17.06.2013 Views

EBRAISMO (Catechesi nell') 1. Periodo biblico. Al centro della ...

EBRAISMO (Catechesi nell') 1. Periodo biblico. Al centro della ...

EBRAISMO (Catechesi nell') 1. Periodo biblico. Al centro della ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

EUCARISTIA<br />

ne piena dei fedeli alla messa, pongono le<br />

basi a un progressivo rinnovamento <strong>della</strong> C.<br />

dell'E., favorito e promosso dai documenti<br />

del Vat. II, dalla riforma liturgica, dai nuovi<br />

catechismi e dai documenti episcopali. Per<br />

l'Italia è doveroso segnalare il documento<br />

Eucaristia, comunione e comunità, edito dalla<br />

CEI (1983).<br />

4. Linee per una C. dell'E. Dagli apporti delle<br />

varie discipline che studiano l'E. e dalle<br />

concrete situazioni in cui si svolge la C. su<br />

di essa appaiono tre linee principali, che però<br />

si intrecciano e si intersecano, secondo le<br />

esigenze degli uditori e le articolazioni dell'esposizione.<br />

al Linea biblica. È seguita in ogni esposizione<br />

<strong>della</strong> storia <strong>della</strong> salvezza, <strong>della</strong> vita di<br />

Gesù e delle attività delle comunità apostoliche.<br />

Si riconosce che nei racconti evangelici<br />

la Cena è posta a cerniera fra la missione<br />

di Gesù e la sua morte-risurrezione. In essa<br />

il Signore riassume e svela il senso <strong>della</strong> sua<br />

vita, dà significato agli avvenimenti che seguiranno,<br />

fonda la comunità dei suoi discepoli<br />

come fraternità conviviale dedicata a<br />

continuare la sua opera. I gesti e le parole di<br />

Gesù, tramandati da 1 Cor 11,23-27 e dai<br />

Sinottici, hanno riferimenti espliciti e allusivi<br />

alle Scritture, agli eventi ivi narrati e alle<br />

promesse ivi contenute, per cui una catechesi<br />

sulla Cena deve richiamare questo contesto<br />

seri rturistico: il sacrificio e banchetto <strong>della</strong><br />

Pasqua (Es 12); il rito di alleanza al Sinai<br />

(Es 24); il sangue dell'espiazione sacrificate<br />

(Lv 4-6 e 16); il banchetto escatologico tIs<br />

25,6-10; 55,1-3); il sacrificio del Servo di<br />

labvè (ls 53), la nuova alleanza promessa<br />

(Ger 31,31-34). Inoltre il contesto celebrativo<br />

dell'ultima Cena deve essere evocato come<br />

significativo di ciò che Gesù ha fatto e la<br />

Chiesa continua: se non è stato un banchetto<br />

pasquale, esso è stato uno dei pasti sacri<br />

giudaici comportante la preghiera di benedizione<br />

e di rendimento di grazie, strutturata<br />

come memoria viva delle opere salvificbe di<br />

Dio e invocazione perché si attuino ancora<br />

(vedi L. Della Torre, Pregare l'eucaristia.<br />

Preghiere eucaristiche di ieri e di oggi per la<br />

catechesi e l'orazione, Queriniana, Brescia,<br />

1982).<br />

In questa linea diventano importanti anche<br />

le rare descrizioni dell'E. nelle comunità del<br />

NT, notando che di essa non si parla mai in<br />

modo teorico, ma la si presenta sempre in<br />

situazione, per mostrarne il senso che ha per<br />

la fede e la vita di quelle comunità. Il ci-<br />

260<br />

tato documento CEI descrive la comunità di<br />

Gerusalemme (nn. 21-25), dove la « frazione<br />

del pane» (AI 2,42) è intimamente connessa<br />

con la comunione fraterna e la condivisione<br />

dei beni; e quella di Corinto (nn. 26-31), richiamata<br />

da Paolo a scoprire il senso dell'E.<br />

nel riconoscere il «corpo del Signore» <strong>nell'</strong>assemblea,<br />

a superare le divisioni interne,<br />

a usare i carismi per il bene comune (1 Cor<br />

14), a condividere i doni ricevuti. Si può anche<br />

evidenziare la portata eucar. che i Sinottici<br />

danno alla moltiplicazione dei pani, massimo<br />

segno messianico compiuto da Gesù, e<br />

che vede i discepoli in primo piano (Mc 6,33-<br />

44; 8,1-9) per dire alle future assemblee<br />

eucar. che esse hanno il compito di continuare<br />

la prassi messianica del Signore (J. M.<br />

Van Cangh, La multiplication des pains et<br />

l'eucbaristie, Paris, Cerf, 1975). Anche la sostituzione<br />

che Go 13,1-21 fa dell'E. con la<br />

lavanda dei piedi, e il successivo «mandato»<br />

dell'amore fraterno, è un'operazione cat.<br />

per dire alle comunità cristiane che esse realizzano<br />

il senso <strong>della</strong> Cena di Gesù facendosi<br />

accoglienti e ospitali. Le 22,23-30 è una C.<br />

sul servizio inserita nel contesto eucar. Questa<br />

linea cat. può trovar giovamento <strong>nell'</strong>interpretazione<br />

di X. Léon-Dufour (Condividere<br />

il pane eucar. secondo il NT, Leumann-<br />

Torino, LDC, 1983) che dalla Cena vede partire<br />

due tradizioni, entrambe vincolanti per<br />

la Chiesa, l'una liturgica e l'altra esistenziale<br />

che trovano attuazione nella celebrazione e<br />

nella carità fraterna.<br />

b) Linea liturgica. Rìallacciandosi alla C. mistagogica<br />

dei Padri e nella scia <strong>della</strong> partecipazione<br />

piena oggi richiesta dalla messa, si<br />

sta sviluppando una promettente C. che fa<br />

percepire il mistero celebrato, per viverlo<br />

poi <strong>nell'</strong>esistenza, « attraverso i riti e le preghiere»<br />

(SC 48). L'istruzione Eucbaristicum<br />

1l1ysterium (1966, nn. 14-15) dice che questa<br />

C. « inizia dai riti e dalle preghiere che ricorrono<br />

nella celebrazione, per renderne chiaro<br />

il senso, soprattutto quello <strong>della</strong> grande<br />

preghiera eucar.» e che deve « condurre i<br />

fedeli alla profonda comprensione del mistero<br />

che tali riti e preghiere significano e compiono».<br />

Il citato documento CEI descrive<br />

questo metodo ai nn. 34-35 e lo applica, almeno<br />

parzialmente, nei nn. 36-55. Tale C.<br />

non restringe l'attenzione agli elementi essenziali<br />

<strong>della</strong> Cena del Signore, ma la estende<br />

a tutta la celebrazione, evitando di frammentarsi<br />

sui singoli gesti e cogliendo i grandi<br />

segni: l'assemblea, i ministeri in essa esercitati,<br />

la struttura dialogica <strong>della</strong> liturgia <strong>della</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!