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2 N. 21 - Gennaio-Marzo 2006 Continuaz. dalla prima pagina NOTIZIE Il presidente nazionale Ida Collu mentre discute con alcuni politici. Bollettino Informativo Roma: una manifestazione politica compatta «veri», che noi «Vogliamo pari diritti come tutti i cittadini italiani». Come ha spiegato il presidente nazionale ENS, Ida Collu: «Vogliamo essenzialmente quattro cose: fondi per l’integrazione dei disabili nelle scuole; maggiore risorse economiche per l’attuazione reale della legge 68/99; riconoscimento della Lingua dei Segni italiana come stabilito dalle direttive dell’Unione Europea; equiparazione graduale correttiva dell’indennità di comunicazione (ferma da oltre 15 anni) a quella dei ciechi». Appello al Governo per l’integrità del Fondo sociale nazionale Durante l’incontro tra ministri e presidenti delle Regioni tenutosi il 28 luglio scorso a Roma, l’assessore alle politiche sociali della Regione Veneto e coordinatore degli assessori regionali Antonio De Poli, ha richiamato e sollecitato il Governo affinchè si decida una volta per tutte e senza ambiguità a favore dell’integrità del Fondo nazionale per le politiche sociali 2005 nella misura di 1 miliardo di euro, con l’aggiunta del 2% in più derivato dall’inflazione e le modalità di erogazione alle Regioni. De Poli ha raccolto con preoccupazione le dichiarazioni e le prese di posizione allarmate provenienti a livello nazionale e locale dal mondo della disabilità, dai sindacati e dal forum del terzo settore sul pericolo del taglio del 50% delle risorse rispetto all’anno scorso con le temute, pesanti ricadute negative sul sistema del welfare e sulla tenuta dei servizi alle famiglie in Italia. Ora i presidenti delle Regioni aspettano una risposta definitiva da parte del Governo. I manifestanti hanno rivendicato anche un impegno concreto della Rai, in vista della scadenza del contratto di servizio, per garantire una piena accessibilità all’informazione attraverso la sottotitolazione e la traduzione in LIS di pro- L’ENS è in attesa di stipulare possibili convenzioni che prevedano particolari agevolazioni da parte di alcune delle principali Case automobilistiche. Si ritiene opportuno ricordare quali sono gli sconti attualmente praticati a favore dei clienti sordi per l’acquisto di autovetture. Si precisa comunque che tali sconti hanno valore indicativo, ma il concessionario può comunque praticare uno sconto superiore a quello suggerito dalla Casa madre. In genere, lo sconto non si può cumulare con eventuali promozioni in corso nonché con la permuta dell’auto usata. Esso si cumula, invece, con l'IVA agevolata al 4%. La documentazione da esibire per avere diritto allo sconto è costituita dal certificato di sordomutismo e dalla tessera associativa ENS aggiornata all’anno in corso. Gli sconti variano a seconda dei diversi modelli presenti nel catalogo delle Case automobilistiche, o anche in funzione del tipo di motore (se a benzina o diesel). PATENTINO PER CICLOMOTORI E MINIAUTO In base al nuovo articolo 116 del Codice della Strada (D.Lgs. n. 285 del 1992), il minore di 18 anni di età che abbia compiuto 14 anni può guidare un ciclomotore o la cosiddetta miniauto (vettura a tre o quattro ruote che prima si guidava senza patente) purché ottenga il certificato di idoneità alla guida (cosiddetto patentino). A decorrere dal 1° ottobre 2005 l'obbligo del patentino vale anche per chi compie la maggiore età a partire dalla medesima data e che non sia titolare di patente di guida. grammi culturali ed informativi, di informazione politica in tempo reale, nonché di trasmissioni dedicate ai sordi. Il presidente provinciale di Milano, Virginio Castelnuovo, è stato chiamato a far parte del gruppo di dirigenti ENS che si sono incontrati con i rappresentanti del Governo, per presentare le istanze dei sordi italiani. I sordi presenti a Roma sono stati in numero considerevole, ma meno