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marzo - aprile 2009<br />
EDITORIALE<br />
il problema dell’Italia è nel Sud. Sicuri?<br />
di Simone D’Ambrosio<br />
6<br />
ATTUALITA’<br />
Nel sud, parlando di federalismo<br />
RifLetto: a domanda, rispondiamo<br />
Morti bianche, basta con le parole<br />
di Vincenzo Paticchio<br />
CURIOSITA’<br />
Face...boom conquista anche il Salento<br />
Musiclub, la fucina deglia artisti<br />
Il goal più bello di MaraToma<br />
8<br />
12<br />
CINEMA<br />
A Lecce il festival del Cinema Europeo<br />
Pellicole e registi del Salento<br />
Stendalì - Radio Egnatia - Vino Amaro<br />
Ferzan Ozpetek: “Girerò a Lecce”<br />
di Giovanni D’Ambrosio<br />
22<br />
ITINERARI<br />
Le suggestioni della Passione<br />
Il gelo sul ponte di Gallipoli<br />
La poesia grika de I Canti di Passione<br />
Lu Riu, la pasquetta dei leccesi<br />
di Alessandro De Pascalis<br />
34<br />
LIBRI<br />
Ebook, l’evoluzione del leggere...<br />
...e cosa ne pensano i nostri ed<strong>it</strong>ori<br />
Scr<strong>it</strong>tori salentini in libreria<br />
di Alessandra Sebaste<br />
72<br />
Sommario<br />
SALENTOSOUND<br />
Alla scoperta del Salento musicale<br />
Cantautori nostrani alla ribalta<br />
S.Perrone - Xanti Yaca - Fischetto<br />
Triace - Fischetto - Codefish&Tuna<br />
di Chiara Conte<br />
60<br />
SPORT<br />
L'Osservatorio Provinciale dello<br />
Sport<br />
La crisi del Lecce di Beretta<br />
Matino sede dei Mondiali di baseball<br />
di Daniele G. Masciullo<br />
94<br />
MOSTRE<br />
Cento anni di Futurismo<br />
I volti della musica di Flavio&Frank<br />
Arte e design nel Foyer dei Koreja<br />
Donna creativ<strong>it</strong>à al Carlo V<br />
di Giovanna Bozzi<br />
53<br />
FESTE&SAGRE<br />
Le Tavole in onore di San Giuseppe<br />
Tradizione e nov<strong>it</strong>à nel Sud Salento<br />
Gastronomia salentina in festa<br />
44<br />
EVENTI - LIVE<br />
Spettacoli in giro per il Tacco d’Italia<br />
Cabaret, festival e altri appuntamenti<br />
Musica live: i concerti da seguire<br />
62-82<br />
UNIVERSITA’<br />
100% trasparenza con il Codice Etico<br />
Unisalento.<strong>it</strong>, ecco il nuovo portale<br />
A Lecce si studia il clima globale<br />
Via alla Scuola di Archeologia<br />
di Cesare Godi<br />
78<br />
5
marzo - aprile 2009<br />
Il problema dell’Italia è nel Sud. Sicuri?<br />
di Simone D’Ambrosio<br />
Il problema dell'Italia è nel Sud e sta diventando sempre più grave. Questo<br />
sembra essere il messaggio lanciato dal ministro Tremonti venerdì 27 febbraio<br />
dal palco del Congresso del Movimento per l'Autonomia. La soluzione? Ripartire<br />
con l'<strong>it</strong>er che già dal 2006 avrebbe dovuto portare alla creazione della<br />
“Banca del Mezzogiorno”. Il progetto, secondo quanto previsto dall'articolo<br />
“6-ter” dello scorso agosto, porterà alla nasc<strong>it</strong>a di un ist<strong>it</strong>uto bancario con<br />
sede in una regione del Sud favorendone lo sviluppo economico. Lo Stato parteciperà<br />
al cap<strong>it</strong>ale bancario con 5 milioni di euro in forma di azioni; l'ist<strong>it</strong>uto,<br />
di cui oltre allo Stato saranno fondatori tutti gli enti locali, rest<strong>it</strong>uirà tutto<br />
entro 5 anni e riceverà in cambio le relative azioni. Tutte tranne una, quasi<br />
simbolica, con cui lo Stato resterà vigile sul nuovo ist<strong>it</strong>uto cred<strong>it</strong>izio. La Banca<br />
del Mezzogiorno, inoltre, pare affiancherà il sistema bancario meridionale<br />
composto perlopiù da banche popolari e di cred<strong>it</strong>o cooperativo, le quali vigileranno<br />
onde scongiurare eventuali agevolazioni statali al nuovo arrivato.<br />
Bene, tutto sommato sembra una buona operazione finanziaria e se il Sud rappresenta<br />
davvero, come credo purtroppo che sia, il fanalino di coda di questa<br />
Italia, in materia di energia, quella pul<strong>it</strong>a, nessuno può sollevarci rimproveri<br />
ingenerosi. Dal quarto “Rapporto Comuni rinnovabili” di Legambiente si<br />
evince, infatti, che la Puglia ha ottenuto i migliori risultati nel campo delle<br />
energie rinnovabili e Lecce, in particolare, è il Comune <strong>it</strong>aliano con più di<br />
50.000 ab<strong>it</strong>anti ad aver raggiunto i migliori risultati con le installazioni di impianti<br />
solari termici, fotovoltaici ed eolici. Nel dossier primeggiano anche Veglie,<br />
Ruffano e Surbo, a conferma che i Comuni con la maggiore potenza installata<br />
sono in gran parte pugliesi. Una quant<strong>it</strong>à di energia totale, quella<br />
prodotta dalla Puglia, che supera gli 8.000 MW. Energia che, magnanimamente,<br />
noi pugliesi mettiamo a disposizione del Nord-locomotiva, tenendone<br />
in casa circa il 20%. Una pol<strong>it</strong>ica energetica che ha premiato la nostra Regione<br />
soprattutto in termini di turismo, con una cresc<strong>it</strong>a globale dell'economia<br />
locale. La rivalutazione dei beni immobili, che ha portato al boom degli aff<strong>it</strong>ti<br />
delle case-vacanza estive delle nostre marine, e le eccellenze dei marchi<br />
Doc, Dop e Igt ne rappresentano un valido esempio. Perchè, allora, parlare<br />
di nucleare? Produrremo altra energia e altrettante scorie con un risparmio<br />
economico discutibile. Ne risentirà sicuramente il turismo e, dio non voglia,<br />
la salute dei salentini. Abbiamo dimostrato di avere dimestichezza con l’energia<br />
pul<strong>it</strong>a. Potremmo continuare su questa strada, magari proponendoci come<br />
promotori di questa cultura col resto d’Italia.<br />
Ed<strong>it</strong>oriale<br />
Il Picchio Magazine - anno IV n. 15 marzo/aprile 2009<br />
Tribunale di Lecce Reg. Stampa n. 941<br />
Iscrizione del 18/10/2006<br />
Direttore ed<strong>it</strong>oriale<br />
Simone D’Ambrosio<br />
direttore.ed<strong>it</strong>oriale@il<strong>picchio</strong>magazine.<strong>it</strong><br />
Direttore responsabile<br />
Vincenzo Paticchio<br />
direttore.responsabile@il<strong>picchio</strong>magazine.<strong>it</strong><br />
Coordinamento<br />
Alessandro De Pascalis<br />
Redazione<br />
Via San Paolo 13 - Novoli (Le) - 73051<br />
Fax 0832.714435<br />
redazione@il<strong>picchio</strong>magazine.<strong>it</strong><br />
Hanno collaborato<br />
Giovanni D’Ambrosio, Alessandra Sebaste,<br />
Cesare Godi, Giovanna Bozzi, Chiara Conte,<br />
Francesco Parlangeli, Ilaria Cavallone, Paola Colaci,<br />
Daniele G. Masciullo, Marcello Sansò (Bysam.<strong>it</strong>),<br />
Michele Curto, Emanuele Tramacere<br />
Copertina<br />
Foto di flavio&frank_imagery31.com<br />
Pubblic<strong>it</strong>à<br />
Tel. 328.8818449<br />
pubblisud@il<strong>picchio</strong>magazine.<strong>it</strong><br />
Stampa<br />
Ed<strong>it</strong>rice Salentina - Galatina (Le)<br />
La collaborazione è aperta a tutti, ma in nessun caso<br />
instaura un rapporto di lavoro ed è sempre da intendersi<br />
a t<strong>it</strong>olo gratu<strong>it</strong>o e di volontariato. I lavori<br />
pubblicati, alla pari delle foto, riflettono il pensiero<br />
dei singoli autori, i quali se ne assumono le responsabil<strong>it</strong>à<br />
di fronte alla legge. E’ vietata la riproduzione<br />
anche parziale, dei testi, delle foto e delle illustrazioni<br />
se non autorizzata dalla Direzione. Il giornale<br />
viene diffuso gratu<strong>it</strong>amente, vietata la vend<strong>it</strong>a.<br />
Questo periodico è associato<br />
all’Unione Stampa Periodica Italiana<br />
DISTRIBUZIONE GRATUITA<br />
7
8<br />
marzo - aprile 2009<br />
14febbario2009.<strong>it</strong><br />
a cura di<br />
Vincenzo Paticchio<br />
Rischio o risorsa. E’ il dilemma<br />
del Sud quando si affronta la<br />
tematica del federalismo. Ma<br />
anche uno dei principali temi<br />
di discussione del neonato<br />
“Movimento per il Sud”, voluto<br />
da Adriana Poli Bortone<br />
(nella foto) e presentato il 14<br />
febbraio, a Bari. “Non è un<br />
nuovo Part<strong>it</strong>o ma un movimento<br />
d’opinione aperto a chiunque<br />
voglia rendersi interprete<br />
di un meridionalismo sano,<br />
propos<strong>it</strong>ivo e con obiettivi<br />
chiari. Per la costruzione di un<br />
'federalismo pol<strong>it</strong>ico' che sappia<br />
interpretare al meglio il<br />
protagonismo meridionale”.<br />
Nel Sud, in tempo di FEDERALISMO<br />
Responsabilizzazione e riorganizzazione. Rassicura il ministro F<strong>it</strong>to<br />
Raffaele F<strong>it</strong>to, di certo, non ha<br />
bisogno di presentazioni. Se un<br />
mer<strong>it</strong>o glielo si vuole riconoscere,<br />
anche gli avversari pol<strong>it</strong>ici ci devono<br />
provare qualche volta, ce n’è uno<br />
in particolare che oggi è di grande attual<strong>it</strong>à.<br />
Anzi funziona proprio bene:<br />
perché nel gran parlare che si fa, specie<br />
durante i comizi da campagna elettorale,<br />
sulla necess<strong>it</strong>à che le ist<strong>it</strong>uzioni si<br />
accostino alla gente o che i c<strong>it</strong>tadini tornino<br />
al centro della v<strong>it</strong>a pol<strong>it</strong>ica, il Ministro<br />
per gli Affari Regionali, eletto<br />
nell’ultima tornata elettorale del 14<br />
aprile scorso, ha avuto il pregio di consentire<br />
al popolo di Puglia e del Mezzogiorno<br />
d’Italia di guardare al Federalismo<br />
fiscale con occhi più sereni. In direzione<br />
sud, è il caso di dire. E, non meno<br />
importante, con la liberazione quasi<br />
totale del pregiudizio nordista. E diciamocelo<br />
francamente: sono dieci anni,<br />
probabilmente anche più, che la Lega<br />
presenta il federalismo come una vera e<br />
propria “minaccia” per le regioni meridionali;<br />
come una sorta di sanzione razzista<br />
da comminare a noi...poveri “terroni”.<br />
Rei, è convinzione diffusa nel<br />
Settentrione “verde” (ops Padania), di<br />
aver “approf<strong>it</strong>tato” della “solidarietà<br />
nazionale” ai danni di un nord ricco,<br />
perché lavoratore. Ci voleva un Capo<br />
Dicastero meridionale, di Maglie, per<br />
comprendere intanto che il federalismo<br />
fiscale è uno dei cardini della nostra<br />
Carta cost<strong>it</strong>uzionale (articolo 119) e<br />
non un’intimidazione di quelli del Carroccio;<br />
e, soprattutto, che il modello di<br />
federalismo fiscale previsto dal Disegno<br />
di Legge delega (che ha incassato<br />
già il sì del Senato qualche settimana<br />
fa) è innanz<strong>it</strong>utto un modello in cui la<br />
solidarietà sociale è la regola fondamentale.<br />
Essa è garant<strong>it</strong>a sia dalla perequazione<br />
verticale per le regioni con<br />
minore capac<strong>it</strong>à fiscale, sia dal fatto che<br />
è sempre lo Stato a stabilirne i cr<strong>it</strong>eri. È<br />
proprio lo stesso Ministro F<strong>it</strong>to, ex go-
vernatore pugliese prima del periodo targato Nichi<br />
Vendola, che lo spiega alla stampa. “Il federalismo è<br />
una riforma che ha all’interno due elementi essenziali:<br />
il primo è la responsabilizzazione, il secondo la riorganizzazione<br />
il Paese puntando soprattutto sul miglioramento<br />
della spesa pubblica. La mission del federalismo<br />
fiscale che vuole attuare il Governo, in Italia,<br />
si può tracciare sostanzialmente in due linee: in<br />
primo luogo, occorre rendere i pubblici amministratori<br />
responsabili tanto del reperimento delle risorse<br />
quanto del loro impiego rispetto all’elettorato, ovvero<br />
metterli nella condizione di porsi il problema di spendere<br />
la ricchezza a disposizione ma anche di cercarsela.<br />
In secondo luogo, poi, occorre stabilire livelli di<br />
qual<strong>it</strong>à nell’assistenza e nelle prestazioni, cosicchè da<br />
renderli omogenei su tutto il terr<strong>it</strong>orio nazionale”. Un<br />
discorso che se per molti potrebbe sembrare complicato,<br />
in due parole potrebbe tradursi in queste altrettante<br />
espressioni, come, per esempio, responsabilizzazione<br />
degli amministratori locali e progressivo miglioramento<br />
della qual<strong>it</strong>à della spesa. Si parte quindi<br />
da una moralizzazione degli attori principali della v<strong>it</strong>a<br />
pol<strong>it</strong>ica che, d’ora in avanti, dovranno rendersi ancor<br />
più consapevoli del fatto che ogni risorsa è di tutti,<br />
si distribuisce fra tutti, di essa ne beneficiano tutti;<br />
ma anche che ogni spreco si divide fra tutti, che ogni<br />
deb<strong>it</strong>o è un “patrimonio” di tutti e che ogni errore<br />
compiuto nella spesa pubblica lo paghiamo tutti. Proprio<br />
in questo senso continua il Ministro. “Se gli amministratori<br />
locali si responsabilizzano di più è meglio<br />
per tutti”. Che tradotto significa a chiare lettere<br />
che gli Enti locali non possono più starsene alla finestra.<br />
La capac<strong>it</strong>à di autonomia si misurerà proprio<br />
d’ora in poi. E anche le prossime Amministrative del<br />
6 e 7 giugno (consultazioni molto importanti che ridefiniranno<br />
gli assetti pol<strong>it</strong>ici di 4mila Comuni e 73 province)<br />
saranno un primo banco di prova. A pros<strong>it</strong>o,<br />
guardando più da vicino in casa nostra, l’Amministrazione<br />
Pellegrino vive ormai le ultime settimane di attiv<strong>it</strong>à<br />
a Palazzo dei Celestini. E, in uno scenario sociale<br />
molto difficile, emerge un panorama pol<strong>it</strong>ico fortemente<br />
diviso ed estremamente misterioso. Nessuno si<br />
scopre. Ma un dato sembra certo, a meno che non intervengano<br />
sorprese impreviste: Giovanni Pellegrino<br />
non sarà della part<strong>it</strong>a. Il resto è vuoto totale, anzi un<br />
gran caso fatto di battaglir dialettica nei part<strong>it</strong>i e nelle<br />
coalizioni, tentativi di discred<strong>it</strong>are l’avversario pol<strong>it</strong>ico,<br />
nuove correnti che rischiano di trasformarsi in<br />
nuovi part<strong>it</strong>i, riunioni-fiume per scegliere i “candidati<br />
unici” che puntualmente non ci sono e il baluardo<br />
delle primarie sempre in piedi. In una parola: frammentazione.<br />
E invece, proprio quel federalismo fiscale,<br />
chi da un lato chi dall’altro, dovrebbe mettere tutti<br />
d’accordo sul bisogno di fare sul serio e sulla necess<strong>it</strong>à<br />
di pensare una buona volta per tutte soltanto al bene<br />
comune e non ad altri beni. Staremo a vedere.<br />
Attual<strong>it</strong>à<br />
9
10<br />
marzo - aprile 2009<br />
RIFLETTO<br />
di Vincenzo Paticchio @Le lettere, firmate con nome, cognome e c<strong>it</strong>-<br />
MORTI BIANCHE<br />
Un rimedio vero contro una strage senza fine<br />
Ho sent<strong>it</strong>o in tv che il bilancio per il 2008 delle morte bianche<br />
in Italia è disastroso, come del resto nel nostro Salento.<br />
Giusto il tempo di fare quei conteggi tristissimi (nella<br />
sola provincia leccese 15 v<strong>it</strong>time totali, tre in meno dello<br />
scorso anno), che dalle cronache dei primi giorni del 2009<br />
riecheggiano e si rincorrono le sol<strong>it</strong>e notizie: due decessi<br />
in cantiere a distanza di 24 ora nella prima settimana di<br />
gennaio; e poi, ancora, incidenti in fabbrica, tanti, in posti<br />
diversi ma con un risultato univoco. E, ogni volta, davanti<br />
a chi “muore di lavoro” si riapre il dibatt<strong>it</strong>o sul scarsa sicurezza,<br />
sui possibili rimedi, sulle cause degli incidenti,<br />
sugli interventi di questo e quell’altro Governo. Davvero è<br />
così difficile preservare l'incolum<strong>it</strong>à di chi lavora?<br />
Lettera firmata (Lecce)<br />
Dicevano gli antichi (ma non lo rinnegano i<br />
contemporanei) che “si lavora per vivere”,<br />
anzi “per campare”. E non certo per lasciarci<br />
le penne oppure, nella migliore<br />
delle ipotesi, per rimanere per sempre<br />
immobili su una sedia a rotelle o con<br />
qualche segno indelebile sulla propria<br />
pelle. Tornare a parlare di morti<br />
bianche e di “incidenti da lavoro” lascia<br />
purtroppo intendere che la triste<br />
catena mortale non si è mai smorzarta,<br />
tantomeno interrotta, e che i luoghi di<br />
lavoro spesso diventano tristemente l’anticamera<br />
della tomba. Eppure, non possiamo<br />
negarlo, forse mai come in questa materia,<br />
il sistema normativo <strong>it</strong>aliano non lascia spazio a<br />
vuoti di sorta. Sarà passato più di un decennio ormai da<br />
quando la cultura della sicurezza ha cominciato a muovere<br />
i primi passi in Italia: la Legge 626/94, per esempio, si prepara<br />
ormai a spegnere le prime 15 candeline e anche i successivi<br />
aggiornamenti e modificazioni hanno provveduto a<br />
non lasciare nulla al caso. Dunque, le leggi in Italia garan-<br />
Attual<strong>it</strong>à<br />
tà/paese, della lunghezza di 15 righe al massimo<br />
devono essere inviate all’indirizzo e-mail:<br />
direttore.responsabile@il<strong>picchio</strong>magazine.<strong>it</strong><br />
tiscono tutti i lavoratori, ne promuovono la sicurezza, ne<br />
difendono il dir<strong>it</strong>to di lavorare senza pericoli. Per anni la<br />
formazione alla sicurezza nei luoghi di lavoro è divenuta<br />
una delle prerogative dei datori di lavoro ma anche dei dipendenti.<br />
Chi non ha frequentato un corso di primo soccorso<br />
o di addetto alla sicurezza? Chiunque svolga una regolare<br />
attiv<strong>it</strong>à lavorativa ha sicuramente segu<strong>it</strong>o qualche sulla<br />
626 e magari ha allegato gli attestati al suo curriculum<br />
v<strong>it</strong>ae. Eppure, e i fatti tragici di ogni giorno lo confermano,<br />
si continua a morire. Non solo. L’Italia, secondo i dati resi<br />
pubblici a fine 2008, detiene il primato in Europa per morti<br />
sul posto di lavoro. Un primato che non vorremmo, emblema<br />
di ualcosa evidentemente non funziona come dovrebbe.<br />
Un corto circu<strong>it</strong>o tra il dire e il fare è costantemente<br />
in essere. Vuol dire certamente che la cultura non è ancora<br />
consolidata e soprattutto che la responsabil<strong>it</strong>à di tutti<br />
non ha ancora raggiunto livelli di sufficienza. È vero.<br />
La sicurezza costa. Costa la formazione ma<br />
soprattutto costano le condizioni poste dalle<br />
norme. È un costo che ricade direttamente<br />
sul consumatore già oberato da<br />
tasse, balzelli e imposte di ogni genere.<br />
è una spesa che va ad incidere notevolmente<br />
sul costo della v<strong>it</strong>a. Si<br />
pensi ad esempio al mercato immobiliare:<br />
costruire, ristrutturare o più<br />
semplicemente fare la manutenzione<br />
di una casa costa una cifra. Farlo attenendosi<br />
scrupolosamente alle norme<br />
sulla sicurezza pesa sulla tasca ancor di<br />
più: e di questi tempi con le crisi che corrono...<br />
Ed esempi se ne potrebbero fare tanti<br />
ancora. Vanno bene dunque i controlli e anche le<br />
sanzioni amministrative e penali. Ma ciò che più occorrerebbe<br />
è una presa di coscienza collettiva che accresca il<br />
senso di responsabil<strong>it</strong>à di tutti e faccia riflettere ancor di<br />
più sull’eterno valore della v<strong>it</strong>a. Che vale molto di più di<br />
un impalcatura a norma di legge.<br />
Foto: Contro le morti bianche nell’Anf<strong>it</strong>eatro di Lecce (RepubblicaSalentina.<strong>it</strong>)
marzo - aprile 2009 Curios<strong>it</strong>à<br />
a cura di<br />
Simone D’Ambrosio<br />
...Hai Facebook?<br />
Sembra essere diventata una<br />
delle domande più comuni in<br />
questi giorni. Si sente echeggiare<br />
per strada e in ogni posto frequentato<br />
dagli ab<strong>it</strong>uali “ab<strong>it</strong>anti”<br />
della comun<strong>it</strong>à virtuale più<br />
famosa del mondo, capace di calam<strong>it</strong>are<br />
l’attenzione di oltre<br />
175milioni di utenti che chattano,<br />
si conoscono, si trovano a<br />
distanza di anni, diventano<br />
“amici” anche se si conoscono e<br />
viceversa. Un fenomeno sociale<br />
senza lim<strong>it</strong>i, forse il più grande<br />
da quando la multimedial<strong>it</strong>à ha<br />
preso il sopravvento sulla quotidian<strong>it</strong>à,<br />
tanto che sociologi ed<br />
esperti della comunicazione non<br />
se lo sanno ancora spiegare. Un<br />
modo per abbandonare lo stress<br />
quotidiano? Quello che è certo<br />
che ormai è Face...boom!<br />
Generazione FACEBOOK<br />
Il Salento spopola sulla piattaforma sociale più famosa del mondo<br />
il sesto paese più popolato<br />
della Terra. Le ultime<br />
E’ormai<br />
statistiche parlano chiaro: con<br />
più di 175 milioni di utenti ha superato<br />
paesi ad alta dens<strong>it</strong>à come Bangladesh e<br />
Pakistan, ma il suo tasso di cresc<strong>it</strong>a – che<br />
sale a livelli mai visti, giorno dopo giorno<br />
- porterà il più famoso network sociale<br />
a superare altri stati. Un fenomeno senza<br />
precedenti, e di precedenti da rapportare<br />
ce ne sono diversi, sia parlando di chat<br />
e social network che sfociando nelle più<br />
svariate commun<strong>it</strong>y del web (Msn, Badoo,<br />
Netlog, Habbo e gli altri fenomeni<br />
Youtube e Myspace). Quello che molti<br />
considerano un boom virtuale, in un periodo<br />
in cui la crisi è reale (e disastrosa),<br />
ha conquistato anche il Salento e non poteva<br />
essere altrimenti visto il grande numero<br />
di salentini costretti (per lavoro e<br />
studio) a stare lontani dal Tacco. Ma con<br />
la voglia di rimanerci legati, almeno virtualmente.<br />
Così, registrandosi e creando<br />
un nuovo account (ops...un nuovo ab<strong>it</strong>ante)<br />
si trovano una miriade di amici, vecchi<br />
e nuovi, vicini e lontani, quelli che<br />
non si rivedono da anni e anche quelli che<br />
si vedono ogni giorno. Poco importa, è<br />
fondamentale esserci e vivere la comuni-<br />
tà. A propos<strong>it</strong>o, a colorarla ci pensano i<br />
salentini che con la loro sol<strong>it</strong>a simpatia<br />
danno v<strong>it</strong>a a centinaia di gruppi da condividere:<br />
da quelli dedicati alle bellezze<br />
storiche, arch<strong>it</strong>ettoniche e naturalistiche a<br />
quelli che decantano prelibatezze tipiche<br />
della tradizione culinaria e piatti tipici<br />
(compreso il kebab e lu pollu cusutu riesumato<br />
da Checco Zalone a Zelig); dai<br />
tifosi della Regione Salento ai meno contenti<br />
per i risultati del Lecce Calcio (vedi<br />
il gruppo “Angelozzi Abbande”, come da<br />
mega-manifesti affissi per la c<strong>it</strong>tà barocca),<br />
dai musicisti agli amanti dei generi,<br />
fino ai poeti, ai fans della Focara e della<br />
Notte della Taranta, ai tanti personaggi<br />
istrionici delle nostre c<strong>it</strong>tà, illustri e meno<br />
illustri. E c’è anche posto per le denunce<br />
sociali e per i problemi attuali: “No al Salento<br />
come Napoli” per la delicata questione<br />
dei rifiuti oppure i cori di dissenso<br />
contro le costruzioni di centrali nucleari o<br />
a biomasse. Oppure, come “Amici di Castro”,<br />
il gruppo ultimo arrivato, che si<br />
mobil<strong>it</strong>a per salvare la perla dell’Adriatico<br />
dopo lo spaventoso crollo del 31 gennaio<br />
scoris. Insomma un mare di contenuti<br />
salentini, alcuni davvero divertenti, per<br />
conquistare anche Facebook.<br />
13
14<br />
marzo - aprile 2009<br />
POLITICA FANS CLUB<br />
Adriana, la più cliccata<br />
Con i suoi 4913 amici è la regina<br />
dei vip nostrani di Facebook.<br />
Chi è? Lady Adriana Poli Bortone,<br />
fresca di lancio del movimento “I<br />
love Sud”, ex sindaco della c<strong>it</strong>tà barocca<br />
e donna più amata dai leccesi.<br />
La consacrazione, se proprio si necess<strong>it</strong>ava<br />
di un'ulteriore conferma, la si ha<br />
nel mondo facebookiano dove sfiora il<br />
record delle 5mila amicizie. Segue, restando<br />
nel settore pol<strong>it</strong>ica, il presidente<br />
Nichi Vendola (forte dei suoi oltre<br />
7mila sosten<strong>it</strong>ori),<br />
il ministro<br />
e suo<br />
ex Raffaele<br />
F<strong>it</strong>to (che di<br />
sosten<strong>it</strong>ori ne<br />
ha più di 3mila)<br />
e tutta una<br />
lista di consiglieri<br />
di destra,<br />
sinistra<br />
e centro dei<br />
vari enti che<br />
hanno scelto<br />
il network per<br />
proseguire i<br />
rapporti con<br />
sosten<strong>it</strong>ori e<br />
simpatizzanti.<br />
Quasi tremila,<br />
poi, sono<br />
gli amici dellaRepubblica<br />
Salentina, nel quale convogliano<br />
anche i tanti gruppi di salentini sparsi<br />
a Roma, Milano, Bologna, Urbino e<br />
negli altri capoluoghi d’Italia per studio<br />
o lavoro; come tanti, del resto, sono<br />
i fans della Regione Puglia che<br />
hanno condiviso le iniziative e i progetti<br />
web 2.0 promossi dalla Comunicazione<br />
Ist<strong>it</strong>uzionale della giunta Vendola<br />
per ridurre ulteriormente le distanze<br />
fra c<strong>it</strong>tadini ed ist<strong>it</strong>uzioni e conoscere<br />
le attiv<strong>it</strong>à in tempo reale.<br />
Il SUCCESSO in quattro motivi<br />
Cosa spinge oltre 170 milioni di utenti ad “ab<strong>it</strong>are” Facebook?<br />
Facebook è nato da un’idea<br />
di un giovane univers<strong>it</strong>ario<br />
americano. Fu creato per<br />
permettere agli studenti del campus<br />
di tenersi in contatto ma già<br />
dopo pochi mesi era iscr<strong>it</strong>to quasi<br />
l’intero ateneo e, dopo qualche<br />
anno, oltre 170 milioni di persone.<br />
Qual è il motivo di tanto successo?<br />
Le opinioni scientifiche e<br />
sociologiche stanno man mano<br />
aumentando esponenzialmente e<br />
sembrano rintracciare quattro<br />
principali motivi di questo boom:<br />
il primo è quello che si definisce<br />
il cap<strong>it</strong>ale sociale, cioè tutto l’insieme<br />
di contatti e legami che una<br />
persona si costruisce nell’arco<br />
della sua v<strong>it</strong>a. Facebook è utile<br />
non solo per mantenere i contatti<br />
con le persone che si frequentano,<br />
ma permette di ricostruire il cap<strong>it</strong>ale<br />
sociale pre-esistente, tipo i<br />
vecchi compagni di scuola. Il secondo<br />
motivo è quello che in sociologia<br />
viene denominato economia<br />
del dono. Si chiama così, infatti,<br />
la pratica del fare regali per<br />
consolidare i rapporti con le persone,<br />
un po’ come lo scambio dei<br />
doni a Natale; sul social network<br />
più cliccato del momento si può<br />
fare anche questo, grazie a dei re-<br />
galini virtuali o test (inutili) che<br />
consentono di consolidare i legami.<br />
Il terzo motivo è la costruzione<br />
di se stessi usando Facebook<br />
come palcoscenico. Esiste una<br />
teoria delle relazioni sociali secondo<br />
cui, il mondo sociale che ci<br />
circonda è un’enorme palcoscenico<br />
dove si interpreta un ruolo specifico.<br />
La casa, o altri luoghi cost<strong>it</strong>uiscono<br />
il retroscena dove ci si<br />
prepara sulla base di come ci si<br />
vuole fare vedere e riconoscere.<br />
Facebook, così, diventa un immenso<br />
palcoscenico dig<strong>it</strong>ale dove<br />
si costruisce minuziosamente il<br />
ruolo da tenere, attraverso la scelta<br />
della foto del profilo, degli interessi<br />
da inserire, delle applicazioni<br />
da usare, dei cr<strong>it</strong>eri con cui<br />
accettare gli inv<strong>it</strong>i, del linguaggio<br />
da adottare e così via. Il quarto<br />
motivo è la diffusione delle innovazioni,<br />
un processo che usa la<br />
comunicazione tra persone per invogliare,<br />
incuriosire o scegliere<br />
l’uso di una nuova tecnologia o<br />
servizio. Quattro motivi a cui,<br />
certamente, si aggiunge la semplic<strong>it</strong>à<br />
d’uso che permette di personalizzare<br />
il proprio spazio senza<br />
conoscere particolari linguaggi<br />
o codici html. (Ce.Go.)
Ferma il tuo istante<br />
Una nuova commun<strong>it</strong>y tutta <strong>it</strong>aliana<br />
lanciata sul web, nata alla<br />
fine del gennaio scorso ma che<br />
sta riscuotendo già un buon successo.<br />
Per accedervi è facile: basta<br />
solo una registrazione semplice<br />
e gratu<strong>it</strong>a, dopodichè ogni<br />
utente avrà a disposizione infin<strong>it</strong>i<br />
minuti da “bloccare”. E da personalizzare,<br />
anche se questi sono<br />
già occupati da altri utenti, con<br />
speciali accordi scambio e compravend<strong>it</strong>a.<br />
Proprio come in un<br />
mercato reale del tempo. Per i più<br />
buoni d’animo, poi, c’è anche la<br />
possibil<strong>it</strong>à di regalare minuti ad<br />
amici, fidanzati e fidanzate e condividere<br />
con loro i momenti più<br />
belli. Lo staff di StopYourTime<br />
ha pensato proprio a tutto...<br />
S<strong>it</strong>i come Facebook e Badoo stanno<br />
ormai spopolando sul web.<br />
Nelle commun<strong>it</strong>y virtuali in cui<br />
la gente comunica, si conosce, si rincontra<br />
l’appuntamento quotidiano è<br />
d’obbligo. Sull’onda di questo<br />
successo è nata StopYour-<br />
Time, web commun<strong>it</strong>y innovativa<br />
e tutta “Made<br />
in Puglia”. Il s<strong>it</strong>o permette<br />
di congelare un<br />
minuto e di personalizzarlo<br />
con foto, video e<br />
commenti, un’idea a dir<br />
poco originale realizzata<br />
dalle geniali menti di Diego<br />
Iudice, Emanuele Tucci e Francesco<br />
Brescia. Si tratta di “acquistare”<br />
virtualmente e gratu<strong>it</strong>amente un minuto,<br />
nel quale sarà possibile congelare i<br />
minuti più belli e quelli da ricordare<br />
personalizzandoli con foto, video e<br />
commenti; e, giusto per accontentare<br />
Curios<strong>it</strong>à<br />
Se la commun<strong>it</strong>y è MADE IN PUGLIA<br />
Ecco StopYourTime, per fermare gli istanti da ricordare<br />
Lo staff di SyT<br />
gli scettici lontani dalle nov<strong>it</strong>à multimediali,<br />
c’è anche tanto di attestato che<br />
conferma l’autentic<strong>it</strong>à del momento acquistato.<br />
Il s<strong>it</strong>o, completamente in <strong>it</strong>aliano<br />
e raggiungibile all’indirizzo<br />
www.stopyourtime.com, è strut-<br />
turato in sezioni accessibili<br />
direttamente dalla parte<br />
alta della home-page.<br />
Da qui, inoltre, si accede<br />
ad un’area riservata,<br />
dedicata agli utenti<br />
iscr<strong>it</strong>ti, che offre loro<br />
informazioni e servizi<br />
personalizzati. Insomma<br />
un sistema che permette di<br />
scegliere un minuto di una certa<br />
data e di associare a questo dei file<br />
multimediali a scelta, che siano testi,<br />
video, immagini o link al proprio s<strong>it</strong>o o<br />
al blog. Quante volte avresti voluto fermare<br />
il tempo? Adesso puoi farlo defin<strong>it</strong>ivamente<br />
con StopYourTime.<br />
15
16<br />
marzo - aprile 2009<br />
MUSICLUB...da qui nasce la buona musica<br />
Ad Aradeo c’è posto per tutti: professionisti, band emergenti o appassionati<br />
P<br />
rofessionisti dello spettacolo?<br />
Talenti emergenti con<br />
la voglia di sfondare? O,<br />
anche solo, semplici appassionati<br />
con il desiderio di imparare?<br />
Niente paura, c'è Musiclub. Si<br />
tratta di un’azienda con sede ad<br />
Aradeo, che opera nel settore<br />
dello spettacolo e della musica<br />
offrendo una serie di servizi rivolti<br />
a soddisfare ogni tipo di esigenza<br />
per tutti i clienti, dai più<br />
grandi ai più piccoli. Il progetto,<br />
pensato e realizzato con enormi<br />
sforzi da Marco Aggioli, si compone<br />
di vari settori: dalla sala<br />
Musiclub è anche on line. Il<br />
progetto di Marco Aggioli, oltre<br />
alla sua attivissima attiv<strong>it</strong>à sul<br />
campo, naviga anche sul web<br />
(www.musiclubonline.com) mostrando<br />
agli utenti della rete<br />
tutte le curios<strong>it</strong>à, le notizie,<br />
cast e artisti della struttura sudsalentina.<br />
C’è spazio, naturalmente, anche<br />
per i tanti eventi in cui<br />
Musiclub è in prima fila.<br />
prove insonorizzata, climatizzata<br />
e attrezzata con strumentazione<br />
professionale a una scuola di<br />
musica moderna con insegnamenti<br />
individuali e tantissime attiv<strong>it</strong>à<br />
supplementari volte alla<br />
formazione del musicista, sia da<br />
un punto di vista cogn<strong>it</strong>ivo che<br />
tecnico. Senza dimenticare un<br />
service audio e luci presente con<br />
la sua attiv<strong>it</strong>à sul terr<strong>it</strong>orio salentino<br />
e nazionale da oltre 15<br />
anni, che vanta partecipazioni in<br />
festival e manifestazioni culturali<br />
e musicali di grande spessore<br />
(“Ruffano Trend & Blues” dal<br />
2003 al 2007, “Arte in Parab<strong>it</strong>a”<br />
del direttore artistico Michele<br />
Placido, “Locomotive Jazz Festival”<br />
di Sogliano Cavour e il Premio<br />
“Cuori d'onore” ad Aradeo,<br />
giusto per fare qualche esempio).<br />
Fiore all'occhiello della struttura<br />
è la sala registrazione, un servizio<br />
diversificato in base alle svariate<br />
fasce di utenza: il professionista<br />
la utilizza per assemblare<br />
uno spettacolo o un disco, mentre<br />
le band emergenti per provare il<br />
brano o, semplicemente, per ripetere<br />
la classica scaletta. Che<br />
dire, se non...musica maestro!<br />
Nella scuola, a tu per tu con le NOTE<br />
Musiclub accontenta davvero<br />
tutti. Una delle sezioni più<br />
importanti e produttive, infatti,<br />
è la scuola di musica moderna che,<br />
grazie a sei corsi attivati e la partecipazione<br />
di docenti qualificati e apprezzati,<br />
avvicina tanti giovani alla musica e sforna<br />
quei talenti in cui sono riposte le speranze<br />
per il futuro. I corsi, tutti individuali<br />
e a indirizzo moderno, sono di batteria<br />
(tenuto dal Maestro Franco De<br />
Donno), di basso elettrico (tenuto dal<br />
Maestro Cisternino Oronzo), di piano e<br />
tastiere (Maestro Francesco Greco), di<br />
ch<strong>it</strong>arra classica, acustica ed elettrica<br />
con la direzione del Maestro Rocco Mastrolia,<br />
di canto moderno (diretto dalla<br />
Maestra Laura Trianni) e di Fisarmonica<br />
tenuto dal Maestro Rocco Nigro. L’obiettivo<br />
è quello di operare una formazione<br />
musicale dell’allievo solida e qual<strong>it</strong>ativamente<br />
alta. Oltre alle lezioni previste,<br />
poi, si ha la possibil<strong>it</strong>à di approfondire<br />
le proprie conoscenze con un ciclo<br />
di seminari con cadenza periodica<br />
che trattano svariati temi. Nov<strong>it</strong>à del<br />
2009, infine, sono i corsi di teoria e solfeggio,<br />
di “musica di insieme”, di organetto<br />
diatonico e tamburello, per i cultori<br />
dei r<strong>it</strong>mi e delle tradizioni popolari.
