introduzione alla profezia e all'apocalittica - Home Page FTTR
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5. conferma: «Non temere... sono con te!»<br />
6. ordinazione = azione simbolica e parole; spesso con ripresa e riassunto del contenuto della missione<br />
(corrisponde al “segno” nel racconti di vocazione dei salvatori)<br />
Caratteristica di questo tipo di vocazione è l’aspetto dialogico tra Dio e il profeta (cf. Ger<br />
1,4-10 = 4-5+6+7+9-10; Ez 2,1-3.4-11; Es 3-4; Gdc 6,11-24, Gedeone). Ambiente umano<br />
di riferimento è il rapporto padrone-servo: Gen 24,37-38.39.40-41.42-48 (Abramo e il servo<br />
inviato); Am 3,7: «JHWH non fa nulla senza aver rivelato il suo disegno ai suoi servi i<br />
profeti» (profeti «servi» di Dio + genere militare).<br />
3°. tipo: «manda me...» = re-consigliere<br />
Schema<br />
1. consiglio divino = teofania: Dio in trono + la corte celeste (cf. Gb 1-2)<br />
2. domanda di un volontario: «Chi?»<br />
3. uno si offre<br />
4. ordine di missione<br />
Più degli altri sottolinea la libertà dell’uomo: Il profeta si offre volontario, senza esitazione,<br />
timore o lamento. Si avverte l’entusiasmo, la prontezza, una fede incondizionata, senza sapere<br />
esattamente ciò che sarà richiesto. Combina l’iniziativa divina con la libertà umana<br />
(cf. Michea ben Ymla 1Re 22,19-22 = 2Cr 18,18-21; Isaia 6,1-4.5-7.8a.9b.9-10.11-13<br />
[11a.11b-13]; Ez 1,27[26]. 28.29; Ez 1-3 combina i tre tipi insieme). Esperienza umana di<br />
riferimento: la corte. Prima della vocazione di Michea, Acab e il suo consiglio cercano un<br />
altro profeta (1Re 22,5-12 + 15). I profeti sono “consiglieri di Dio” (cf. Ger 23,16.18;<br />
23,22), Dio è Re in trono: trascendenza, ma intimità. Il profeta è ammesso al consiglio (intimità),<br />
elevato <strong>alla</strong> sfera divina; altrove Dio scende.<br />
4°. tipo: «ripeti... io ascolto» = maestro-discepolo<br />
Schema (cf 1 Sam 3: vocazione di Samuele)<br />
3 appelli sono incompresi: 4-5.6-7.8-9; il 4° è decisivo: 10-14:<br />
1. apparizione e appello: 10a<br />
2. accoglienza: 10b<br />
3. ordine di missione: 11-14<br />
4. esecuzione: 15-18<br />
Ambito: l’educazione familiare (sapienziale), cf. la Pasqua e la domanda del bambino (Es<br />
12,26-27; Dt 6,20-25).<br />
Conclusione<br />
• Il «genere vocazione» (Berufungsgattung) in più schemi rivela nei singoli profeti diverse<br />
autocoscienze: come inviati militari, servitori confidenti plenipotenziari, consiglieri<br />
regali, discepoli che si lasciano istruire. Ogni vocazione conserva il suo carattere individuale<br />
e unico. In tutti i tipi vi è un elemento comune, una missione per la parola: è<br />
messaggero di Dio.<br />
• L’iniziativa viene da Dio: è una «chiamata-elezione» per una missione di servizio; invia<br />
ad annunciare, senza badare <strong>alla</strong> perfezione personale. L’appello però esige obbedienza<br />
ed esprime urgenza: Dio attende una risposta di totale disponibilità nella fede;<br />
spesso il profeta non sa che dovrà fare.<br />
• Il chiamato avverte un appello irresistibile, ma conserva la libertà significata o nell’offerta<br />
spontanea (Is 6,8b) o nelle obiezioni, nelle richieste di spiegazione e nei dubbi<br />
(Ger 1,4-10; Ez 2,1-3,3.4-11; Gdc 6,11-24). Il fatto costituisce la svolta decisiva della<br />
sua vita.<br />
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