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18 gazzetta blocco 23-30.pdf - La Gazzetta del Medio Campidano

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CINEMA<br />

di Alessandro Foddis<br />

SPECIALE RESIDENT EVIL<br />

Resident Evil: Retribution è<br />

il quinto capitolo <strong>del</strong>la saga<br />

targata “Resident Evil” che<br />

ha visto in questi dieci anni<br />

la mo<strong>del</strong>la, e oramai attrice,<br />

Milla Jovovich, in arte Alice<br />

nella serie, diventare la<br />

più spietata ammazza-zombi<br />

e mostri di vario tipo,<br />

come cani mutati geneticamente,<br />

mostruosi umanoidi<br />

e mostri indefiniti che non si<br />

capisce che cosa erano prima<br />

di incontrare il T-Virus.<br />

Dalla regia Paul W.S. Anderson<br />

con la bellissima Milla Jovovich<br />

, alla quale l’età non ha<br />

sciupato la bellezza, anche se<br />

inizia ad essere comunque un<br />

po’ più rotondetta di viso. <strong>La</strong><br />

trama ci trasporta in un futuro<br />

apocalittico dove il T-virus<br />

mortale <strong>del</strong>la società farmaceutica<br />

Umbrella Corporation continua<br />

a devastare la Terra, trasformando<br />

la popolazione<br />

mondiale in legioni di zombie<br />

affamati di carne umana. Alice,<br />

si legge Elis, l’unica e ultima<br />

speranza per la razza umana,<br />

si risveglia all’interno di<br />

una struttura segreta, una ex<br />

base sovietica dove l’Umbrella,<br />

malvagia multinazionale,<br />

sperimenta le sue armi biologiche.<br />

Senza un rifugio sicuro,<br />

Alice continua a cercare i responsabili<br />

<strong>del</strong>l’epidemia che<br />

ha trasformato l’umanità in<br />

un’orda di zombi e mostri mutanti;<br />

un inseguimento che la<br />

condurrà da Tokyo a New<br />

York, Washington D.C. e Mosca,<br />

un viaggio che culminerà<br />

con una sconcertante rivelazione<br />

che la costringerà a rimettere<br />

in discussione tutte le sue<br />

certezze. Con l’aiuto di nuovi<br />

alleati e vecchi amici, Alice dovrà<br />

combattere per sopravvivere<br />

abbastanza a lungo da sfuggire<br />

ad un mondo sull’orlo <strong>del</strong>l’oblio.<br />

Insomma niente di<br />

nuovo per certi versi, il film<br />

viaggia tra genere Aliens e coreografie<br />

stile Matrix, sembra<br />

poi che questo sia il penultimo<br />

capitolo <strong>del</strong>la serie che ci ha<br />

fatto compagnia in questi anni.<br />

Resident Evil: Retribution agli<br />

amanti e fans <strong>del</strong>la serie e dei<br />

videogiochi non è piaciuto,<br />

mentre in generale gli amanti<br />

<strong>del</strong> genere horror fantascientifico<br />

lo hanno trovato interessante<br />

ma non si sono particolarmente<br />

esaltati. Difatti risulta<br />

essere un film fiacco nonostante<br />

il 3D e le infinite sparatorie<br />

e colpi di arti marziali, che<br />

sicuramente aiutano a dare la<br />

suspense ma è sembrato comunque<br />

tutto un po’ stancante<br />

e, diciamo la verità, anche un<br />

po’ prevedibile. <strong>La</strong> critica ha<br />

detto che “Un immenso caos<br />

narrativo regna sovrano, mostrando<br />

il fianco ad una mancanza<br />

di idee che stavolta ha<br />

raggiunto picchi davvero insostenibili”,<br />

mentre quella <strong>del</strong><br />

fan club l’ha definito anche<br />

peggio: “ Un luna park di<br />

sparatorie e mostri giganti, ma<br />

è anche un film assolutamente<br />

superficiale, persino stupi<strong>del</strong>lo<br />

nel cercare di scimmiottare<br />

il videogame ispiratore”. Insomma<br />

le prime perplessità su<br />

una povertà di idee per realizzare<br />

i sequel sono iniziate con<br />

il quarto capitolo Resident evil<br />

afterlife, ma ora con questo<br />

quinto capitolo si capisce che<br />

non si sa dove andare a parare.<br />

Paul W.S. Anderson, creatore<br />

<strong>del</strong>la serie, è evidentemente<br />

troppo innamorato <strong>del</strong> suo<br />

modo di fare cinema standardizzato,<br />

ma soprattutto <strong>del</strong>la<br />

bella moglie Milla Jovovich a<br />

cui regala troppi primi piani.<br />

Resident Evil: Damnation è un<br />

film in computer grafica prodotto<br />

da Capcom e Sony Pictures<br />

Entertainment Japan,<br />

uscito in versione digitale su<br />

PlayStation Network e Xbox e<br />

in DVD e Blu-ray Disc, dal 3<br />

SAPERNE DI PIÚ<br />

Siete a casa. Finito di cenare, prendete il DVD che avete acquistato<br />

al supermercato o in edicola e lo inserite nel lettore,<br />

lo avviate e prima di poter vedere il film dovete sorbirvi uno<br />

spot nel quale la SIAE vi spiega che scaricare un film o un<br />

disco è come rubare una borsa o un profumo. A volte vi spiega<br />

anche che il mancato guadagno arrecato dal vostro comportamento<br />

fuorilegge comporta la perdita di posti di lavoro e affama<br />

gli artisti. Direte voi, “ma io l’ho comprato, il DVD!”:<br />

non fa niente, pare di sentire la replica, tanto lo sappiamo che<br />

scarichi anche tu. E infatti lo stesso spot passa anche prima<br />

<strong>del</strong>la proiezione cinematografica per la quale avete pagato il<br />

biglietto e comprato snack a dei prezzi che scandalizzerebbero<br />

un gioielliere <strong>del</strong>la Costa Smeralda. <strong>La</strong> mala fede e la violazione<br />