Antonio Toma, agli albori<br />
della sua carriera da calciatore<br />
(Maglieweb.com) e ai gioni<br />
nostri, come collaboratore di<br />
Antonio Conte, sulla panchina<br />
barese. Al centro un frammento<br />
del video della sua prodezza<br />
con la maglia del Matino.<br />
Curios<strong>it</strong>à<br />
E’ di MARATOMA il goal più bello di sempre<br />
Dalla Spagna un premio al calciatore magliese Antonio Toma<br />
Un campo in terra battuta in quel di<br />
Agropoli, un dribbling pazzesco<br />
e un goal che è rimasto alla storia,<br />
almeno quella del calcio locale. Così<br />
fino a poche settimane fa, quando la serpentina<br />
di Antonio Toma con la casacca<br />
biancoblu del Matino è stata celebrata dal<br />
quotidiano spagnolo Marca come la più<br />
bella della storia. Meglio dello slalom di<br />
Maradona in Argentina-Inghilterra del<br />
1986, meglio dello straordinario goal del<br />
blaugrana Messi al Real Madrid, meglio<br />
di tanti “giochini” immortalati e decantati<br />
per mesi in tv e, addir<strong>it</strong>tura, soggeti di<br />
prestigiose campagne pubblic<strong>it</strong>arie. Siamo<br />
nel lontano 1991. La part<strong>it</strong>a è Agropoli-Matino<br />
del Campionato di serie D,<br />
non certo un big-match dei giorni nostri<br />
che mer<strong>it</strong>erebbbe dirette tv e speciali televisi.<br />
Il magliese Toma, per molti addetti<br />
ai lavori dell'epoca un bomber di razza,<br />
raccoglie una palla sulla tre quarti del<br />
campo e zigzagando tra gli avversari (ben<br />
5, compreso l’estremo difensore) gonfia<br />
la rete per la gioia dei tifosi e della panchina<br />
salentina; e, magari, anche di chi<br />
filmava quei momenti che qualche decennio<br />
dopo avrebbero fatto il giro del mondo.<br />
Il video della prodezza di Toma, infatti,<br />
raccolto in uno speciale del s<strong>it</strong>o Maglieweb<br />
e caricato sulla piattaforma Youtube,<br />
è stato visto da centinaia di migliaia<br />
di utenti, guadagnandosi così il primo posto<br />
nel concorso telematico del magazine<br />
spagnolo. Una bella soddisfazione, dunque,<br />
per il calciatore (oggi collaboratore<br />
tecnico sulla panchina del Bari dopo le<br />
esperienze da allenatore a Pisa e nei campionati<br />
regionali). Una fama internazionale<br />
che arriva a tanti anni di distanza da<br />
quella prodezza e da altre giocate con le<br />
maglie del Casarano, del Maglie, del Bisceglie,<br />
del Nardò, dell’Aradeo o del<br />
Manduria. Certo non un calcio di livello,<br />
ma sicuramente un calcio sano e genuino<br />
in cui a dettare erano il cuore e la passione<br />
per lo sport e non i denari, gli sponsor,<br />
gli interessi, i complotti...<br />
17
marzo - aprile 2009<br />
a cura di<br />
Giovanni D’Ambrosio<br />
Dal 31 marzo al 5 aprile<br />
Come ogni Festival che si rispetti,<br />
anche quest’anno la rassegna<br />
presenta una retrospettiva<br />
su un maestro del cinema internazionale.<br />
L’annuale osp<strong>it</strong>e<br />
sarà il regista greco Costantin<br />
Costa-Gravas, autore di film<br />
di spessore come “Missing”<br />
(vinc<strong>it</strong>ore della Palma d’Oro a<br />
Cannes nel 1982). Verranno<br />
proiettati tutti i film del regista<br />
greco, che sarà nel capoluogo<br />
salentino per chiudere la manifestazione<br />
insieme all’attore<br />
pugliese Riccardo Scamarcio.<br />
Un’ultima nov<strong>it</strong>à riguarda gli<br />
studenti dell’Univers<strong>it</strong>à del Salento<br />
che da quest’anno potranno<br />
assistere gratis a tutte le<br />
proiezioni...basterà presentarsi<br />
all’ingresso con un valido documento<br />
univers<strong>it</strong>ario.<br />
I miei primi DIECI ANNI…<br />
Riecco il Festival del Cinema Europeo, retrospettiva Costa-Gravas<br />
R<strong>it</strong>orna anche quest’anno il<br />
grande Cinema nel Salento,<br />
con il Festival del Cinema<br />
Europeo. La kermesse nostrana, giunta<br />
quest’anno alla decima edizione, si<br />
terrà come di consueto nel Cinema<br />
Santa Lucia di Lecce, dal 31 marzo al<br />
5 aprile, giorno in cui verrà assegnato<br />
dalla giuria di esperti l’Ulivo d’oro. La<br />
rassegna viene organizzata dall’Associazione<br />
culturale Art Promotion e gode<br />
del patrocinio di numerosi enti pubblici<br />
come il Parlamento Europeo, il<br />
Ministero per i Beni e le Attiv<strong>it</strong>à Culturali,<br />
Comune di Lecce. Si tratta di<br />
una delle più importanti rassegne nazionali<br />
che guardano al cinema continentale,<br />
grazie anche alla partecipazione<br />
di personal<strong>it</strong>à del mondo cinematografico,<br />
ultimo il regista russo<br />
Nik<strong>it</strong>a Michalkov. Come ogni anno i<br />
film in concorso sono giudicati da una<br />
giuria di qual<strong>it</strong>à, il cosiddetto Com<strong>it</strong>ato<br />
dei Garanti (presieduta da Cristina<br />
Soldano e Alberto La Monica), cui<br />
fanno parte anche altri nomi noti nell’ambiente<br />
cinematografico e della cr<strong>it</strong>ica<br />
come il maestro Zanussi, Moran-<br />
Cinema<br />
do Morandini, Emidio Greco, Gianni<br />
Volpi. La manifestazione verrà inaugurata<br />
dal regista turco, ma ormai <strong>it</strong>aliano<br />
d’adozione, Ferzan Ozpetek<br />
mentre il Focus sarà dedicato a Margher<strong>it</strong>a<br />
Buy, alla quale inoltre sarà dedicata<br />
una mostra fotografica e le<br />
proiezioni di alcuni film che la vedono<br />
protagonista. Oltre alle pellicole in<br />
concorso, la kermesse si presenterà<br />
ricca di altre sezioni e di attiv<strong>it</strong>à collaterali,<br />
tutte dirette al fine di promuovere<br />
la produzione cinematografica locale.<br />
E’ il caso di Puglia Show, concorso<br />
gratu<strong>it</strong>o di cortometraggi indirizzato ai<br />
giovani video maker pugliesi e realizzato<br />
insieme al Centro Nazionale del<br />
Cortometraggio, che richiede opere<br />
filmiche di durata non superiore ai 30<br />
minuti e di qualsiasi genere. Per chi<br />
volesse sapere di più sull’arte cinematografica<br />
e sui suoi linguaggi, poi, c’è<br />
la quinta edizione di “Poetica ed Estetica.<br />
Il Cinema della Visione”, corso<br />
di formazione riservato a operatori<br />
culturali e docenti. Per le altre info, infine,<br />
c’è il web: il s<strong>it</strong>o da vis<strong>it</strong>are è<br />
www.festivaldelcinemaeuropeo.<strong>it</strong>.<br />
19
20<br />
marzo - aprile 2009<br />
APULIA FILM COMMISSION<br />
La Puglia è tutta da girare!<br />
L’<br />
Apulia Film Commission è una fondazione<br />
con regolare statuto che<br />
opera senza scopo di lucro su tutto il<br />
terr<strong>it</strong>orio regionale. Ha una determinata<br />
mission: promuovere e valorizzare il patrimonio<br />
artistico e ambientale, la memoria<br />
storica e le tradizioni della Puglia in modo<br />
da attrarre le produzioni cinematografiche,<br />
televisive, audiovisive e pubblic<strong>it</strong>arie sia <strong>it</strong>aliane<br />
che straniere. L’AFC ha anche partecipato<br />
alla produzione di pellicole di caratura<br />
nazionale come “La seconda notte di nozze”<br />
di Pupi Avati r “Mio fratello è figlio unico”<br />
di Daniele Luchetti. Dallo scorso anno, inoltre,<br />
si occupa di finanziare con bandi di concorso<br />
quadrimestrali chiunque voglia presentare<br />
e realizzare un’opera audiovisiva in<br />
Puglia. A propos<strong>it</strong>o è fresca di ufficial<strong>it</strong>à la<br />
pubblicazione delle 7 opere vinc<strong>it</strong>rici del<br />
Progetto Memoria, concorso di cortometraggi<br />
aperto a giovani video maker pugliesi<br />
relativo a personaggi e luoghi significativi<br />
che hanno dato un contributo importante<br />
nella determinazione dell’ident<strong>it</strong>à e della<br />
storia pugliese. I film verranno finanziati<br />
per intero attraverso le risorse rese disponibili<br />
dall’Accordo di Programma Quadro<br />
“Sensi Contemporanei” per il settore degli<br />
audiovisivi e del multimediale, sottoscr<strong>it</strong>to<br />
della Regione Puglia, dal Ministero per lo<br />
Sviluppo Economico e dal Ministero per i<br />
Beni e le Attiv<strong>it</strong>à Culturali. Tra i film vinc<strong>it</strong>ori<br />
ricordiamo “Di chi sei figlio? Storie di<br />
tabacchine e dei loro padroni” di Corrado<br />
Punzi, “Salento terra di popoli” di Paola<br />
Manno, un corto su una “storia di frontiera”<br />
e “Danza di palloni e di coltelli” di Chiara<br />
Idrusa Scrimieri. Le 43 opere del concorso<br />
sono state valutate dalla Commissione giudicatrice<br />
composta da Bruno Bigoni (regista),<br />
Angela Prudenzi (cr<strong>it</strong>ico), Luigi De Luca<br />
(vicepresidente AFC), coadiuvata da V<strong>it</strong>o<br />
Antonio Leuzzi (storico) e Raffaele Gorgoni<br />
(giornalista Tgr Rai), quali rappresentanti<br />
del Com<strong>it</strong>ato Scientifico composto anche da<br />
V<strong>it</strong>o Amoruso, Silvio Danese, Gianni Donno,<br />
Alessandro Laterza, Domenico Menn<strong>it</strong>ti.<br />
DANZE DI PALLONI E DI COLTELLI<br />
Il profondo Salento di Chiara Idrusa Scrimieri<br />
R<strong>it</strong>i e tradizioni del profondo<br />
Salento ancora<br />
sotto l’occhio delle telecamere.<br />
La danza delle spade,<br />
i r<strong>it</strong>i popolari della Fòcara<br />
di Novoli, i palloni aereostatici<br />
che colorano i momenti folcloristici,<br />
infatti, saranno il tema<br />
centrale del film “Danze di<br />
palloni e di coltelli” firmato da<br />
Chiara Idrusa Scrimieri, galatinese<br />
formatasi tra l’Emilia<br />
e il Salento, alla scuola di Ermanno<br />
Olmi. Il documentario è<br />
stato finanziato dall’Apulia<br />
Film Commission nell’amb<strong>it</strong>o<br />
del “Progetto Memoria”. Momenti<br />
e scene particolari della<br />
pellicola sono state girate proprio<br />
a Novoli, durante i giorni<br />
in cui ardeva l’enorme pira formata<br />
da fascine di v<strong>it</strong>e; l’occasione<br />
è stata ghiottisima per<br />
captare suoni, colori e immagini<br />
di un Salento che vive la sua<br />
tradizione e per impreziosire<br />
questo progetto, nato per raccontare<br />
l’arte dei palloni votivi<br />
di carta, lanciati prima della<br />
spettacolare accensione. Altro<br />
Leonardo Donadei e i palloni votivi (Foto Stamerra-Pedaci)<br />
aspetto centrale del lavoro della<br />
Scrimieri è la “scherma salentina”<br />
(nota come danza dei<br />
coltelli) per voce del suo assoluto<br />
protagonista, Leonardo<br />
Donadei. Parab<strong>it</strong>ano, Donadei<br />
è discendente di una famiglia<br />
che si tramanda di generazione<br />
in generazione entrambe le tradizioni,<br />
palloni aereostatici e<br />
danza delle spade. Oltre al lancio<br />
dei palloni e le ronde attorno<br />
al fuoco della fòcara, nel<br />
progetto verrà raccontata tutta<br />
l’atmosfera che si vive attorno<br />
ai “Giorni del Fuoco”, fatta di<br />
musica e chiacchierate, r<strong>it</strong>mi<br />
scand<strong>it</strong>i dai tamburelli, odori di<br />
spezie e carne cotta alla brace,<br />
piatti tipici e vino locale.<br />
Queste immagini attraverseranno<br />
l’intera pellicola, che<br />
vuole cadenzare l’inverno salentino<br />
attraverso la forza dei<br />
suoi protagonisti, gente comune<br />
che dimostra con il lavoro<br />
nei campi un legame viscerale<br />
e quasi primordiale con la Madre<br />
Terra, elemento base di<br />
ogni cultura.
Vino Amaro è ricco di pacate<br />
provocazioni. Sopratutto<br />
inv<strong>it</strong>a alla riflessione,<br />
con l’augurio che in<br />
futuro le risorse del Salento<br />
vengano utilizzate -<br />
in prevalenza - dai salentini.<br />
Nel cast spicca la<br />
partecipazione straordinaria<br />
del pluricampione<br />
di pallavolo, nonché<br />
squinzanese verace, Raffaele<br />
De Giorgi (nella foto<br />
di Adriana Tuzzo) che<br />
interpreta il poeta lecceseV<strong>it</strong>torio<br />
Bodini.<br />
VINO AMARO<br />
Squinzano, il Negroamaro e lo sfruttamento del Nord<br />
Prodotto da Khàrisma e finanziato<br />
dall’Apulia Film Commission, poi<br />
presentato alla Fiera del Tursimo<br />
B<strong>it</strong> di Milano (edizione 2008), “Vino Amaro”<br />
è un documentario della durata di circa<br />
mezz’ora firmato da Enzo Pezzuto. La pellicola<br />
ricostruisce le vicende storiche della<br />
produzione vinicola salentina negli anni<br />
‘50, di eccelsa qual<strong>it</strong>à ma di non facilissima<br />
produzuione. Questo mediometraggio, infatti,<br />
racconta una storia purtroppo già vista<br />
e vissuta fin troppe volte dai meridionali,<br />
tra cui “noi” salentini nello specifico. Il copione<br />
è sempre lo stesso: lo sfruttamento<br />
delle risorse nostrane da parte dei “signori”<br />
del Nord, i cap<strong>it</strong>alisti settentrionali, per intenderci,<br />
attirati dal lavoro certosino dei v<strong>it</strong>ivinicoltori<br />
nord-salentini. Ma Vino Amaro<br />
non è banale, non è il sol<strong>it</strong>o punto di vista<br />
del meridionale che “si piange addosso”;<br />
anzi la sua sceneggiaturai prende<br />
spunto da un articolo igiornalistico dal t<strong>it</strong>olo<br />
“Squinzano, Vino a Milano”, del 1950<br />
dal poeta ispanista di origini salentine V<strong>it</strong>torio<br />
Bodini (colui che ha tradotto le opere<br />
di Miguel De Cervantes e Garcìa Lorca in<br />
<strong>it</strong>aliano, autore di “La luna dei Borboni”<br />
per Oscar Mondadori edizioni) e pubblicato<br />
su una rivista di quegli anni, Omnibus. Il<br />
poeta analizza nel suo scr<strong>it</strong>to il depauperamento<br />
delle risorse vinicole attuato dai<br />
grandi produttori del Nord Italia, i quali<br />
usavano il vino locale per andare a “irrobustire”<br />
le grandi produzioni di Barbera e<br />
Chianti. Come ha spiegato il regista, in<br />
questo processo economico i contadini salentini<br />
furono “spettatori e non compartecipi<br />
dei lauti guadagni ricavati”. Ma Bodini<br />
da attento scrutatore delle dinamiche sociali<br />
nel suo articolo prosegue individuando<br />
due cause del fenomeno, la prima è la millenaria<br />
pigrizia dell’uomo del Sud, la seconda<br />
è il connubio tra le banche e gli uomini<br />
d’affari del Nord, i quali avevano a loro<br />
volta una notevole facil<strong>it</strong>à di accesso al<br />
cred<strong>it</strong>o rispetto ai concorrenti meridionali.<br />
21
22<br />
marzo - aprile 2009<br />
OZPETEK: “Lecce la mia prossima location”<br />
Dopo la drammatica vicenda<br />
de “Un giorno<br />
perfetto” e il non troppo<br />
buono giudizio della cr<strong>it</strong>ica, il<br />
regista de “Le fate ignoranti”<br />
Ferzan Ozpetek ha annunciato<br />
che la location per il suo prossimo<br />
film sarà Lecce e il Salento.<br />
Il regista turco ha deciso di<br />
allontanarsi da Roma, ormai<br />
ab<strong>it</strong>uale sfondo sia spaziale che<br />
emotivo dei suoi film. “I romani<br />
non sopportano i set in c<strong>it</strong>tà<br />
- avrebbe detto lo stesso regista<br />
in un’intervista, giustificando<br />
la sua scelta”. E, così, Ozpetek<br />
ha reso pubblico anche alcune<br />
curios<strong>it</strong>à sulle due sceneggiatu-<br />
re che sta preparando insieme a<br />
Ivan Cotroneo: la prima riguarda<br />
una vicenda drammatica,<br />
l’altra una commedia. “In questo<br />
momento ho bisogno di leggerezza<br />
- svela il regista”,<br />
quindi la prossima pellicola riguarderà<br />
interamente una vicenda<br />
legata al sociale, tenuto<br />
conto anche dei “tempi moderni”.<br />
“C’è bisogno di uno sguardo<br />
attento alla realtà - ha concluso<br />
Ozpetek”. La pellicola<br />
uscirà a fine anno e riguarderà<br />
la storia di una famiglia e di un<br />
amore ed è ancora in fase di<br />
elaborazione non avendo ancora<br />
un t<strong>it</strong>olo e un cast defin<strong>it</strong>ivo.<br />
CHIAMAMI MAESTRO<br />
Scarciglia racconta la v<strong>it</strong>a del poeta Girolamo Comi, tra fiction e realtà<br />
Sarà proiettato giovedì 5 marzo<br />
nel Monastero di San Giovanni<br />
Evangelista a Lecce il<br />
documentario “Chiamami Maestro”,<br />
realizzato da Elio Scarciglia<br />
e ispirato al grande poeta dialettale<br />
Girolamo Comi . Alla proiezione<br />
interverranno Alessandro Laporta<br />
(Direttore Biblioteche Provinciali)<br />
e l’autore stesso. L’opera ripercorre<br />
l’intera v<strong>it</strong>a del Barone di Lucugnano<br />
dalla giovinezza, passata prima<br />
a Losanna poi a Parigi, vivendo<br />
una v<strong>it</strong>a irregolare ma entrando in<br />
contatto con la poesia simbolista<br />
dei primi del ‘900; poi la conver-<br />
sione al cattolicesimo e l’adesione<br />
al regime fascista fino ai guai economici<br />
che lo ridussero in miseria.<br />
Il documentario vanta<br />
testimonianze preziose di<br />
chi, come l'ex rettore<br />
dell'Univers<strong>it</strong>à di Lecce<br />
Donato Valli, grande<br />
esperto di letteratura<br />
dialettale salentina,<br />
abbia riportato alla luce<br />
grazie alle sue ricerche<br />
l’opera di Comi. La pellicola<br />
è stata interamente ambientata<br />
nella splendida casa del<br />
Barone a Lucugnano e vede la par-<br />
tecipazione di bravi attori che interpretano<br />
lo stesso Comi come Sandro<br />
Melissano (Comi adulto)<br />
e Emilio Scarciglia<br />
(Comi giovane),<br />
Laura Nascosto<br />
(Tina Lambrini, la<br />
seconda moglie) e<br />
Antonio Miggiano<br />
che interpreta<br />
lo stesso Valli. L’opera<br />
appare come un<br />
viaggio a metà strada<br />
tra fiction e realtà, per conoscere<br />
le vicende umane e poetiche<br />
del grande poeta.
C’ERA UNA VOLTA UNA PISTA DI VOLO<br />
L’aereoporto fantasma di Leverano, una storia poco conosciuta<br />
c’era una<br />
volta una pista di vo-<br />
“ALeverano<br />
lo”. Questo il t<strong>it</strong>olo<br />
del nuovo progetto filmico di Giuseppe<br />
Ferrara, presentato ufficialmente<br />
all’interno della sala<br />
conferenze leccese di Palazzo<br />
Adorno. Il documentario è finanziato<br />
dall’Apulia Film Commission,<br />
dalla Provincia di Lecce e<br />
dal Comune di Leverano per un<br />
budget complessivo di circa<br />
100mila euro. Il regista de “Il caso<br />
Moro” è sbarcato in questi giorni<br />
nel Salento per ricostruire una vicenda<br />
storica fin qui rimasta sconosciuta,<br />
mentre le riprese cominceranno<br />
da giugno. La vicenda ripercorre<br />
la breve, ma intensa v<strong>it</strong>a<br />
della pista di atterraggio realizzata<br />
a Leverano nel 1943, poco prima<br />
della caduta del regime fascista e<br />
teatro di importanti azioni, prima<br />
dei tedeschi e dopo l’8 settembre<br />
degli Alleati. La pista servì da importante<br />
base logistica, tant’è che<br />
fu creata una scuola di volo che<br />
dopo il 1945 fu spostata a Galatina,<br />
determinando il progressivo<br />
declino della pista di ferro buche-<br />
rellato. Il regista, autore del soggetto<br />
e della sceneggiatura ,si avvarrà<br />
di importanti testimonianze<br />
locali come quella del novantenne<br />
Antonio Marinnone, istruttore di<br />
volo proprio in quella pista, e degli<br />
autori del volume “Aeroporto<br />
di Leverano da pista di atterraggio<br />
a scuola di volo”, Massimo Muci<br />
e Gaetano Papadia. Il film, ideato<br />
anche da Fabio Frisenda, collaboratore<br />
alla regia, sarà girato a colori<br />
per quanto riguarda le scene attuali<br />
e in bianco e nero per quelle<br />
del passato, che rievocano i piccoli<br />
caccia <strong>it</strong>aliani part<strong>it</strong>i dalla malinconica<br />
pista di Leverano, che<br />
hanno compiuto nel cielo della vicina<br />
Albania (contro le forze tedesche)<br />
oltre 200 ricognizioni offensive<br />
con l’impiego di 500 aerei, tra<br />
l'altro infliggendo pesanti perd<strong>it</strong>e<br />
all’eserc<strong>it</strong>o nazista in r<strong>it</strong>irata dalla<br />
Grecia. Il cast è tutto pugliese, tra<br />
20 collaboratori e un centinaio di<br />
figuranti con costumi dell’epoca,<br />
riprodotti grazie all’aiuto di un<br />
collezionista locale di reperti mil<strong>it</strong>ari,<br />
che farà tornare alla memoria<br />
il vecchio “aeroporto fantasma”.<br />
Cinema<br />
Alla scoperta del segreto<br />
“Puglia Terra Madre – Il segreto del<br />
Salento” è il primo episodio di una serie<br />
di docufiction di Leandro Castellani<br />
realizzata da Casting Production con<br />
il supporto di Apulia Film Commission,<br />
Provincia di Lecce e Regione Puglia.<br />
Il progetto prevede la realizzazione<br />
di otto altri episodi nei prossimi tre<br />
anni, nei quali verranno vis<strong>it</strong>ati luoghi<br />
e segreti di tutto il terr<strong>it</strong>orio regionale<br />
nella forma mista di documentario e<br />
fiction. Tra i protagonisti ci saranno attori<br />
professionisti del calibro di Anna<br />
Statte (Il giudice Mastrangelo), Maria<br />
Cristina Heller (Incantesimo), Clive<br />
Riche (Casanova). Il primo episodio<br />
“Il segreto del Salento” vede come<br />
protagonisti un agente segreto e un’archeologa<br />
sulle tracce di un tesoro che<br />
secondo una leggenda sembra nascosto<br />
proprio nell’appendice sud-orientale<br />
d’Italia. A mettere il bastone tra le ruote<br />
ci penserà un multimilionario che ha<br />
sent<strong>it</strong>o parlare di questo patrimonio<br />
inestimabile. Il film è un road movie<br />
nostrano che parte da Otranto e dal suo<br />
splendido mosaico “L’Albero della v<strong>it</strong>a”,<br />
risale la penisola facendo tappa alla<br />
grotta della Zinzulusa, alla Pietra Forata<br />
di San V<strong>it</strong>o, fino al menhir di Martano<br />
con un finale inaspettato. Lungo il<br />
viaggio interverranno tre illustri ciceroni,<br />
nostri conterranei, come Albano<br />
Carrisi, che interpreta l’esperto dei prodotti<br />
pugliesi come l’olio e il vino, Lino<br />
“Libero” Banfi, che parla delle special<strong>it</strong>à<br />
gastronomiche e delle tradizioni<br />
musicali, e il giornalista d’Oltremanica<br />
Antonio Caprarica, che sponsorizza le<br />
attrattive turistiche. La pellicola presentata<br />
per la prima volta in anteprima<br />
nazionale al Multisala Massimo di Lecce<br />
si presenta come un’avventura fra le<br />
bellezze e i frutti del Salento. Raccontata<br />
in maniera spensierata.<br />
23
24<br />
marzo - aprile 2009<br />
“Radio Egnatia” è un ideale<br />
sequel di “Italian Sud<br />
Est” in terra balcanica. Il<br />
documentario è stato realizzato<br />
con lo stesso spir<strong>it</strong>o che<br />
ha animato il film precedente,<br />
anche se nell’opera la<br />
finzione - vedi l’immaginaria<br />
stazione radio costru<strong>it</strong>a<br />
con il sovrapporsi di suoni e<br />
notizie - divide la scena con<br />
la memoria storica, forn<strong>it</strong>a<br />
da immagini di repertorio, e<br />
la realtà quotidiana, attraverso<br />
interviste alla gente<br />
dei vari paesi.<br />
– canti e immagini<br />
della morte nella Grecìa Sa-<br />
“Stendalì<br />
lentina” è un libro scr<strong>it</strong>to da<br />
Mirko Grasso (Kurumuny) che si inserisce<br />
in un lungo filone di ricerca e recupero di<br />
tradizioni, pratiche e culture. Al volume si<br />
abbina in dvd l’omonimo e riusc<strong>it</strong>o documentario<br />
di Cecilia Mangini. Questo corto<br />
di undici minuti scandaglia nei suoi vari<br />
aspetti l’antico r<strong>it</strong>o delle prèfiche o repute,<br />
donne adib<strong>it</strong>e alla moroloja, lamento<br />
funebre sopravvissuto fino agli ’60 sul nostro<br />
terr<strong>it</strong>orio. Il corto r<strong>it</strong>rae i momenti salienti<br />
del pianto/lamento che ha origini an-<br />
Fluid Video Crew r<strong>it</strong>orna producendo<br />
un bel documentario di Davide<br />
Barletti che ripercorre la vecchia<br />
Via Egnatia, la prosecuzione in terra balcanica<br />
della Via Appia. La vecchia via di<br />
comunicazione fu costru<strong>it</strong>a per collegare<br />
Roma con Costantinopoli (oggi Istanbul),<br />
le due cap<strong>it</strong>ali dell’Impero Romano d’Occidente<br />
e d’Oriente. La docufiction si<br />
compone di episodi rappresentati simbolicamente<br />
da una lastra di pietra leccese<br />
che viene prima creata e poi abbandonata<br />
a testimonianza dell’avvenuto passaggio<br />
sulla strada romana. Ogni pietra rappresenta<br />
l’incontro le diverse comun<strong>it</strong>à, le<br />
diverse culture, tradizioni che stanno<br />
scomparendo. Un giovane artista napoletano,<br />
Matteo Fraterno, fa da guida al lungo<br />
viaggio fino ad Istanbul. Il percorso è<br />
un incontro e una scoperta del miscuglio<br />
Cinema<br />
RADIO EGNATIA<br />
Il nuovo viaggio di Davide Barletti, dal Salento alla Turchia<br />
tichissime e che affonda le proprie radici<br />
nella civiltà contadina. L’opera è accompagnata<br />
dal commento di Pier Paolo Pasolini,<br />
attento osservatore delle civiltà rurali<br />
e preindustriali, il quale si accorge della<br />
struttura piramidale dei canti di morte che<br />
comunicano un dolore concreto. Stendalì,<br />
che in griko significa “suonano ancora”,<br />
offre la possibil<strong>it</strong>à di vedere uno spaccato<br />
di v<strong>it</strong>a che non c’è più, un r<strong>it</strong>o magico che<br />
favorisce la dipart<strong>it</strong>a dell’anima del defunto,<br />
divenendo un momento aggregante per<br />
la società che con la morte non fa altro che<br />
ribadire il senso della propria esistenza.<br />
di popoli e luoghi che attraversano la Via<br />
Egnatia, dal Salento alla Turchia. Il viaggio<br />
fisico e interiore del protagonista trova<br />
voce in Radio Egnatia, una stazione<br />
radio f<strong>it</strong>tizia che anima il percorso con la<br />
sua programmazione fatta di suoni locali<br />
e informazioni reali sui luoghi attraversati.<br />
Il documentario di Barletti è stato presentato<br />
in concorso nella sezione “Italiana.doc”<br />
nella scorsa edizione del Torino<br />
Film Festival, diretto per il secondo anno<br />
da Nanni Moretti. La via Egnatia è soprattutto<br />
un luogo dell’anima, che tiene<br />
un<strong>it</strong>i millenni di storia vissuti tra Oriente<br />
e Occidente ricco di suggestioni grike,<br />
trace, illire, albanesi, <strong>it</strong>aliche e anatoliche<br />
e che ci riporta alle origini della nostra civiltà<br />
quando il Diverso non ci faceva paura,<br />
ma essendo la nostra terra di confine,<br />
era parte integrante nostro dell’Io.<br />
STENDALÌ<br />
Cecilia Mangini racconta canti e immagini della morte nella Grecìa
marzo - aprile 2009<br />
a cura di<br />
Alessandro De Pascalis<br />
Pascaredda de Santu V<strong>it</strong>u<br />
A Calimera c’è un r<strong>it</strong>o che si<br />
protrae da anni e si ripete nel<br />
tempo. Proprio nel giorno di<br />
Pasquetta, infatti, c’è il simbolico<br />
passaggio attraverso un<br />
masso di pietra calcarea custod<strong>it</strong>o<br />
nella Cappella di San V<strong>it</strong>o,<br />
chiesetta rupestre ubicata ai<br />
margini d’ingresso dell’antico<br />
Bosco della c<strong>it</strong>tà grika. Al centro<br />
del pavimento c’è un’antichissima<br />
pietra forata (nella foto<br />
sotto): si tratta di un monol<strong>it</strong>o<br />
esistente già prima della costruzione<br />
della chiesa, legato al<br />
r<strong>it</strong>o propiziatorio pagano che<br />
prometteva fertil<strong>it</strong>à in caso di<br />
passaggio attraverso il foro. Il<br />
diametro è di circa 23 centimetri,<br />
eppure la leggenda vuole<br />
che chiunque possa passarci attraverso.<br />
E, ogni anno, in tantissimi<br />
ci provano...<br />
I giorni della PASSIONE<br />
Brividi e suggestioni da vivere in ogni borgo, anche il più piccolo<br />
La Pasqua di Resurrezione è l’evento<br />
più importante dell’anno<br />
per la Chiesa e tutti i credenti.<br />
Nella maggior parte dei paesi del Salento<br />
i r<strong>it</strong>i della Settimana Santa iniziano<br />
già dal lunedì, per arrivare poi fino al sabato<br />
mezzogiorno quando il suono a festa<br />
delle campane (che la mattina del<br />
giovedì restano mute) danno il lieto annuncio.<br />
La venerazione per la passione,<br />
la morte e la resurrezione di Gesù Cristo<br />
è vissuta con giornate intense di fede<br />
popolare che hanno pochi eguali nel resto<br />
d’Italia. Nel Tacco, infatti, il popolo<br />
vive in maniera particolare questi sette<br />
giorni: a partire dal Giovedì Santo, venera<br />
il Cristo morto nella tradizionale<br />
vis<strong>it</strong>a agli altari della reposizione (impropriamente<br />
chiamati “sepolcri”), allestimenti<br />
di ricchi cibori che accolgono<br />
il Santissimo sub<strong>it</strong>o dopo l’ultima Messa,<br />
detta “in Coena Domini”, estremamente<br />
simbolica per il r<strong>it</strong>uale della lavanda<br />
dei piedi che rievoca gli ultimi<br />
istanti del Nazareno insieme agli Apostoli.<br />
Ricco di brividi e suggestioni è il<br />
Venerdì Santo: l’appuntamento è con le<br />
tante processioni che si svolgono in tutti<br />
i centri della provincia, dove un sentimento<br />
vivo e partecipe spinge l’intera<br />
Speciale Settimana Santa Itinerari<br />
Photo bysam.<strong>it</strong><br />
comun<strong>it</strong>à (anche i più giovani), ad accostarsi<br />
ai misteri della fede con curios<strong>it</strong>à,<br />
interesse. Migliaia di persone prendono<br />
parte a cortei massicci ma mesti, silenziosi,<br />
lagnosi. Tra canti e preghiere e le<br />
marce funebri che scandiscono il tempo<br />
con cui le statue della Madonna Addolorata<br />
e di Gesù Morto attraversano i centri<br />
storici, si rivive il dolore della Passione<br />
rapportata ai giorni nostri. E’ così a<br />
Cerfignano, Casarano, Galatina. E’<br />
così a Gallipoli, dove la processione dei<br />
Misteri assume un fascino esclusivo,<br />
fatto di gesti che si ripetono da anni con<br />
immutato rispetto e devozione inim<strong>it</strong>abile.<br />
E’ così in ogni centro del Salento,<br />
anche il più piccolo dove questo r<strong>it</strong>o si<br />
ripete da secoli. Solo poche ore, però, e<br />
così tanta mestizia svanisce con la domenica<br />
di Pasqua e il successivo Lunedì<br />
dell’Angelo, in cui si torna a gioire e<br />
mangiare cibi succulenti. E’ il giorno di<br />
Pasquetta, quello delle tradizioni tutte<br />
salentine che si riscoprono: è il giorno<br />
delle g<strong>it</strong>e fuori porta, del primo sole e<br />
del primo mare dopo il gelido inverno<br />
che proseguono anche il martedì con<br />
“Lu Riu”. Giorni di spensieratezza che<br />
lasciano alle spalle più di qualche “problemino”<br />
legato alla v<strong>it</strong>a di tutti i giorni.<br />
27
28<br />
marzo - aprile 2009<br />
IL VENERDI’ SANTO<br />
Una brezza gelida sul ponte<br />
A<br />
Photo bysam.<strong>it</strong><br />
Gallipoli è considerato<br />
il giorno dell’Urnia.<br />
Non c’è turno che tenga<br />
a lavoro, non c'è impegno che<br />
non si riesca a prorogare né<br />
appuntamento che vada rinviato.<br />
La c<strong>it</strong>tadinanza deve assistere<br />
compatta e omogenea<br />
alla processione del Cristo<br />
Morto e della Vergine. Una<br />
manifestazione devozionale<br />
che prende il via nelle prime<br />
ore del pomeriggio per r<strong>it</strong>irarsi,<br />
mai esausta però, all’alba<br />
del mattino successivo. Un’enorme<br />
affluenza di popolo<br />
partecipa alla “sfilata” delle<br />
statue lignee che, dal centro<br />
storico, “escono” verso il<br />
Borgo e, con passo quasi immobile,<br />
proseguono silenziose<br />
la marcia. Quasi da togliere il<br />
respiro è il momento in cui la<br />
processione dell’Urnia attraversa<br />
il ponte seicentesco e<br />
approda davanti all’antica<br />
fontana Greco-Romana, per<br />
poi risalire lungo Corso Roma.<br />
Un’improvvisa e quanto<br />
prevedibile brezza di gelida e<br />
fredda tramontana comincia a<br />
soffiare sui fedeli. Ogni volta.<br />
Fredda da penetrare negli animi,<br />
fino a farli rabbrividire anche<br />
nelle serate più tiepide di<br />
primavera. E nessuno osa trovare<br />
una spiegazione a quelle<br />
inattese raffiche di vento: devono<br />
esserci e basta.<br />
Lo stridulo struggente della TROZZULA<br />
R<strong>it</strong>i, usanze e tradizioni della Settimana Santa gallipolina<br />
Quel nero portato a lutto dalle<br />
pie donne, quel suono di tromba<br />
lamentosa quasi a voler riecheggiare<br />
il singhiozzo accorato della<br />
Madonna che percorre le strade della<br />
c<strong>it</strong>tà alla ricerca del Figlio. Nella “Perla<br />
dello Ionio” è il giorno più atteso dell’anno:<br />
il Venerdì dell’Addolorata anticipa<br />
e sublima l’intens<strong>it</strong>à di tradizioni e<br />
r<strong>it</strong>uali pronti ad inaugurare la suggestiva<br />
“Settimana Santa”<br />
gallipolina. Digiuno<br />
mattutino, legumi a<br />
pranzo e spaghetti alla<br />
pizzaiola per cena.<br />
Perché anche la tavola<br />
esige e pretende rispetto.<br />
Le lancette dell’orologio<br />
della cattedrale<br />
segnano mezzogiorno<br />
quando la folla<br />
attende sul sagrato di<br />
Sant’Agata l’arrivo<br />
della Vergine Maria,<br />
vest<strong>it</strong>a con l’ab<strong>it</strong>o di<br />
seta nero ricamato di oro. E i suoi lunghi<br />
capelli, d’un riccio morbido e vellutato,<br />
un tempo sul capo d’una ragazza malata,<br />
sono veri, verissimi. La statua, portata<br />
a spalla dai devoti, dopo che l’orchestra<br />
e il coro di voci bianche hanno intonato<br />
con penetrazione ascetica lo “Stabat<br />
Mater”, approda in serata sui bastioni<br />
che sovrastano il porto. E’ il toccante<br />
momento della “benedizione del mare”<br />
con le sirene dei pescherecci all’ancora<br />
che plorano lamentosi, come richiesta di<br />
di Ilaria Cavallone<br />
continuo soccorso e protezione. L’Addolorata<br />
rivolta verso le acque, mentre il<br />
sacerdote le benedice. La gente di Gallipoli<br />
si porta dietro quell’immagine<br />
struggente, fino a quando il rauco sussulto<br />
del tamburo rullante si spande per<br />
i barocchi vicoli del centro storico ed<br />
entra per le socchiuse porte dei palazzi<br />
antichi dal perenne profumo di salsedine.<br />
E' il Giovedì dei Sepolcri, quando<br />
quel ciborio riccamente<br />
addobbato viene<br />
adorato e ammirato<br />
dal popolo peregrino,<br />
che si scansa al passaggio<br />
dei confratelli.<br />
Loro, con passo lento<br />
e grave, vis<strong>it</strong>ano fino<br />
a tarda ora i “Sepolcri”<br />
allest<strong>it</strong>i nelle numerosissimeparrocchia<br />
della “c<strong>it</strong>tà vecchia”:<br />
da Santa Teresa,<br />
la parrocchie delle<br />
monache di clausura<br />
che curiose spiano il flusso dei “Comuni<br />
mortali”, alla chiesa della “Madonna<br />
del Rosario”, che affaccia direttamente<br />
sul “faro dell'isola”. E, intanto, com<strong>it</strong>ive<br />
di giovani ragazzi si alternano, s’incrociano<br />
con gruppi di coetanei tra i viottoli<br />
della “padella”. Tornano a casa per<br />
le “vacanze di Pasqua” gli univers<strong>it</strong>ari<br />
dal Nord; quella dei “Sepolcri” diventa<br />
la notte dei saluti e dei r<strong>it</strong>rovi, mentre<br />
gli “incappucciati” vanno e vengono fino<br />
al pallido sole del Venerdì Santo.
