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LE SEPOLTURE ANOMALE IN ITALIA: - sepoltureanomale.org

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Un caso particolare: i colerosi di Benabbio (Lu)<br />

possiamo dedurre che le prime sepolture realizzate sono quelle localizzate di fronte alla fac-<br />

ciata nord della chiesa (Settore D), mentre le ultime sono quelle realizzate a sud, lungo il fian-<br />

co delledificio religioso. A conferma di ciò si aggiunge il fatto che alcuni individui deposti<br />

nel Settore D presentano una gettata di calce a contatto diretto con lo scheletro, presumibil-<br />

mente con lo scopo di prevenzione antisettica. È quindi probabile che le prime vittime del co-<br />

lera siano state ricoperte in parte con questo strato di calce, credendo che impedisse al morbo<br />

di diffondersi ulteriormente; vedendo successivamente che ciò non avveniva, i fossores hanno<br />

deciso di abbandonare questa pratica, che oltretutto era piuttosto dispendiosa di tempo e dena-<br />

ro. Una volta rimosso il blocco di calce gli archeologi hanno constatato che, nei punti in cui<br />

era a contatto con il corpo, era rimasto impresso il calco dello spessore dei muscoli e della<br />

carne dellindividuo e perfino limpronta del tessuto del sudario, ormai decomposto. Questo<br />

ritrovamento ha permesso di fare chiarezza sulla pratica funeraria utilizzata per seppellire i<br />

cadaveri dei colerosi nellOttocento, che quindi, al momento della deposizione, venivano av-<br />

volti in un lenzuolo, il cui impiego era già suggerito dalla compressione complessiva dei corpi<br />

rinvenuti. Sempre nel Settore D è emersa una situazione piuttosto complicata: quattro tombe<br />

ottocentesche, disposte in modo perpendicolare rispetto alla facciata della chiesa, intercettano<br />

altre inumazioni, di epoca medievale, e si interrompono dopo 30-40 cm, alla vista delle ossa<br />

più antiche. Linterpretazione che pare più probabile è che gli addetti alla sepoltura abbiano<br />

interrotto lo scavo delle fosse ed abbiano rinunciato a deporvi i corpi dei colerosi per rispetto<br />

dei resti umani più antichi 112 . Molto interessante è anche un gruppo composto da quattro fosse<br />

orientate NW-SE che insistono su una struttura muraria medievale con orientamento NE-SW,<br />

della quale interrompono trasversalmente lo sviluppo, rimuovendone i conci in profondità, ad<br />

indicare lurgenza di spazio 113 .<br />

Dalla parte opposta alla chiesa, lungo il limite occidentale dellarea di scavo è emersa la cre-<br />

sta di rasatura di un muro largo 60 cm, con orientamento NW-SE, oltre il quale sono stati ri-<br />

portati alla luce gli scheletri di tre individui, coperti da strati di sabbia, calce e pietre di varie<br />

dimensioni, provenienti dalla demolizione della struttura muraria medievale. Alcuni elementi<br />

del vestiario, come bottoni in osso ed in metallo, originariamente rivestiti in tessuto, sembre-<br />

rebbero datare lepisodio al XVIII-XIX sec. Se la cronologia fosse veramente questa, si po-<br />

trebbe pensare ad un primo sfruttamento dellarea per seppellire i corpi infetti lontano dal<br />

centro abitato di Benabbio 114 .<br />

112<br />

FORNACIARI et al. 2010<br />

113<br />

Ibid<br />

114<br />

FORNACIARI 2007<br />

47

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