di legge sono presunte, tant’è che in tutta Europa (con<br />

ottobre sarà proiettato in Italia.<br />

È il seguito di Resident Evil:<br />

Degeneration ed è diretto da<br />

Makoto Kamiya e prodotto da<br />

Hiroyuki Kobayashi. <strong>La</strong> storia<br />

di Resident Evil: Damnation,<br />

incentrata su armi bio-organiche<br />

usate in una guerra in Europa<br />

, vede il ritorno di Leon S.<br />

Kennedy come protagonista.<br />

Questo film precede gli eventi<br />

<strong>del</strong> nuovo videogioco <strong>del</strong>la<br />

CAPCOM Resident Evil 6. <strong>La</strong><br />

trama ci racconta di come<br />

l’agente speciale statunitense<br />

Leon, personaggio creato e più<br />

che altro famoso per chi è un<br />

fan <strong>del</strong>la serie dei videogiochi,<br />

si infiltra in un piccolo paese<br />

<strong>del</strong>l’Europa orientale per verificare<br />

le voci su un uso bellico<br />

<strong>del</strong>le Bio Organic<br />

Weapons (B.O.W.). Subito<br />

dopo ordini diretti <strong>del</strong> governo<br />

degli Stati Uniti lo forzano ad<br />

abbandonare immediatamente<br />

la missione. Deciso a scoprire<br />

la verità, Leon ignora l’ordine<br />

ed entra nel campo di battaglia<br />

per porre fine alla catena di tragedie<br />

causate dalle B.O.W. Un<br />

doppio appuntamento targato<br />

Resident Evil ci aspetta in questi<br />

mesi al cinema, sembra che<br />

il Resident Evil: Damnation abbia<br />

avuto anche un parere positivo<br />

da parte dei fan criticoni<br />

<strong>del</strong>la serie e dagli amanti <strong>del</strong>le<br />

Anime targate Japan. In conclusione<br />

ho voluto chiedere all’amico<br />

Alessio <strong>del</strong>la rubrica<br />

Profezie 2012 se esiste qualche<br />

cosa di simile all’Umbrella<br />

Corporation e se poteva scrivere<br />

qualche cosa sulla sua rubrica:<br />

stiamo a vedere cosa tira<br />

fuori ...<br />

di Alessio Essaouria<br />

Qualche tempo fa mi è stato chiesto se esiste<br />

veramente una multinazionale simile all’Umbrella<br />

Corporation, con le stesse sue caratteristiche,<br />

anche perché mi è stato fatto notare che<br />

il termine “umbrella” indica in generale<br />

un’azienda fittizia e viene usato dai manager<br />

e dai capitani <strong>del</strong>le grosse industrie durante le<br />

loro riunioni e i corsi di aggiornamento su<br />

nuove strategie di marketing e di nuovi settori<br />

economici da conquistare, in sostanza tutto<br />

quello che le grandi multinazionali fanno per<br />

arricchirsi creando nuove esigenze nella popolazione<br />

mondiale. Un giorno un mio nipote<br />

mi ha chiesto “zio, ma i cellulari ed internet<br />

c’erano quando eri ragazzino? e ovviamente<br />

gli ho detto di no e che comunque c’erano i<br />