La processione e l’Addolorata tra i vicoli della “C<strong>it</strong>tà vecchia” (Photo bysam.<strong>it</strong>)<br />
DIANA, malmessa ma sempre presente<br />
La storia di una cagna discreta e puntuale<br />
Al suono della tromba e al<br />
rullo dei tamburi, si snoda<br />
il pio pellegrinaggio preceduto<br />
dalla “Croce dei Misteri”. Seguono<br />
i confratelli, dal saio rosso e<br />
la mozzetta celeste turchino: hanno<br />
sul capo una corona di spine sapientemente<br />
intrecciate dalle abili<br />
mani dei sodali. Portano pesanti<br />
ceri o i caretteristici lampioni. Poi i<br />
“pen<strong>it</strong>enti” con la Croce in legno<br />
portata a spalla, mentre si cammina<br />
in silenzio, a piedi nudi, o con la<br />
frusta pronta a finire sulle spalle<br />
linciate. I devoti pregano e cantano<br />
gli Inni della Passione, la gente<br />
ammira atton<strong>it</strong>a e, sebbene nessuno<br />
osi proferire parola, tutti in realtà<br />
si domandano cosa faccia e dove<br />
vada - ogni anno - quella cagna<br />
stanca e malmessa. Semplicemente,<br />
si lim<strong>it</strong>a a seguire i “mai”. Un<br />
tempo si chiamava Diana il pastore<br />
tedesco che, come se venisse avvisato<br />
da qualcuno, puntuale si<br />
Speciale Settimana Santa<br />
presentava all’appuntamento sacro.<br />
Ora lei non c’è più, ma un<br />
nuovo cucciolo la sost<strong>it</strong>uisce. E segue,<br />
con la stessa prudenza e discrezione,<br />
quello struggente stridulo<br />
della trozzula che tutti fa sobbalzare.<br />
La notte prosegue e, sul far<br />
dell’alba, esce la processione della<br />
Desolata. E’ Sabato Santo: il silenzio<br />
notturno è, come d’incanto, rotto<br />
dal suono lamentoso della tromba.<br />
Si aprono le finestre dei balconi<br />
e i bimbi sul braccio delle madri<br />
ammirano, sonnacchiosi, il lento<br />
procedere dei nuovi confratelli. Intorno<br />
alle dieci, con un sole che riscalda<br />
il viso, la statua di Cristo<br />
Morto incontra quella magnifica<br />
della Madonna, dinanzi al ponte; e<br />
insieme si dirigono sulla spianata<br />
della “Pur<strong>it</strong>à”, che lascia spazio all’ultima<br />
commovente benedizione<br />
davanti ad una folla di pellegrini<br />
che, dal volto sofferto, sgorgano lacrime<br />
di dolore.<br />
Le statue dei Misteri<br />
Sono i simboli della Passione.<br />
A Gallipoli, poi, ancora<br />
di più perchè sono gli emblemi<br />
di un momento triste, ma<br />
condiviso e partecipato da tutta<br />
la comun<strong>it</strong>à. Le statue della processione<br />
del Venerdì Santo sono<br />
opere di valenti maestri cartapestai<br />
e raffigurano diverse posizioni<br />
di Gesù durante la Passione:<br />
l’agonia dell’orto del Getsemani,<br />
la Flagellazione, L’Ecce<br />
Homo, Cristo con la Croce, la<br />
Crocifissione. E il Cristo morto,<br />
scultura lignea perfetta anatomicamente.<br />
Viene utilizzata per la<br />
Tomba, una rappresentazione<br />
della tragedia del Golgota e della<br />
deposizione del Cristo, r<strong>it</strong>uale<br />
fisso ma con particolari che cambiano<br />
annualmente<br />
secondo il<br />
modello<br />
s c e l t o<br />
dalla Confratern<strong>it</strong>a.<br />
R i m a n e<br />
adagiato su<br />
un lenzuolo<br />
bianco candido,<br />
sorretto<br />
dagli Angeli.<br />
www.chiesacrocifisso.<strong>it</strong><br />
Itinerari<br />
29
30<br />
marzo - aprile 2009<br />
Passioweb<br />
Religios<strong>it</strong>á e misticismo<br />
si fondono. Ancora una<br />
volta, in un'atmosfera<br />
intensa di spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>á, di<br />
partecipazione emotiva<br />
e sensoriale. Il mistero<br />
dei volti incappucciati,<br />
dei suoni, dei lamenti e<br />
dei canti religiosi si ripete<br />
e continua anche<br />
sulle pagine di Internet,<br />
in cui trovano spazio i<br />
r<strong>it</strong>i della Settimana Santa<br />
della Puglia, con i<br />
centri che dal Nord al<br />
profondo Salento rivivono<br />
il dramma della<br />
Passione. Il s<strong>it</strong>o è<br />
www.settimanasantai<br />
npuglia.<strong>it</strong>, che raccoglie<br />
le storie e le tradizioni<br />
dei r<strong>it</strong>i di Taranto,<br />
Molfetta, Grottaglie, Alberobello<br />
e altre c<strong>it</strong>tà.<br />
Per quanto riguarda il<br />
Tacco d'Italia, invece,<br />
sono presenti notizie<br />
web sui r<strong>it</strong>i di Cerfignano<br />
(Facebook) e<br />
sulla Settimana Santa<br />
di Casarano.<br />
Gli emblemi suggestivi dell’ULTIMA CENA<br />
A Galatina r<strong>it</strong>ornano i Sepolcri e la marcia pen<strong>it</strong>ente dell'Addolorata<br />
Affascinanti, suggestivi, drammatici<br />
e toccanti. Retaggio di una religios<strong>it</strong>à<br />
medioevale e barocca, i r<strong>it</strong>i pen<strong>it</strong>enziali<br />
dei sepolcri e delle processioni legate<br />
alla Passione di Cristo e dell’Addolorata<br />
caratterizzano la Settimana Santa delle<br />
comun<strong>it</strong>à pugliesi e salentine. Quei sette<br />
giorni che precedono la Pasqua, così carichi<br />
di devote r<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à e di recond<strong>it</strong>i significati,<br />
rappresentavano un tempo una sorta di medicamento<br />
per la psiche dei cristiani, offesa<br />
e oltraggiata dalla crisi del lutto per la morte<br />
del Cristo. Pulsioni arcaiche, fattesi più<br />
vivide a causa di una morte triste seppur<br />
simbolica, che rintracciavano il loro es<strong>it</strong>o<br />
appagante nei r<strong>it</strong>uali proposti dalla cultura.<br />
Prima tappa del processo metabolico di rinasc<strong>it</strong>a<br />
spir<strong>it</strong>uale, che portava alla Resurrezione,<br />
è la tradizione dei “Sepolcri”. Emblemi<br />
dell’ultima Cena di Cristo con gli<br />
Apostoli, gli altari della reposizione sono allest<strong>it</strong>i<br />
puntualmente ogni anno in tutte le<br />
chiese del Salento. Per lucrare forse indulgenze<br />
i fedeli, i moderni pellegrini di c<strong>it</strong>tà si<br />
immergono ogni anno nella penombra accentuata<br />
dai rari lumi accesi all’interno dei<br />
tempi. Le stesse sacre dimore nelle quali<br />
l’indefinibile segno di cristiana tristezza per<br />
la morte di Gesù promana dai vasi in cui sono<br />
stati posti dei germogli vegetali, fatti crescere<br />
al buio e, dunque, colorati di un’oppri-<br />
mente tonal<strong>it</strong>à bianco-giallognola. Dai Sepolcri,<br />
legati all’esperienza religiosa più intima<br />
e personalistica del fedele, alle spettacolari<br />
r<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à collettive del Venerdì e del<br />
Sabato Santo il passo è breve. Ed è proprio<br />
alle prime luci del Sabato Santo che tutta la<br />
popolazione di Galatina si risveglia per la<br />
suggestiva processione del Cristo Morto.<br />
Un corteo monumentale, silenzioso, che<br />
rappresenta per la c<strong>it</strong>tà uno spettacolo unico<br />
nel programma dei r<strong>it</strong>i della Settimana Santa,<br />
preceduto nella notte dalla ricerca desolata<br />
della Madonna che nella Chiesa Madre<br />
ha ricevuto tra le braccia il Figlio Crocifisso.<br />
La Beata Vergine, tornata nella Chiesa<br />
dell’Addolorata, alle 6 in punto apre la sfilata<br />
dietro alla Croce, accompagnata dai pen<strong>it</strong>enti<br />
delle Confratern<strong>it</strong>e coperti dalle loro<br />
tuniche strette alla v<strong>it</strong>a da un cordone. Attorno<br />
al capo una corona di spine o i cappucci.<br />
Seguono le pie donne insieme alla<br />
popolazione devota, già riun<strong>it</strong>a in Piazza<br />
Alighieri in un’atmosfera patetica e trionfale,<br />
dettata anche dalle lagne marce funebri.<br />
Si ripete così una tradizione che, anche esteriorizzando<br />
i propri sentimenti religiosi,<br />
esprime il pathos della gente del Salento.<br />
Conclusa anche questa Processione si può<br />
dire che termina la Pasqua triste e pen<strong>it</strong>enziale.<br />
Che diventa con la Resurrezione momento<br />
di gioia e di speranza. (Pa.Co.)
www.cantidipassione.<strong>it</strong><br />
I“Passiuna tu Cristù” e “Lu<br />
Santu Lazzaru” nascono dal rispetto<br />
e dalla riscoperta di una religios<strong>it</strong>à<br />
profonda. Capolavori di folklore<br />
che narrano gli ultimi istanti della<br />
v<strong>it</strong>a di Cristo (la Passione), in passato<br />
erano interpretati in tutti i paesi della<br />
Grecìa Salentina durante la settimana<br />
delle Palme. Proprio la Passione e<br />
lu Santu Lazzaru cost<strong>it</strong>uivano un tempo<br />
la pietas popolare, una fra le modal<strong>it</strong>à<br />
più complesse e articolate attraverso<br />
le quali il popolo esprimeva tutto il<br />
suo misticismo e la necess<strong>it</strong>à di costruire<br />
un ponte comunicativo con<br />
l’Essere Divino. Ripresi nel loro più<br />
genuino significato canoro e gestuale,<br />
“I canti di Passione” hanno visto avvicendarsi<br />
nel corso degli anni vecchie<br />
e nuove generazioni di cantori che non<br />
hanno voluto perdere il loro “appuntamento”<br />
tradizione. E con quel misticismo,<br />
che mai si è perso. Alla complessa<br />
l<strong>it</strong>urgia dei “moroloja”, così carica<br />
di simboli e allegorie, si accompagna-<br />
Un ponte ideale fra tradizione e riproposizione<br />
La poesia popolare grika, uno dei tesori che il Salento ha ered<strong>it</strong>ato e che deve<br />
custodire gelosamente nello scrigno delle bellezze, raggiunge una delle più alte<br />
espressioni nelle vicende che narrano la v<strong>it</strong>a e la morte di Cristo. Ne “I Canti di<br />
Passione”, infatti, si contemplano gli ultimi istanti della v<strong>it</strong>a di Gesù Cristo, prima<br />
della crocifissione e della morte per la salvezza umana. Un progetto, curato<br />
artisticamente da Luigi Chiriatti e Gianni De Santis con la consulenza di Sergio<br />
Torsello, volto al recupero e alla riproposizione dei canti devozionali della Passione,<br />
che diventa un'occasione per ascoltare e riflettere. Una rassegna che si<br />
trasforma in un ponte ideale tra cantori e gruppi della tradizione musicale salentina<br />
e grika e i loro “colleghi” pugliesi, ma anche calabresi, campani, abbruzzesi,<br />
laziali o siciliani. O di altrettante zone del Centro e del Sud Italia, dove questo<br />
periodo viene vissuto con la stessa intens<strong>it</strong>à. Con la suggestione di sempre.<br />
I CANTI DI PASSIONE, la musica della “pietas popolare”<br />
Nella Grecia Salentina si rivivono i Passiuna tu Cristù e Lu Santu Lazzaru<br />
va il cibo amaro, il “prikò”. Inizialmente<br />
pietanze frugali portate in tavola<br />
durante il periodo quaresimale, le<br />
sapienti ricette della tradizione culinaria<br />
contadina si sono trasformate in<br />
piatti-culto della cucina salentina,<br />
considerati ormai<br />
gli unici in grado<br />
di preservare sapori<br />
e ab<strong>it</strong>udini antiche.<br />
Durante la<br />
settimana delle<br />
Palme, dunque,<br />
per la sesta volta<br />
consecutiva anche<br />
quest’anno i ripropos<strong>it</strong>ori<br />
locali e alcuni<br />
esperti provenienti dall’Italia<br />
centro-meridionale daranno v<strong>it</strong>a ad<br />
avvenimenti di grande interesse, sia<br />
spettacolare che devozionale, coinvolgendo<br />
tutti i paesi della Grecìa Salentina<br />
e creando un circu<strong>it</strong>o che vede riproposti<br />
i moroloja in tutti i luoghi in<br />
cui si cantava e si canta ancora la Pas-<br />
Speciale Settimana Santa<br />
Itinerari<br />
di Paola Colaci<br />
sione. Una vera e propria rassegna internazionale<br />
di musica legata ai r<strong>it</strong>i<br />
della Pasqua, organizzata dall’Unione<br />
dei Comuni della Grecìa Salentina,<br />
dalla Regione Puglia, in collaborazione<br />
con la Provincia di Lecce e l’Ist<strong>it</strong>uto<br />
Diego Carp<strong>it</strong>ella. Nelle<br />
più caratteristiche chiese<br />
grike, anche quest’anno,<br />
si esibiranno<br />
le più rappresentative<br />
voci del folklore popolare,<br />
dai Cantori di<br />
Martano a quelli del<br />
Menamenamò e di<br />
Martignano, da Ninfa<br />
Giannuzzi ai fratelli Rocco<br />
e Gianni De Santis, e poi Antonio<br />
Castrignanò, Antonio Melegari e<br />
Andrea Stefanizzi, Antimino Pellegrino<br />
dei Cantori di Zollino (sopra, in<br />
una foto d’annata). Tutti salentini veraci,<br />
grazie ai quali si rivive in musica<br />
quella pietà popolare di un tempo. Si<br />
rivive, oggi, la vecchia Pasqua.<br />
31
32<br />
marzo - aprile 2009<br />
www.tuglie.com<br />
In mano LU MARANGIU<br />
Di sol<strong>it</strong>o, nella mano sinistra,<br />
ogni Quaremma regge “nu marangiu”,<br />
un’arancia amara come<br />
la sofferenza, nella quale sono conficcate<br />
sette piume di gallina. Si tratta<br />
di un grottesco elemento che in passato<br />
cost<strong>it</strong>uiva una sorta di rudimentale<br />
calendario, attraverso il quale si scandivano<br />
le sette settimane che dividevano<br />
dalla Pasqua e dalla purificazione.<br />
Ogni settimana veniva tolta una piuma<br />
fino al giorno della Risurrezione, giorno<br />
in cui veniva data alle fiamme come<br />
segno della v<strong>it</strong>toria della v<strong>it</strong>a sulla<br />
morte, del bene sul male. Oggi la tradizione<br />
delle nonnine vest<strong>it</strong>e di nero e<br />
sdentate sembra voler r<strong>it</strong>ornare nel<br />
bagaglio dei r<strong>it</strong>i salentini della Pasqua,<br />
dopo anni in cui ai balconi e sulle<br />
terrazze non compariva nulla. Anche<br />
per il 2009, infatti, il r<strong>it</strong>o verrà ripetuto<br />
qua e là per il Sud Salento, soprattutto<br />
a Otranto, Cerfignano e Tuglie.<br />
Proprio nel centro a due passi da<br />
Gallipoli, l’Associazione Culturale<br />
Ekagra organizza da diversi anni una<br />
“Rassegna - Concorso di Caremme”<br />
con la quale si premiano le realizzazioni<br />
più belle, originali e simpatiche<br />
esposte nel centro storico. Se non altro<br />
una buona occasione proprio per riscoprire,<br />
riv<strong>it</strong>alizzare e diffondere anche<br />
tra i più giovani un r<strong>it</strong>uale popolare<br />
che sembrava perso.<br />
La VECCHIA di nero vest<strong>it</strong>a...<br />
Sui tetti la Quaremma, al rogo la domenica di Pasqua<br />
Non c’è periodo dell'anno<br />
più florido di simbolismi.<br />
Soprattutto per la<br />
Quaresima salentina, tutta giocata<br />
sul dicotomico rapporto tra paganesimo<br />
e cristian<strong>it</strong>à. Nella tradizione<br />
cristiana, infatti, i quaranta<br />
giorni che precedono la<br />
Pasqua erano dedicati al digiuno,<br />
alla mortificazione dello spir<strong>it</strong>o<br />
attraverso il corpo; prescrizioni<br />
dure, che andavano rigorosamente<br />
osservate tanto che si sentiva il<br />
bisogno di esternarle. E quale miglior<br />
modo di rappresentare l’idea<br />
del digiuno e della pen<strong>it</strong>enza<br />
se non attraverso l’immagine della<br />
vecchiaia. Anzi di una vecchia<br />
vest<strong>it</strong>a di nero. La “caremma” o<br />
“quaremma” è un po’ sintesi di<br />
elementi pagani e cristiani,<br />
gioco sacro e profano<br />
insieme. Perfino nel suo<br />
lugubre ornamento si<br />
potrebbe individuare<br />
l’ennesima allegoria:<br />
il lutto si portava<br />
per lunghi<br />
periodi e, in età più<br />
avanzata, non si toglieva<br />
più fino a che andava<br />
a finire che<br />
le donne anziane<br />
fossero sempre<br />
vest<strong>it</strong>e di nero.<br />
Così la vecchiaia di<br />
una donna poteva<br />
rappresentare l’idea<br />
della morte e, insieme, quella<br />
della rinuncia. Alla luce di ciò<br />
sembrerebbe chiar<strong>it</strong>a la “comparsa”<br />
sulle terrazze delle case e in<br />
prossim<strong>it</strong>à dei crocicchi delle vie<br />
paesane del Salento, nei primissimi<br />
minuti del mercoledì delle Ceneri,<br />
di quel fantoccio di paglia<br />
vest<strong>it</strong>o a lutto e raffigurante una<br />
brutta vecchia sdentata. Proprio<br />
lei che nel fraseggio popolare risponde<br />
al nome di caremma.<br />
Ogni accessorio dell’orribile vecchina,<br />
moglie del carnevale morto<br />
il martedì grasso, si caratterizza<br />
di un forte simbolismo: vest<strong>it</strong>o<br />
di nero poiché a lutto, porta in<br />
mano “cunucchia e fusu” (il fuso<br />
e la lana da filare), due tra i più<br />
antichi arnesi del lavoro domestico.<br />
Rimane appesa fino al giorno<br />
della Risurrezione di Gesù.<br />
Quando, infatti, le campane annunciano<br />
la v<strong>it</strong>toria del Cristo<br />
sulla morte, la nonnina è ormai<br />
priva di filo da tessere. Si toglie<br />
dai balconi, si sgancia dai pali<br />
cui è appesa e si procede al<br />
sol<strong>it</strong>o r<strong>it</strong>uale: viene data<br />
alle fiamme, quasi per<br />
esorcizzare il male e liberarsi<br />
da tutto ciò<br />
che era mortificazione<br />
o steril<strong>it</strong>à<br />
della terra<br />
oppure sofferenza<br />
e miseria.
LU RIU, si festeggia con la natura<br />
La Pasquetta dei leccesi nel bosco a due passi dal barocco<br />
ALecce e nel Salento la festa<br />
continua dopo il lunedì “dell'Angelo”.<br />
Proprio così, chi<br />
non conosce “Lu Riu”, un tempo noto<br />
come la “pasquetta dei leccesi”, ma<br />
ben presto adottato da altri centri salentini<br />
che sfruttano le prime giornate<br />
di tiepido sole primaverile per vivere a<br />
pieno dei parchi naturali e delle bellezze<br />
del terr<strong>it</strong>orio. Nel capoluogo, infatti,<br />
si festeggia l’undicesima edizione<br />
della manifestazione all'interno dello<br />
splendido scenario della riserva naturale<br />
di Rauccio, a 15 chilometri dalla<br />
c<strong>it</strong>tà, trasformato in un mega r<strong>it</strong>rovo<br />
per rivalutare giochi del passato e antiche<br />
tradizioni, per promuovere e conoscere<br />
i luoghi d'interesse naturalistico<br />
e le specie che gelosamente custodiscono.<br />
E, perchè no, sostenere il turismo<br />
con forme destagionalizzate o con<br />
altri percorsi, diversi dal mare o dalle<br />
c<strong>it</strong>tà d’arte. Si festeggia, dunque, nel<br />
Speciale Settimana Santa<br />
nome della natura, in una zona di grande<br />
interesse ecologico per tutta la comun<strong>it</strong>à<br />
europea che l’ha elevata con<br />
legge regionale del 2002 a rango di<br />
Parco Naturale. A fare da contorno a<br />
profumi ed essenze preziose, ci sono<br />
anche le sorgenti dell'Indune che creano<br />
una zona umida di primaria importanza<br />
ecologica, vis<strong>it</strong>abili grazie a particolari<br />
percorsi naturalistici dedicati<br />
ai tantissimi presenti. E poi la degustazione<br />
di prodotti tipici della gastronomia<br />
locale e dei migliori vini grazie alla<br />
“Sagra dei sapori antichi” organizzata<br />
in più aree del Parco, la musica live<br />
e il divertimento. Con tantissime attiv<strong>it</strong>à<br />
per grandi e piccini (da laboratori<br />
creativi a corsi di free-climbing ed<br />
equ<strong>it</strong>azione, fino alle vis<strong>it</strong>e guidate alla<br />
scoperta della flora e della fauna tipica).<br />
Una manifestazione davvero ricca,<br />
oltre che attesa. Che stranamente<br />
può essere riassunta in poche parole.<br />
Un mondo di colori<br />
Itinerari<br />
L’appuntamento è fissato a partire<br />
dalle 9.30 del 14 aprile. R<strong>it</strong>orna<br />
“Lu Riu” e l’oasi naturalistica di<br />
Rauccio si trasforma in un colorato<br />
conten<strong>it</strong>ore di percorsi e <strong>it</strong>inerari<br />
enogastronomici, ecologici, sportivi<br />
e di spettacolo. L’organizzazione<br />
porta la firma dall’amministrazione<br />
comunale leccese. Altre info e dettagli<br />
su www.comune.lecce.<strong>it</strong><br />
33
34<br />
marzo - aprile 2009 Speciale Settimana Santa<br />
LLaa rriicceettttaa<br />
INGREDIENTI<br />
- 500 grammi di farina<br />
- 200 grammi di zucchero<br />
- 20 grammi di ammoniaca<br />
- 200 grammi di olio<br />
- 3 uova (alcune sode)<br />
PREPARAZIONE<br />
Si scioglie l’ammoniaca in un<br />
po’ di latte, che successivamente<br />
si va ad aggiungere<br />
nell’impasto con la farina, l’olio,<br />
lo zucchero e le uova. Bisogna lavorare<br />
bene per amalgamare tutto.<br />
A questo punto si lascia riposare,<br />
poi si divide l’impasto in più parti,<br />
cercando di stendere ogni parte<br />
con il mattarello per poter fare le<br />
diverse forme. I tipici pesci, il gallo,<br />
la bambola, il carciofo, il cuore<br />
e tutto ciò che sprigiona creativ<strong>it</strong>à<br />
e fantasia. L’importante è che ci<br />
sia in ognuna di esse un uovo imprigionato<br />
da alcune striscie di impasto.<br />
Si passa così alla cotture nel<br />
forno, all’interno di una teglia unta<br />
d’olio. E poi si assaggia...<br />
La CUDDHURA, antico atto d’amore<br />
Gli antichi greci preparavano<br />
particolari focacce,<br />
dette coulloure, da offrire<br />
agli dei in cambio di favori e benevolenze.<br />
E questo, con tutta probabil<strong>it</strong>à,<br />
è il legame con le nostre<br />
cuddhure, dolci di pane quasi biscottato<br />
con al centro l’uovo sodo.<br />
E’ una delle ricette tipiche della festa<br />
pasquale, se non proprio la più<br />
rappresentativa nel Salento. Anzi è<br />
una vera e propria tradizione che,<br />
seppur antica, non è mai andata<br />
persa o passata di moda. Erano le<br />
nonne a prepararle: una per ogni<br />
componente della famiglia, ognuna<br />
con una forma diversa: un galletto<br />
per i bambini o una pupa per<br />
Itinerari<br />
le bambine, oppure altre e svariate<br />
forme inventate sul momento. Si<br />
giocava con l’immaginazione e<br />
con la fantasia, anche perchè l’unico<br />
aspetto da rispettare era il numero<br />
delle uova che completavano<br />
l’opera culinaria, necessariamente<br />
in numero dispari. C’erano anche<br />
quelle per gli innamorati, anzi per<br />
le innamorate che le offrivano agli<br />
innamorati come atto d’amore.<br />
Erano a forma di cuore o di cestino<br />
e significavano abbondanza e fecond<strong>it</strong>à.<br />
Un augurio? O un avvertimento?<br />
“Ai santi non promettere<br />
fiori, ai ragazzi non promettere<br />
cuddhure…”, dice un proverbio<br />
dialettale. E forse spiega tutto.
36<br />
marzo - aprile 2009<br />
Foto www.comune.giurdignano.le.<strong>it</strong><br />
Le nove pietanze<br />
Di sol<strong>it</strong>o le pietanze che si<br />
succedono nell'assaggio<br />
sono nove e sono rispettivamente:<br />
i lampascioni<br />
(corbezzoli), i vermiceddhri,<br />
i bucatini al miele con<br />
mollica di pane fr<strong>it</strong>ta, i ceci<br />
cotti alla “pignata”, i cavoli<br />
lessi con olio d'oliva, il<br />
pesce fr<strong>it</strong>to, lo stoccafisso<br />
al sugo e cipolle, le p<strong>it</strong>tule<br />
e i “fr<strong>it</strong>ti” al miele e, infine,<br />
il finocchio. Il vino è la sola<br />
bevanda presente sulla<br />
tavola. Se la tavola è per 5<br />
commensali si aggiungono<br />
Sant'Anna e San Gioacchino,<br />
in quella da 7 Sant'Elisabetta<br />
e San Giovanni, a<br />
quella da 9 San Zaccaria e<br />
Santa Maria Maddalena;<br />
per 11 Santa Caterina e San<br />
Tommaso, mentre in quella<br />
da 13 figurano anche San<br />
Pietro e Sant'Agnese.<br />
I Santi a TAVOLA. Per grazia ricevuta<br />
Le Tavole di San Giuseppe, dal lontano Medioevo ai giorni nostri<br />
Nel Salento San Giuseppe è particolarmente<br />
venerato soprattutto<br />
in alcuni comuni dell'entroterra<br />
di Otranto quali Uggiano La Chiesa, la<br />
sua frazione Casamassella, Giurdignano<br />
e Minervino di Lecce dove si celebra<br />
l'antichissimo r<strong>it</strong>o delle cosiddette “Tavole<br />
di San Giuseppe”, allest<strong>it</strong>e da chi<br />
ha ricevuto una grazia. Si tratta di una<br />
cerimonia ricca di simboli e devozione,<br />
alquanto scenografica e pregna di fede.<br />
Al r<strong>it</strong>o partecipano i “Santi”. Il loro numero<br />
varia a seconda del voto fatto, ma<br />
mai in numero pari, da un minimo di 3<br />
a un massimo di 13 partecipanti. La devozione<br />
al santo e l'adempimento del<br />
voto avviene attraverso la preparazione<br />
di un caratteristico pane detto “pane di<br />
San Giuseppe” che i devoti distribuiscono<br />
ai fedeli all'esterno dalle chiese o che<br />
consegnano casa per casa nei giorni che<br />
precedono la festiv<strong>it</strong>à. Ad ogni modo, il<br />
pane può essere accompagnato o sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />
da un tipo di pasta chiamata “vermiceddhri”.<br />
In queste tavole tra le figure<br />
sacre sempre presenti troviamo San<br />
Giuseppe, Maria Vergine e Gesù Bambino.<br />
Le tavole vengono preparate per<br />
giorni nei minimi dettagli e sono imband<strong>it</strong>e<br />
con prodotti della nostra terra e<br />
piatti tipici della tradizione contadina<br />
salentina. Un ruolo importante l'ha la<br />
grossa forma di pane rotonda, forata al<br />
centro e ricamata con vari simboli quali<br />
3 sfere (che stanno a simboleggiare Gesù<br />
bambino e il Rosario), la Vergine<br />
Maria ed il bastone San Giuseppe. Le<br />
tavole vengono benedette dal sacerdote<br />
il pomeriggio del giorno 18, mentre la<br />
mattina del 19 marzo, dopo la celebrazione<br />
della Messa, si riuniscono intorno<br />
alle tavole i partecipanti, ma solo dopo<br />
essersi purificati dai propri peccati con<br />
la Confessione. Si dà così inizio al r<strong>it</strong>o<br />
che consiste nel fornire le diverse portate<br />
ai santi. Il primo personaggio ad iniziare<br />
con gli assaggi è San Giuseppe<br />
che prega e poi mangia. Quindi tocca<br />
agli altri commensali procedere con gli<br />
assaggi, finché San Giuseppe non batte<br />
per tre volte la forchetta sul piatto o il<br />
bastone sul pavimento. In quel momento<br />
tutti i commensali interrompono il<br />
pasto e cominciano a pregare. E’ allora<br />
che il devoto porta una nuova pietanza.<br />
L'intero r<strong>it</strong>o, che in origine pare fosse<br />
un atto di generos<strong>it</strong>à dei nobili locali, è<br />
scand<strong>it</strong>o dalle preghiere e dalla rec<strong>it</strong>a di<br />
un Rosario con tutti i presenti che vengono<br />
guidati da una voce narrante.