di quanti erano stati due anni or sono in una simile circostanza per identica protesta. Grande affluenza si è verificata ancora dalle Regioni del Sud, e pure dalle Isole, ma meno dal Nord, tuttavia il Governo deve aver accolto il disagio dei sordi, e si spera che nella manovra Finanziaria di fine anno si troveranno dei fondi per le necessarie valutazioni della disabilità uditiva. Marco Luè Sconti per l’acquisto di automobili CASA AUTOMOBILISTICA % SCONTO ALFA ROMEO 12-14 AUDI 11-15 BMW Decide il concessionario CHEVROLET 11 CITROËN 14-21 DAIHATSU 10 FIAT 7-14 FORD 2-4 (cumulabile con promozioni) HONDA 8 HYUNDAI 10-13 JAGUAR 12-15 KIA 10-14 LANCIA 10-12 LAND ROVER 12 MAZDA Decide il concessionario MERCEDES Decide il concessionario MITSUBISHI 9-11 NISSAN 11-17 OPEL 8,5-11,5 PEUGEOT 12-24 RENAULT 9-16 SAAB 15 SEAT 15 SKODA 14 SUBARU 10 SUZUKI 10 TOYOTA 10 VOLKSWAGEN 8-18 VOLVO 8-12
Bollettino Informativo NOTIZIE Audiovestibologia-Varese in agitazione Continuazione dalla prima pagina del 13 aprile 2005, aveva riconosciuto la costituzione di «Promosordità»: Gruppo di Lavoro che affianca il presidente della Sezione Provinciale con iniziative, dallo stesso coordinate, idonee a garantire pieno diritto di cittadinanza a uomini e donne con sordità. Promosordità è formato dai soci ENS Triolo Salvatore, Mara Domini e Caron Delphine e dai collaboratori udenti Luigi Mattiato per il Servizio P.R., Letizia Capra, per i Servizi alle famiglie ed alla comunità; e Mauro Spadavecchia per l’attività di specializzazione scolastica. Evidentemente «Promosordità» ha iniziato a lavorare bene – e chi ben comincia è a metà dell’opera! – visto che l’AGUAV di Varese si è messa in agitazione e ha poi scritto alla presidente dell’ENS, Ida Collu, per «chiedere gentilmente alcuni chiarimenti..., tenendo presente che preferiremmo interloquire direttamente con un “dirigente” sordomuto...», quasi che i dirigenti dell’ENS non fossero tutti ed esclusivamente sordomuti! Ma era accaduto che il collaboratore udente di «Promosordità», Luigi Mattiato, aveva steso un rapporto sintetico, ma esauriente, portato all’attenzione della Sede Centrale ENS di Roma, che «...è solo l’avvio di un lavoro volto a fare luce su pratiche mediche e non che devono dimo- strare alla luce del sole la loro efficacia e la loro liceità» La risposta della presidente nazionale ENS non si è fatta attendere, ma solo per rimarcare che nelle sue rinnovate doglianze, la Basso è prodiga di richiami, rapporti di «trasparenza e collaborazione» tra le nostre associazioni, di «rispetto e tolleranza» e di «cordialità», ecc., ma poi nella realtà accade che la stessa Basso voglia «...scongiura- 3 N. 21 - Gennaio-Marzo 2006 re il rischio che venga approvato il disegno di legge sul riconoscimento della Lingua dei Segni!» e quindi l’ENS non accetta che venga messa in discussione la nostra legittimazione ad agire nell’interesse della categoria, che per l’ENS non è solo un diritto, ma soprattutto un dovere che trova fondamento in una legge dello Stato. Marco Luè Convegno a Milano sulla sordità infantile Promosso dall’Azienda Ospedaliera Niguarda Ca’ Granda di Milano, si è svolto sabato 19 novembre, presso l’Aula Magna dello stesso imponente ospedale milanese il Convegno su «Identificazione, diagnosi e terapia precoce della sordità infantile». La sordità è un disturbo che interessa da 2 a 3 bambini su mille, e la deprivazione uditiva può causare gravissimi disturbi allo sviluppo del linguaggio e delle capacità di comunicare e di socializzare, per cui la diagnosi e l’intervento precoce dei disturbi uditivi nella primissima infanzia stanno entrando nella pratica clinica della grande maggioranza dei Paesi occidentali, USA ed Unione Europea in testa. Al Convegno del 19 novembre 2005 - presenti il presidente Castelnuovo e lo scrivente - erano programmati interventi di rinomati audiologi, otorino, pediatri, analisti, ed altri professionisti del campo. Il primo relatore, Umberto Ambrosetti, audiologo dell’Ospedale Maggiore milanese, ha elencato le principali cause della sordità infantile, ed ha osservato che, oltre che «curare» i disturbi uditivi, «...