normali telefoni e ci si incontrava in piazza ad<br />

una certa ora. Mio nipote mi ha guardato dispiaciuto,<br />

quasi come se fossi vissuto senza<br />

chissà quale bene. Ora bisogna però spiegare,<br />

a grandi linee, cos’è Umbrella Corporation a<br />

chi come me non è amante <strong>del</strong> genere videogiochi<br />

splatter e cinema fantascienza e horror<br />

che tanto piace all’amico Alessandro <strong>del</strong>la rubrica<br />

sul cinema. Caro Alessandro, che ne dici<br />

di una recensione di un film su una bella storia<br />

d’amore di cui ci sarebbe bisogno? Di horror<br />

ne vediamo già tutti i giorni nei telegiornali.<br />

Torniamo a noi, nell’immaginario Umbrella<br />

Corporation è una multinazionale senza<br />

scrupoli con interessi nelle biotecnologie,<br />

farmaceutica, apparecchi medici, computer,<br />

software e ingegneria genetica che grazie ad<br />

un contratto con la Difesa degli Stati Uniti<br />

progetta e sviluppa armi biologiche. Questa<br />

multinazionale ha anche un volto pubblico,<br />

infatti è produttrice di sofisticati cellulari e<br />

computer, cosmetici, bibite, detersivi, snack e<br />

in generale di beni di consumo di utilizzo quotidiano.<br />

L’Umbrella ha sedi in tutte le grandi<br />

città <strong>del</strong> mondo; in Italia a Roma, poi vi sono<br />

sedi nel Nord America, in Russia, in alcune<br />

isole <strong>del</strong> Nord Europa e <strong>del</strong>l’oceano Pacifico.<br />

Sembra che proprio nelle isole ci siano i laboratori<br />

per lo studio di virus, batteri e varie armi<br />

biologiche. Umbrella Inc. è la parte amministrativa<br />

<strong>del</strong>la multinazionale, cioè quella che<br />

si occupa di seguire gli uffici legali, i reclami<br />

(NON) EQUO COMPENSO<br />

la sola eccezione di Regno Unito, Irlanda, Cipro, Lussemburgo<br />

e Malta) e altrove nel mondo (Stati Uniti, Canada ecc.)<br />

viene imposta una tassa sui CD e DVD vergini, pennine USB,<br />

hard disk, schede di memoria e supporti di memorizzazione in<br />

genere, tassa che dovrebbe risarcire i detentori <strong>del</strong> diritto d’autore<br />

<strong>del</strong> mancato guadagno. Ogni file scaricato è una canzone<br />

(o un film) in meno venduta, giusto? No, sbagliato. Nei giorni<br />

scorsi American Assembly, un forum indipendente affiliato alla<br />

Columbia University, ha pubblicato i risultati di un’indagine<br />

sulla consistenza e provenienza <strong>del</strong>le collezioni musicali degli<br />

americani e dei tedeschi. Dallo studio (reperibile in inglese<br />

all’indirizzo piracy.americanassembly.org) risulta che la dimensione<br />

media <strong>del</strong>le collezioni musicali è di 1444 canzoni, una<br />

media sollevata da un piccolo gruppo (il 5% <strong>del</strong> totale) che<br />