Si è ormai alla XXXIII edizione<br />
di una festa che per la piccola<br />
comun<strong>it</strong>à di San Cassiano è<br />
molto significativa e partecipata per<br />
religios<strong>it</strong>à, tradizione e folklore. La<br />
manifestazione è il risultato di un lungo<br />
e metodico lavoro iniziato con la<br />
raccolta del grano, dell’olio, dei peperoni<br />
e di tutti i prodotti della terra necessari<br />
per l’allestimento delle tavolate<br />
e continuata i primi di marzo con la<br />
“stompatura” (batt<strong>it</strong>ura) del grano<br />
raccolto fino a coinvolgere l’intera<br />
comun<strong>it</strong>à nella preparazione delle pietanze<br />
distribu<strong>it</strong>e il giorno della festa.<br />
Il menù presentato dai sancassianesi è<br />
quello tradizionale del terr<strong>it</strong>orio a sud<br />
della provincia di Lecce: “p<strong>it</strong>tule”,<br />
“pampasciuni”, “ope fr<strong>it</strong>te” e un gustoso<br />
pane cotto con “rape ‘nfucate” e<br />
all’immancabile “cranu stumpatu”,<br />
per poi passare alle tipiche pucce coi<br />
“pipirussi allu sucu” o con alici e “ricotta<br />
scante”, ai lupini e per concludere<br />
l’irrinunciabile dolce zeppola. Il<br />
culmine della festa, è rappresentato<br />
dalla Fòcara di San Giuseppe, un falò<br />
Foto www.comune.sancassiano.le.<strong>it</strong><br />
Per San Giuseppe la TAVOLA e la FOCARA<br />
A San Cassiano brucia anche un falò di fascine d’ulivo<br />
ottenuto dalla raccolta di migliaia di<br />
fascine di ulivo, offerte, come si tramanda<br />
da generazioni, dalla comun<strong>it</strong>à<br />
e raccolte da ragazzi, giovani e uomini<br />
nella vicina terra dei “Paduli”, vasta<br />
area ricca di uliveti. Il fuoco è sicuramente<br />
uno dei simboli della festa<br />
sud-salentina, tanto che è alla base di<br />
una collaborazione tra comuni pugliesi<br />
(su tutti Novoli e Putignano) in<br />
cui proprio il fuoco riveste un ruolo<br />
importante durante i festeggiamenti<br />
rispettivamente di Sant’Antonio Abate<br />
e Santa Lucia. Aperta a tutti i vis<strong>it</strong>atori,<br />
anche per l’annuale edizione,<br />
sarà l’antichissima cripta basiliana s<strong>it</strong>uata<br />
al centro del paese, è il luogo<br />
ideale dove poter ammirare la “Taula<br />
di San Giuseppe” allest<strong>it</strong>a con dovizia<br />
di particolari e completa di tutti i piatti<br />
che la tradizione vuole. Una “Tavola<br />
della convivial<strong>it</strong>à” con la quale si<br />
intende rinnovare la tradizione e rendere<br />
testimonianza di come il cibo<br />
non sia solo nutrimento, ma anche<br />
cultura e di come si leghi al terr<strong>it</strong>orio<br />
e all’evoluzione dei costumi.<br />
Feste&Sagre<br />
Tra zeppole e ciciri e tria<br />
Le “tavole” vengono allest<strong>it</strong>e principalmenete<br />
nelle case private, all'interno<br />
delle sale più ampie e spaziose,<br />
nelle stanze più comode a<br />
osp<strong>it</strong>are gli inv<strong>it</strong>ati, i parenti e gli<br />
amici che dovranno impersonare la<br />
Sacra Famiglia e non potranno essere<br />
cambiati, di anno in anno, se<br />
non per loro rinuncia. Lunghe e<br />
bianche tovaglie bianche ricoprono<br />
le mense, per un r<strong>it</strong>uale curato e<br />
lungo che si rinnova ogni anno<br />
senza tralasciare alcun particolare<br />
della tradizione. Le pietanza preparate,<br />
semplici e senza carne in<br />
memoria della povertà del santo,<br />
vengono proposte agli osp<strong>it</strong>i, ai<br />
Santi che compongono la “tavola<br />
cotta”. Alle volte, poi, si può incontrare<br />
anche la “tavola cruda”,<br />
che propone le stesse pietanze, anche<br />
se non cotte. Tra i piatti tipici<br />
immancabili delle Tavole sono le<br />
zeppole (un tipico dolce fr<strong>it</strong>to o al<br />
forno, sommortato da crema pasticcera,<br />
un pizzico di marmellata<br />
di amarene o di crema al cacao e<br />
una spolverata di zucchero a velo)<br />
e la massa, una sfoglia di farina<br />
impastata con l’acqua e tagliata a<br />
strisce strette e lunghe (in molti<br />
centri del nord leccese è detta anche<br />
tria). Questa particolarissima<br />
ricetta, infine, si completa con la<br />
cottura insieme ai ceci (in dialetto<br />
ciciri e tria, appunto).<br />
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38<br />
marzo - aprile 2009<br />
05-12 marzo<br />
Veglie<br />
SAGRA TE LU TURCINIEDDRU<br />
Si aprono con l'appuntamento dedicato ad una delizia<br />
della tavola salentina i giovedi culinari del ristorante<br />
Magia di Sapori, noto r<strong>it</strong>rovo sulla provinciale Veglie-<br />
Porto Cesareo (precisamente in local<strong>it</strong>à Marchioni). Lo<br />
chef del frequentato r<strong>it</strong>rovo ha scelto le ricette più prelibate<br />
della tradizione gastronomica del Salento, che<br />
saranno riproposte in otto serate tutte dedicate alle buone<br />
forchette e agli amanti delle prelibatezze locali. Otto<br />
sagre da non perdere: si parte con quella dedicata<br />
“allu turcinieddru”, il tradizionale involtino di carne attorcigliato<br />
con interiora. Il secondo appuntamento, invece,<br />
è fissato per il 12 marzo, qunado il ristorante vegliese<br />
offrirà ai suoi tanti osp<strong>it</strong>i un'latra delizia: la bruschetta,<br />
piatto povero ed emblema della cucina contadina<br />
<strong>it</strong>aliana ma ricco di gusto. Chi non ha mai assaporato<br />
quella fetta di pane rustico abbrustol<strong>it</strong>o nel forno o<br />
sulla piastra, cond<strong>it</strong>a con un'infin<strong>it</strong>a varietà di ingredienti,<br />
il più tipico è il pomodoro, bagnata dall'olio di<br />
oliva locale e insapor<strong>it</strong>a dall'origano? Magia di Sapori<br />
ne ha preparate per tutti i gusti...<br />
19-26 marzo<br />
Veglie<br />
LE SAGRE DI MAGIA DEI SAPORI<br />
R<strong>it</strong>ornano i giovedi culinari del ristorante Magia di Sapori,<br />
noto r<strong>it</strong>rovo sulla provinciale Veglie-Porto Cesareo<br />
(precisamente in local<strong>it</strong>à Marchioni). Questa volta<br />
tocca ai “pezzetti te cavallo”, altra ricetta tipica, succulenta<br />
e molto ricercata nel Salento. Si tratta di una pietanza<br />
davvero ricca, realizzata mischiando i pezzi di<br />
carne di cavallo rosolati in padella con la giusta quant<strong>it</strong>à<br />
di salsa verace insapor<strong>it</strong>a da carote, sedano, prezzemolo<br />
e due foglie di alloro. Un sapore immancabile<br />
sulle tavole salentina, compagno di r<strong>it</strong>rovi attorno ad<br />
un buon bicchiere di vino locale, rigosamente rosso, rigorosamnete<br />
Negroamaro dei v<strong>it</strong>igni della zona. Il<br />
week-end successivo, poi, sarà la volta della Sagra del<br />
Maiale con prelibati arrosti e tanto vino da gustare insieme<br />
alla simpatia della staff. Questa volta i pricipali<br />
protagonisti della kermesse gastronomica vegliese saranno<br />
i prodotti ottenuti dalla lavorazione delle carni<br />
del maiale, cotti alla brace e dal sapore irresistibile. Per<br />
informazioni contattare il 328.4886777<br />
Dal 19 marzo<br />
Poggiardo<br />
SAGRA DI SAN GIUSEPPE<br />
Il 19 marzo a Poggiardo si svolgerà la tradizionale Sagra<br />
di San Giuseppe. L’evento, giunto alla sua XX edizione,<br />
è organizzato dal Com<strong>it</strong>ato organizzatore della<br />
“Sagra di San Giuseppe”, con il patrocinio dell’Amministrazione<br />
Comunale. La Sagra si terrà presso il rione<br />
Santa Croce, interamente coinvolto nei preparativi della<br />
ricorrenza del Santo. Infatti gli ab<strong>it</strong>anti di questo rione,<br />
in parte supportati anche da altri conc<strong>it</strong>tadini, per<br />
intere settimane si sono dedicati alla preparazione delle<br />
pietanze che verranno distribu<strong>it</strong>e gratu<strong>it</strong>amente ai<br />
numerosi partecipanti, i quali potranno così degustare<br />
la “massa con i ceci”, peperoni, lampascioni, pesce a<br />
salsa, taralli, alici, lupini, zeppole, pucce, il tutto accompagnato<br />
da vino locale. Info dettagliate su<br />
www.poggiardo.com<br />
19 marzo<br />
San Cassiano<br />
SAGRA DI SAN GIUSEPPE<br />
Tra le numerose manifestazioni religiose e popolari di<br />
San Cassiano una tra le più sent<strong>it</strong>e, se non la più sent<strong>it</strong>a<br />
e partecipata, è la festa di San Giuseppe.Un tuffo nel<br />
passato all’interno di una tradizione che, grazie alla<br />
puntuale disponibil<strong>it</strong>à dei sancassianesi devoti al Santo,<br />
alla fattiva collaborazione delle Associazioni presenti<br />
ed all’attenta e metodica organizzazione curata<br />
dall’Amministrazione comunale, ogni anno si ripete<br />
con gli stessi scrupolosi r<strong>it</strong>uali. La festa è il risultato di<br />
un lungo e metodico lavoro di raccolta di tutti i prodotti<br />
della terra, necessari per l’allestimento delle tavolate<br />
e continua nei giorni successivi nella preparazione delle<br />
pietanze che verranno distribu<strong>it</strong>e il giorno della festa.<br />
Il menù presentato dai sancassianesi è quello tradizionale<br />
della zona: dalle p<strong>it</strong>tule, “pampasciuni”, “ope
fr<strong>it</strong>te” e un gustoso pane cotto con “rape ‘nfucate”, alla<br />
massa e all’immancabile “cranu stumpatu”, per poi<br />
passare alle tipiche pucce coi “pipirussi allu sucu” o<br />
con alici e “ricotta scante”, ai lupini, e per concludere<br />
l’irrinunciabile dolce di San Giuseppe: la zeppola. Il<br />
culmine della festa è rappresentato dalla focara, un fuoco<br />
ottenuto dalla raccolta di migliaia di fascine di ulivo.<br />
Info su www.comune.sancassiano.le.<strong>it</strong><br />
28 marzo<br />
Sannicola<br />
LU LAZZARENU<br />
Un tempo a Sannicola di Lecce, nel periodo pasquale<br />
la fede non si manifestava solo nelle chiese, ma con<br />
dialettali per le vie del paese "portando" di casa in casa<br />
"Lu Lazzarenu". Era questo un canto augurale che si<br />
scandiva la notte della Domenica delle Palme per annunciare<br />
la morte di Lazzaro e la passione e morte di<br />
Gesù; altre strofe finali di circostanza, servivano a<br />
chiedere "oe" (uova), "casu friscu" (formaggio fresco)<br />
e "sordi" (soldi) e ad augurare buona Pasqua. Questo<br />
canto, come anche altri dialettali, è stato ered<strong>it</strong>ato dall'ambiente<br />
greco e bizantino e da circa un ventennio<br />
questa tradizione è stata ripresa e portata nei cuori della<br />
nostra gente che oggi con amore e fede attende le note<br />
di questi campi per un dolce risveglio notturno che<br />
porta a med<strong>it</strong>are profondamente sulla sofferenza del<br />
nostro Signore Gesù Cristo e ad abbracciare con affetto<br />
quanti, suonatori, cantanti e amici vari al segu<strong>it</strong>o<br />
vanno a portare l'augurio di una felice Pasqua.<br />
02 aprile<br />
Veglie<br />
CICIRI, TRIA E MUERSI FRITTI<br />
Nuovo appuntamento con i giovedi culinari del ristorante<br />
Magia di Sapori, s<strong>it</strong>uato sulla provinciale Veglie-<br />
Porto Cesareo (precisamente in local<strong>it</strong>à Marchioni).<br />
Questa volta lo chef ha scelto uan vera delizia della tradizione<br />
culinaria salentina, un piatto che un tempo veniva<br />
preparato in tutte le case dei contadini, anch'esso<br />
povero e fatto da ingredienti semplici ma dal gusto eccezionale.<br />
Non si tratta di una sola minestra di ceci, ma<br />
di un'accoppiata davvero gustosa con un particolarissimo<br />
tipi di pasta fatta in casa di semola di grano duro,<br />
molto simili alle fettuccine tagliate insapor<strong>it</strong>e da un<br />
soffr<strong>it</strong>to di aglio, intero, e peperoncino. La chicca finale<br />
è l’aggiunta dei “muersi”, ovvero pezzi di pane raffermo<br />
fr<strong>it</strong>to e serv<strong>it</strong>o insieme alla minestra. Un piatto<br />
che racchiude il sapore del Salento, a cui è difficile resistere.<br />
Info e prenotazioni al 389.7862825<br />
09 aprile<br />
Santa Caterina (Nardò)<br />
INFIORATA DEL GIOVEDI’ SANTO<br />
Si rinnova il suggestivo appuntamento con l’Infiorata<br />
del Giovedì Santo (giunta alla settima edizione), orga-<br />
Feste&Sagre<br />
nizzato dalla Parrocchia Santa Caterina d’Alessandria.<br />
Le passate edizioni hanno registrato la partecipazione<br />
di migliaia di spettatori e susc<strong>it</strong>ato l’interesse dei massmedia<br />
per l’originale iniziativa nella quale bravissimi<br />
“artisti dei fiori” (appartenenti alla comun<strong>it</strong>à scolastica<br />
ed associativa di Nardò, del Salento o semplici c<strong>it</strong>tadini<br />
dotati di senso artistico) compongono suggestivi tappeti<br />
floreali ispirati ai temi religiosi. Una strada della<br />
frazione, via Pietro Micca, (si tratta della sal<strong>it</strong>a che dalla<br />
piazza della marina conduce a Nardò) sarà coperta<br />
da 20 suggestivi tappeti (dalle dimensioni di 5 metri<br />
per 3) realizzati con fiori e petali. La manifestazione<br />
avrà inizio alle ore 18 con la celebrazione della Messa<br />
Solenne in “Coena Domini”,. Alle 19 partirà il Corteo<br />
dell’Infiorata che raggiungerà via Pietro Micca dove<br />
avrà inizio l’Infiorata con il passaggio di Gesù sacramento<br />
sui tappeti di fiori e petali predisposti dai concorrenti,<br />
Le migliori composizioni floreali saranno premiate<br />
con medaglia d’oro di realizzazione artigianale.<br />
Dal 12 al 14 aprile<br />
Tuglie<br />
FESTA DI MARIA SS. ANNUNZIATA<br />
E’ la prima festa popolare dell’anno ed include anche<br />
la Festa in onore di San Giuseppe, compatrono della<br />
c<strong>it</strong>tà. Vi si svolge una importante fiera del bestiame e<br />
degli attrezzi agricoli e il tradizionale mercato dei prodotti<br />
casalinghi il giorno della “Nunziateddha”. L’origine<br />
della festa popolare si r<strong>it</strong>iene databile intorno al<br />
1750, quando furono pressoché completati i lavori di<br />
costruzione dell’attuale chiesa e la stessa fu dotata di<br />
arredi e statue. E’ appunto di quell’epoca la statua della<br />
Vergine che oggi si veneramo come Protettrice della<br />
c<strong>it</strong>tà di Tuglie. I festeggiamenti in onore dei Protettori<br />
vengono sospesi intorno agli anni 1858/60, quando, feste<br />
e fiere sono vietate dalle autor<strong>it</strong>à per ev<strong>it</strong>are assembramenti<br />
di persone e l’eventuale verificarsi di disordini<br />
antiborbonici. Così, anche l’importante fiera del bestiame,<br />
ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a a metà del ‘700 da Carlo III° di Borbone,<br />
abbinata ai festeggiamenti della Protettrice, venne<br />
sospesa per parecchi anni. Solo nel 1870, il Sindaco V<strong>it</strong>antonio<br />
Ria ist<strong>it</strong>uisce nuovamente la fiera da tenersi<br />
nei giorni 24, 25 e 26 di marzo a partire dal 1871 e individua<br />
come s<strong>it</strong>o il “Largo Term<strong>it</strong>i” che poi diviene<br />
“Largo Fiera”. La fiera di Tuglie, su pubblicazioni dell’epoca,<br />
viene classificata “di notevole importanza” ed<br />
è specializzata per gli attrezzi agricoli e casalinghi, ma<br />
particolarmente per i volatili da cortile. Gli animali<br />
maggiormente scambiati sono i pulcini. Da qui deriverebbe<br />
l’attribuzione del nomignolo “puricini” agli ab<strong>it</strong>anti<br />
di Tuglie. La Madonna dell’Annunziata in questo<br />
periodo diventa “t<strong>it</strong>olare” anche dei festeggiamenti civili<br />
e il culto di San Giuseppe Protettore passa, per così<br />
dire, in secondo ordine. Special<strong>it</strong>à tipica della festa<br />
era “lu core te cupeta”, un dolce a forma di cuore, realizzato<br />
con zucchero caramellato e mandorle, che i gio-<br />
39
40<br />
marzo - aprile 2009<br />
vani regalavano alle fidanzate.Alcune di queste usanze<br />
oggi non esistono più o sono state soppiantate da<br />
prodotti nuovi, ma resta sempre, nel cuore dei Tugliesi,<br />
una grande devozione per la Vergine Annunziata.<br />
Info su www.repubblicasalentina.<strong>it</strong><br />
Dal 12 al 14 aprile<br />
Surbo<br />
FESTA DELLA MADONNA DI LORETO<br />
E' festa a Surbo, che rende onore alla sua patrona, la<br />
Madonna di Loreto. Difficile stabilire l'esatta nasc<strong>it</strong>a<br />
dal culto che lega insissolubilmente i subrini alla “Madonna<br />
Nera”, anche perchè – a quanto pare - non esistono<br />
archivi per una ricostruzione storica rigorosa.<br />
Secondo la tradizione popolare, però, alcuni contadini<br />
rinvennero dentro un tronco cavo di un ulivo, una statua<br />
di legno colore scuro e senza braccia. La portarono<br />
a Surbo nella chiesa parrocchiale ma l'indomani la statua<br />
era spar<strong>it</strong>a, per poi essere rinvenuta nel medesimo<br />
luogo in cui era stata trovata la prima volta. Proprio<br />
qui fu eretta la chiesetta, detta di “d' Aurio”, che divenne<br />
ben presto un importante centro di cultura e r<strong>it</strong>o bizantino,<br />
tanto che da qui potrebbe derivare il celebrare<br />
la Madonna il martedì successivo alla Pasqua, come<br />
è appunto proprio del r<strong>it</strong>o bizantino. Info e programma<br />
dettagliato su www.comune.surbo.le.<strong>it</strong><br />
13 aprile<br />
Giorgilorio<br />
LU RIU<br />
R<strong>it</strong>orna, come ogni anno, l'appuntamento con “Lu<br />
Riu”, la tradizionale scampagnata fuori porta del Lunedì<br />
dell'Angelo, che rievoca la vis<strong>it</strong>a che i nostri avi<br />
facevano alla chiesetta di campagna della Madonna<br />
d’Aurio, vicino a Surbo, dedicata alla Madonna di Loreto.<br />
“Lu riu” non è altro che la forma dialettale contratta<br />
di “d’Aurio”. E’ defin<strong>it</strong>a perciò la Pasqua dei leccesi,<br />
proprio in virtù di questa vecchia consuetudine<br />
ormai però quasi del tutto scomparsa e che l’amministrazione<br />
comunale del capoluogo salentino ha rilanciato<br />
da qualche anno, seppur in altro luogo rispetto alla<br />
chiesetta, nell'Oasi naturalistica del Parco di Rauccio.<br />
Con “lu riu”, che i leccesi festeggiano anche il<br />
giorno successivo, si chiudono così oltre sette giorni<br />
di intensa partecipazione religiosa.<br />
16 aprile<br />
Veglie<br />
PURPU E MOSCARDINI<br />
E' la volta delle tipiche ricette <strong>it</strong>tiche al istorante Magia<br />
di Sapori (provinciale Veglie-Porto Cesareo), nell'amb<strong>it</strong>o<br />
della rassegna culinaria dedicata ai piatti della<br />
tradizione gastronomica salentina. Il piatto proposto<br />
dallo chef per questo “giovedì a tavola” è l'elemento<br />
simbolo del vicino mare di Porto Cesareo...il polipo,<br />
prelibato mollusco marino serv<strong>it</strong>o con le patate, alla
pignata o semplicemnte fr<strong>it</strong>to. Tante varianti che non<br />
ne alterano il gusto, anzi lo impreziosiscono. Accanto<br />
ad esso, poi, la possibil<strong>it</strong>à per gli amanti delle prelibatezze<br />
del mare Jonio di gustare i moscardini, boll<strong>it</strong>i nelle<br />
insalate di mare o cucinati con pomodoro, patate e<br />
bietole. Prenotazioni al 328.4886777<br />
Dal 20 al 26 aprile<br />
Matino<br />
FESTA DI SAN GIORGIO MARTIRE<br />
Ricchi e attesi nella c<strong>it</strong>tà di Matino i festeggiamenti in<br />
onore del Santo Patrono San Giorgio Martire. Il programma<br />
è davvero variegato e affianca ai tradizionali<br />
r<strong>it</strong>i religiosi, quali la suggestiva processione in notturna,<br />
l'intorciata e la benedizione dei campi, tutta una serie<br />
di eventi folcloristici (tipo la rassegna dei concerti<br />
bandistici pugliesi, le luminarie per le vie del centro<br />
storico e i fuochi pirotecnici) e di concerti live, con i<br />
suoni della pizzica salentina e le migliori voci della<br />
musica leggera <strong>it</strong>aliana.<br />
23 e 30 aprile<br />
Veglie<br />
PESCE FRITTO E PEPATA DI COZZE<br />
Ultimi due appuntamenti dei giovedi culinari del ristorante<br />
Magia di Sapori, noto r<strong>it</strong>rovo sulla provinciale<br />
Veglie-Porto Cesareo (precisamente in local<strong>it</strong>à Mar-<br />
Feste&Sagre<br />
chioni). Ultime due serata all'insegna delle special<strong>it</strong>à<br />
marinare: il 23 aprile spazio alle succulente fr<strong>it</strong>ture di<br />
pesce proveniente dallo splendido mare di porto Cesareo,<br />
piatto ricco e delizia di molti palati. Il 30 aprile, invece,<br />
sul tavolo arriveranno le pepata di cozze, altro<br />
piatto tipico dal gusto irresistibile. I golosi sono chiamati<br />
a raccolta, come rinuciare?<br />
01 maggio<br />
Diso<br />
FESTA SAN FILIPPO E GIACOMO<br />
Si rinnova a Diso appuntamento con la festa patronale<br />
in onore dei santi Filippo e Giacomo, attesa dagli<br />
amanti delle tradizioni popolari e folcloristiche. Il culto<br />
del centro sud-salentino, si perde nel tempo ma si<br />
rinnova da generazioni, di anno in anno, ormai da tantissimi<br />
anni. Ad attirare tanti turisti un cocktail di luminarie,<br />
fuochi pirotecnici, concerti bandistici, dà v<strong>it</strong>a ad<br />
un intreccio di luci e colori che contribuiscono a trasformare<br />
la piccola c<strong>it</strong>tadina in un grande palcoscenico,<br />
allest<strong>it</strong>o da alcune persone riun<strong>it</strong>e in com<strong>it</strong>ato, attente<br />
a che tutto vada per il verso giusto. Altre info e<br />
dettagli nsu www.comunediso.<strong>it</strong><br />
* La redazione non è responsabile per eventuali spostamenti o variazioni<br />
di programma delle fiere e delle feste. Per segnalare le vostre<br />
manifestazioni redazione@il<strong>picchio</strong>magazine.<strong>it</strong><br />
41
marzo - aprile 2009<br />
Giovanna Bozzi<br />
Per i più curiosi<br />
a cura di<br />
A propos<strong>it</strong>o del centenario del<br />
Futurismo segnaliamo tre<br />
grandi mostre in Italia: a Milano<br />
l’appuntamento è con<br />
l’incantevole scenario di Palazzo<br />
Reale, mentre alle Scuderie<br />
del Quirinale di Roma<br />
spazio a “Futurismo, avanguardia<br />
vanguardie”. A Venezia,<br />
invece, una selezione di<br />
opere della Collezione Peggy<br />
Guggenheim. Dal s<strong>it</strong>o di Radio<br />
3, infine, è possibile scaricare<br />
“Uccidiamo il chiaro luna”,<br />
programma di Lorenzo<br />
Pavolini. Si potranno ascoltare<br />
le voci di oggi e di ieri di<br />
Luce Marinetti, Maurizio Calvesi,<br />
Gabriella Belli e molti<br />
altri cr<strong>it</strong>ici e artisti, con le declamazioni<br />
originali tratte dall’archivio<br />
Rai di Marinetti,<br />
Balla, Depero. Tutti gli altri<br />
eventi dedicati al centenario<br />
su www.<strong>it</strong>alianfuturism.org<br />
Un salutare PUGNO NELL’OCCHIO<br />
A cento anni dalla pubblicazione del Manifesto del Futurismo<br />
Icento anni dalla pubblicazione a Parigi<br />
sulle pagine de Le Figaro del<br />
Manifesto del Futurismo di Filippo<br />
Tommaso Marinetti sono anche nel<br />
Grande Salento l’occasione per la presentazione<br />
di due eventi espos<strong>it</strong>ivi. A<br />
Brindisi, nel Palazzo Granafei Nervegna,<br />
il Comune si fa promotore fino al<br />
29 marzo della mostra “Collezionare il<br />
futurismo”, curata da Mariastella Margozzi<br />
e Paolo Roberto Salvadori. La<br />
mostra ha il mer<strong>it</strong>o di posare l’attenzione<br />
sulla straordinaria apertura culturale<br />
di cui gli artisti futuristi si fecero promotori,<br />
investendo con istanze di rinnovamento<br />
tutte le arti, comprese il cinema,<br />
la danza e la moda, documentate<br />
con il raro film “V<strong>it</strong>esse” di Pippo Oriani<br />
e dalle foto di scena della ballerina<br />
Giannina Censi. Per la prima volta è<br />
presentata al pubblico la collezione della<br />
famiglia Salvadori, il cui nucleo è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />
dall’articolata presenza, per numero<br />
e varietà di artisti, di manifesti<br />
pubblic<strong>it</strong>ari realizzati tra gli anni Venti e<br />
Trenta per promuovere prodotti commerciali,<br />
libri, eventi culturali. Le opere<br />
esposte mostrano come le idee innovative<br />
di Marinetti, sub<strong>it</strong>o accolte dagli<br />
artisti e proclamate nei successivi Ma-<br />
Mostre<br />
G. Balla, Mercurio che passa davanti al sole<br />
nifesti della p<strong>it</strong>tura, della tecnica e della<br />
scultura futurista, trovassero un campo<br />
privilegiato di applicazione nella comunicazione<br />
pubblic<strong>it</strong>aria. Tra gli altri,<br />
Depero, Diulgheroff, Venna e Prampolini<br />
adottarono un linguaggio antinaturalistico,<br />
aderente alla moderna realtà industriale,<br />
schematico anche nel lettering<br />
e nel rappresentare la figura umana, dalle<br />
linee dinamiche e dai colori accesi.<br />
Un vero e proprio “pugno nell’occhio”,<br />
dal t<strong>it</strong>olo di una delle prime riviste di<br />
pubblic<strong>it</strong>à milanesi, diretto a colpire<br />
l’osservatore che non doveva passare<br />
indifferente ai richiami dei cartelloni<br />
pubblic<strong>it</strong>ari che lo investivano dai muri,<br />
insieme alle immagini, ai suoni, ai rumori<br />
e al r<strong>it</strong>mo della moderna c<strong>it</strong>tà industriale.<br />
Nel Salento, invece, l’appuntamento<br />
è nel Palazzo Ducale di Cavallino,<br />
fino al 20 aprile con “Futurismo<br />
nel suo centenario, la continu<strong>it</strong>à” curata<br />
da Luigi Tallarico. Si tratta di un’ampia<br />
selezione di opere di artisti tra dipinti,<br />
sculture, grafiche e design con nomi<br />
di grande richiamo del primo Futurismo<br />
(Balla, Russolo, Severini, Sant’Elia, Sironi,<br />
Prampolini, Tato, Diulgheroff), accanto<br />
a quelle degli artisti appartenenti<br />
al cosiddetto Secondo Futurismo.<br />
43
44<br />
marzo - aprile 2009<br />
Su i SIPARI di Puglia<br />
I segreti dei luoghi di cultura<br />
Resterà aperta fino al 30 marzo “I Teatri<br />
pugliesi fra ‘800 e ‘900”. La mostra,<br />
allest<strong>it</strong>a nel Museo Provinciale “S. Castromediano,<br />
intende sottolineare i diversi<br />
aspetti dei Teatri di Puglia, enti che furono<br />
nello stesso tempo “luoghi di cultura” e “vetrina<br />
della società”, documentando attraverso<br />
pannelli illustrativi, bozzetti, foto d’epoca<br />
i teatri artisticamente più significativi, meglio<br />
conservati e restaurati, cui sono accostati alcuni<br />
fra quelli “violati” dalle trasformazioni.<br />
Il percorso espos<strong>it</strong>ivo, complesso e articolato,<br />
si snoda attraverso un <strong>it</strong>inerario che rivela il<br />
cospicuo numero di teatri storici esistenti in<br />
Puglia, un patrimonio arch<strong>it</strong>ettonico ed artistico<br />
poco noto al grande pubblico. La mostra,<br />
che ha già fatto tappa al Museo Civico<br />
di Bari e sarà poi osp<strong>it</strong>ata al Teatro Verdi di<br />
San Severo, è accompagnata da un catalogo<br />
con contributi di Michela Tocci, Annalisa<br />
Basso, Lucia De Marco, Dinko Fabris, Christine<br />
Farese Sperken, Lisa Pietropaolo e fotografie<br />
a colori di Michele Roberto.<br />
Al CAFFE’ LETTERARIO<br />
Fino al 27 marzo, il Caffè Letterario di Lecce<br />
osp<strong>it</strong>a una mostra che migliore location non poteva<br />
trovare. L’Associazione salentina Obiettivi,<br />
infatti, presenta una collettiva fotografica dedicata al<br />
caffé dal t<strong>it</strong>olo “Momenti Espressi-Espressi Impressi”.<br />
Il caffé, dunque, fenomeno senza tempo, incontra l’arte<br />
e, attraverso la creativ<strong>it</strong>à del singolo fotografo, racconta<br />
storie ed emozioni di v<strong>it</strong>a quotidiana e non, piacevoli<br />
momenti trascorsi in compagnia, frammenti di v<strong>it</strong>a familiare,<br />
vicende ed avvenimenti che prendono forma e<br />
si svolgono davanti ad una semplice tazzina di caffé. L'<br />
Associazione Obiettivi, invece, nasce dall’incontro tra<br />
appassionati di fotografia, alcuni professionisti, desiderosi<br />
di portare la passione fuori dagli schemi. Grazie a<br />
Flickr.com, il portale di Yahoo di fotografia, quest’intrecciarsi<br />
d’amicizie e arte è stato possibile.<br />
Le facce della musica di APULIAN MUSICAL FACE<br />
Flavio&Frank Sabato e i più prestigiosi musicisti pugliesi. Visti da vicino e senza retorica<br />
Apulian Musical Faces, un<br />
progetto fotografico di Flav<br />
i o & F r a n k<br />
Sabato, due fotografi<br />
salentini emergenti<br />
nel panorama della r<strong>it</strong>rattistica<br />
musicale.<br />
L’evento unirà virtualmente<br />
lo Skatafashow<br />
di Aradeo a<br />
Reggio Emilia, dove<br />
la mostra sarà osp<strong>it</strong>ata<br />
in contemporanea<br />
presso i locali del Circolo Arci Fuori<br />
Orario (il più grande d’Italia).<br />
Inaugurata a fine dicembre ad Aradeo<br />
e in programma fino a fine marzo,<br />
presenta una selezione<br />
di volti scattati<br />
nell’arco di un anno di<br />
lavoro durante varie<br />
collaborazioni con i<br />
più prestigiosi artisti<br />
della scena musicale<br />
pugliese. Sono le facce<br />
di Caparezza, dei<br />
Sud Sound System,<br />
dei Negramaro e degli<br />
Après la Classe i soggetti delle<br />
foto esposte, facce r<strong>it</strong>ratte in una di-<br />
mensione dell’imperfezione, senza<br />
sfumature. Nel lavoro vince la raffigurazione<br />
diretta del volto degli artisti.<br />
Sedici r<strong>it</strong>ratti che si avvicinano<br />
all’interpretazione dell’immagine<br />
senza retorica, con un rispetto della<br />
ver<strong>it</strong>à che traspare in modo limpido.<br />
Foto che sorprendono per l’immediatezza<br />
dell’immagine. È la prima<br />
volta che musicisti pugliesi di<br />
così ampio respiro si sono fatti raffigurare<br />
in modo così asciutto, senza<br />
artifici retorici. Un’occasione in<br />
più per conoscere una parte ined<strong>it</strong>a<br />
di ciascuno degli artisti.
Omaggio a De Candia<br />
Il 12 marzo alle 18.30 sarà proiettato<br />
nella sala della Galleria Il Grifone<br />
di Lecce il documentato realizzato<br />
da Elio Scarciglia Sembra<br />
quasi che il sole tramonti, un<br />
omaggio al p<strong>it</strong>tore Edoardo De<br />
Candia a più di vent'anni dalla sua<br />
scomparsa, con le musiche originali<br />
di Andrea Senatore. La serata si<br />
apre con una breve presentazione<br />
dell'omonimo libro che contiene in<br />
allegato il cd del documentario.<br />
Nell’occasione sarà allest<strong>it</strong>a una<br />
mostra con le opere più significative<br />
del “p<strong>it</strong>tore pazzo” morto nel<br />
1992 dopo aver vissuto una v<strong>it</strong>a da<br />
cane sciolto, outsider e “figlio dei<br />
fiori” e dopo aver dato un grande<br />
contributo all’arte contemporanea<br />
nel Salento. Di lui resta principalmente<br />
l’impegno e l’attiv<strong>it</strong>à (insieme<br />
agli amici Ercole Pignatelli e<br />
Tonino Caputo) in una Lecce in cui<br />
le avanguardie, che nelle c<strong>it</strong>tà del<br />
nord spopolavano, erano quasi sconosciute.<br />
Info allo 0832.098122<br />
Il 21 marzo alle 18.30 si inaugura<br />
la mostra Regina di cuori, a cura<br />
di Dores Sacquegna. L’appuntamento<br />
continuerà con la performance<br />
Silk Heart, ideata e curata da Marilena<br />
V<strong>it</strong>a, artista siciliana<br />
diplomata in regia all’AccademiaNazionale<br />
di Arti Cinematografiche<br />
di Bologna<br />
e impegnata da<br />
anni in un interessante<br />
ricerca espressiva<br />
in cui emerge la volontà<br />
di dare senso e valore<br />
al rapporto fra comunicazione,<br />
arte ed ident<strong>it</strong>à femminile. La<br />
mostra “Regina di Cuori” è la quinta<br />
edizione della mostra al femminile<br />
organizzata dalla Primo Piano Livin-<br />
Gallery in collaborazione con l’Assessorato<br />
alla Cultura di Lecce e presente<br />
nel flyer del calendario di Itine-<br />
Mostre<br />
REGINA DI CUORI, il bello della donna<br />
Video e performance alla Primo Piano LivinGallery<br />
rario Rosa. Un evento, questo, che<br />
guarda alla donna e alla sua forza, alla<br />
sua sensibil<strong>it</strong>à, la sua fragil<strong>it</strong>à, al<br />
suo mettersi in discussione e in relazione<br />
con le dinamiche sociali e culturali<br />
che la riguardano. In mostra<br />
artiste nazionali ed internazionali<br />
che operano<br />
nel campo della p<strong>it</strong>tura,<br />
della fotografia, della video<br />
arte e della performance.<br />
Tra le artiste inv<strong>it</strong>ate<br />
figurano Gisèle Ledoux,<br />
Linda Kemshall,<br />
Mary Lonergan, Erica Harris,<br />
Betty Jonker, Tatjana Mihailova, Brigid<br />
Marlin, Ida Borg, Erin Paulson,<br />
Rachel Tredon, Elaine Parton, Claudia<br />
Olivos, Silvia De Gennaro, Maria<br />
Luisa Imperiali e Fosca. La mostra<br />
resterà aperta fino all’8 aprile, dal lunedì<br />
al sabato dalle ore 10 alle 20. Info<br />
su www.primopianogallery.com<br />
45
46<br />
marzo - aprile 2009<br />
DONNA CREATIVITA’<br />
AW giunge quest’anno alla sua decima<br />
edizione: una storia ormai consolidata<br />
attraverso una serie di mostre<br />
che in questi ultimi nove anni è<br />
stata testimone di successo per qual<strong>it</strong>à<br />
e ampiezza della creativ<strong>it</strong>à femminile.<br />
Una rassegna che negli anni<br />
si è allargata dalla regione al più ampio<br />
contesto nazionale e internazionale<br />
e dall’indagine nei terr<strong>it</strong>ori della<br />
p<strong>it</strong>tura, scultura, installazione si è<br />
dilatata all’esperienza della videoarte,<br />
della fotografia, del cinema. La<br />
mostra di quest’anno vedrà alla ribalta<br />
una decina tra designer pugliesi<br />
e di area nazionale. La mostra,<br />
promossa dall’assessorato alla Cultura,<br />
come le precedenti edizioni di<br />
AW, è a cura di Marina Pizzarelli,<br />
storica dell’arte e cr<strong>it</strong>ica d’arte, e<br />
osp<strong>it</strong>erà nel corso della sua durata<br />
dal 15 marzo al 15 aprile, eventuali<br />
iniziative culturali come workshops,<br />
convegni, dibatt<strong>it</strong>i sulle problematiche<br />
del design contemporaneo e dei<br />
suoi rapporti con la produzione industriale.<br />
Le artiste partecipanti sono:<br />
Sonia Biacchi, Francesca Carallo,<br />
Azzurra Cecchini, Valentina<br />
D’Andrea, Ornella Durini, Regina<br />
Gambatesa, Adalgisa<br />
Romano, Wanda Romano,<br />
Cinzia Ruggeri,<br />
Emma<br />
Silvestris.<br />
L’apertura<br />
è<br />
fissata<br />
per il 15<br />
marzo alle<br />
ore 11.00.<br />
Arte e design. Dentro il FOYER<br />
I nuovi appuntamenti di Passages nei Cantieri Koreja<br />
Per tutto il mese di marzo e<br />
fino al 4 aprile è vis<strong>it</strong>abile<br />
nel Foyer dei Cantieri Teatrali<br />
Koreja l’esposizione dei progetti<br />
di Paola Navone, legati a ricerche<br />
intorno ai manufatti del bacino<br />
del med<strong>it</strong>erraneo, in bilico tra<br />
design e artigianato, che incorporano<br />
competenze e sapienze capaci<br />
di caricare di nuovi valori il lavoro<br />
manuale. Paola Navone,<br />
laureata nel 1973 presso il pol<strong>it</strong>ecnico<br />
di Torino ma milanese d’adozione,<br />
ha fatto parte di movimenti<br />
di avanguardia come Alchimia e<br />
Memphis ed è stata tra le protagoniste<br />
dell’arch<strong>it</strong>ettura radicale, nata<br />
all’inizio degli anni settanta con<br />
l’intento di riscoprire i legami, materiali<br />
e culturali tra artigianato e<br />
design. Con felice disinvoltura si<br />
muove tra i ruoli di arch<strong>it</strong>etto, designer,<br />
art director, arredatrice, curatrice<br />
di esposizioni ed eventi. Il<br />
lavoro di ricerca su forme, colori,<br />
ombre luci svela un mondo pervaso<br />
da un’idea simbolica di noma-<br />
Mostre<br />
www.teatrokoreja.com<br />
dismo metropol<strong>it</strong>ano dove la contaminazione<br />
tra culture e saperi è<br />
capace di creare oggetti carichi di<br />
poesia. Nel foyer dei Koreja, poi,<br />
c’è posto anche per “Interieur”<br />
del Laboratorio di arch<strong>it</strong>ettura<br />
Semerano. Interieur è una relazione<br />
con lo spazio del foyer operata<br />
dal Laboratorio di arch<strong>it</strong>ettura Semerano.<br />
Un’operazione sperimentale<br />
che sintetizza l’idea di un intervento<br />
sul luogo mediato da un<br />
approccio artistico. Interieur si pone<br />
come catalizzatore di forze, di<br />
tensioni: leggere uno spazio significa<br />
prima di tutto riscoprirne l’essenza<br />
e le possibil<strong>it</strong>à interpretative.<br />
Una conferma, quindi, di come<br />
il confine tra arte e arch<strong>it</strong>ettura si<br />
faccia sempre più labile e sfocato.<br />
Gli spazi della c<strong>it</strong>tà diventano un<br />
nuovo campo d’azione nel quale i<br />
progettisti, gli artisti smettono di<br />
essere sporadici collaboratori e si<br />
trasformano in operatori indispensabili<br />
alla definizione delle esperienze<br />
urbane. Da sabato 18 aprile.
