l’onore, essendo a noi aggregati, di essere<br />

una volta ancora il loro Capo Gruppo.<br />

Certo non sono mancate le difficoltà. Molte volte nel mio<br />

ruolo ho dovuto comporre dissidi e incomprensioni tra Capi.<br />

Cosa che, vi posso oggi confessare, mi ha fatto molto<br />

male e mi è costata parecchia fatica, ma era il mio ruolo e<br />

dovevo espletarlo. Forse mi si potrà imputare di non essere<br />

stato fermo e deciso e di aver cercato sempre soluzioni di<br />

compromesso e apertura all’altro, qualcuno potrà anche dire<br />

di “Vogliamoce bene” ma nonostante tutto credo di aver<br />

agito come, secondo me, uno Scout deve agire perché non<br />

concepisco conflitti in questo tipo di ambiente, qualcuno<br />

forse non sarà rimasto contento e di questo me ne dolgo,<br />

però vi assicuro che ho sempre agito con lealtà e coerenza<br />

ritenendo di fare la cosa giusta.<br />

Ho e abbiamo anche conosciuto momenti di dolore come<br />

quando un nostro ex ha deciso di togliersi la vita. Questo<br />

purtroppo ha lasciato in me un segno indelebile e anche un<br />

certo senso di colpa per non aver potuto fare nulla. Non mi<br />

sono mai stancato di dire che il nostro Gruppo è e deve essere<br />

una famiglia, e come è logico una famiglia non si può<br />

dimenticare di un figlio solo perché non vive più in essa.<br />

Adulti nello SCAUTISMO n. 5/ 008 - pag. 1

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