Albrecht Dürer, san Girolamo nel suo studio (xilografia) 2
Bibliografia 3 I PROFETI NELLA RICERCA BIBLICA MODERNA P.H.A. NEUMANN, Das Prophetenverständnis in der deutschsprachigen Forschung seit Heinrich Ewald, in: IDEM (Hrsg), Prophetenforschung seit H.Ewald, Wissenschaftliche Buchgesellschaft 1979, pp. 1-51. J.L. SICRE DIAZ, La investigacion profetica en este siglo, in: L. ALONSO SCHÖKEL-J.L. SICRE DIAZ, Profetas, 2 voll., Ediciones Cristianidad, Madrid 1980 (it. I Profeti, 1 vol., Borla, Roma 1984), vol. I, pp. 29-80. J. BLENKINSOPP, Storia della <strong>profezia</strong> in Israele (Biblioteca Biblica 22), Queriniana, Brescia 1997 [Prolegomena: Definizione dell’oggetto di studio, pp. 15-52]. 1. Concetto tradizionale Cristiano: i profeti sono i precursori e i preditori di Cristo. Giudaico: il profeta trasmette la legge, scritta e orale. Al massimo, esplicita ciò che era solo implicito nella rivelazione sinaitica. L’epoca della rivelazione si conclude con l’ultimo profeta (b.Sanh. 11a; b.Yoma 9b; b.Sotah 48b). Tuttavia, la <strong>profezia</strong>, di fatto, continua nella composizione dell’opera scritta. 2. Critica moderna «Uno dei risultati più significativi della ricerca biblica del XIX sec. fu la riscoperta della <strong>profezia</strong> come una categoria religiosa distintiva» (Blenkinsopp). 2.1. Metodo della critica letteraria. Distingue il messaggio «autentico» dalle «aggiunte» posteriori. Dimentica o è indifferente al contesto politico e culturale di Israele. 2.1a. Considera il profeta con un messaggio per il presente; esso rappresenta il culmine etico e spirituale della coscienza religiosa di Israele. Trascura il periodo postprofetico come decadenza e presenta negativamente il giudaismo del 2° tempio. 2.1b. Nel caratterizzare il profeta si avverte l’influsso delle ideologie. Romantica: Herder, Eichhorn, Delitzsch. Il profeta è il «genio religioso». Hanno poca stima per le istituzioni religiose e rituali in particolare. Idealista: Ewald, Duhm. Il profeta è il punto fondamentale per l’interno sviluppo della religione israelitica. Ewald offre un quadro ideale: i profeti sono uomini che fanno germogliare il germe di verità, posto in loro, ma altrimenti morto o spento. È l’interprete e proclamatore del pensiero di Dio; un apostolo del rinnovamento spirituale, impegnato e coinvolto negli eventi del suo tempo. Egli stesso, per il suo impegno «profetico», dovette subire le ire di Bismark con la prigione e la privazione della cattedra. Duhm, considera l’ideale etico dei profeti come l’essenza della vera religione, sorgente d<strong>alla</strong> esperienza diretta e interiore, personale di Dio. Enfatizza perciò la missione, le visioni e le esperienze straordinarie del profeta. Nel suo commentario a Isaia pone per primo il problema del Tritoisaia [esplicita il suo metodo]; distingue tre stadi di sviluppo nella religione ebraica: mosaismo, profetismo, giudaismo.