marzo - aprile 2009<br />
48<br />
Chiara Conte<br />
a cura di<br />
Laboratori per emergere<br />
Parlando di scelte efficaci per<br />
far emergere lavori ined<strong>it</strong>i locali,<br />
di festival e rassegne per dar<br />
voce a tutt i generi, segnaliamo<br />
un importante progetto di residenza<br />
per artisti e band del Salento.<br />
Si tratta di un “laboratorio<br />
permanente” nella splendida<br />
Villa Prandico a Tuglie, che<br />
si trasforma in fucina d’arte per<br />
giovani talenti e per gli amanti<br />
della buona musica ai quali sono<br />
dedicati otto imperdibili appuntamenti<br />
che vedranno esibirsi<br />
nel mese di marzo la trascinante<br />
resident band Ics project,<br />
Aioresis e Skasalento.<br />
Non solo. Perchè “Villa Prandico”<br />
si fa osservatorio musicale,<br />
con delle speciali postazioni<br />
in cui i musicisti emergenti<br />
possono consegnare le proprie<br />
schede e demo, in vista delle<br />
selezioni per la prossima stagione<br />
estiva che si svolgerà all’interno<br />
del suggestivo parco<br />
attorno alla villa, tra i Menhir<br />
dell’artista Mauro Sances. La<br />
selezione degli artisti sarà effettuata<br />
da Industrie Culturali del<br />
Salento. Info al 339.4006022<br />
Un inarrestabile FERMENTO CREATIVO<br />
Caparbio e di qual<strong>it</strong>à. Il Salento musicale conquista anche all’estero<br />
Non molti anni fa erano gli artisti<br />
a lamentare ancora una cronica<br />
carenza di spazi e strutture dove<br />
poter aggregarsi, produrre e far veicolare<br />
la propria musica. Col tempo in questa<br />
terra si è verificato un bel fermento<br />
musicale, materializzatosi in band e talentuosi<br />
cantautori, che hanno avuto il<br />
mer<strong>it</strong>o di tenere alto l’orgoglio musicale<br />
salentino. Hanno esportato la musica<br />
d’autore, rivelando che non esiste solo la<br />
musica popolare e che il Salento non è<br />
solo terra ricca di storia, tradizioni, sapori<br />
e bellezze. Oggi, forse più che mai,<br />
il “nostro” Salento è terra fertile che coltiva<br />
ed esporta veri talenti del campo artistico.<br />
E non ce ne accorgiamo ora, che<br />
molta di questa gente spopola in tv o inizia<br />
a “fare carriera”...perchè è un insieme<br />
di cause concom<strong>it</strong>anti che ha reso<br />
possibile questo fenomeno di “esplosione<br />
musicale”. A partire da chi, con caparbietà<br />
e impegno, organizza festival e<br />
rassegne per dare spazio a progetti ined<strong>it</strong>i<br />
locali, a voci e volti, a gruppi emergenti<br />
ma valenti. E di esempi ce ne sono<br />
a bizzeffe: ultimo in ordine di tempo è l’<br />
Area Giovani Festival (già in fase di preparazione<br />
per la fase finale del luglio<br />
2009 a Torre Suda) o il Locomotive Jazz<br />
di Sogliano Cavour, Tele e Ragnatele<br />
della Saletta della Cultura di Novoli o le<br />
scelte dei pub di preferire serate live alla<br />
discodance. Fino al vasto mondo di<br />
Internet, con Myspace a farla da padrona,<br />
che oramai sembra un’indispensabile<br />
vetrina di lancio per esporre la storia,<br />
i progetti, il proprio modo di pensare la<br />
musica, per entrare in contatto con i<br />
fans, ascoltare i pezzi, scaricarli e condividerli<br />
con altri. Più semplicemente per<br />
creare un passaparola multimediale che<br />
garantisce promozione e, alle volte,<br />
contribuisce a “diventare grandi”. Indubbiamente,<br />
però, il mer<strong>it</strong>o principale<br />
di questo fermento creativo è da attribuire<br />
alla caparbietà e al coraggio dei musicisti,<br />
bravi a coltivare una passione tra<br />
mille difficoltà e a produrre poi progetti<br />
di qual<strong>it</strong>à, apprezzati anche all’estero. E,<br />
anche in questo caso, gli esempi si sprecano:<br />
i Nidi d’Arac osp<strong>it</strong>i del Babel<br />
Med Music di Marsiglia (Festival della<br />
musica popolare europea), Nicco Verrienti,<br />
Dani Silk e Logo sul palco del<br />
Festival tra i 50 artisti di Sanremo.59,<br />
Francesca Romana Perrotta al Teatro<br />
Spazio 89 di Milano per il prestigioso<br />
Premio la Musica e l’Autore, Alessandra<br />
Amoroso, tra i favor<strong>it</strong>i per la v<strong>it</strong>toria<br />
del talent show Amici. Insomma...è<br />
impossibile non essere orgogliosi!
www.myspace.com/simoneperrone<br />
La band compatta e... segu<strong>it</strong>a<br />
Un’inconfondibile timbrica, una<br />
grande sensibil<strong>it</strong>à e personal<strong>it</strong>à nella<br />
scr<strong>it</strong>tura, che si nota anche da come<br />
riesce a catturare l’attenzione del pubblico<br />
grazie ad un’ottima presenza<br />
scenica. Tra gli altri punti di forza di<br />
Simone Perrone, poi, c’è la sua band<br />
(interamente salentina) che sostiene il<br />
cantante con energia e compattezza<br />
r<strong>it</strong>mica. Aldo Natali e Gianluigi<br />
Giorgino “Giallo” alle ch<strong>it</strong>arre, Michele<br />
Minerva “Carl<strong>it</strong>os” al basso e<br />
Giulio Rocca alla batteria, prima di<br />
essere i compagni di lavoro di Simone,<br />
sono i suoi compagni di v<strong>it</strong>a. E’<br />
questo che il vocalist tiene a sottolineare.<br />
“Noi facciamo tutto insieme,<br />
poi se troviamo il tempo, suoniamo<br />
anche!” - dice proprio Simone, segu<strong>it</strong>o<br />
da una risata collettiva. Questa sintonia<br />
si percepisce immediatamente:<br />
sono cinque elementi perfettamente<br />
amalgamati e ben orchestrati che fanno<br />
un rock senza riferimento alcuno,<br />
spinti dall’amore per i Beatles e Jeff<br />
Buckley. Eseguono melodie semplici,<br />
incisive, e decisamente di primo impatto.<br />
A propos<strong>it</strong>o. Che Simone e la<br />
sua band siano una vera rivelazione<br />
salentina, con tutti i numeri per un<br />
successo assicurato, lo sapevamo.<br />
Quello che piacevolmente scopriamo<br />
sono i tantissimi fans che seguono<br />
(dal vivo e virtualmente, con tanto di<br />
My Space ufficiale) le gesta del cantautore<br />
salentino e della sua band. Un<br />
aspetto fondamentale che, ai tempi<br />
d’oggi, fa la fortuna delle carriere...<br />
Simone Perrone, nasce in provincia<br />
di Brindisi il 9 luglio<br />
1987. Da sub<strong>it</strong>o si notano le<br />
sue innate capac<strong>it</strong>à e la sua predisposizione<br />
alla musica. Impara a suonare<br />
il pianoforte e la ch<strong>it</strong>arra da autodidatta<br />
e all’età di 14 anni inizia a<br />
studiare canto con il maestro Tony<br />
Frassan<strong>it</strong>o. Nel 2007 partecipa al<br />
“Cornetto Free Music Aud<strong>it</strong>ion” con<br />
la band fondata tre anni prima. Un’esperienza<br />
fondamentale per l’evoluzione<br />
artistica di Simone e del suo<br />
gruppo: qui, infatti, viene selezionato<br />
tra i tre artisti mer<strong>it</strong>evoli dell’onore e<br />
dell’opportun<strong>it</strong>à di aprire il concerto<br />
di Zucchero, l’8 giugno 2007 all’Arena<br />
Civica di Milano davanti a<br />
20mila spettatori. Guadagnando,<br />
inoltre, l’attenzione della casa discografica<br />
Carosello Records, con la<br />
quale oggi lavora per la realizzazione<br />
di un nuovo progetto che sarà presentato<br />
in autunno con dei live in tutta<br />
Italia. Di questo lavoro, proprio<br />
perché in via di definizione, si conosce<br />
solo qualche accenno: un album<br />
prevalentemente autobiografico,<br />
conforme al suo modo di fare musica,<br />
attingendo cioè alle sensazioni<br />
SalentoSound<br />
Una DOLCE e DANNATA rivelazione<br />
Simone Perrone e la sua band, marchio salentino d’autore<br />
vissute in prima persona, alle esperienze<br />
di v<strong>it</strong>a. L’estate scorsa il primo<br />
singolo con L’estate di Adelina, canzone<br />
fresca e orecchiabile che cattura<br />
i colori e l’atmosfera dell’estate<br />
salentina, una stagione che non solo<br />
fa da scenario ma accompagna e accende<br />
le voglie segrete, i primi sogni<br />
amorosi di una giovane Adelina. Notevole<br />
anche il video del pezzo, girato<br />
interamente nei campi ricoperti di<br />
dorate spighe di grano, con la regia<br />
di Daniele Persica (che ha firmato<br />
anche i lavori di Ligabue, Giorgia,<br />
Max Gazzè, Neff). Attualmente è in<br />
promozione il nuovo singolo Dannato<br />
Amore, già in rotazione radiofonica.<br />
E, anche in questo caso, si tratta<br />
di un’esperienza vissuta. Un amore<br />
che sta per volgere al termine come<br />
“le mele, belle a vedere fuori ma che<br />
nascondono il marcio dentro”, un<br />
amore che non dà più vibrazioni tanto<br />
forti da tagliare la voce, un amore<br />
che non dà più calore, non fa più stare<br />
bene. Il tutto si racchiude in un<br />
forte senso di inquietudine, che si<br />
percepisce anche dalla r<strong>it</strong>mica sincopata<br />
della ch<strong>it</strong>arra...che lo stesso Simone<br />
confida di provare.<br />
49
50<br />
marzo - aprile 2009<br />
Un gruppo storico<br />
La Compagnia delle Arti<br />
Xanti Yaca, (dal greco fulvo<br />
ionico, una particolare qual<strong>it</strong>à<br />
di tabacco coltivata nell’antica<br />
Magna Grecia) fu<br />
fondata nel 1993 con l’intento<br />
primario di recuperare<br />
e valorizzare l’immenso patrimonio<br />
storico-artistico,<br />
linguistico e culturale di una<br />
fra le etnie più antiche, quella<br />
salentina. Esordisce con<br />
uno spettacolo di teatro e<br />
musica dal t<strong>it</strong>olo “Jò so’ lu<br />
sole”, ottenendo sub<strong>it</strong>o grandi<br />
consensi della cr<strong>it</strong>ica. Nel<br />
1994 la Compagnia decide<br />
di dedicarsi quasi esclusivamente<br />
all’aspetto musicale<br />
della tradizione del Salento,<br />
partecipando a rassegne e festival<br />
di rilevanza internazionale<br />
in Italia, Grecia, Cuba,<br />
Marocco, Iraq, Germania,<br />
Albania. Dal ’96 al ‘01<br />
tra le produzioni si ricordano<br />
“Musica dal Mondo”,<br />
“La Luna dei Borboni”, “Le<br />
Case di Calce”, e soprattutto<br />
“Lotto n.5330” e “A sud di<br />
niente”, due cd in cui si assiste<br />
alla creazione di composizioni<br />
originali ottenute<br />
amalgamando la musica tradizionale<br />
salentina, e del sud<br />
Italia in generale, con altre<br />
espressioni musicali provenienti<br />
dai Sud del mondo,<br />
ovvero da realtà che, seppur<br />
geograficamente lontane,<br />
per molti aspetti sono piene<br />
di analogie culturali (e musicali)<br />
tra loro. Poi quattro anni<br />
di pausa, per tornare nel<br />
2008 con una nuova produzione<br />
dal t<strong>it</strong>olo “Manifattura<br />
Tabacchi Orientali”.<br />
R<strong>it</strong>orna la COMPAGNIA DELLE ARTI<br />
Riecco Xanti Yaca nel segno del nuovo: cd, formazione e spettacolo<br />
Tornano gli Xanti Yaca, pronti a<br />
riprendere quanto lasciato interrotto<br />
anni fa. Dopo 4 anni di silenzio,<br />
l’indimenticata Compagnia delle<br />
Arti r<strong>it</strong>orna a calcare le scene con una<br />
formazione ampliata e con una nuova<br />
produzione. Principalmente tre le tappe<br />
del viaggio di r<strong>it</strong>orno che il gruppo ha<br />
scelto, partendo dalla creazione del s<strong>it</strong>o<br />
internet ufficiale www.xantiyaca.<strong>it</strong>, per<br />
riallacciare il filo della memoria con i<br />
fans. In tal modo si potrà entrare nel<br />
mondo degli Xanti Yaca, in uno stile di<br />
v<strong>it</strong>a e soprattutto in un particolare approccio<br />
etnico-musicale. Il successo del<br />
s<strong>it</strong>o a poche settimane dalla sua creazione<br />
testimonia quanto sia grande l’attesa<br />
di rivedere sul palcoscenico la Compagnia,<br />
quanto le sonor<strong>it</strong>à siano mancate al<br />
pubblico. La seconda tappa è attesa per il<br />
28 marzo, nelle sale della libreria “I Volatori”<br />
di Nardò, dove verrà presentata la<br />
nuova formazione e la nuova Manifattura<br />
Tabacchi Orientali, che andrà in tournèe<br />
per tutta l’estate. Il nuovo progetto?<br />
E' uno spettacolo ispirato alle melodie e<br />
ai r<strong>it</strong>mi coinvolgenti dell’intero bacino<br />
del med<strong>it</strong>erraneo, quindi ancora una volta<br />
la tradizione musicale salentina si fonde<br />
con le sonor<strong>it</strong>à di altri popoli e culture<br />
e vede l’impiego di ricercati e inusuali<br />
strumenti musicali. Infine, la terza tappa:<br />
il debutto ufficiale con l’esibizione live<br />
del 30 aprile in piazza Ferrarese a Bari,<br />
nell’amb<strong>it</strong>o della manifestazione organizzata<br />
dalla Cgil per celebrare la festa<br />
del primo maggio in terra pugliese. In<br />
questa occasione il celebre gruppo porterà<br />
sul palco una serie di brani estratti dalla<br />
nuova produzione “Manifattura Tabacchi<br />
Orientale”. E, aspetto non meno importante,<br />
si presenterà nella rinnovata<br />
formazione composta da otto elementi:<br />
Marco Tuma ai fiati, Michele Colaci al<br />
contrabbasso, il leader storico Diego De<br />
Razza al violino, Redi Hasa al violoncello,<br />
Pablo Montagne alla ch<strong>it</strong>arra classica,<br />
Adolfo La Volpe alla ch<strong>it</strong>arra portoghese,<br />
bouzuki e banjo, Ovidio Venturoso alle<br />
percussioni e Rocco Zecca con le sue<br />
percussioni a cornice. Da questa primavera<br />
una nuova stagione di successi...
MARCELLO ZAPPATORE, ch<strong>it</strong>arrista tecnico e creativo<br />
Marcello Zappatore<br />
comincia a muovere le<br />
mani sulla ch<strong>it</strong>arra del<br />
padre a tredici anni. Con lo strumento<br />
instaura un forte rapporto,<br />
decisamente affettivo, tanto da<br />
assegnarle perfino un nome: Flora.<br />
Da sub<strong>it</strong>o fonda i primi gruppi<br />
blues e comincia ad esibirsi<br />
nei locali e sulle piazze della sua<br />
c<strong>it</strong>tà, nonostante la formazione<br />
musicale non sia accademica; da<br />
autodidatta si avvale soprattutto<br />
dell’ascolto dei dischi, poi nel<br />
‘97 perfeziona le sue conoscenze<br />
musicali grazie al ch<strong>it</strong>arrista australiano<br />
Frank Gambale, che lo<br />
avvicina al mondo del jazz. Ma<br />
sarà la collaborazione con il pianista<br />
Claudio Pre<strong>it</strong>e e il sassofonista<br />
Charlie Parker, un po’ di<br />
tempo dopo, ad accendere ancor<br />
la scintilla del jazz. Nel frattempo<br />
compone e incide due lavori<br />
solisti: “Suonare da cani”<br />
(1997) e “La goccia che fa traboccare<br />
il naso” (1999), quest’ultimo<br />
ben apprezzato da molti<br />
ch<strong>it</strong>arristi. Già in questi brani<br />
si nota la varietà delle sue ispirazioni:<br />
effettivamente non è possibile<br />
inserire il ch<strong>it</strong>arrista in un<br />
particolare genere, considerate<br />
anche le sue influenze che vanno<br />
dai Beatles a Frank Zappa a Jimi<br />
Hendrix, dal jazz al metal senza<br />
prevalenza alcuna. Tra le esibizioni<br />
di Marcello Zappatore ricordiamo<br />
il trio con Faso al basso<br />
e Christan Meyer alla batteria<br />
(2002) due famosi componenti di<br />
“Elio e le storie tese”. Nel 2003,<br />
SalentoSound<br />
poi, con il brano “Ch<strong>it</strong>arre Su<strong>it</strong>e<br />
OP.1 For Fool And Orchestra”,<br />
vince il concorso “Emergenza<br />
Ch<strong>it</strong>arre” indetto dalla rivista<br />
Ch<strong>it</strong>arre, guadagnandosi non solo<br />
l’incisione del suo brano ma<br />
anche entusiasmanti recensioni.<br />
Nel 2004 diventa il ch<strong>it</strong>arrista<br />
dei Kiss Of Death, una tra le più<br />
popolari band matal leccesi attiva<br />
in tutta Italia. Dal 2005 al<br />
2007 entra nel gruppo degli<br />
Après la Classe, esibendosi sul<br />
prestigioso palco dell’Arezzo<br />
Wave e durante il concertone del<br />
Primo Maggio 2007 a Roma, davanti<br />
a 700mila persone. Altri<br />
appuntamenti di Zappa? Il 13<br />
marzo a Sanarica con “Tributo<br />
ad Elvis” e il 7 aprile a Muro<br />
Leccese con gli Elzed Quartet.<br />
TRIACE, voci e musica che danno forza alla donna<br />
Tre voci e una perfetta armonia di generi. Il risultato è Sebben che siamo donne<br />
Triace è la perfetta armonia di<br />
tre voci. Emanuela Gabrieli,<br />
Alessia Tondo e Carla<br />
Petrachi, seppur provenienti<br />
da diverse esperienze<br />
musicali, riescono<br />
ad amalgamare le<br />
loro voci creandone<br />
una sola, dalla sonor<strong>it</strong>à<br />
delicata e incantevole<br />
nonostante il genere<br />
folk. Accompagnata dal<br />
flauto di Giorgia Santoro, dalle<br />
ch<strong>it</strong>arre di Adolfo La Volpe e dalle percussioni<br />
di V<strong>it</strong>o De Lorenzi. Tutto insieme,<br />
alla ricerca di nuovi orizzonti<br />
sonori, tanto da scivolare a volte in im-<br />
provvisazioni di natura jazzistica.<br />
Questo progetto musicale vuole essere<br />
la simbiosi tra le tradizionali vocal<strong>it</strong>à<br />
salentine e i suoni contemporanei,<br />
ovvero una continua<br />
ricerca delle voci e<br />
degli strumenti insieme.<br />
Già note al pubblico per<br />
essere tra le protagoniste<br />
de La Notte della Taranta,<br />
riscuotono ancora più<br />
successo con un singolare<br />
progetto che prende il nome dalla<br />
canzone “Sebben che siamo donne”,<br />
una di quelle strofette del repertorio<br />
delle mondine nate tra il 1900 e il<br />
1914. Una canzone di lotta proletaria<br />
al femminile, che testimonia il ruolo<br />
attivo della donna, che raccoglie le forze<br />
per lottare e rivendicare la libertà<br />
delle lavoratrici. Motivetto che sarà il<br />
tema centrale: la condizione della donna<br />
lavoratrice, sia essa una mondina o<br />
una tabacchina del Salento. Tra l’originale<br />
risoluzione musicale e i temi sociali<br />
ne deriva un lavoro decisamente<br />
interessante. Quale altra data, allora, se<br />
non l’8 marzo, per portare in scena il<br />
nuovo spettacolo? Sarà la “Giornata<br />
Internazionale della Donna”, occasione<br />
per la celebrazione delle conquiste<br />
sociali, pol<strong>it</strong>iche ed economiche delle<br />
donne. Niente di più appropriato per<br />
dare senso a questa giornata...<br />
51
52<br />
marzo - aprile 2009<br />
CODEFISH & TUNA<br />
Direttamente dai Negramaro, gruppo<br />
pop in cima alle classifiche, ecco<br />
il progetto Codefish & Tuna<br />
del maestro Andro I.d. (alias Andrea Mariano)<br />
e dj Vivaz (Beppe Viva). Si tratta<br />
di un live set che ha impatto immediato<br />
sul pubblico, nel quale i due artisti intersecano<br />
il loro modo di intendere la musica,<br />
suonando contemporaneamente con<br />
piatti, cd, synth e voci “narranti”, spaziando<br />
dall’electro al funk, dalla minimal<br />
alla psichedelia. A confermare ciò tutta<br />
una sfilza di date ed esibizioni che stanno<br />
portando i due nei migliori club d’Italia e<br />
d’Europa (Cocorico di Riccione, Tenax di<br />
Firenze, Pervert a Milano, Matis diBologna,<br />
Le Disque di Verona, New York Jazz<br />
di Treviso e altri). Prossimi appuntamenti<br />
saranno il 18 e 20 marzo, rispettivamnete<br />
a Padova e Genova, mentre nel mese<br />
di aprile sono fissate due date davvero<br />
esaltanti. Il 12 aprile si farà tappa al rinomato<br />
Marabù di Taormina, mentre il<br />
giorno successivo si r<strong>it</strong>orna nel Salento,<br />
al Parco Gondar di Gallipoli. L’occasione<br />
ha per t<strong>it</strong>olo “Pasquetta 2009 Parco<br />
Gondar”, festival che si svolgerà all’interno<br />
del Parco gallipolino con 3 stage,<br />
aree jam session per chiunque volesse improvvisare<br />
e un cast di artisti da capogiro,<br />
tra cui spiccano Salento Show Case,<br />
Boosta from Subsonica, Roy Paci (DjSet),<br />
Cesko, Rekkia & Puccia (Après la Classe),<br />
Villa Ada Crew, CubeDjs, DN3 (Dell'’nna,<br />
Nemola, Tre), Mr. Moon.<br />
www.myspace.com/marianoandrea<br />
Pianista, compos<strong>it</strong>ore, arrangiatore,<br />
didatta. Diego<br />
Fischetto, classe<br />
1980, si accosta al pianoforte<br />
all’età di 5 anni e da quel momento<br />
non abbandonerà più lo<br />
strumento, pervaso da una<br />
continua voglia di sperimentare<br />
nuove armonie e diverse<br />
realtà musicali. Grazie alle<br />
tante collaborazioni (sia live<br />
che di studio) con molti e famosi<br />
artisti del panorma musicale<br />
nazionale, ha avuto modo<br />
di crescere sia nel campo musicale<br />
sia, come avviene sempre<br />
in questi casi, in quello<br />
umano, rafforzando la sua personal<strong>it</strong>à.<br />
Le sue prime influenze<br />
sono da ricercare in artisti e<br />
colonne internazionali della<br />
musica, come Sergio Caputo,<br />
Steve Wonder, Ray Charles,<br />
Pino Daniele e Sting giusto per<br />
fare alcuni nomi. Nel suo curriculum<br />
vanta collaborazioni<br />
con gli Insolado, Vertigo Band<br />
e Cantina Rock, band emergenti<br />
con cui ha condiviso progetti<br />
e live tour. Accanto ad un<br />
sensibile e profondo pensatore,<br />
si riconosce un artista capace<br />
SalentoSound<br />
Diego Fischetto e la copertina di “Oltre”<br />
OLTRE la capigliatura ribelle...<br />
Lo spir<strong>it</strong>o sensibile del cantautore Diego Fischetto<br />
di conquistare un vasto pubblico.<br />
Come? L’arma è una calda<br />
e affascinante voce. Così, dopo<br />
anni trascorsi a raccogliere<br />
esperienze, ha deciso musicare<br />
i suoi pensieri e le sue emozioni,<br />
dando v<strong>it</strong>a al disco “Oltre”,<br />
un lavoro che ha custod<strong>it</strong>o nel<br />
cuore per anni e in promozione<br />
proprio in questi mesi. Una<br />
produzione di qual<strong>it</strong>à, che contiene<br />
pezzi interessanti come la<br />
romantica “Sensazionale” e le<br />
coinvolgenti “Scordati pure di<br />
me”, “Tutto quello che vuoi” e<br />
la stessa “Oltre”, che esalta<br />
proprio l’importanza del prendere<br />
coraggio per andare oltre<br />
ogni certezza. E così crescere.<br />
Il soul delle composizioni si<br />
arricchisce di un carattere<br />
swing che rende più leggeri ed<br />
orecchiabili gli incisi. Proprio<br />
per ottenere il sound a lui più<br />
congeniale, fondamentali sono<br />
state le collaborazioni di Alessandro<br />
Semprevivo (batteria),<br />
Antonio Bruno (ch<strong>it</strong>arra e<br />
produttore audio) e del fratello<br />
Giovanni, che insieme a Giancarlo<br />
Triario hanno scr<strong>it</strong>to alcuni<br />
brani del disco..
54<br />
marzo - aprile 2009<br />
10 marzo<br />
Gallipoli – Teatro Italia<br />
ORNELLA VANONI<br />
Ornella Vanoni nasce a Milano il 22 settembre 1934. Giovanissima<br />
viene mandata nelle migliori scuole europee,<br />
Inghilterra, Francia, Svizzera dove, oltre ad imparare le<br />
lingue, prende il diploma di estetista, sua grande passione.<br />
Rientrata a Milano, su suggerimento di un’amica della<br />
Mamma che loda la sua voce, si iscrive alla scuola del<br />
Piccolo Teatro di Milano, allora diretta da Giorgio Strehler.<br />
Il Maestro, che diventerà presto suo compagno, decide<br />
di farla anche cantare e per lei "inventa" le canzoni grazie<br />
alle quali arriva al Festival dei Due Mondi di Spoleto<br />
nel 1959.<br />
10 marzo<br />
Lecce – Road 66<br />
GEKO<br />
Una cover-band composta da 4 giovani elementi: Nemis<br />
(Melissa), Pipe (Claudio), Marco e Hollywood (Mattia).<br />
Dopo numerosi cambi di formazione la band trova nel<br />
2005, anche grazie all’arrivo della new-entry Nemis alla<br />
voce, il giusto feeling e il sound cercato. Dopo un lungo<br />
periodo di sala prove, i Geko propongono ora un repertorio<br />
che spazia dal dance anni ‘80 al rock dei Negramaro...<br />
dai pezzi storici dei Queen al punk dei Blink182. Info e<br />
prenotazioni: Road 66 – 0832.246568<br />
12 marzo<br />
Alezio - Tequila<br />
MOODS – ROCK ELETTRONICO<br />
Sul palco del pub di Alezio saliranno Eugenio B<strong>it</strong>onte<br />
(Voce/Ch<strong>it</strong>arra), Adriano Finestauri (Batteria/Percussioni),<br />
Andrea Morara (Piano/Synth/Keyboards),<br />
Paolo Teta (Ch<strong>it</strong>arra/Theremin),<br />
Stefano Panetto (Basso). Proporranno un potente mix di<br />
rock elettronico. Info e dettagli: Tequila – 320.6178673<br />
12 marzo<br />
Cutrofiano – Jack’n Jill<br />
KYUURY - ROCK AL FEMMINILE<br />
Una rock band emiliana tutta al femminile, all’attivo dal<br />
2001, composta da Halice (voce), La Cri (ch<strong>it</strong>arra elettrica),<br />
Hannah (basso), Kiara (batteria), nata con l’idea di<br />
voler creare qualcosa di nuovo unendo vari generi musi-<br />
cali. Il non seguire una regola precisa, ma crearne continuamente<br />
delle nuove prendendo idee e spunti da ogni genere<br />
musicale è ciò che caratterizza le sonor<strong>it</strong>à e le strutture<br />
della musica Kyuuri. Nonostante la loro giovane età,<br />
le Kyuuri hanno già un curriculum di tutto rispetto: dai<br />
tour lungo tutta la penisola, dal Trentino al Salento, fino<br />
alla partecipazione e v<strong>it</strong>toria di numerosi concorsi e festival<br />
quali Arezzo Wave (Bologna), Venerelettrica (Perugia),<br />
Spazio Giovani (Foggia), Primo Palco (Bolzano),<br />
Premio MEI Corriere Romagna (Rimini). Hanno anche<br />
aperto concerti di artisti di fama nazionale ed internazionale<br />
come Delta V, Mao, La Sintesi, Morgan, Il Nucleo,<br />
Mistonocivo, Negramaro e, grazie alla v<strong>it</strong>toria del concorso<br />
“Imola Rock”, hanno partecipato all’Heineken Jammin’<br />
Festival 2004 e Heineken Jammin’ Festival 2006. Sul<br />
palco si presentano con scenografie zebrate e a pois e boa<br />
fuxia, il tutto a completare un’atmosfera data da un genere<br />
misto tra il rock più k<strong>it</strong>sch e r<strong>it</strong>miche più ballabili. Info:<br />
Jack’n Jill – 329.2273200<br />
13 marzo<br />
Lecce - Caledonia<br />
RED SQUARE<br />
I Red Square nascono dall’incontro tra Dario Ancona,<br />
Matteo Moscara e Marco Russo nell’estate 2005. Dopo<br />
aver sviluppato una certa intesa sul piano musicale e personale,<br />
decidono di interrompere la ricerca di nuovi componenti<br />
e di continuare a suonare come power-trio, nel più<br />
classico stile dei gruppi rock inglesi di fine anni ‘60. Il<br />
ruolo di cantante viene così affidato a Dario e Matteo, che<br />
si alternano al microfono per voce e cori. Questa scelta ha<br />
portato i Red Square a sacrificare il desiderio di arrangiamenti<br />
più complessi e di sonor<strong>it</strong>à ricercate in favore di un<br />
impatto duro e grezzo, privo di "ornamenti" ma adatto a<br />
far percepire tutta la vibrante energia del rock’n’roll. Fino<br />
ad ora i Red Square hanno portato nei loro concerti ricche<br />
selezioni di cover, ma attualmente sono al lavoro su brani<br />
ined<strong>it</strong>i che saranno oggetto di un CD autoprodotto di<br />
prossima usc<strong>it</strong>a. Info: Caledonia – 339.6614666<br />
13 marzo<br />
Squinzano – Istanbul Cafe<br />
HORRID – LAND OF HATE - KRONIUM<br />
Horrid - Non si può parlare di death metal <strong>it</strong>aliano senza<br />
c<strong>it</strong>are gli Horrid! Una piccola leggenda, un gruppo di ap
passionati che da anni propone una musica solida, fedele<br />
al passato, ricca di canzoni convincenti. La loro umiltà e<br />
la grande voglia di suonare sono evidenti. Land of Hate -<br />
Nascono dal bisogno di dare libero sfogo all’opposizione<br />
nei confronti del sistema sociale moderno, scagliandosi<br />
contro di esso, con violenza e rabbia. Kronium - Il progetto<br />
nasce nell’aprile 2005 dalla mente del ch<strong>it</strong>arrista Luca<br />
Alfieri, dopo lo scioglimento del suo precedente gruppo,<br />
gli Xanax, con i quali ha avuto un buon repertorio live;<br />
dopo un pò di turn over la band oggi presenta una line up<br />
con nuovi componenti: Davide Memmi al basso e Cesare<br />
Zuccaro (già mil<strong>it</strong>ante nel gruppo thrash metal Warknife)<br />
alla batteria. Info: Istanbul cafè – 349.6429342<br />
13 marzo<br />
Alezio - Tequila<br />
SU D’EST - PIZZICA<br />
“Su’ d’Est” è un gruppo che fa il suo ingresso nel panorama<br />
della musica salentina, con l’orgoglio dell’appartenenza<br />
(sono d’Est) che da sempre anima gli ab<strong>it</strong>anti di<br />
questa terra e con la consapevolezza di ciò che rappresenta<br />
una zona di confine come il Salento (Sud-Est): crocevia<br />
di scambi e incontri di culture, terra d’accoglienza per<br />
antonomasia. Ciascuno dei suoi componenti, fiero delle<br />
proprie radici, parte dal suo personale percorso artistico e<br />
approda in questo gruppo “penisola”: diverso dall’isola<br />
perché offre alternative di fuga via terra, che conferiscono<br />
la qual<strong>it</strong>à di santuario di trans<strong>it</strong>o alle culture migranti.<br />
“Su’ d’Est” passa ecletticamente dall’evocazione senza<br />
artifici, senza sofisticazioni di sorta, alla contaminazione<br />
con la "world music", fino alla proposta di brani originali<br />
che vanno a dare respiro allo stagnante repertorio della<br />
musica popolare salentina e grika. L’intento è di liberare<br />
voci che salendo da Sud-Est si elevino a diffondere un<br />
sentimento che conserva ben salde le radici nell’“humus”<br />
del proprio passato. Info: Tequila – 320.6178673<br />
13 marzo<br />
Galatina – San Pedro Saloon<br />
ZEPPELIN TRIBUTE – THE BLACK DOG BAND<br />
I Black Dogs, nascono nel 2005 dall incontro di quattro<br />
musicisti professionisti con una grande passione in comune,<br />
gli anni 70 e soprattutto l amore viscerale verso la musica<br />
dei Led Zeppelin. L intento della band vuole essere<br />
quello di riproporre la magia della musica dei Led, rispecchiandone<br />
gli usi ed i costumi, eseguendone i brani + celebri<br />
del loro repertorio, con una particolare attenzione<br />
dedicata al look, al sound ed alla strumentazione rigorosamente<br />
a tema. Il palco dei Back Dogs cattura sub<strong>it</strong>o il<br />
colpo d occhio, ecco infatti la m<strong>it</strong>ica batteria trasparente<br />
in plexiglass del Bonzo, il gong, il Basso Fender in legno<br />
naturale come quello di JPJ, la Gibson Les Paul, la doppio<br />
manico color vinaccia, teste e casse Marshall anni 70,<br />
il Theremine (oscillatore analogico ad antenna usato da J.<br />
Page). Pantaloni scampanati, camicie colorate e basettoni<br />
ci riportano precisamente in quell epoca, quando gli Zeppelin<br />
volavano alti scalando le classifiche del periodo post<br />
Beat facendola da padroni. Info e prenotazione tavoli: San<br />
Pedro Saloon - 380.4546854<br />
Live<br />
13 marzo<br />
Novoli – Saletta della Cultura<br />
ENZO LANZO<br />
Il batterista Enzo Lanzo propone un tributo a Chet Baker,<br />
grande trombettista e cantante e alla sua rivoluzione cool:<br />
quel jazz che chiamarono "da camera", privo del sostegno<br />
del pianoforte. Una figura silenziosa quella di Chet Baker,<br />
spesso soverchiata dal più carismatico e coevo Miles Davis.<br />
Enzo Lanzo, eclettico batterista pugliese, gli rende<br />
omaggio con questo concerto. Lanzo è un musicista capace<br />
di spaziare tra vari generi e stili musicali per poi fare<br />
r<strong>it</strong>orno sempre e comunque al jazz; la sua evoluzione artistica<br />
è legata al drumming della tradizione ma, attraverso<br />
lo studio di batteristi come Roy Haynes, Tony Oxley,<br />
ha maturato un suono sicuramente unico e originale cercando,<br />
come compos<strong>it</strong>ore e improvvisatore, di assimilare<br />
al suo linguaggio e alla sua poetica elementi della tradizione<br />
(P.J.Jones, A. Blakey) senza sottovalutare esperienze<br />
extra-jazzistiche in contesti culturali differenti. Info e<br />
biglietti 347.0414709<br />
14 marzo<br />
Squinzano – Istanbul Cafe<br />
DAVID JUDAH FEAT TAD HUNTER<br />
Torna l’appuntamento con Dubzone all’ Istanbul Cafè.<br />
Questa volta DubRising Music osp<strong>it</strong>erà per la prima volta<br />
in Italia il maestro dello UK-dub in puro stile anni 90...<br />
il musicista, produttore, cantante, soundman sarà accompagnato<br />
dalla profonda e bellissima voce di Tad Hunter.<br />
Info: Istanbul cafè – 349.6429342<br />
14 marzo<br />
Alezio - Tequila<br />
AFRICA SAUND SUD<br />
Mr. Laye, nasce da una famiglia di Griot (importante casta<br />
senegalese di cantastorie di racconti tradizionali Africani),<br />
nato nella musica, nella poesia, in particolar modo<br />
inculcatagli dal padre, famoso ed affermato percussionista<br />
senegalese. All’età di 14 anni, inizia ad accompagnare<br />
il padre M’bole Seck (al quale dopo la sua morte hanno<br />
dedicato il "Festival Internazionale del Folklore di tutto il<br />
Mondo") in tutta Europa ed America formando così la sua<br />
grande esperienza di percussionista e musicista. Ogni anno<br />
partecipa al festival internazionale d’Africa Zonde come<br />
rappresentante del suo paese. Arrivato in Italia nel<br />
2000 lascia il suo progetto avviato dal padre e inizia il suo<br />