25 ottobre 2012 29<br />

Le profezie <strong>del</strong> 2012<br />

UMBRELLA CORPORATION CERCA<br />

PERSONALE SPECIALIZZATO<br />

sui suoi prodotti, le buste paga dei dipendenti,<br />

le forniture per i laboratori e per il suo esercito<br />

privato, inoltre stipula i contratti con enti<br />

pubblici e privati per la fornitura di servizi che<br />

vanno dalla sorveglianza degli ambienti alla<br />

normale distribuzione di materiale di cancelleria<br />

sino alla fornitura di caffé e snack per le<br />

macchine distributrici sparse in tutto il mondo.<br />

Molti rimasero allibiti quando lo scorso<br />

12 giugno un camper <strong>del</strong>la Umbrella Corporation<br />

attraversava le vie di Roma invitando<br />

tutti a presentarsi nel centro di reclutamento<br />

allestito nel piazzale di Ponte Milvio. Si pensò<br />

subito ad uno scherzo, invece era stato allestito<br />

un vero ufficio mobile <strong>del</strong>l’Umbrella<br />

Inc. per il reclutamento <strong>del</strong> personale. Figure<br />

ricercate per entrare nel team Unbrella? Medici,<br />

biotecnologi, tecnici di laboratorio, informatici,<br />

ingegneri e diverse qualifiche di tecnici,<br />

dai chimici agli elettronici, elettrotecnici<br />

e meccanici. In molti rimasero perplessi per<br />

una particolare ricerca di personale con una<br />

formazione militare, specialmente con esperienza<br />

in missioni di pace in zone di guerra. Il<br />

camper rimase due settimane a raccogliere curriculum<br />

ed effettuare colloqui con gli psicologi<br />

<strong>del</strong>l’Umbrella per poi spostarsi in un’altra<br />

capitale. Risultò poi un reclutamento di comparse<br />

per un film che sarebbe stato girato proprio<br />

in alcune capitali europee. Ma in molti si<br />

sono chiesti perché per una ricerca di comparse<br />

per un film c’era bisogno di chiedere curriculum<br />

così specifici. Umbrella Corporation<br />

esiste? Molti cospirazionisti puntano l’indice<br />

contro una presunta Joy adventure <strong>del</strong>le grosse<br />

multinazionali come Microsoft, Monsanto,<br />

Fondazione Rockfeller , Opel, Avon, Nestlé e<br />

tante altre grandi aziende e banche che collaborano<br />

come in un’unica setta e che altro non<br />

sono che i fantomatici Illuminati, con l’unico<br />

scopo di conquistare il mondo. Insomma, c’è<br />

da crederci? Certo che no, ma se volete potrete<br />

inviare il curriculum. Il sito internet è<br />

www.umbrellacorporation.net, e nella home<br />

page basta cliccare sulla dicitura <strong>La</strong>vora Con<br />

Noi e inserite i vostri dati... e sarete contattati<br />

molto presto. Come recita lo slogan, “Umbrella<br />

si prende cura di te”.<br />

di Alessandro Bordigoni<br />

possiede collezioni di oltre 10.000 canzoni. Gli utenti <strong>del</strong>le<br />

reti peer-to-peer (eMule, BitTorrent, ecc.) sono prevedibilmente<br />

coloro che posseggono le collezioni più grandi: il 37% in<br />

più rispetto agli altri. Questa differenza deriva da files scaricati<br />

illegalmente, da files scambiati con amici e parenti ma<br />

anche dal fatto che gli utenti <strong>del</strong> peer-to-peer acquistano legalmente<br />

più musica di chi non accede a questi canali di scambio.<br />

I risultati per la Germania mostrano lo stesso fenomeno,<br />

peraltro confermato da moltissimi altri studi: chi ama la musica,<br />

la scarica e la compra, e scarica molta musica che se non<br />

riuscisse a scaricare non acquisterebbe comunque. Le major<br />

<strong>del</strong>la musica, per difendere una visione <strong>del</strong> mercato musicale<br />

non più attuale (e il successo di piattaforme come iTunes lo<br />

dimostra) fanno la guerra ai loro migliori clienti.

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