è necessario valutare anche la persona, non solo l’orecchio...», e comunque ancora oggi almeno il 30/40% delle cause sono ignote. Sono poi seguite le relazioni del pe- diatra dott. Besana e del neurofisiopatologo Pastorino sull’incidenza (“screening”) delle cause di sordità alla nascita, mentre il prof. Grandoni, di ingegneria biomedica del CNR di Milano, ha sostenuto che l’orecchio bionico non è più sperimentale, quindi non si dovrebbe più menzionare il termine «sordomutismo». Nella seconda sessione della mattina, i dott. Pietro Castorina, Maria Cristina Patroso e Silvana Penco, esperti del Laboratorio di Genetica medica, in «Consulenza genetica e sordità», hanno evidenziato l’opportunità di avere le necessarie informazioni, per le coppie, della possibilità di concepire figli pure sordi. La trattazione più appropriata mi è parsa quella del dott. Emilio Brunati, che trattando della «Costruzione di un sistema di cura integrato per il bambino sordo», ha considerato che il problema cri- (1) I segnali sonori vengono raccolti da un microfono e convertiti in un segnale elettrico – (2) Questo segnale raggiunge il processore vocale dove viene "codificato" (convertito in uno speciale schema di impulsi elettrici) – (3) Questi impulsi vengono inviati alla bobina quindi vengono trasmessi attarverso la pelle integra (a mezzo di onde radio) all'impianto – (4) L'impianto invia una serie di impulsi elettrici agli elettrodi presenti nella coclea – (5) Il nervo acustico raccoglie questi piccoli impulsi elettrici e li invia al cervello – (6) Il cervello riconosce questi segnali come segnali sonori. tico di apprendimento è quello dopo la pubertà, quando il percorso è orientato verso l’accettazione della menomazione uditiva e l’adattamento ad essa. Dopo l’intervallo-buffet, il dott. Umberto Maldera, audiologo, ha elencato le condizioni per una adeguata terapia protesica, e dopo di lui la dottoressa Matelda Mazzocca,otorinolaringoiatra, ha spiegato che, dopo la diagnosi, non ci si basa su un solo metodo educativo, ma sulle necessità individuali del bambino sordo. L’ultimo relatore, il dott. Sandro Burdo, è andato controcorrente, evidenziando che nel suo reparto di «Audiovestibologia», all’Ospedale di Varese, l’impianto cocleare, di cui ha mostrato un video con diversi bambini impiantati, non è considerata una protesi, ma un vero e proprio organo sensoriale, per cui quei bambini «...non avranno mai bisogno di un interprete dei segni», facendo evidente riferimento alle due interpreti che erano in sala. Era la volta degli interventi - tutti gli altri si erano limitati a chiedere chiarimenti sui costi degli impianti cocleari... - e ne ho approfittato per complimentarmi dell’interesse di tanti illustri luminari della scienza per i bambini sordi, alcuni di loro infatti avevano rimarcato che occorre considerare la persona, non solo la sua minorazione uditiva. Invece il dottor Burdo aveva dichiarato esplicitamente che i bambini impiantati sarebbero stati udenti a tutti gli effetti, e che le interpreti non sarebbero più servite alla nuova generazione di sordi. Chiedevo quindi a Burdo di spiegare alcuni particolari, per esempio circa la pratica dello sport agonistico e altre questioni simili, facendo presente che quei bambini da lui impiantati dovevano essere costantemente seguiti dai familiari, col rischio che non sarebbero mai diventati autonomi. Ma Burdo ha glissato le domande affermando che le interpreti avevano male riportato il suo discorso... e causando un diretto intervento anche delle interpreti, e mi auguro che anche il pubblico, e in primo luogo i medici presenti, abbiamo compreso la volubilità di Sandro Burdo e ne terranno conto. Marco Luè
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