percorso personale, fonda così due formazioni: "Africa<br />
Saund Sud" e "Senegal R<strong>it</strong>hm" (formato esclusivamente<br />
da membri della famiglia senegalese Seck). Info e dettagli:<br />
Tequila – 320.6178673<br />
17 marzo<br />
Lecce – Road 66<br />
JEFF BUCKLEY COVER BAND<br />
Considerato una delle voci più emozionanti nel panorama<br />
musicale, ed il suo culto ha assunto dimensioni non trop-<br />
55
56<br />
po dissimili da altre icone musicali aventi una storia alle<br />
spalle struggente, quali Kurt Cobain o Layne Staley. Resta<br />
indimenticabile, per i cultori della musica d’autore, la<br />
cover di Hallelujah, canzone scr<strong>it</strong>ta da Leonard Cohen.<br />
Info e prenotazioni: Road 66 – 0832.246568<br />
Dal 18 al 20 marzo<br />
Squinzano – Istanbul Cafe<br />
AREZZO WAWE<br />
Il fascino di un palcoscenico che da molti anni segnala<br />
agli amanti della musica, i talenti dell’underground <strong>it</strong>aliano<br />
pronti ad affermarsi sulla scena musicale internazionale.<br />
Più di 200.000 persone, 11 palchi, più di 140 eventi, 22<br />
nazioni di provenienza, stiamo parlando di Arezzo Wawe.<br />
Info e dettagli: Istanbul cafè – 349.6429342<br />
19 marzo<br />
Cutrofiano – Jack’n Jill<br />
REBUS<br />
I Rebus iniziano il processo di formazione nel gennaio<br />
2006 in segu<strong>it</strong>o alla proposta, dettata dalla grande passione<br />
per la musica e per i Cure, di Pietro Fenech (ch<strong>it</strong>arre<br />
d’accompagnamento) al "cr<strong>it</strong>ico", di formare, insieme a<br />
Luciano Circolone (ch<strong>it</strong>arra solista) una nuova band che<br />
riprendesse le sonor<strong>it</strong>à del gruppo inglese e della musica<br />
br<strong>it</strong>annica anni 80 - 90 in genere. Fra i due nasce sub<strong>it</strong>o<br />
un grande feeling musicale tanto da spingere Salvatore<br />
Circhetta (voce e basso), leader indiscusso di grande<br />
esperienza, a voler intraprendere il progetto "REBUS".<br />
Anche se costretto nei r<strong>it</strong>mi ossessivi del dark il sodalizio<br />
con il blues - show man V<strong>it</strong>torio Urso (batteria) è stato<br />
quasi naturale. Tralasciando l’eclettismo dei vari tastieristi<br />
che si sono sussegu<strong>it</strong>i nella formazione si è raggiunto<br />
un alto livello musicale con Francesco Merico (tastiere).<br />
Info: Jack’n Jill – 329.2273200<br />
19 marzo<br />
Alezio - Tequila<br />
WHITE QUEEN<br />
Il loro è uno spettacolo ricco di musica, teatral<strong>it</strong>à, trasformismo,<br />
cabaret e streap tease. Unica in tutta Italia per la<br />
fedeltà con cui ogni componente riveste il suo corrispettivo<br />
idolo. Spiccata è la somiglianza del leader a Freddie<br />
Mercury: con movenze e l’uso di ab<strong>it</strong>i stravaganti e provocatori,<br />
dimostra di avere una presenza scenica molto<br />
suggestiva. Ancora più sorprendente è l’immagine sul<br />
palco di BRIAN May, Roger Taylor, John Deacon, e il V°<br />
elemento SPIKE EDNEY (tastierista di supporto). Cinque<br />
ragazzi che si catapultano negli anni più magici della musica,<br />
rivis<strong>it</strong>ando i più grandi successi musicali e scenografici<br />
del gruppo. Tra i vari videoclip prevale "I want to<br />
break free", fortemente malizioso per un esilarante travestimento<br />
femminile collettivo e "Living on my own", nel<br />
quale irrompe l’animazione di un’eclettica Dragqueen,<br />
utile a delineare meglio l’aspetto trasgressivo. La missione<br />
dei Wh<strong>it</strong>e Queen è di tramandare la musica dei Queen<br />
alle nuove generazioni e di mantenere vivo il ricordo del<br />
vero ed unico show man delle grandi arene, ovvero l’ulti-<br />
mo immortale Freddie Mercury. Tequila – 320.6178673<br />
19 marzo<br />
Lecce - Caledonia<br />
BANDA BRASIL<br />
Gruppo leccese nato per il comune amore verso le sonor<strong>it</strong>à<br />
brasiliane. La serata ripercorrerà le note di grandi autori<br />
come Jobin, Vinicio de Moraes, con contaminazioni<br />
r<strong>it</strong>miche che spazieranno dal samba- raggae alla timbalada<br />
al funk-samba. Info: Caledonia – 339.6614666<br />
19 marzo<br />
Gallipoli – Teatro Italia<br />
MAURO PAGANI<br />
Mauro Pagani musicista polistrumentista affermato anche<br />
come produttore, ha fatto parte della Premiata Forneria<br />
Marconi collaborando negli anni con molti altri autori e<br />
musicisti <strong>it</strong>aliani, fra cui il grande Fabrizio De André,<br />
Gianna Nannini, Ornella Vanoni, Roberto Vecchioni,<br />
Massimo Ranieri e Luciano Ligabue. Autore di molte colonne<br />
sonore e anche protagonista della famosissima notte<br />
della Taranta come direttore dell’orchestra, lo conosciamo<br />
anche per le sue escursioni rock e blues con la partecipazione<br />
ai concerti tenuti nei teatri qualche tempo fa insieme<br />
al cantante Luciano Ligabue. Si è occupato anche<br />
di musica etnica di matrice araba, balcanica e medioorientale.<br />
20 marzo<br />
Alezio - Tequila<br />
TAMMURRIA<br />
Il gruppo nasce nel 2003 ad opera di Alessandro Tuma e<br />
Barbara Spennato, volontari del centro diurno di assistenza<br />
ai disabili “Alberto Tuma”, trova, terreno fertile, grazie<br />
a molti amici che hanno sostenuto e appoggiato la loro<br />
iniziativa. La loro attiv<strong>it</strong>à musicale quindi, nasce in un<br />
contesto solido, in una realtà dove le piccole cose trovano<br />
grande considerazione. Gli stessi “Tammurria”, sono volontari<br />
del “Centro Diurno Alberto Tuma”, e trascorrono<br />
le loro giornate allietando le ore pomeridiane dei ragazzi,<br />
con le loro canzoni e le loro tradizioni popolari.Il m<strong>it</strong>o<br />
della “Taranta” e la realtà che li circonda, si fondano insieme<br />
e creano il loro affiatamento e l’instancabil<strong>it</strong>à , che<br />
portano nel cuore e nelle loro mani. Il gruppo si compone<br />
del corpo musicale composta da 10 elementi e dal corpo<br />
di ballo/teatro composto da 2 ballerine che intendono far<br />
rivivere gli usi i costumi, le danze, i canti della tradizione<br />
popolare salentina. Info: Tequila – 320.6178673<br />
20 marzo<br />
Galatina – San Pedro Saloon<br />
SEATTLE - NIRVANA TRIBUTE<br />
Nirvana sono stati un famoso gruppo musicale statun<strong>it</strong>ense<br />
attivo tra il 1987 e il 1994. Artefici del successo commerciale<br />
del genere grunge, sono una delle band più note<br />
e influenti nella storia della musica. Fondatori e membri<br />
del gruppo sin dall’esordio furono Kurt Cobain (voce e<br />
ch<strong>it</strong>arra) e il bassista Krist Novoselic. Vari batteristi han-
no invece mil<strong>it</strong>ato nel gruppo; Chad Channing, il quale registrò<br />
Bleach e il successivo demo di Butch Vig che portò<br />
i Nirvana all’attenzione delle major, venne sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o a<br />
causa della scarsa potenza sonora e della vacillante solid<strong>it</strong>à<br />
r<strong>it</strong>mica. La formazione defin<strong>it</strong>iva fu raggiunta verso la<br />
fine del 1990, quando Dave Grohl, ex batterista degli<br />
Scream, si unì al gruppo. Nirvana sono stati un famoso<br />
gruppo musicale statun<strong>it</strong>ense attivo tra il 1987 e il 1994.<br />
Artefici del successo commerciale del genere grunge, sono<br />
una delle band più note e influenti nella storia della<br />
musica. Fondatori e membri del gruppo sin dall’esordio<br />
furono Kurt Cobain (voce e ch<strong>it</strong>arra) e il bassista Krist<br />
Novoselic. Info: San Pedro Saloon - 380.4546854<br />
20 marzo<br />
Lecce - Caledonia<br />
BLOW UP<br />
Nati nel ‘67 sotto il segno dei Beatles e dei Rolling Stones.<br />
Presenteranno alcuni brani classici ma soprattutto i<br />
pezzi di “Everest”, meraviglioso album del ‘99, apoteosi<br />
di uno studio musicale ventennale. Info e prenotazioni:<br />
Caledonia – 339.6614666<br />
20 marzo<br />
Novoli – Saletta della Cultura<br />
MARCO FABI<br />
La sua è un’originale miscela acustica in cui il suo songwr<strong>it</strong>ing<br />
delicato e intimista convive con estrema naturalezza<br />
e original<strong>it</strong>à al fianco di sofisticate atmosfere pop<br />
rock. Il suo primo album "La Scelta", una produzione indipendente<br />
(Wing), contiene dieci brani in <strong>it</strong>aliano e un<br />
episodio in inglese, "Another Man’s World", accolti con<br />
grande attenzione dalla stampa; un disco tanto apprezzato<br />
da mer<strong>it</strong>arsi nel 2006 i riconoscimenti ufficiali prestigiosi<br />
tra cui il Premio della Cr<strong>it</strong>ica Musica e Dischi Opera Prima,<br />
Premio Ciampi per Miglior debutto discografico dell’anno,<br />
la Targa Tenco "Opera Prima" 3° classificato. Ha<br />
collaborato inoltre con uno dei più brillanti producer inglesi,<br />
Jon Jacobs, già al fianco di leggendarie rockstar,<br />
con il quale sperimenta un singolo tutto in inglese dal t<strong>it</strong>olo<br />
"Far from you /The glassy hill". Info e biglietti<br />
347.0414709<br />
21 marzo<br />
Squinzano – Istanbul Cafe<br />
KAOS – MODDI – DJ TRIX<br />
Kaos, al secolo Marco Fior<strong>it</strong>o, classe 71, è stato, ed è tuttora,<br />
indiscutibilmente uno dei più apprezzati nonché longevi<br />
artisti che il panorama HipHop <strong>it</strong>aliano abbia mai<br />
avuto . Formatosi musicalmente, in segu<strong>it</strong>o alle precedenti<br />
esperienze, prima come Breaker, poi come Wr<strong>it</strong>er, nel<br />
periodo tra l’84 e l’89, a Milano; componente dei Fresh<br />
Press Crew, divenuti poi Radical Stuff, leggendaria formazione<br />
che lascia in ered<strong>it</strong>à, oltre a due LP e diversi "12<br />
single" (in lingua inglese), innumerevoli live show in tutta<br />
la penisola mer<strong>it</strong>andosi le lodi della cr<strong>it</strong>ica e di un pubblico<br />
sorprendentemente numeroso per l’epoca. Info e<br />
prenotazione tavoli Istanbul cafè – 349.6429342<br />
Live<br />
24 marzo<br />
Lecce – Road 66<br />
RUDY & BAND<br />
Il loro repertorio si propone di rivis<strong>it</strong>are in chiave Rock’n<br />
Roll, ma con svariati richiami ai generi di provenienza dei<br />
vari componenti (blues, funk, reggae, disco), diversi classici<br />
della musica inglese e americana, da Tom Petty a Lou<br />
Reed passando per i contemporanei Verve e Oasis. Grazie<br />
al loro affiatamento, i loro concerti si trasformano spesso<br />
e volentieri in una gioiosa Rudy Festa, facendo scatenare<br />
in pista gli astanti. Info: Road 66 – 0832.246568<br />
Dal 25 al 26 marzo<br />
Squinzano – Istanbul Cafe<br />
AREZZO WAWE<br />
Il fascino di un palcoscenico che da molti anni segnala<br />
agli amanti della musica, i talenti dell’underground <strong>it</strong>aliano<br />
pronti ad affermarsi sulla scena musicale internazionale.<br />
Più di 200.000 persone, 11 palchi, più di 140 eventi, 22<br />
nazioni di provenienza, stiamo parlando di Arezzo Wawe.<br />
Info e dettagli: Istanbul cafè – 349.6429342<br />
26 marzo<br />
Cutrofiano – Jack’n Jill<br />
MOODS<br />
Il m<strong>it</strong>ico Jack’n Jill di Cutrofiano continua a proporre ottima<br />
musica nei suoi giovedì live. Oggi sarà la volta di un<br />
gruppo romano, i Moods: Eugenio B<strong>it</strong>onte (Voce/Ch<strong>it</strong>arra),<br />
Adriano Finestauri (Batteria/Percussioni),<br />
Andrea Morara (Piano/Synth/Keyboards), Paolo Teta<br />
(Ch<strong>it</strong>arra/Theremin), Stefano Panetto (Basso). Proporranno<br />
un potente mix di rock elettronico. Info e prenotazione<br />
tavoli: Jack’n Jill – 329.2273200<br />
27 marzo<br />
Galatina – San Pedro Saloon<br />
ELVIS PRESLEY TRIBUTE – FLAVIO JORDAN<br />
Flavio Jordan è un eccellente impersonatore di Elvis Presley<br />
e grande interprete della musica rock, blues con<br />
espressioni e sfumature vocali tendenti al gospel. Il giorno<br />
che segnò il suo destino fu proprio il 16 Agosto 1977<br />
giorno della morte di Elvis; da quel momento Flavio intraprese<br />
la sua attiv<strong>it</strong>à musicale mantenendo sempre alto<br />
il nome di Elvis Presley. Fu così che in età adolescenziale<br />
con la sua prima band iniziò a fare i suoi primi concerti<br />
in tutto il Salento (sua terra di origine) e in tutta la regione<br />
ed essere osp<strong>it</strong>ato in molte em<strong>it</strong>tenti radiofoniche e<br />
televisive. L’obbiettivo dei suoi concerti è quello di mantenere<br />
viva l’immagine di Elvis e sopratutto, farlo conoscere<br />
ai giovani e farli avvicinare a questa stupenda musica<br />
che ha rivoluzionato il mondo musicale nel 1954. Info<br />
e dettagli: San Pedro Saloon - 380.4546854<br />
27 marzo<br />
Squinzano – Istanbul Cafe<br />
HOSTILE – DEJA VU<br />
Tributo ai Pantera e agli Iron Maiden. I Pantera erano un<br />
gruppo heavy metal statun<strong>it</strong>ense, originario di Arlington<br />
57
58<br />
marzo - aprile 2009<br />
(Texas) e in attiv<strong>it</strong>à dal 1981 al 2003. Gli Iron Maiden sono<br />
un gruppo heavy metal br<strong>it</strong>annico, formatosi a Londra<br />
nel 1975[5] per iniziativa del bassista Steve Harris. Sono<br />
considerati uno dei gruppi più importanti ed influenti del<br />
genere[6] e, assieme ad artisti come Saxon, Def Leppard e<br />
Venom, fanno parte della New Wave of Br<strong>it</strong>ish Heavy Metal[7],<br />
corrente al cui sviluppo hanno fortemente contribu<strong>it</strong>o.<br />
Info: Istanbul cafè – 349.6429342<br />
27 marzo<br />
Alezio - Tequila<br />
TAMBURELLISTI TORREPADULI<br />
I Tamburellisti di Torrepaduli sia con il loro originale percorso<br />
artistico, maturato in tantissimi concerti dal vivo, sia<br />
con lezioni impart<strong>it</strong>e ai giovani nelle scuole pubbliche e<br />
private, danno l’avvio alla dilagante rinasc<strong>it</strong>a della pizzica<br />
pizzica, come testimoniano sistematicamente tanti giornali<br />
dei periodi in questione, ad esempio la rivista “Panorama<br />
Travel”. Una volta imparate da Amedeo De Rosa e da<br />
altri depos<strong>it</strong>ari le tecniche tradizionali, mediante la cosiddetta<br />
osservazione partecipante, ora tutti i Tamburellisti<br />
possono insegnarle. Nel Salento nascono così innumerevoli<br />
nuovi gruppi, e questo susc<strong>it</strong>a interesse in tutta Italia.<br />
Fioriscono anche non poche scuole di tamburello e danza,<br />
come quelle gest<strong>it</strong>e dagli stessi Tamburellisti. Info e dettagli:<br />
Tequila – 320.6178673<br />
27 marzo<br />
Novoli – Saletta della Cultura<br />
BUNGARO<br />
Il progetto Bungaro (nome d’arte del brindisino Antonio<br />
Calò) muove i primi passi attorno a gli anni ottanta. Nel<br />
1988 e nel 1991 partecipa al Festival di Sanremo con "Sarò<br />
forte" e "E noi qui", in questo caso assieme a Marco Conidi<br />
e Rosario Di Bella. Con la RCA incide quattro album:<br />
"Sulla Punta della Lingua", "Cantare fa più bene", "Ci perdiamo<br />
in tanti", "Tutto d’ un fiato". Quattro dischi prospetticamente<br />
diversi tra loro dove ricerca e sperimentazione<br />
sono le caratteristiche principali. La cover di "Once in a life<br />
time" dei Talking Heads viene così ribattezzata "Apri le<br />
braccia", l’unica versione <strong>it</strong>aliana del brano. Dieci anni di<br />
silenzio discografico, ma di intensa attiv<strong>it</strong>à autoriale per<br />
grandi interpreti e cantautori. Nel 2004 esce finalmente<br />
"L’attesa", disco/evento, dove sono presenti i chiari segni<br />
della grande tradizione della canzone d’autore. Le collaborazioni<br />
internazionali e di qual<strong>it</strong>à come Youssou N’dour,<br />
Daniela Mercury e il grande regista francese Patrice Leconte<br />
ne sono la prova. Con la canzone "Guardastelle" partecipa<br />
al Festival di Sanremo. Info: 347.0414709<br />
27 marzo<br />
Gallipoli – Teatro Italia<br />
BANCO DEL MUTUO SOCCORSO<br />
Il Banco del Mutuo Soccorso, o semplicemente Banco, è<br />
un gruppo rock di Roma fondato nel 1969 e tutt’ora in attiv<strong>it</strong>à.<br />
Insieme alla Premiata Forneria Marconi e Le Orme<br />
è l’esempio più rappresentativo e noto, anche all’estero, di<br />
rock progressivo <strong>it</strong>aliano. Per informazione e prenotazione<br />
dei posti numerati vis<strong>it</strong>are il s<strong>it</strong>o BookingShow.<br />
28 marzo<br />
Squinzano – Istanbul Cafe<br />
RE DINAMITE<br />
Tutta la stagione 2007/2008 è stata caratterizzata da un’intensa<br />
attiv<strong>it</strong>à live ricca di soddisfazioni suonando tra gli altri<br />
anche assieme a Brant Bjork, Lords of Altamont, The<br />
Hormonauts, OJM, Gorilla e molte band del panorama underground<br />
<strong>it</strong>aliano. Sempre il 2008 è un anno in cui alcune<br />
h<strong>it</strong> della band partecipano a diverse compilation, fra cui<br />
“The Heavy Psych Italian Sounds”,”Tomato”, “Race to the<br />
Unknown”; numerosi sono stati poi i passaggi in varie radio<br />
e la partecipazione a trasmissioni radiofoniche tra cui<br />
si vuole menzionare “The Jet Generation” di Radio Sherwood.<br />
Attualmente i RE DINAMITE stanno lavorando al<br />
nuovo album la cui usc<strong>it</strong>a è prevista per la fine del 2009.<br />
Info e prenotazioni: Istanbul cafè – 349.6429342<br />
28 marzo<br />
Alezio - Tequila<br />
SASKA - CHEWA<br />
I Saska-Chewa nascono nell’ estate 2008. La band è formata<br />
da 6 musicisti, ognuno con diverse esperienze e influenze<br />
musicali,ma tutti con la passione per il levare e la<br />
volontà di rendere viva la musica. Tequila – 320.6178673<br />
31 marzo<br />
Lecce – Road 66<br />
ZETAGARBO<br />
Sul palco del m<strong>it</strong>ico Road 66 saliranno, questa sera, gli Zetagarbo,<br />
duo nato dalla fusione degli ostunesi Ztl (Giuseppe<br />
Tanzarella, ch<strong>it</strong>arra solista) e i salentini Malgarbo (Paolo<br />
Zappi, ch<strong>it</strong>arra e voce). Il repertorio ripercorrera le tappe<br />
fondamentali del blues e del rock, in particolare quello<br />
anni ‘70 dei Blues Brothers, Led Zeppelin, Pink Floyd, Dire<br />
Stra<strong>it</strong>s, fino ai giorni nostri (U2, Red Hot). Il duo non<br />
mancherà di stupirci con brani <strong>it</strong>aliani suonati sempre in<br />
chiave rigorosamente acustica. Road 66 – 0832.246568<br />
02 aprile<br />
Alezio - Tequila<br />
RINOPLASTICI<br />
L’opera di Rino è ricca di spunti di riflessione. Scrisse dell’amicizia,<br />
dell’amore, dell’attual<strong>it</strong>à, della pol<strong>it</strong>ica; fu lungimirante,<br />
profetico, a tal punto da aver previsto, con 30<br />
anni di anticipo, molti degli avvenimenti e delle tematiche<br />
sulle quali ancora oggi, solo in Italia, più di 1000 brillantissimi<br />
e selezionatissimi uomini non riescono a raccapezzarsi<br />
pur riunendosi giornalmente per diverse ore. Se ce ne<br />
fosse stato, in questo quarto di secolo, almeno uno come<br />
lui tra questi 1000, probabilmente oggi vivremmo in paese<br />
diverso... in meglio. Info: Tequila – 320.6178673<br />
03 aprile<br />
Squinzano Istanbul Cafe<br />
LEITMOTIV<br />
Vengono dalla Puglia e ne trasportano calore e poesia, ma<br />
sembrano avere la c<strong>it</strong>tadinanza in tutta Europa per la<br />
straordinaria v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à con cui intrecciano stili e culture in<br />
una formula musicale eccentrica. Inglese, francese, <strong>it</strong>alia
no. Rock, folk, pop. Canzoni teatrali, schizofreniche e cariche<br />
di un’espressiv<strong>it</strong>à assolutamente imprevedibile. Info<br />
e dettagli: Istanbul cafè – 349.6429342<br />
03 aprile<br />
Alezio - Tequila<br />
ARSURA<br />
Gli Arsura nascono da differenti esperienze, individuali e<br />
collettive, maturate nelle piazze o nelle bucoliche feste di<br />
campagna. Passione, furore creativo, allegria e attaccamento<br />
alle radici della tradizione. Sono queste le caratteris<strong>it</strong>iche<br />
che accompagnano da sempre il loro lavoro, con<br />
una strizzatina d’occhio alla world music internazionale.<br />
Il loro vigore, l’impegno e l’allegria sembrano contraddistinguere<br />
la loro musica, che racconta di temi sociali, cosmopol<strong>it</strong>ismo,<br />
affetti familiari, emigrazione, il meraviglioso<br />
mare ugentino e, naturalmente, amore, amore. Info<br />
e prenotazioni: Tequila – 320.6178673<br />
03 aprile<br />
Lecce - Caledonia<br />
ZETAGARBO<br />
Duo nato dalla fusione degli ostunesi Ztl (Giuseppe Tanzarella,<br />
ch<strong>it</strong>arra solista) e i salentini Malgarbo (Paolo<br />
Zappi, ch<strong>it</strong>arra e voce). Il repertorio ripercorrera le tappe<br />
fondamentali del blues e del rock, in particolare quello anni<br />
‘70 dei Blues Brothers, Led Zeppelin, Pink Floyd, Dire<br />
Stra<strong>it</strong>s, fino ai giorni nostri (U2, Red Hot). Il duo non<br />
mancherà di stupirci con brani <strong>it</strong>aliani suonati sempre in<br />
chiave rigorosamente acustica. Caledonia – 339.6614666<br />
03 aprile<br />
Novoli – Saletta della Cultura<br />
DIEGO MORGA<br />
la Saletta accoglie Diego Morga, che appartiene a quel genere<br />
di musicisti che sfuggono alle facili classificazioni, è<br />
un artista dalle att<strong>it</strong>udini molteplici: ama il jazz, scrive per<br />
la danza e il teatro, coltiva l’arte dell’improvvisazione ma<br />
ammira alcuni compos<strong>it</strong>ori post-minimalisti (da Nyman a<br />
Wim Mertens). "Da Qui Passano i Venti" è il suo secondo<br />
lavoro discografico che contiene dodici tracce, temi "immaginifici"<br />
le cui le musiche sono state concep<strong>it</strong>e e composte<br />
dall’autore in un arco di tempo di circa quattro anni.<br />
Il pianoforte è il centro di tutto, ma non mancano qui<br />
e là i contributi di altre voci strumentali: il contrabbasso<br />
Live<br />
di Ferruccio Spinetti, il violino di Emanuela Lioy, insieme<br />
a loro osp<strong>it</strong>i di questo nuovo album anche Sergio Rubini,<br />
Roberto Ottaviano, Pippo D’Ambrosio. Info e biglietti<br />
347.0414709<br />
03 aprile<br />
Galatina – San Pedro Saloon<br />
LIGABUE TRIBUTE – RADIOFRECCIA<br />
Luciano Ligabue - conosciuto semplicemente come Ligabue<br />
o Liga - (Correggio, 13 marzo 1960) è un cantautore,<br />
scr<strong>it</strong>tore, regista e sceneggiatore <strong>it</strong>aliano. Dopo aver svolto<br />
i lavori più disparati, tra cui il bracciante e il metalmeccanico,<br />
quindi ragioniere, conduttore radiofonico, commerciante,<br />
promoter, calciatore (naturalmente nelle serie<br />
inferiori), nel 1987 fonda insieme ad alcuni amici il gruppo<br />
musicale amatoriale Orazero con il quale partecipa a<br />
diversi concorsi provinciali e nazionali con brani originali<br />
come Sogni di rock’n’roll, Anime in plexiglass, Sarà un<br />
bel souvenir, Bar Mario e Figlio di un cane. Info e prenotazioni:<br />
San Pedro Saloon - 380.4546854<br />
04 aprile<br />
Lecce – Pol<strong>it</strong>eama Greco<br />
FRANCO BATTIATO<br />
Straordinario concerto a favore della Fai (Fondo Ambiente<br />
Italiano) organizzazione che opera per la tutela e la valorizzazione<br />
dell’arte e della natura <strong>it</strong>aliana con uno dei<br />
cantautori più importanti della musica Italiana: Franco<br />
Battiato. Le sue prime incisioni discografiche con l’etichetta<br />
sperimentale Bla Bla, dal 1971 al 1975 sono l’inizio<br />
del successo dell’artista, ricordiamo tutti la bellissima<br />
“La Cura”. Una data speciale della tournèe 2009 per portare<br />
nei maggiori teatri d’Italia il nuovo album “Fleurs 2”.<br />
Il concerto si terrà Sabato 4 Aprile 2009 presso il Teatro<br />
Pol<strong>it</strong>eama Greco. Biglietteria del Teatro Pol<strong>it</strong>eama Greco<br />
- tel. 0832.241468 da lunedì a sabato dalle 9.00 alle 12.00.<br />
Clinica dell’Accendino - tel. 0832.332624 via Imperatore<br />
Adriano 31, Lecce.<br />
04 aprile<br />
Squinzano -Istanbul Cafe<br />
LIVE UK BUSH CHEMIST<br />
Arriva per la prima volta nel sud-Italia il progetto livedub<br />
basato nel m<strong>it</strong>ico “Conscious sound studio” (London)<br />
che riunisce sin dagli esordi i più grandi talenti dello Uk-<br />
59
60<br />
marzo - aprile 2009<br />
roots. Sotto l’abile mixaggio di Dougie Wadropp, ad<br />
infuocare il palco dell’Istanbul cafe dub-zone ci saranno<br />
Chazbo alla melodica, Culture Freeman e l’attesissimo<br />
Kenny Knots alla voce. Info: Istanbul cafè –<br />
349.6429342<br />
04 aprile<br />
Alezio - Tequila<br />
INSOLADO<br />
Una frizzante miscela di musica e divertimento. Ora<br />
delicatamente orecchiabile ora sfrenata e trascinante,<br />
questa è la migliore definizione da attribuire ad Insolado.<br />
Un trio sinergico e compatto che non ha nulla da<br />
invidiare alle band più numerose e il cui feeling non<br />
mancherà di stupire le orecchie piu’ esigenti. Info e<br />
dettagli: Tequila – 320.6178673<br />
07 aprile<br />
Lecce – Road 66<br />
BLU CIANFANO<br />
Il Progetto musicale Blu Cianfano nasce dall’idea del<br />
ch<strong>it</strong>arrista Maurizio Cianfano, di far rivivere, con<br />
nuovi arrangiamenti, alcuni capolavori della canzone<br />
d’autore <strong>it</strong>aliana, della musica rock, e del jazz contemporaneo<br />
internazionale. Senza trascurare la composizione<br />
e la creativ<strong>it</strong>à, quindi brani di propria composizione.<br />
Info: Road 66 – 0832.246568<br />
08 aprile<br />
Alezio - Tequila<br />
SKARLAT<br />
Gli Skarlat sono una delle migliori realtà della musica<br />
in levare salentina. Anche se giovanissimi, in soli due<br />
anni di attiv<strong>it</strong>à hanno avuto e continuano ad avere un<br />
ottimo riscontro durante i loro concerti. Il loro sound<br />
è la miscela di uno ska fresco ed indiavolato, che spazia<br />
da toni “core” a melodie più classiche e giamaicane,<br />
estremamente melodico, basato su ch<strong>it</strong>arre spesso<br />
in levare (ma a volte dai tratti chiaramente punk), inserti<br />
trombettistici, linee di tastiera a smorzare i toni e<br />
i testi dal forte carattere pacchiano, ideali per far sub<strong>it</strong>o<br />
presa sull’ascoltatore. Il risultato? Un live esplosivo,<br />
caratterizzato da un mix sonoro di facile ascolto e<br />
tutto da ballare. Info: Tequila – 320.6178673<br />
09 aprile<br />
Cutrofiano – Jack’n Jill<br />
BINGO BONGO<br />
Un tributo ai Mano Negra al Jack’n Jill di Cutrofiano<br />
con i Bingo Bongo. I Mano Negra erano una band<br />
francese il cui leader storico era Manu Chao. Furono<br />
attivi dal 1987 al 1995, ma alcuni membri uscirono<br />
dal gruppo già nel 1992. Coniarono il termine Patchanka<br />
per indicare il loro originale genere musicale<br />
frutto di stili e culture differenti. Non cantarono in<br />
un’unica lingua, ma i testi erano in francese, inglese e<br />
spagnolo. L’origine del nome, probabilmente, deriva<br />
dall’organizzazione anarchica spagnola La Mano Negra.<br />
Inoltre, in spagnolo, è comune l’espressione aquí<br />
hubo mano negra (qui c’è una mano nera) per indica
e attiv<strong>it</strong>à illec<strong>it</strong>e o di scarsa moral<strong>it</strong>à. Info: Jack’n Jill –<br />
329.2273200<br />
10 aprile<br />
Galatina – San Pedro Saloon<br />
SPREAD YOUR LEGS<br />
Quattro ragazzi sulla ventina decidono di mettere cuore e<br />
sentimento al servizio degli strumenti, svelando i loro<br />
istinti disco punk. R<strong>it</strong>mo nervoso groove serrato, ch<strong>it</strong>arre<br />
e melodia. Canzoni trascinanti e febbrili sospese in<br />
quella dimensione nu-wave accattivante che guarda con<br />
ammirazione l’inghilterra, ma che si tinge dei colori pastello<br />
della terra leccese. (rassegna stampa Italia Wavè07).<br />
Vinc<strong>it</strong>ori di Italia Wave puglia 07 sono la nuova<br />
promessa del rock salentino. Info e dettagli: San Pedro<br />
Saloon - 380.4546854<br />
10 aprile<br />
Squinzano – Istanbul Cafe<br />
BURNING SEAS<br />
Burning Seas - Nascono nel Settembre 2003; L’esordio<br />
dal vivo avviene nel febbraio 2004 al Candle Pub di Lecce,<br />
assieme a Kiss of Death e Painstorm, totalizzando fino<br />
ad oggi oltre 50 date con gruppi come Soulfly, Estrema,<br />
Node, Infernal Poetry e Fire Trails. Info e prenotazione<br />
tavoli: Istanbul cafè – 349.6429342<br />
11 aprile<br />
Alezio - Tequila<br />
SUDIVOCE<br />
Formazione canora composta da 25 elementi condotta da<br />
Marco della Gatta e Irene Scardia.<br />
Pur traendo slancio creativo da una connotazione etnica,<br />
con sguardo a Sud, il gruppo propone un repertorio musicale<br />
che spazia dal pop e rock internazionale con piacevoli<br />
incursioni nel blues e nella soul music tra noti brani<br />
degli Eagles, Earth wind & fire, Supertramp, Manhattan<br />
Transfer, Aretha Franklin, Police per gli arrangiamenti di<br />
Marco Della Gatta e composizioni originali di Irene<br />
Scardia. Il gruppo nasce dal Laboratorio Corale promosso<br />
dall’Associazione “L’Orchestrina”, progetto al quale<br />
ha collaborato l’EDISU di Lecce, ed è composto da univers<strong>it</strong>ari,<br />
studenti del Conservatorio musicale, dell’ Accademia<br />
delle belle arti ma anche da amanti del canto e<br />
vocalist. Info: Tequila – 320.6178673<br />
12 aprile<br />
Squinzano – Istanbul Cafe<br />
FESTA ELEFANT RECORDS – GIORGIO TUMA<br />
Giovane compos<strong>it</strong>ore Salentino, si affaccia sulla scena<br />
indie nostrana nel 2005 con l’elegante "Uncolored (swing’n’<br />
pop around rose)" tinto di bossanova, pubblicato<br />
due anni dopo la sua ultimazione. Info e dettagli: Istanbul<br />
cafè – 349.6429342<br />
13 aprile<br />
Alezio - Tequila<br />
VERSETA<br />
I Verseta sono una rock band formata da un gruppo di<br />
amici che condivide la stessa passione per la Musica. Na-<br />
Live<br />
scono nel 2007 cominciando da sub<strong>it</strong>o un’intensa attiv<strong>it</strong>à<br />
live che originariamente parte dalla provincia di Lecce.<br />
Alla Band piace esprimere melodia e atmosfera nei<br />
propri brani sempre in bilico fra il Pop Rock e la musica<br />
cantautorale Italiana. Gli ined<strong>it</strong>i dei Verseta, nascono,<br />
nella scr<strong>it</strong>tura dei testi e delle melodie, dall’incontro artistico<br />
oltre che umano di Luigi Negro (voce) e di Davide<br />
Donadei (tastiere) e si arricchiscono degli arrangiamenti<br />
di Enrico Frisullo (ch<strong>it</strong>arra), di Livio Nassisi (basso) e di<br />
Luca Scrascia (batteria). I Verseta sono Finalisti del Tour<br />
Music Fest a Roma, di Sanremo Rock al People of Art di<br />
Modena, riuscendo a classificarsi nelle prime posizioni,<br />
di Music Village 2008, del Talent Festival e del “Noi talenti<br />
del Barocco”. Sempre grazie a Music Village e a<br />
Sanremo Rock i Verseta sono attualmente presenti in due<br />
Compilation in distribuzione in tutta Italia e nel web, la<br />
prima realizzata in partnership tra la Pirames e la ESP,<br />
che include i migliori progetti musicali di tutte le edizioni<br />
e la seconda è la Compilation Sanremo Rock 2008-09,<br />
distribu<strong>it</strong>a dall’Etichetta Areasonica, disponibile online e<br />
presso i migliori negozi di musica. Info e prenotazione<br />
tavoli: Tequila – 320.6178673<br />
16 aprile<br />
Alezio - Tequila<br />
GOOD ROCKING - JAM SESSION<br />
Ancora live nell’oasi della musica di Alezio. Questa sera<br />
il palco osp<strong>it</strong>erà i “Good Rocking”, che presenteranno un<br />
puro repertorio rock’n roll. Oltre al tradizionale live durante<br />
la serata la band aprirà a tutti i musicisti presenti<br />
una jam session. Info: Tequila – 320.6178673<br />
16 aprile<br />
Cutrofiano – Jack’n Jill<br />
FRAGIL VIDA – CUCUWAWA<br />
Fragil Vida - Un crocevia di poesia e di commedia dell’arte<br />
tra musica e teatro, in due parole Fragil Vida, gruppo<br />
che dal ‘97 è in orb<strong>it</strong>a creativa attorno al circolo musicale<br />
"Lato B" di Finale Emilia (Mo). Al loro attivo annoverano<br />
esibizioni al Tim Tour Festival, al Buskergarden,<br />
al Bar Wolf di Bologna e al Matatu di Milano. Cucuwawa<br />
- R<strong>it</strong>ornano in chiave rock. Nati originariamente<br />
come formazione reggae/patchanka, si propongono- al<br />
termine di un breve periodo di silenzio- in una veste nuova<br />
che li vede calcare la scena in maniera più ruvida ed<br />
aggressiva. Info: Jack’n Jill – 329.2273200<br />
17 aprile<br />
Alezio - Tequila<br />
ENZA PAGLIARA<br />
La voce della Notte della Taranta. Una delle prime voce<br />
della pizzica, se non la prima. Accompagnata al tamburello<br />
da Antongiulio Galeandro (fisarmonica) e Gianluca<br />
Longo (ch<strong>it</strong>arra e mandlino), Enza Pagliara far rivevere<br />
le emozioni del r<strong>it</strong>mo del Sud, dei canti di lavoro, della<br />
pizzica e della musica popolare salentina. Lei, che insieme<br />
a Ninfa Giannuzzi, è l’anima femminile di questo<br />
genre. Il tour 2009 la porterà in tutto il mondo, da Parigi<br />
in America, fino a Tel Aviv. Nel Salento potremo ascoltare<br />
la sua voce al Tequila di Alezio. Info: 320.6178673.<br />
61
62<br />
marzo - aprile 2009<br />
17 aprile<br />
Lecce - Caledonia<br />
Q.C.K.<br />
I QCK suonano insieme da gennaio 2007, facendo convergere<br />
all’interno di un progetto un<strong>it</strong>ario, le diverse esperienze<br />
musicali e i background artistici dei cinque componenti,<br />
tutti di origine salentina. Il genere di riferimento del<br />
gruppo, per quanto eclettico, può essere descr<strong>it</strong>to come<br />
Funk / Shake ; il suono vintage dei QCK, infatti, è nato e<br />
si è strutturato attorno all’idea di ripercorrere in maniera<br />
originale e dinamica un’easy listening che strizza l’occhio<br />
ad alcune delle tendenze che hanno contraddistinto la musica<br />
e le colonne sonore di qualche decennio fa. Info e dettagli:<br />
Caledonia – 339.6614666<br />
17 aprile<br />
Galatina – San Pedro Saloon<br />
BEATLES TRIBUTE – BEATLES GARDEN<br />
I Beatles Garden nascono nel Novembre 2008 dall’amore<br />
dei "Garden" verso quel gruppo che,negli anni ‘60,ha<br />
SCIOCCATO il mondo. I Beatles Garden non si lim<strong>it</strong>ano<br />
a proporre la musica dei Beatles ma propongono uno spettacolo<br />
del tutto originale.......(giudicate voi!). I Beatles<br />
Garden sono: Andrea Melileo(Voce e Ch<strong>it</strong>arra); Giacomo<br />
Carlino(Ch<strong>it</strong>arra e cori); Ciullo Giuseppe(Basso e cori);<br />
Matteo Cannavacciuolo (Batteria e cori). Info e prenotazione<br />
tavoli: San Pedro Saloon - 380.4546854<br />
17 aprile<br />
Novoli – Saletta della Cultura<br />
SAMUEL KATARRO<br />
La rassegna Tele e Ragnatele propone il concerto di Samuel<br />
Katarro, progetto solista di Alberto Mariotti avviato<br />
nel Maggio 2006, già ch<strong>it</strong>arrista e cantante di alcuni gruppi<br />
dell’area pistoiese (Radio 85, Smirne, Korova) con i<br />
quali ha raggiunto ottimi risultati anche a livello nazionale<br />
con un repertorio ined<strong>it</strong>o a metà tra new wave e noiserock.<br />
Predilige la dimensione acustica scarna ed essenziale<br />
e la povertà di mezzi tecnici tipica dei primissimi bluesmen<br />
e folksingers americani immersa però in un’atmosfera<br />
certamente più nevrotica e schizofrenica propria del<br />
rock ed in particolare di certa new wave americana degli<br />
anni ‘70 (Pere ubu, Devo, Talking Heads). Info e biglietti<br />
347.0414709<br />
17 aprile<br />
Squinzano – Istanbul Cafe<br />
FINGERNAILS – THE SOVRAN – SLOW DEATH<br />
The Sovran - La band nasce nel 1997 per volontà del singer/leader<br />
Sovran, che recluta due musicisti della scena<br />
locale: il gu<strong>it</strong>ar player Anthon, già con la techno-death<br />
metal band Thanatoid e il drummer Necros (Thanatoid,<br />
Phobic). Info: Istanbul cafè – 349.6429342<br />
18 aprile<br />
Alezio - Tequila<br />
SALENTO SON<br />
Spettacolo musicale da Cuba al Salento. L’origine del son<br />
si ubica nella regione orientale dell’isola cubana, princi-<br />
palmente a Santiago e nella cordigliera montagnosa della<br />
Sierra Maestra. Si menziona anche la provincia di Guantanamo<br />
e si associa alle feste Changüí che lì si celebravano.<br />
Questo genere musicale sorge alla fine del secolo XIX<br />
come parte della formazione della nazional<strong>it</strong>à cubana. Info<br />
e prenotazioni: Tequila – 320.6178673<br />
23 aprile<br />
Cutrofiano – Jack’n Jill<br />
THE WALRUS – MARY LAME<br />
Il gruppo si forma nel 2005 prendendo il nome dal noto<br />
brano dei Beatles del 1967 Ìm The Walrus. Giorgio, Francesco<br />
e Dario, tutti classe 1984, si conoscono sui banchi<br />
delle scuole superiori e col loro amico Alessio (1985)<br />
condividono una tale passione musicale che li porterà in<br />
pochi anni, dopo le prime esperienze musicali, a dare v<strong>it</strong>a<br />
a The Walrus. Info: Jack’n Jill – 329.2273200<br />
24 aprile<br />
Galatina – San Pedro Saloon<br />
THE ROCKCOWBILLIES<br />
Durante l’estate 2007 il contrabbassista Carlo Cazzato incontra<br />
a Lecce due musicisti: il ch<strong>it</strong>arrista Angelo Fumarola<br />
e il batterista Antonio Marra, entrambi già attivi nei<br />
Rocking Fingers, tribute band pugliese dei Dire Stra<strong>it</strong>s.<br />
Dalla passione per la musica rockabilly & country nasce<br />
il nuovo progetto denominato "The RockCowBillies": un<br />
viaggio affascinante nella ‘roots music’ americana alla<br />
base della nasc<strong>it</strong>a del Rock’n’Roll, con una scaletta che<br />
comprende Rockabilly classico anni ‘50 (Elvis Presley,<br />
Carl Perkins), Neo-Rockabilly (Stray Cats, Brian Setzer),<br />
Country-Hillbilly (Johnny Cash, Dwight Yoakam, Hank<br />
Williams) e Blues. La formazione dei RockCowBillies è<br />
unica nel suo genere nella scena musicale locale, si distingue<br />
per la presenza del contrabbasso suonato da Carlo con<br />
la tipica tecnica "slap", il virtuosismo della ch<strong>it</strong>arra "finger-picking"<br />
di Angelo e la solida e precisa batteria di Antonio,<br />
tutto con grande interplay, gusto e sonor<strong>it</strong>à di ispirazione<br />
"vintage". Info: San Pedro Saloon - 380.4546854<br />
24 aprile<br />
Alezio - Tequila<br />
KAMAFEI<br />
KamaFei è un progetto che ripropone etnomusica "dal"<br />
Salento, canti d´amore e brani originali in lingua salentina<br />
per conservarne la memoria e la musical<strong>it</strong>á. I componenti<br />
di KamaFei hanno partecipato in passato anche individualmente<br />
a progetti importanti e sono stati presenti<br />
sui palchi della Notte della Taranta nelle edizioni orchestrate<br />
da Joe Zawinul al fianco del noto cantore salentino<br />
Uccio Aloisi, e nelle due edizioni dirette da Ambrogio<br />
Sparagna. KamaFei è un composto in griko, che vuol dire<br />
caldo che scorre, quel caldo che ci accompagna in ogni<br />
stagione, che nasce dagli strumenti tra l´antico ed il moderno,<br />
lo stesso calore che si cerca di dare durante i concerti<br />
e quel calore che rest<strong>it</strong>uisce la gente che ascolta ed è<br />
partecipe per ogni spettacolo che vorrebbe essere una festa<br />
che coinvolge come in una ronda estiva. Per altre informazioni<br />
contattare Tequila – 320.6178673
24 aprile<br />
Novoli – Saletta della Cultura<br />
FRANCO MORONE<br />
Considerato il poeta <strong>it</strong>aliano della ch<strong>it</strong>arra acustica. Le<br />
sue melodie, grazie anche alle sue originali doti interpretative,<br />
emozionano sin dal primo ascolto. In tutti i suoi album,<br />
sia delle composizioni originali che delle trascrizioni,<br />
i temi antichi e popolari rivivono una seconda giovinezza.<br />
E questo è ciò che maggiormente sorprende di questo<br />
musicista. Per le sue ricerche e pubblicazioni in campo<br />
didattico, Franco Morone è un punto di riferimento per<br />
molti musicisti e appassionati che frequentano i suoi seminari<br />
in Italia e all’estero. Info e biglietti 347.0414709<br />
24 aprile<br />
Lecce - Caledonia<br />
MARCO ANCONA E STEFANO SCURO<br />
Marco Ancona (Bludinvidia) e Stefano Scuro (Logo) si<br />
esibiranno insieme per una serata piena dei grandi successi<br />
del rock n roll da David Bowie ai Beatles, dai Rolling<br />
Stones ai Creedence Clearwater Revival. Info e prenotazione:<br />
Caledonia – 339.6614666<br />
24 aprile<br />
Squinzano – Istanbul Cafe<br />
KING KIETU – PRESENTAZIONE DAN I<br />
Musicista a 360 gradi, suona ch<strong>it</strong>arra, basso, tastiera, ha<br />
Live<br />
calcato le line up <strong>it</strong>aliane ed europee insieme ad artisti del<br />
calibro di mad professor, zion train, moa ambessa, , macka<br />
B, Dan I, Vibronics. Riconosciuto come uno dei migliori<br />
dub producer in Italia. Istanbul cafè – 349.6429342<br />
30 aprile<br />
Alezio - Tequila<br />
LE IENE BAND<br />
La band nasce nel 2006 sotto il nome di SuperMario<br />
Band. Nel luglio 2006 uno stretto turn-over costringe la<br />
band a due sost<strong>it</strong>uzioni, tastiere e batteria; nel 2007 l’affiatamento<br />
del gruppo, anche al di fuori dall’amb<strong>it</strong>o professionale,<br />
ha fatto in modo che il nome facesse riferimento<br />
a qualcosa di più goliardico, qualcosa che avesse<br />
un nesso tra risate e complic<strong>it</strong>à: Le Iene Band. Info: Tequila<br />
– 320.6178673<br />
30 aprile<br />
Cutrofiano – Jack’n Jill<br />
VASCOMANIA - TRIBUTO<br />
Nel febbraio 2008 esce il primo cd Cover Band “VASCO-<br />
MANIA” registrato presso gli studi di Vignacastrisi della<br />
MasterService di Antonio Coppola, il quale propone alla<br />
propria agenzia per un tour estivo per il 2008. In repertorio<br />
sono presenti alcuni dei brani più famosi, scelti fra i<br />
vari album: sia di vecchia data, ma anche alcuni brani del<br />
nuovo album. Info: Jack’n Jill – 329.2273200<br />
63
marzo - aprile 2009<br />
Alessandra Sebaste<br />
Le altre nov<strong>it</strong>à<br />
a cura di<br />
Il libro vecchio stampo o la nov<strong>it</strong>à<br />
multimediale? Il PR della<br />
Besa Ed<strong>it</strong>rice, Stefano Donno,<br />
spiega come la casa ed<strong>it</strong>rice di<br />
Nardò abbia voluto investire<br />
maggiormente sull’interazione<br />
di informazione e materiali condivisibili<br />
tra utenti, esperti del<br />
settore e semplici aficionados,<br />
utilizzando la piattaforma Open<br />
Source Joomla. “La scelta, in<br />
questo caso, non è mirante a una<br />
sottovalutazione del prodotto<br />
ebook, che ha un suo valore indubbio<br />
come nov<strong>it</strong>à per la veicolazione<br />
istantanea del sapere<br />
contenuto in un’opera, quanto<br />
perché siamo ancora lontani da<br />
considerarlo un prodotto ed<strong>it</strong>oriale<br />
a tutti gli effetti e ad attribuirgli<br />
il senso dell’ed<strong>it</strong>orial<strong>it</strong>à<br />
in uno spettro più ampio”. La<br />
scelta della casa salentino, però,<br />
rimane tutt’ora una sorta di marketing<br />
immateriale di sola pubblic<strong>it</strong>à<br />
, senza una vera e propria<br />
filosofia ebooking alle spalle.<br />
Ma questo forse vale ancora per<br />
tutto il terr<strong>it</strong>orio nazionale…<br />
EBOOK, l’evoluzione del leggere<br />
Il vecchio libro diventa multimediale. E gli ed<strong>it</strong>ori ci stanno<br />
Nel mondo dell’ed<strong>it</strong>oria si sta<br />
affacciando una nov<strong>it</strong>à che potrebbe<br />
rappresentare una vera<br />
e propria rivoluzione. L’Ebook (libro<br />
elettronico), un testo dig<strong>it</strong>ale consultabile<br />
per mezzo di un appos<strong>it</strong>o dispos<strong>it</strong>ivo<br />
informatico, come l’ultimo arrivato<br />
Kindle, gioiellino della Amazon con<br />
funzioni ultratecnologiche. Come succede<br />
in tutte le fasi di passaggio che<br />
portano grossi cambiamenti, le opinioni<br />
e le aspettative sono molto eterogenee.<br />
Si va dagli assolutamente entusiasti,<br />
che profetizzano un’imminente<br />
scomparsa del libro “vecchio stampo”<br />
a coloro che invece pensano che l’elettronica,<br />
internet e la multimedial<strong>it</strong>à di<br />
ultima generazione non potrà mai sost<strong>it</strong>uire<br />
l’estetica e il fascino del libro<br />
tradizionale. E’ sufficiente dig<strong>it</strong>are il<br />
nome dell’autore accompagnato da<br />
ebook, per trovare centinaia di s<strong>it</strong>i che<br />
offrono la possibil<strong>it</strong>à di leggere in pdf i<br />
maggiori best seller. I s<strong>it</strong>i web vanno a<br />
moltiplicarsi progressivamente, anzi è<br />
ufficiale che alcune case ed<strong>it</strong>rici hanno<br />
cominciato a fare i primi investimenti<br />
in questo senso. L’attenzione dei media<br />
è stata svegliata da alcuni singoli even-<br />
Libri<br />
ti, in particolare dalla pubblicazione di<br />
“Riding the bullet”, il primo racconto<br />
in formato ebook di Stephen King<br />
(scaricato nel solo giorno di usc<strong>it</strong>a da<br />
più di 500mila utenti), segu<strong>it</strong>o da John<br />
Grisham con i suoi 22 romanzi disponibili<br />
in dig<strong>it</strong>ale. E nel Salento cosa si<br />
pensa di questa nov<strong>it</strong>à? A Cosimo Lupo,<br />
fondatore della Lupo Ed<strong>it</strong>ore, l’idea<br />
sembra piacere. “E’ auspicabile<br />
che l’ebook trovi collocazione, perché<br />
in questo modo scompaiono quelle difficoltà<br />
logistiche e commerciali che caratterizzano<br />
la distribuzione libraria e<br />
la produzione tipografica; la giacenza -<br />
continua Lupo - viene così abbattuta e<br />
la fruibil<strong>it</strong>à facil<strong>it</strong>ata. Tutto ciò permetterà<br />
di accorciare le distanze e a realtà<br />
distanti di avvicinarsi”, anche se, “chi<br />
ama il libro - aggiunge - a volte ama<br />
anche la sua ‘forma-oggetto’. C’è chi è<br />
affezionato a toccarlo, maneggiarlo,<br />
sfogliarlo, portarlo con sé e tenerlo sul<br />
comodino; perchè il libro diventa il nostro<br />
compagno, ci racconta storie, diventa<br />
parte di noi, ci fa ridere, ci fa<br />
piangere, ci dona un’emozione regalarlo.<br />
Insomma, “l’ebook raffredda questo<br />
sentimento”. Parola di ed<strong>it</strong>ore.<br />
65
66<br />
marzo - aprile 2009<br />
IL PRIMO ANGELO<br />
Se Lucifero è innamorato, sol<strong>it</strong>ario e malinconico allora c’è da riflettere...<br />
Dopo un satana dietro le<br />
sbarre e processato in<br />
mondovisione in “L’attenuante<br />
666”, Paolo<br />
Dune (pseudonimo di<br />
Paolo Pallara), ripropone<br />
un satana<br />
“ i n n a m o r a t o ” .<br />
Protagonista è<br />
una singolare e<br />
insol<strong>it</strong>a storia<br />
d’amore tra il diavolo<br />
e la sua strega<br />
(una giornalista<br />
americana, Sophia<br />
Madlane), condannata dopo<br />
la morte sul rogo a reincarnarsi<br />
ogni volta per non trascorrere<br />
l’etern<strong>it</strong>à all’Inferno insie-<br />
me al suo amante . Tra gli altri<br />
personaggi figura Juan de Tuleda,<br />
un giovane gesu<strong>it</strong>a esorcista<br />
coinvolto nella serrata<br />
caccia di servizi segreti,<br />
emissari vaticani e<br />
massoneria alla<br />
presunta “strega”,<br />
della quale finirà<br />
con l’innamorarsi.<br />
Così l’autore ha<br />
voluto rappresentare<br />
Lucifero in una<br />
veste tutta nuova, diversa<br />
dalla sol<strong>it</strong>a immagine<br />
negativa. Oltre che innamorato,<br />
risulta sol<strong>it</strong>ario, malinconico,<br />
inarid<strong>it</strong>o dal tempo,<br />
ma anche segretamente nostalgi-<br />
L’ARTE DI COMANDARE GLI UOMINI<br />
Elisa contro Elisa. L’inett<strong>it</strong>udine di una donna<br />
In questo nuovo romanzo di Angela Scarparo il<br />
rapporto tra l’autrice e il personaggio narrato è particolarmente<br />
originale. La narratrice assume infatti<br />
una sorta di ruolo complementare, di coscienza cr<strong>it</strong>ica,<br />
attraverso il quale racconta le vicende di Elisa Dentera,<br />
avvocato 35enne impossibil<strong>it</strong>ata non solo a eserc<strong>it</strong>are la<br />
professione, ma anche a vivere da persona adulta a causa<br />
della sua patologica precarietà emotiva. Si tratta di<br />
una donna senza concrete ambizioni, che si lascia vivere,<br />
che non riesce ad afferrare nulla e si lascia sfuggire<br />
ogni opportun<strong>it</strong>à. Lei, origini pugliesi trapiantata a Milano,<br />
fa v<strong>it</strong>a da single nella cap<strong>it</strong>ale dopo essere stata<br />
sposata e divorziata. Si sente bella ma un attimo dopo,<br />
si vede brutta. Vede il mondo come un posto orrendo,<br />
molto peggiore di quello che è. Vaga per Roma e per<br />
Milano, vest<strong>it</strong>a dei suoi macchiati ab<strong>it</strong>i un po’ oltre misura.<br />
Il suo chiodo fisso i soldi e gli uomini: Ruggero,<br />
co del paradiso. Inser<strong>it</strong>o nel genere<br />
del "thriller teologico", ma<br />
con toni decisamente ironici e riferimenti<br />
fantastici, il romanzo<br />
risulta complessivamente adatto<br />
a un pubblico vasto, offrendo,<br />
grazie anche a pagine di storia<br />
ben documentate, diversi spunti<br />
di riflessione sulla nostra storia<br />
religiosa e sulle origini della nostra<br />
società. Una sorta di “teologia<br />
alternativa che da una nuova<br />
direzione alla storia”, come lo<br />
stesso Pallara dice della sua<br />
produzione. Il lettore, dunque, è<br />
chiamato a scavare tra le dottrine<br />
esoteriche fino a una stessa<br />
sorprendente conclusione…magari<br />
non è solo fantasia?<br />
il suo ex mar<strong>it</strong>o, che l’ha lasciata;<br />
Ulderico, il debole, indeciso se<br />
volerla o no; lo zio Renato che si<br />
è impossessato dell’ered<strong>it</strong>à delle<br />
nipoti; Valerio, un giovane ladro deciso a coinvolgerla<br />
in un furto. Ma in fondo Elisa, dagli uomini,<br />
soprattutto “voleva essere aiutata” (a trovare lavoro).<br />
Meglio ancora, “essere mantenuta” (così da poter fare<br />
l'attrice o la p<strong>it</strong>trice). La sua scarsa autostima la rende<br />
arida e le provoca una totale incapac<strong>it</strong>à di rapporto con<br />
il mondo e con gli altri, per cui risulta sganciata dalla<br />
società che la circonda. Cerca rifugio nella famiglia, ma<br />
fallisce anche qui. Al lettore, perciò, viene difficile stare<br />
dalla sua parte, perché in effetti a lei manca sempre<br />
qualcosa, come la capac<strong>it</strong>à di mettersi in gioco per<br />
qualcosa che vale. Finisce per rifiutare anche Ettore... e<br />
con la sol<strong>it</strong>a fatica a credere in sé stessa.
In “Lecce - Ravenna Andata<br />
e r<strong>it</strong>orno” si raccontano le<br />
storie che ogni giorno i meridionali<br />
vivono al nord, entrando<br />
nel mer<strong>it</strong>o di quelle v<strong>it</strong>e<br />
difficili. Cosa che nessuno fa,<br />
ormai, perché si dà per scontato<br />
che il giovane salentino<br />
debba partire. E molto spesso<br />
si fa passare una partenza forzata<br />
per un’occasione di cresc<strong>it</strong>a<br />
a prescindere se l’emigrante<br />
va via per scelta o per<br />
necess<strong>it</strong>à. Ma ormai non conta<br />
più entrare nel mer<strong>it</strong>o del<br />
perchè l’Italia sia diventata<br />
“una repubblica democratica<br />
fondata sul lavoro dei meridionali<br />
al nord”...<br />
LECCE/RAVENNA - ANDATA E RITORNO<br />
Saverio Carrozza e i “meridionali disadattati” del Nord<br />
Questo romanzo scr<strong>it</strong>to dal giovane<br />
salentino Maurizio Monte<br />
e pubblicato da Edizioni<br />
Clandestine nel novembre del 2006 ha<br />
ricevuto diversi riconoscimenti e pubbliche<br />
c<strong>it</strong>azioni. Inoltre, è stato recens<strong>it</strong>o su<br />
tutti i quotidiani della Romagna e del<br />
Salento e su diversi settimanali nazionali.<br />
Il protagonista del racconto è Saverio<br />
Carrozza, giovane salentino che emigra<br />
in Romagna per motivi di lavoro dopo<br />
aver perso l’opportun<strong>it</strong>à di lavorare alla<br />
Sing Immoral Behaviour Sped<strong>it</strong>ion<br />
(“Malcostume Spedizioni”), v<strong>it</strong>tima delle<br />
raccomandazioni altrui. Il romanzo è<br />
ambientato in parte a Demenzano, un<br />
fantomatico paese del Salento. Demenzano<br />
non esiste, eppure c’è. Demenzano<br />
è qualsiasi paese del Salento. La formula<br />
utilizzata trae in inganno il lettore facendo<br />
pensare a un’autobiografia in tutti<br />
i suoi particolari, ma in realtà i contenuti<br />
sono frutto della fantasia dell’auto-<br />
Libri<br />
re, seppur ispirati da fonti autentiche. E’<br />
ambientato in parte anche nella c<strong>it</strong>tadina<br />
di Ravenna, così diametralmente opposta<br />
come clima, paesaggio e costumi.<br />
Nel discorrere, il protagonista Saverio<br />
Carrozza, coglie tra nostalgia e meraviglia<br />
le divers<strong>it</strong>à culturali fra Nord e Sud.<br />
In questo contesto predomina l’aspetto<br />
emotivo: il lettore comprende trattarsi<br />
della “storia di qualsiasi meridionale abbia<br />
fatto le valige pensando che l’abbondanza<br />
sia migliore del poco”. Ma “c’è<br />
nord e nord”, sicché Saverio finirà per<br />
innamorarsi di Ravenna. Nel contempo<br />
si accorge di essere figlio di Lecce e,<br />
lungo la sua strada, conoscerà molti<br />
“meridionali disadattati” accorgendosi<br />
di appartenere “ad un ampio sodalizio,<br />
nato sì per imposizione ma estremamente<br />
un<strong>it</strong>o”. Tutto sommato un libro che diverte.<br />
Carico di ironia e di un sarcasmo<br />
sottile, con lo scopo però di scuotere le<br />
coscienze e smantellare i luoghi comuni.<br />
67
68<br />
marzo - aprile 2009<br />
ALLA RISCOSSA DEI TERRONI<br />
“Caso Salento” e Sud Italia<br />
Il volume di Lino Patruno, ed<strong>it</strong>o da<br />
Manni, è una raccolta di scr<strong>it</strong>ti dell’ultimo<br />
decennio sulle colonne de “La<br />
Gazzetta del Mezzogiorno”, quotidiano del<br />
quale è stato direttore per 13 anni. Nel libro<br />
l’autore mette in evidenza non solo le<br />
cronache e le testimonianze del panorama<br />
sociale della Puglia, della Basilicata e di<br />
tutto il Sud Italia, ma soprattutto immagina<br />
una nuova questione meridionale come<br />
questione nazionale, nel decennio in cui<br />
l’un<strong>it</strong>à del Paese sembra defin<strong>it</strong>ivamente<br />
compromessa. Il Sud risulta diviso tra la<br />
consapevolezza delle sue potenzial<strong>it</strong>à<br />
e dalla<br />
difficoltà di poter<br />
essere Sud.<br />
La tesi generale<br />
esposta da Patruno<br />
riguardo le<br />
cause che hanno<br />
imped<strong>it</strong>o al Sud di<br />
crescere come<br />
avrebbe potuto è<br />
quella, dell’uso della<br />
spesa pubblica per<br />
dare liquid<strong>it</strong>à ai meridionali<br />
in modo solo<br />
temporaneo, quel tanto<br />
da trasformarli in consumatori di prodotti<br />
realizzati altrove e cancellando la capac<strong>it</strong>à<br />
e la voglia stessa dei meridionali ad<br />
essere produttori. In questo modo, è stata<br />
negata proprio la cost<strong>it</strong>uzione del Sud e del<br />
proprio futuro che non fosse quella decisa<br />
da altri. Il caso Puglia dimostra che c’è al<br />
fondo una mancata valorizzazione delle risorse<br />
e soprattutto quelle umane se si pensa<br />
al destino di giovani e di tutte le persone<br />
nate qui costrette ad andare altrove per<br />
trovare riconoscimento, appagamento e<br />
fortuna. Tutto ciò costa però emigrazione e<br />
un’integrazione mai vera in altre comun<strong>it</strong>à.<br />
Per l’autore è necessario ripartire dal<br />
Mezzogiorno, ripensando la necess<strong>it</strong>à della<br />
sua esistenza attraverso una rilettura<br />
aggiornata del pensiero meridionalistica.<br />
IL BRUTTO ANATROCCOLO<br />
Viaggio nel laicato cattolico tra rammarico e speranza<br />
Questa raccolta di riflessioni<br />
sulla s<strong>it</strong>uazione<br />
ecclesiale <strong>it</strong>aliana<br />
(ma non solo), dal concilio<br />
Vaticano II a oggi, nasce<br />
come risposta alla famosa lettera<br />
che i vescovi <strong>it</strong>aliani hanno<br />
scr<strong>it</strong>to ai fedeli laici nel<br />
2005. Riflessioni, elaborate<br />
con la forza della grande cultura<br />
filosofica e teologica di<br />
Fulvio De Giorgi, appassionato<br />
impegno nella sua comun<strong>it</strong>à<br />
ecclesiale. L’immagine<br />
del “brutto anatraccolo” traduce<br />
bene lo stato d’animo di<br />
non pochi laici nei confronti<br />
del mondo ecclesiastico e della<br />
Chiesa che è sempre più v<strong>it</strong>tima<br />
di scandali, veri o gonfiati,<br />
che ne offuscano l’immagine.<br />
E’ un saggio che affronta il<br />
fenomeno in tutta la sua compless<strong>it</strong>à<br />
e denuncia senza falsi<br />
moralismi le attuali “cinque<br />
piaghe” che affliggono il laicato:<br />
le carenze di un’adeguata<br />
spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à del laicato, di<br />
una soggettiv<strong>it</strong>à pastorale dei<br />
coniugi, di una pastorale di libertà<br />
e liberazione, della libertà<br />
di parola nelle comun<strong>it</strong>à ec-<br />
clesiali, della dign<strong>it</strong>à fraterna<br />
del laico. Per l’autore la sola<br />
via possibile di un rinnovamento<br />
della Chiesa è la ripresa<br />
del Concilio Vaticano II, di cui<br />
ne mette in luce le varie interpretazioni.<br />
Solo così il brutto<br />
anatroccolo (la Chiesa tutta,<br />
laici e chierici) potrà diventare<br />
un cigno. Solo cosi i laici torneranno<br />
ad avere un ruolo autonomo,<br />
staccato ma non in<br />
confl<strong>it</strong>to con i preti. In questo<br />
modo, De Giorgi pone una<br />
questione che induce a impostare<br />
su basi radicalmente nuove<br />
non solo la visione della<br />
laic<strong>it</strong>à, ma anche quella della<br />
Chiesa e la sua analisi è piuttosto<br />
“un inv<strong>it</strong>o alla med<strong>it</strong>azione”.<br />
La linea portante di tutto<br />
lo studio, però, è pos<strong>it</strong>iva.<br />
L’autore riconosce anche tanti<br />
segni di coraggio e di risveglio,<br />
tante evoluzioni silenziose<br />
ma profonde, tante crisi non<br />
distruttive ma liberatrici. Alla<br />
fine anche il lettore è portato a<br />
scommettere che pur attraverso<br />
tante difficoltà, il laicato<br />
potrà diventare davvero un<br />
“cigno bellissimo”...
Il Salento esige attenzione, continu<strong>it</strong>à,<br />
scavo. Esige r<strong>it</strong>orno. E<br />
solo allora regala un po’ della<br />
sua ver<strong>it</strong>à e non solo della sua<br />
bellezza, a chi sa rispettarlo,<br />
ascoltarlo. Nel Salento bisogna<br />
venire, stare, tornare. Spesso,<br />
non solo in estate. Il percorso<br />
nei luoghi dei personaggi, scelti<br />
come esempi di un certo modo<br />
di vivere il Salento, permette di<br />
acquisire indicazioni per un corretto<br />
approccio nei confronti di<br />
questa terra. “Verso Sud. Salento<br />
d’acqua e di terra rossa”<br />
è un libro ed<strong>it</strong>o da Anima Mundi.<br />
Racconta la storia di 20 personaggi,<br />
che prima del boom,<br />
hanno scelto la nostra terra come<br />
patria d’elezione.<br />
VERSO SUD<br />
Il Salento come patria d’elezione di 20 intellettuali<br />
Sud. Salento d’acqua<br />
e di terra rossa” è<br />
“Verso<br />
un’opera collettiva realizzata<br />
da Marilena Cataldini e Marina<br />
Pizzarelli, con testi bilingue (una versione<br />
in <strong>it</strong>aliano e in inglese) e relativi<br />
servizi fotografici di Caterina Gerardi.<br />
Al libro è allegato anche un dvd dello<br />
stesso t<strong>it</strong>olo, contenente un video-reportage<br />
che racconta un interessante e<br />
insol<strong>it</strong>o viaggio attraverso il Salento,<br />
alla scoperta di quanti, artisti e intellettuali<br />
in genere, stranieri o <strong>it</strong>aliani di<br />
provenienza non pugliese, abbiano<br />
scelto il Salento come luogo d’elezione<br />
per stabilirvi la loro residenza. Un Salento<br />
visto con gli occhi degli “altri”.<br />
La determinazione di soggiornare nel<br />
Salento da parte degli intellettuali di<br />
cui si parla nel testo, pone una prima riflessione<br />
sulla profonda differenza di<br />
comportamento riscontrabile tra coloro<br />
Libri<br />
che hanno fatto questa scelta in tempi<br />
non sospetti e coloro che vi giungono<br />
oggi, spesso sull’onda di quella che è<br />
diventata una moda. Il Salento ha preso<br />
da diversi anni a camminare sped<strong>it</strong>o,<br />
e ha rapidamente raggiunto il resto del<br />
paese, nel suo bene e anche nel suo male.<br />
Ma comunque il Salento è rimasto<br />
profondamente Salento, mantiene la<br />
sua divers<strong>it</strong>à e non si lascia facilmente<br />
domare e alterare. Il Salento è un’ent<strong>it</strong>à<br />
estremamente concreta ed estremamente<br />
defin<strong>it</strong>a, che si può percorrere e<br />
conoscere, di cui si può godere e fruire<br />
per breve o per molto tempo. Ma non è<br />
solo terra di trans<strong>it</strong>o, anzi è terra di r<strong>it</strong>orno.<br />
Gli occhi degli altri sono indispensabili<br />
a comprendere un luogo, anche<br />
per chi vi è nato e non ne è mai part<strong>it</strong>o.<br />
Ma non possono essere quelli del<br />
turista che non si ferma, che non cerca,<br />
che non penetra e non si fa penetrare.<br />
69
70<br />
marzo - aprile 2009<br />
Cesare Godi<br />
100% trasparenza<br />
a cura di<br />
Trasparenza, imparzial<strong>it</strong>à, rispetto<br />
e correttezza, libertà accademica<br />
e confl<strong>it</strong>to d’interessi,<br />
proprietà intellettuale, possibili<br />
abusi e nepotismo. Queste le tematiche<br />
fondamentali su cui si<br />
basano i 27 articoli del Codice<br />
Etico dell'Univers<strong>it</strong>à del Salento,<br />
nato da suggerimenti provenienti<br />
da tutto il mondo accademico<br />
leccese. Le linee guide del<br />
documento, ispirate ad alcuni<br />
valori fondamentali della Cost<strong>it</strong>uzione<br />
<strong>it</strong>aliana e della Magna<br />
Charta Univers<strong>it</strong>atum, sono<br />
quelle di stabilire norme di comportamento<br />
per alcune materie<br />
sulle quali non interviene la legge<br />
nazionale, soprattutto per regolare<br />
le corrette relazioni all'interno<br />
dell'ente e nei rapporti con<br />
l'esterno. Il testo del documento<br />
approvato dal Senato Accademico<br />
non è stato ancora reso pubblico,<br />
solo perché la Commissione<br />
incaricata della sua redazione<br />
dovrà riunirsi per apportare<br />
le ultime modifiche al testo<br />
defin<strong>it</strong>ivo, che successivamente<br />
verrà stampato e distribu<strong>it</strong>o.<br />
In Ateneo arriva il CODICE ETICO<br />
Il prof. Giancarlo Vallone: “Strumento non pun<strong>it</strong>ivo, ma dissuasivo”<br />
Dopo mesi di discussioni e modifiche,<br />
finalmente il 23 gennaio<br />
2009 è stato approvato il<br />
Codice Etico dell’Univers<strong>it</strong>à del Salento.<br />
Lo scopo è quello di regolamentare<br />
e dissuadere i dipendenti dell’Univers<strong>it</strong>à<br />
dall’attuare comportamenti di<br />
nepotismo e favor<strong>it</strong>ismi vari. Approvato<br />
quasi all’unanim<strong>it</strong>à dal Senato Accademico,<br />
si compone di 27 articoli,<br />
passati dopo vari rinvii e persino una<br />
bocciatura della prima bozza. Alla base<br />
di questo accurato lavoro di stesura<br />
- come precisato anche dal presidente<br />
della commissione, il prof. Giancarlo<br />
Vallone - la volontà del Rettore Domenico<br />
Laforgia di coinvolgere tutta la<br />
comun<strong>it</strong>à accademica per la stesura del<br />
documento. Questo per far sì “che tutti<br />
potessero dire la loro e apportare<br />
modifiche, per poi discutere il contenuto<br />
definivo in Senato e procedere all’approvazione”.<br />
Il testo approvato si<br />
ispira a quello già messo in atto dall’Univers<strong>it</strong>à<br />
di Bologna, uno dei primi<br />
in Italia. E’ composto da tutta una serie<br />
di norme che trattano dal nepotismo<br />
alla libertà accademica, dal rifiuto di<br />
ogni tipo di discriminazione agli abusi<br />
sessuali. Dei 27 articoli il 7 e il 9 sono<br />
tra i più importanti: il numero 7 tratta<br />
del confl<strong>it</strong>to di interessi, mentre il secondo<br />
disciplina nepotismi e favor<strong>it</strong>ismi,<br />
specificando che per nepotismo<br />
“si intende l’uso della propria autorevolezza<br />
per avere benefici per i propri<br />
figli, familiari, conviventi o affini”.<br />
Importante, altresì, il fatto che non includano<br />
solo i familiari, ma tutti quei<br />
casi di “protezione” anche al di fuori<br />
dell’amb<strong>it</strong>o familiare. O addir<strong>it</strong>tura<br />
che i familiari non possano lavorare<br />
nello stesso dipartimento o nella stessa<br />
facoltà. Altro articolo importante è il<br />
17, dove si trovano delle norme etiche<br />
a favore degli studenti. Esempi? Secondo<br />
il Codice è ingiusto accettare<br />
una raccomandazione o è vietato al docente<br />
pretendere di controllare e siglare<br />
i libri di testo dei candidati, una pratica<br />
usata in passato per ev<strong>it</strong>are testi<br />
scambiati e fotocopiati. Un passo importante,<br />
dunque, per un Ateneo che da<br />
tempo sentiva il bisogno di avere un<br />
regolamento, anche se solo dissuasivo.<br />
Sopratutto perché, così, si riuniscono<br />
gli sforzi di tutta la comun<strong>it</strong>à accademica<br />
(studenti compresi) per spazzare<br />
quelle ombre che avevano messo la<br />
struttura nell’occhio del ciclone.
Un click per leggere a 360 gradi l’Univers<strong>it</strong>à del Salento<br />
Abbandonato il “vecchio” unile.<strong>it</strong>, la prima chicca che balza all’occhio sono i colori usati. Due<br />
quelli predominanti: il marrone, che richiama la terra, e il verde che ricorda gli ulivi, per una scelta<br />
cromatica che - a detta di molti - ricorda il Salento. L'altro aspetto, non meno importante, sono<br />
i contenuti ricchi e curati nei minimi dettagli, oltre all’aggiornamento dei “menù”; infatti alle vecchie<br />
categorie “docenti” e “studenti”, sono state affiancate quelle dedicate ai “futuri studenti”, ai<br />
“laureati”, allo “staff” e persino ad “aziende” e “scuole”. Sulla colonna sinistra, invece, spazio<br />
ai collegamenti alle sezioni “ateneo”, “iscrizioni”, “offerta formativa”, “foreign students” e per<br />
quelle dedicate alla ricerca. Belle le sezioni “il Salento” e “vis<strong>it</strong>a Lecce”, quasi un tour virtuale<br />
tra le bellezze storiche e arch<strong>it</strong>ettoniche della terra di appartenenza dell’Ateneo.<br />
UNISALENTO.IT, la nuova faccia dell'Univers<strong>it</strong>à<br />
Presentato il portale internet. Laforgia: “L’eccellenza passa anche dal web”<br />
Con un semplice click, il Rettore<br />
Domenico Laforgia ha<br />
dato il via alla nuova era per<br />
il portale web dell’Univers<strong>it</strong>à del Salento.<br />
La presentazione ufficiale è<br />
avvenuta il 7 gennaio scorso nel corso<br />
di una conferenza<br />
stampa alla quale era<br />
presente anche Luca<br />
Mainetti, delegato alla<br />
razionalizzazione e allo<br />
sviluppo dei servizi<br />
informatici. Raggiungibile<br />
da tutti i browser,<br />
il nuovo indirizzo è<br />
www.unisalento.<strong>it</strong>.<br />
“E’ sicuramente tra i<br />
primi cinque al mondo<br />
- ha detto entusiasta<br />
Laforgia - per i servizi<br />
offerti e per le avanzate<br />
tecnologie con cui è stato realizzato”.<br />
La realizzazione delle pagine ufficiali<br />
sulla rete web dell'Ataneo è stata<br />
affidata a due società leccesi (la Link<br />
e la Whycom), per una spesa complesiva<br />
di 248mila euro, di cui<br />
174mila per il software e 148mila per<br />
la veste grafica. C’è molta soddisfa-<br />
zione per questo progetto in quanto<br />
rappresenta “un cambiamento e non<br />
avrà una struttura statica ma bensì dinamica:<br />
si evolverà nel tempo grazie<br />
al contributo di tutti, a partire dai docenti<br />
fino agli studenti e alle loro as-<br />
La home page di www.unisalento.<strong>it</strong><br />
sociazioni di riferimento”, quest'ultime,<br />
per la ver<strong>it</strong>à, già dotate di ricche<br />
e colorate pagine web. Le nov<strong>it</strong>à sono<br />
tante, a cominciare dalla “barra<br />
dei menu” che contiene un numero<br />
maggiore di categorie rispetto al vecchio<br />
portale. Anche se l’aspetto più<br />
importante sembra essere quella pa-<br />
Univers<strong>it</strong>à<br />
Il rettore Laforgia<br />
noramica completa dell’intera struttura<br />
accademica che il s<strong>it</strong>o offre agli<br />
utenti. Gli studenti possono accedere<br />
alla parte loro dedicata con le medesime<br />
password che usano ab<strong>it</strong>ualmente<br />
sul portale studenti.unile.<strong>it</strong>,<br />
potendo cosi visualizzare<br />
e sfruttare tutti i<br />
servizi (dalle prenotazione<br />
on line degli esami<br />
alle verbalizzazioni<br />
e all’aggiornamento<br />
delle proprie carriere<br />
univers<strong>it</strong>arie). Inoltre, il<br />
s<strong>it</strong>o è dotato di link di<br />
accesso rapido, anche<br />
nella sua versione inglese,<br />
che facil<strong>it</strong>ano la<br />
navigazione e la ricerca<br />
di “bandi e concorsi” o<br />
notizie dettagliate su<br />
facoltà e offerta formativa, o ancora<br />
di specifici “servizi d'anagrafe”.<br />
Molto importante, infine, è la sezione<br />
dedicata ai non vedenti e agli ipovedenti<br />
che permette di colmare un gap<br />
di primaria importanza, con un servizio<br />
ancora purtroppo poco diffuso<br />
nei s<strong>it</strong>i presenti oggi in rete.<br />
71
72<br />
marzo - aprile 2009<br />
07 marzo<br />
Aradeo<br />
VA’ DOVE TI PORTA IL CUORE<br />
C’era da immaginarselo che l’eco della scr<strong>it</strong>trice Susanna<br />
Tamaro e del suo “Va dove ti porta il cuore” (14<br />
milioni di copie vendute) avrebbe avuto una felice ricaduta<br />
a livello teatrale. Il lavoro diretto dalla regista<br />
Emanuela Giordano, alla cui riduzione e trasformazione<br />
in testo per il palcoscenico ha partecipato la<br />
stessa autrice con la collaborazione di Roberta Massoni,<br />
racconta la storia di una famiglia, quella di nonna<br />
Olga, nella quale crescono la figlia Ilaria e la nipote<br />
Marta, riuscendo a cogliere le contraddizioni più<br />
intime e recond<strong>it</strong>e del loro rapporto. Tre generazioni<br />
a confronto, in un continuo confl<strong>it</strong>to che sfocia in<br />
scontri, bugie, paure. E’ uno degli appuntamenti più<br />
attesi del Teatro Comunale “Domemico Modugno” di<br />
Aradeo (via San Benedetto, 1). Info e calendario<br />
completo su www.teatropubblicopugliese.<strong>it</strong><br />
Dal 09 al 12 marzo<br />
Lecce<br />
LA LUNA NEL NIDO<br />
Ai Cantieri Teatrali Koreja di Lecce approda Elsinor<br />
- Teatro Stabile d’Innovazione di Milano. Quattro<br />
giorni di spettacoli, con la storia di un uovo che non<br />
vuole nascere.E' ormai quasi inverno, ma l'uovo è ancora<br />
un uovo. Mamma Piuma non può aspettare ancora:<br />
Flash, Freccia, Nuvola, Zig-Zag hanno rotto il guscio<br />
e preso lezione di volo.Il freddo non aspetta e bisogna<br />
volare verso un paese caldo.Ma un uovo non ha<br />
le ali, così Piuma deve aspettare dentro il guscio, al<br />
caldo, nel suo nido. Chi lo difenderà dall'aquila e dal<br />
lupo? Raffaella!Mamma Piuma lo affida a Raffaella<br />
che ab<strong>it</strong>a in un giardino sotto la montagna insieme a<br />
Polly la farfalla, Linda il pesce lavatore, Archimede il<br />
ragno invisibile e Bruno, l'orso bruno che va in letargo<br />
in una grotta sotto il monte Civetta. Come passerà<br />
l'inverno nella casa dalle pareti verdi e il tetto azzurro?<br />
E Piuma, in primavera, si deciderà a rompere il<br />
guscio? La luna nel nido è una storia sull'attesa, sul<br />
tempo che passa e r<strong>it</strong>orna con le stagioni. Una storia<br />
sull'amicizia, la paura, la cresc<strong>it</strong>a e l'immaginazione.<br />
Una storia sul rapporto con la mamma, la disubbidienza<br />
e sul rapporto con l'immens<strong>it</strong>à del mondo<br />
esterno. Info su www.teatro koreja.<strong>it</strong><br />
11 marzo<br />
Casarano<br />
FACCIAMO L’AMORE<br />
Sarà il Teatro Filograna di Casarano ad osp<strong>it</strong>are la<br />
spumeggiante commedia del regista Gianluca Guidi.<br />
Semplicemente perfetta e raffinata, sul palco si presenta<br />
un mix equilibrato di comic<strong>it</strong>à e romanticismo,<br />
una commedia musicale ripresa dal film di George<br />
Cukor “Let’s make love” (del 1960 con Marilyn Monroe<br />
e Yves Montand). Ottimo e ben amalgamato lo<br />
staff di attori e ballerini, tutti eccellenti, diretti da<br />
Gianluca Guidi (figlio di Lauretta Masina e di Johnny<br />
Dorelli, nome d’arte di Giorgio Guidi) che interpreta<br />
anche la parte del protagonista affiancato da Lorenza<br />
Mario, Aldo Ralli ed Enzo Garinei, vivacissimo ottantaduenne<br />
e fratello di Pietro Garinei che insieme a<br />
Giovannini ha formato la ‘d<strong>it</strong>ta’ più famosa del teatro<br />
leggero <strong>it</strong>aliano. Protagonista della pièce è un miliardario<br />
che, volendosi difendere dal pubblico ludibrio<br />
che avrebbe potuto derivargli da uno spettacolo satirico<br />
imperniato sulle sue insicurezze, fobie e stile di<br />
v<strong>it</strong>a, si reca nel teatro di Broadway per sistemare la<br />
questione, ma ... scambiato per un suo sosia, gli viene<br />
affidata la parte di se stesso.<br />
Dal 13 al 14 marzo<br />
Lecce<br />
SYNAGOSYTY<br />
Il Teatro di Alessandria ai Cantieri Teatrali Koreja di<br />
Lecce. In scena andrà lo spettacolo del regista Gabriele<br />
Vacis con Aram Kian e Francesca Porrini, che non<br />
è altro che la storia delle “seconde generazioni”. Il padre<br />
di Aram, il protagonista di SynagoSyty, è iraniano.SynagoSyty<br />
è la periferia di una grande c<strong>it</strong>tà del<br />
nord in cui il padre di Aram è stato catapultato e in cui
Aram è nato.Lo spettacolo racconta l’infanzia e la<br />
giovinezza di un uomo che spesso si trova a doversi<br />
interrogare sulla propria ident<strong>it</strong>à. Questo nuovo lavoro<br />
teatrale con la regia di Gabriele Vacis, ha le sue radici<br />
nel teatro di narrazione di Teatro Settimo movendosi<br />
però in una dimensione che, pur mantenendone<br />
l’epica, ne sviluppa gli aspetti corali. Saranno due attori<br />
ad alternarsi nella scena e nella narrazione, con<br />
l’obiettivo di r<strong>it</strong>rovare il Teatro nella sua funzione di<br />
narratore del presente. In bilico fra incanto, ironia e<br />
tragedia, attraverso la voce di Aram Kian, Gabriele<br />
Vacis costruisce un testo che è uno stralcio di v<strong>it</strong>a e di<br />
memoria e, insieme, uno sguardo al futuro di una società<br />
che impara, giorno per giorno, a dare un significato<br />
all’aggettivo “multietnica”.Al termine dello<br />
spettacolo di venerdì 13 marzo incontro con il Teatro<br />
di Alessandria. Info su www.teatrokoreja.<strong>it</strong><br />
Fino al 18 marzo<br />
Lecce<br />
NATURE MUTATIONS<br />
Sarà Primo Piano LivinGallery di Viale Guglielmo<br />
Marconi 4 ad osp<strong>it</strong>are questo grande evento artistico<br />
internazionale. La tematica della mostra curata da<br />
Dores Sacquegna nasce dall’esigenza di indagare il<br />
rapporto tra arte, scienza, natura e nuove tecnologie.<br />
Con “Nature Mutations” entriamo nello specifico di<br />
una delle tante problematiche che assillano l’uomo ed<br />
il suo hab<strong>it</strong>at cercando di analizzare ciascuno degli<br />
interventi proposti dagli artisti inv<strong>it</strong>ati. La mutazione<br />
si sa, è il processo naturale dell’evoluzione. Luce e<br />
creazione del cosmo nelle ipnotiche opere dell’inglese<br />
Paul Davies e dell’americana Karen Neill che porta<br />
in mostra il movimento fluido del cristallo liquido<br />
e della sua natura molecolare come anche nelle “mutazioni<br />
in oro” per l’artista irlandese TJ Miles (vive<br />
ed opera anche in Spagna). Al microcosmo ed ai suoi<br />
frammenti organici, guarda l’installazione di Pauline<br />
Thompson che porta in mostra cento tessere piccolissime<br />
come quelle che sol<strong>it</strong>amente sono analizzate da<br />
scienziati al microscopio. Info e dettagli sugli artisti<br />
presenti su www.primopianogallery.com<br />
Dal 15 al 17 marzo<br />
Lecce<br />
IL PRINCIPE E IL POVERO<br />
Ai Cantieri Koreja di Lecce, sarà di scena la Compagnia<br />
Teatro C<strong>it</strong>tà Murata di Como che porterà una storia<br />
ispirata al romanzo di Mark Twain per la regia,allestimento<br />
scenico e musiche di Stefano Andreoli.<br />
Edoardo è un principe, il leg<strong>it</strong>timo erede del<br />
trono di Inghilterra, mentre Tom è un ragazzo del così<br />
detto sottoproletariato urbano londinese, con in più<br />
un fratello incline al furto e alla v<strong>it</strong>a sregolata. Due<br />
bambini che si incontrano e scoprono di somigliarsi<br />
come due gocce d’acqua. Due bambini che decidono,<br />
Eventi<br />
per gioco, di scambiarsi i vest<strong>it</strong>i e non solo. Edoardo<br />
proverà tutte le durezze della v<strong>it</strong>a quotidiana, fatte di<br />
fame e povertà, mentre Tom, dopo un primo momento<br />
di dolce e fruttuoso stordimento, capirà che prendere<br />
delle decisioni importanti non è poi così facile. Presentato<br />
in prima nazionale ale Festival “Una c<strong>it</strong>tà per<br />
gioco” di Vimercate, Il Teatro C<strong>it</strong>tà Murata, mette<br />
scena Il Principe e il Povero attraverso la forte potenzial<strong>it</strong>à<br />
suggestiva della narrazione in un gioco scenico<br />
e coinvolgente che intende riconsegnarci tutto il<br />
sapore del famoso libro di Mark Twain da cui è liberamente<br />
tratto lo spettacolo, adattandolo in modo intelligente<br />
e ironico alla sensibil<strong>it</strong>à contemporanea. Altre<br />
informazioni su www.teatrokoreja.<strong>it</strong><br />
Dal 18 al 19 marzo<br />
Lecce<br />
GENE GNOCCHI<br />
Sulla scia dello straordinario successo degli ultimi anni,<br />
torna anche nel 2009 la stagione di prosa del Teatro<br />
Paisiello, organizzata dal Comune di Lecce in collaborazione<br />
con il Teatro Pubblico Pugliese e diretta<br />
da Carla Guido. Il primo appuntamento in cartellone<br />
per il mese di marzo è con Gene Gnocchi e il suo<br />
“Cose che mi sono Cap<strong>it</strong>ate”, sul palco leccese nel<br />
doppio appuntamento del 18 e 18 marzo. Ironico e<br />
istrionico: Gene Gnocchi, al secolo Eugenio Ghiozzi,<br />
è uno dei comici più surreali del panorama <strong>it</strong>aliano tra<br />
non sense e graffianti osservazioni della società.<br />
Chiusa in un cassetto la laurea in legge, Gene debutta<br />
nel 1989 come cabarettista in tv, non disdegnando il<br />
cinema e ovviamente il teatro. In questo spettacolo,<br />
scr<strong>it</strong>to insieme a Francesco Freyrie, un individuo<br />
chiuso all’interno della sua macchina in balia degli<br />
spazzoloni rotanti di un autolavaggio comincia a riflettere<br />
sugli episodi che hanno caratterizzato la sua<br />
v<strong>it</strong>a. Mentre gli sovviene alla mente la nasc<strong>it</strong>a del figlio<br />
nato ventriloquo, viene rap<strong>it</strong>o dalla mafia russa.<br />
Da questo momento inizia un vorticoso susseguirsi di<br />
avvenimenti incredibili. Sono le cose che ti cap<strong>it</strong>ano<br />
o sei tu che cap<strong>it</strong>i alle cose? Info e programmi dettagliati<br />
su www.comune.lecce.<strong>it</strong><br />
25-27-29 marzo<br />
Lecce<br />
NORMA<br />
Una tre giorni da non perdere al Teatro Pol<strong>it</strong>eama<br />
Greco, nell’amb<strong>it</strong>o della stagione lirica promossa dalla<br />
Provincia di Lecce e gest<strong>it</strong>a dalla Fondazione ICO<br />
T<strong>it</strong>o Schipa. Il palco del teatro leccese sarà tutto dedicato<br />
alla “Norma” di Vincenzo Bellini, portata in scena<br />
dal Maestro concertatore e direttore d’orchestra<br />
Marcello Rota per la regiadi Massimo Gasparon.<br />
Maestro del Coro Lirico di Lecce sarà Francesco Pareti<br />
mentre la musica sarà affidata all’Orchestra della<br />
Fondazione Ico T<strong>it</strong>o Schipa di Lecce Onlus. La Nor-<br />
73
74<br />
marzo - aprile 2009<br />
ma è un’opera in due atti di Vincenzo Bellini su libretto<br />
di Felice Romani. Composta in meno di tre<br />
mesi, dall’inizio di settembre alla fine di novembre<br />
del 1831, debuttò al Teatro alla Scala di Milano il<br />
successivo 26 dicembre. Quella sera l’opera, destinata<br />
a diventare la più popolare tra le dieci composte da<br />
Bellini, andò incontro ad un fiasco clamoroso, dovuto<br />
in parte a circostanze contingenti legate all’esecuzione<br />
(pare che il grande soprano Giud<strong>it</strong>ta Pasta non<br />
fosse in serata) e alla presenza di una claque avversa,<br />
e in parte all’inconsueta sever<strong>it</strong>à della drammaturgia,<br />
che concedeva poco al divertimento e alla<br />
spettacolar<strong>it</strong>à. In particolare, l’assenza del momento<br />
più sontuoso, il concertato che tradizionalmente<br />
chiudeva il primo dei due atti, spiazzò il pubblico<br />
milanese. Info e dettagli su www.provincia.le.<strong>it</strong><br />
Dal 26 al 29 marzo<br />
Quartiere Fieristico Galatina<br />
SECURITY EXPO<br />
R<strong>it</strong>orna l’unico appuntamento nazionale dedicato alla<br />
Sicurezza Pubblica e alla Difesa e che ha ottenuto<br />
la qualifica di “fiera nazionale” dalla Conferenza<br />
delle Regioni e delle Province Autonome, è organizzata<br />
dall’Ist<strong>it</strong>uto Europeo e Med<strong>it</strong>erraneo per la Sicurezza,<br />
in collaborazione con la Provincia di Lecce.“Secur<strong>it</strong>y<br />
Expo” è stata scelta dalle Forze Armate<br />
e dalle Forze di Polizia quale punto d’incontro privilegiato<br />
per farsi conoscere dai c<strong>it</strong>tadini, dagli amministratori<br />
locali, dagli operatori. L’edizione di quest’anno<br />
sarà un luogo di confronto interdisciplinare<br />
su tutti gli aspetti legati al fenomeno “Sicurezza Pubblica<br />
e Difesa” e l’occasione per puntualizzare l’evoluzione<br />
delle strategie e delle tecniche di sicurezza,<br />
anche alla luce di una sempre più forte richiesta di sicurezza<br />
da parte dei c<strong>it</strong>tadini.<br />
27 marzo<br />
Lecce<br />
TE NUEMBRE A BRILE<br />
La rassegna di teatro dialettale, per quest’anno curata<br />
dall’Associazione culturale Corte dei Musco di<br />
Lecce, prevede cinque serate, che si terranno all’interno<br />
dello storico Teatro Antoniano, ogni ultimo venerdì<br />
di ogni mese a partire da novembre 2008 per finire<br />
ad aprile 2009, da qui il nome “ te nuembre a<br />
brile”. A tale rassegna partecipano cinque eccellenti<br />
gruppi teatrali, tre di Lecce, “Corte dei Musco”, “il<br />
Campanile” e “La zucca” e due della provincia “Il<br />
melograno” di Surbo e “Piccolo Teatro della neve” di<br />
Strudà, che porteranno in scena commedia di W. Fiorentino,<br />
T. Brizio e V. Riezzo. La nov<strong>it</strong>à assoluta di<br />
questa manifestazione consiste nell’autofinanziamento<br />
della rassegna da parte dei gruppi partecipanti,<br />
cioè nell’accollo da parte di ogni gruppo di tutte le<br />
spese necessarie per l’organizzazione che saranno
coperte esclusivamente dagli incassi. Il 27 marzo sarà<br />
la volta di “Vico storto car<strong>it</strong>à vecchia”, scr<strong>it</strong>ta da<br />
William Fiorentino portata in scena dal Piccolo Teatro<br />
della Neve di Strudà per la regia di Egidio De M<strong>it</strong>ri.<br />
Info e dettagli su www.antonianolecce.<strong>it</strong><br />
Dal 28 al 29 marzo<br />
Casarano<br />
15° RALLY CITTA’ DI CASARANO<br />
È in gran fermento l’attiv<strong>it</strong>à delle Scuderie Casarano<br />
Rally Team e Piloti Salentini in vista della quindicesima<br />
edizione del Rally C<strong>it</strong>tà di Casarano, manifestazione<br />
automobilistica t<strong>it</strong>olata valida quale prova utile<br />
ai fini dell’assegnazione del Challenge Rallies Nazionali<br />
di Settima Zona. L’entourage coordinato da Giovanni<br />
Cillo e Pierpaolo Carra è a lavoro per completare<br />
gli ultimi aspetti tecnico-organizzativi della gara<br />
messa a calendario per il quarto fine settimana di marzo<br />
e che si correrà nell’omonima c<strong>it</strong>tadina salentina e<br />
nell’area che si estende a sud-ovest di essa. Nei giorni<br />
scorsi il com<strong>it</strong>ato organizzatore della corsa, attraverso<br />
il s<strong>it</strong>o ufficiale della manifestazione ha reso noto<br />
il programma di gara che vivrà il suo primo atto<br />
della sua entusiasmante trafila sabato prossimo 28<br />
febbraio giorno che coinciderà ad un mese esatto dalla<br />
gara con l’apertura del periodo di iscrizioni. Alla<br />
manifestazione che anche quest’anno godrà dell’appoggio<br />
di importanti enti ist<strong>it</strong>uzionali e non quali Regione<br />
Puglia con l’Assessorato alla Trasparenza e C<strong>it</strong>tadinanza<br />
Attiva, Provincia di Lecce, Comune di Casarano<br />
con gli Assessorati allo Sport e alla Promozione<br />
del Terr<strong>it</strong>orio, Comune di Alliste e Associazione<br />
Amici del Carnevale di Casarano, saranno ammesse a<br />
partecipare le seguenti tipologie di vetture: Produzione<br />
(Gruppo N), Turismo (Gruppo A) fino a 2000 di cilindrata<br />
(varianti K<strong>it</strong> fino a 1600 cc), Gruppo R (vetture<br />
di grande produzione di serie), Super 1600, Super<br />
2000, vetture Racing Start e Fuori Omologazione.<br />
Il percorso di gara del Rally C<strong>it</strong>tà di Casarano numero<br />
15 ricalca a grandi linee le orme della precedente<br />
edizione, modifiche di rilievo: la prova di “Marina di<br />
Alliste” con direzione di percorrenza invert<strong>it</strong>a rispetto<br />
allo scorso anno e un leggero lifting nella parte<br />
centrale per la ps “Madonna del Casale”. Tra le tante<br />
nov<strong>it</strong>à la gara propone anche una prova spettacolo in<br />
apertura del rally, prova che si svolgerà lungo il nastro<br />
d’asfalto della Pista Salentina di Torre San Giovanni-Marina<br />
di Ugento, struttura che osp<strong>it</strong>erà anche<br />
i Parchi Assistenza, i Riordini di domenica e che farà<br />
anche da centro operativo-direzionale, visto che lì troveranno<br />
alloggio gli uffici destinati alla Segreteria,<br />
Direzione Gara, Centro Classifiche e Sala Stampa. La<br />
gara avrà un chilometraggio complessivo pari a<br />
240,35 km, 66,09 dei quali per le 7 prove speciali. Altre<br />
informazioni su www.rallyc<strong>it</strong>tadicasarano.<strong>it</strong>, il s<strong>it</strong>o<br />
che osp<strong>it</strong>erà anche i risultati della gara<br />
Eventi<br />
Dal 28 al 29 marzo<br />
Lecce<br />
ARLECCHINO-DON GIOVANNI<br />
R<strong>it</strong>orna la stagione di prosa del Teatro Paisiello, organizzata<br />
dal Comune di Lecce in collaborazione con il<br />
Teatro Pubblico Pugliese e diretta da Carla Guido. Sul<br />
palco leccese andrà in scena la nuova produzione di<br />
Pantakin da Venezia Arlecchino Don Giovanni creata<br />
in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di<br />
Venezia e l’Univers<strong>it</strong>à Ca’ Foscari di Venezia, (Tecniche<br />
artistiche e dello spettacolo). La drammaturgia e<br />
la regia dell’opera è di Roberto Cuppone e Michele<br />
Modesto Casarin e vede la collaborazione degli studenti<br />
dell’Accademia delle Belle Arti per le scenografie<br />
e i costumi. Lo spettacolo è tratto da un canovaccio<br />
di Dominique Biancolelli, il più grande arlecchino<br />
secentesco del Théatre Italien, arrivato a noi attraverso<br />
la trascrizione del ‘700 del filologo francese<br />
Thomas Simon- Gueullette che non è mai stato tradotto,<br />
né rappresentato in epoca moderna. Presenta una<br />
versione originale del m<strong>it</strong>o del Don Giovanni dove<br />
protagonista è piuttosto il mondo di arlecchino della<br />
fame e della morale plebea. Info e altri dettagli su<br />
www.comune.lecce.<strong>it</strong><br />
Dal 29 al 31 marzo<br />
Lecce<br />
L’ELEFANTE SMEMORATO...<br />
Nuovo appuntamento con i più piccoli ai Cantieri Koreja<br />
di Lece. In scena “L’elefante Smemorato e la Papera<br />
Ficcanaso” portato sul palco dalla Compagnia<br />
Burambò di Foggia. Un vecchio elefante dalla lunga<br />
proboscide non riesce a dormire la notte. I pensieri, i<br />
cattivi ricordi forse, gli attanagliano la mente. Un bel<br />
giorno decide di fare un tentativo: soffia dentro alcuni<br />
palloncini rossi i suoi ricordi e li fa volare via. Il<br />
tentativo gli riesce quasi perfettamente perché, improvvisamente,<br />
perde la memoria. Tutto dovrebbe filare<br />
liscio, quand’ ecco entrare, o meglio, "ficcarsi"<br />
nella sua v<strong>it</strong>a una papera che, dapprima fa tante domande,<br />
poi passa a elargire suggerimenti e, infine<br />
esorta l’ elefante ad uscire dal torpore della dimenticanza<br />
per cominciare una v<strong>it</strong>a nuova. Il mondo è giovane,<br />
esaltante e lui così ingenuo, indifeso come un<br />
bimbo alla prima esperienza. Ecco perché non gli riesce<br />
di difendersi dai pericoli che sono in agguato ma<br />
che lo spingeranno a trovare il coraggio di tornare a<br />
vivere la sua v<strong>it</strong>a in compagnia di nuovi e di vecchi<br />
ricordi. Belli e brutti che siano. Certe cose, del resto,<br />
si scoprono vivendo, altre nei sogni, questa... andando<br />
a teatro. L’elefante Smemorato e la Papera Ficcanaso<br />
è l’ultimo lavoro della compagnia Burambò di<br />
Foggia nata nel 1996 dalla grande passione per il teatro<br />
di strada perché, scrive Daria, fare teatro di strada<br />
significa dare una eco alle tue parole, alle tue azioni;<br />
è come un boomerang, tu lanci te stesso agli altri e poi<br />
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76<br />
marzo - aprile 2009<br />
tutto ti r<strong>it</strong>orna. Info su www.teatrokoreja.<strong>it</strong><br />
31 marzo<br />
Lecce<br />
UN VIAGGIO D’AMORE<br />
Ultimo appuntamento per il mese di marzo con stagione<br />
di prosa del Teatro Paisiello, organizzata dal<br />
Comune di Lecce in collaborazione con il Teatro Pubblico<br />
Pugliese e diretta da Carla Guido. Sul palco dello<br />
storico Teatro Paisiello salirà Michele Placido, che<br />
presenterà un rec<strong>it</strong>al che mette in luce importanti opere<br />
poetiche, classiche e contemporanee, aventi per tema<br />
l’amore. La suadente voce di Michele Placido<br />
(voce rec<strong>it</strong>ante), la fresca melodia della cantante-attrice<br />
Clotilde Sabatino e la maestria nel far vibrare la<br />
ch<strong>it</strong>arra di Tom Sinatra, garantiranno una serata di<br />
elevato spessore culturale che sottolinea il semp<strong>it</strong>erno<br />
fascino della poesia d’amore. Verranno interpretati<br />
brani di autori come: Dante, Montale e Gozzano. Info<br />
al numero verde 800.215259<br />
06 aprile<br />
Lecce<br />
RADIO AND JULIET - NOBODY'S STORY<br />
Al Pol<strong>it</strong>eama Greco è la volta dello spettacolo ideato<br />
e coreografata da Edward Clug. Nobody’s story, il<br />
nuovo progetto del coreografo, unisce la più famosa<br />
storia d’amore di tutti i tempi con la musica di una<br />
della band di maggior successo della scena rock inglese<br />
contemporanea e alternativa, i Radiohead. Premetto<br />
che i Radiohead mi piacciono, ma a piccole dosi<br />
e un'ora intera di questo gruppo mi ha veramente<br />
fatto venire il latte alle ginocchia. Niente da dire sui<br />
ballerini del Balletto di Maribor che hanno dimostrato<br />
una capac<strong>it</strong>à tecnica e una finezza nell'esecuzione<br />
veramente strabilianti. Alcuni momenti sono stati proprio<br />
toccanti e ad alto impatto drammatico, però alla<br />
lunga le coreografie risultano un po' ripet<strong>it</strong>ive. Non so<br />
c'è qualcosa che mancava in questo spettacolo, perché<br />
alla fine non mi ha lasciato molto, né in pos<strong>it</strong>ivo né in<br />
negativo, il che non è una gran cosa...<br />
Dal 07 aprile al 05 giugno<br />
Lecce<br />
STAGIONE DI PRIMAVERA 2009<br />
L’idea centrale della Stagione Primavera 2009, la Stagione<br />
sinfonica della Fondazione I.C.O. e dell’ Orchestra<br />
sinfonica T<strong>it</strong>o Schipa, è quella di una serie di<br />
nove concerti che raccontino, con le opportune introduzioni<br />
di noti cr<strong>it</strong>ici musicali, la nasc<strong>it</strong>a della forma<br />
sinfonica, che trovò la sua prima formulazione in<br />
Franz Joseph Haydn e influenzò la successiva generazione<br />
romantica. Di Haydn saranno esegu<strong>it</strong>e otto tra<br />
le ultime sinfonie londinesi, le più compiute formalmente,<br />
e di Beethoven, Schubert e Mendelssohn le<br />
prime esperienze sinfoniche, che più risentono dell’influenza<br />
di Haydn. La serie di concerti verrà preceduta<br />
da una ripresa, in occasione della Settimana Santa,<br />
de “Le sette ultime parole di Cristo sulla croce”<br />
nella versione originale per orchestra del 1726, in una<br />
nuova formulazione commissionata per l’occasione al<br />
poeta romano Valerio Magrelli, con la partecipazione<br />
di Chiara Muti. La programmazione degli otto concerti<br />
ha una evidente funzione didattica per il pubblico<br />
e per l’orchestra stessa, una riflessione sull’origine<br />
di quella che fu la forma principe della musica per<br />
quasi due secoli. In ogni concerto sarà inoltre presente<br />
una cartolina del XX Secolo appena trascorso, cioè<br />
un breve pezzo del Novecento, che verrà anch’esso illustrato,<br />
per non far dimenticare al pubblico che il XX<br />
Secolo appartiene ormai alla storia della musica.si comincia<br />
il 7 aprile con Marcello Panni e Chiara Muti,<br />
poi il 16 aprile con piero Bellugi e il 23 aprile con<br />
Carlo Boccadoro. Ultimo appuntamento del mese di<br />
aprile sarà con Carlo Donadio, il 30 aprile. Info e programmi<br />
dettagliati su www.icolecce.<strong>it</strong><br />
09 aprile<br />
Lecce<br />
IT’S A MUSICAL<br />
Concerto di Pasqua ai Cantieri Teatrali di Lecce. Sul<br />
Palco Ella Blixt e Robert Kretzschmar con “It’s a Musical”,<br />
ovvero musica pop nel senso più immediato
del termine: due artisti, le loro voci, i loro strumenti.<br />
La band nasce dall’incontro tra la svedese Ella Blixt<br />
(già impegnata nei progetti “Bobby Baby” e<br />
“Bobby&Blumm”) e il tedesco Robert Kretzschmar<br />
(“Lady Boy”). Il nome che hanno scelto per la band<br />
richiama il loro amore per il mondo patinato dei musical,<br />
con cui però il loro progetto non ha molto a che<br />
fare. I musical r<strong>it</strong>raggono un mondo artificiale e gli<br />
It’s a Musical non lo nascondono. The music makes<br />
me sick, il loro debutto usc<strong>it</strong>o a ottobre 2008 dall’etichetta<br />
in dipendente Morr Music, è un disco indiepop<br />
senza ch<strong>it</strong>arre tra Jens Lekman, St. Etienne, Burt<br />
Bacharach, Stereolab e i momenti più distesi degli Yo<br />
La Tengo. “L’estate continua sulla scia di una meravigliosa<br />
creatura Morr Music. Info e biglietti su<br />
www.teatrokoreja.<strong>it</strong><br />
Dal 22 al 23 aprile<br />
Lecce<br />
BASCULE<br />
Il t<strong>it</strong>olo di questo spettacolo, giunto nel Salento grazie<br />
al doppio appuntamneto dei Cantieri Teatrali Koreja,<br />
evoca da sub<strong>it</strong>o un dispos<strong>it</strong>ivo “che guarda”; cercare<br />
l’equilibrio tra le apparenze e scoprire altri rapporti<br />
di armonia tra i corpi, i piani, la profond<strong>it</strong>à di<br />
campo, la luce e i cambiamenti di colore. Qui tutto è<br />
disposto affinché lo sguardo lavori in un movimento<br />
permanente, di “va’ e vieni”, entro elementi appena<br />
differenti ma costantemente in movimento. Nel “quasi<br />
identico” s’inscrive a mano a mano un’archeologia<br />
visuale e la precisione di un metronomo dà r<strong>it</strong>mo a un<br />
istante di poesia di cui il corpo resta il protagonista.<br />
Al termine dello spettacolo di mercoledì 22 aprileincontro<br />
con David Wampach. Atre info e il calendario<br />
completo su www.teatrokoreja.<strong>it</strong><br />
23 aprile<br />
Gallipoli<br />
LA PASSIONE DELLE TROIANE<br />
Approda allo storico Teatro Italia, a due passi dal porto<br />
della local<strong>it</strong>à jonica lo spettacolo ideat e progettato<br />
da Salvatore Tramacere. Una stanza. Un morto. La<br />
presenza di alcune donne in lacrime ne sanciscono il<br />
ricordo; la memoria di una mancanza riecheggia nei<br />
loro lamenti, e solo in essi ha ragione d’esistere. La<br />
presenza del coro alimenta la possibil<strong>it</strong>à di ricreare atmosfere<br />
sonore e rimandi a luoghi vicini e lontani dove<br />
confluiscono sentimenti, voci, parole che si manifestano<br />
insieme alle azioni e alle immagini. Le musiche<br />
esegu<strong>it</strong>e dal vivo e composte dagli stessi interpreti,<br />
assumono un ruolo di primo piano sulla scena al<br />
pari dei testi e delle azioni. Così musicisti, cantanti e<br />
attori divengono protagonisti di una rappresentazione<br />
che si pone tra il teatro e la musica, tra il concerto e<br />
lo spettacolo. Ed è straordinariamente inev<strong>it</strong>abile, alla<br />
fine, r<strong>it</strong>rovarsi ad un r<strong>it</strong>orno, all’essenza: l’umano<br />
Eventi<br />
dolore di una madre e l’innocenza sacrificata del figlio<br />
amato, una tragedia. Lo spettacolo intende coniugare<br />
le Troiane di Euripide con il tema della Passione<br />
di Cristo, scegliendo di dialogare con la tradizione<br />
grika del Salento. “Passiuna tu Christu” è un canto<br />
dell’area grika salentina. L’idea nasce dalla volontà di<br />
accostare il lamento delle donne di Troia, alle moroloja,<br />
ovvero i pianti che un tempo le donne facevano<br />
a pagamento per un morto del quale appena a volte<br />
conoscevano il nome. Euripide porta, ne “Le Troiane”,<br />
molti elementi di innovazione soprattutto per effetto<br />
delle nuove soluzioni drammatiche attuate,<br />
orientate alla rottura con la tradizione, mediante l'inserimento<br />
di parti dialettiche che allentano la tensione<br />
drammatica e l'alternanza delle modal<strong>it</strong>à narrative.<br />
La nov<strong>it</strong>à assoluta del teatro euripideo è comunque<br />
rappresentata dal realismo con il quale il drammaturgo<br />
tratteggia le dinamiche psicologiche dei suoi personaggi.<br />
Lo sgretolamento del tradizionale modello<br />
eroico porta alla ribalta del teatro euripideo la figura<br />
muliebre: Andromaca, Fedra e Medea sono le nuove<br />
figure tragiche di Euripide, il quale ne tratteggia sapientemente<br />
la tormentata sensibil<strong>it</strong>à e le pulsioni irrazionali<br />
che si scontrano con il mondo della ragione<br />
e che ben si coniugano con le tradizioni salentine. Infatti<br />
profondamente umani sono i dolori che vengono<br />
descr<strong>it</strong>ti ne La Passione delle Troiane in cui la femminil<strong>it</strong>à<br />
è l’elemento dominante: emergono, in primo<br />
piano, le figure di Andromaca, Ecuba, Cassandra che,<br />
pur costrette a sottomettersi a un destino crudele, non<br />
rinunciano tuttavia alla loro fierezza, non piegano il<br />
capo di fronte alla crudeltà dei greci e denunciano con<br />
parole frementi di sdegno gli orrori della guerra fra<br />
gli uomini. E ancora la morte, nella tragedia euripidea,<br />
del piccolo e innocente Astianatte, richiama alla<br />
mente la crocifissione dell’Innocente per antonomasia,<br />
Cristo, colui che, senza peccato, si è immolato per<br />
la salvezza del genere umano. Per questo, il pianto di<br />
Andromaca si fonde con quello della Vergine in un<br />
unico grande dolore che è quello di tutte le madri costrette<br />
dal destino a rinunciare ai propri figli. Le foto<br />
dello spettacolo sono di Elisabetta Manta. Info su<br />
www.teatrokoreja.<strong>it</strong><br />
24 aprile<br />
Lecce<br />
POMPE E ZENZALI<br />
Ultimo appuntamento della rassegna di teatro dialettale<br />
del Teatro Antoniano di Lecce. In scena andrà la<br />
compagnia Il Campanile con la commedia di Tonino<br />
Brizio per la regia di Sandro Melissano La commedia<br />
racconta le vicende di una famiglia leccese, la cui unica<br />
fonte di redd<strong>it</strong>o è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a dalla pensione del nonno<br />
“Mesciu Cicciu”. accanto a lui la figlia Nzina,<br />
donna ingenua e bonacciona e il genero Ronzu, “zenzale”.<br />
Ronzu e Nzina hanno due figli, Sisina e Ucciu.<br />
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78<br />
marzo - aprile 2009<br />
il sol<strong>it</strong>o tran – tran familiare viene sconvolto dall’arrivo<br />
di uno strano inquilino, Rirì. Info su<br />
www.antonianolecce.<strong>it</strong><br />
Dal 24 al 25 aprile<br />
Lecce<br />
SHORT PIECES<br />
Nel Salento, ai Korejia di Lecce, arriva un duo coreutico-musicale.<br />
Spettacolo basato sul principio<br />
dell’improvvisazione strutturata. Una connessione di<br />
piccole parti che corrispondono, ciascuna, a un diverso<br />
personaggio. La natura di ogni personaggio è<br />
defin<strong>it</strong>a, ma la coreografia, così come la musica, saranno<br />
improvvisate. Realizzato e portato in scena da<br />
Jean Laurent Sasportes, questo lavoro è stato ideato<br />
in collaborazione con il musicista Peter Kowald, oggi<br />
scomparso. La prima ufficiale di Short Pieces risale<br />
al 1994, al Teatro Dunois di Parigi. Presentato su<br />
numerose scene in Europa, Giappone, Stati Un<strong>it</strong>i e<br />
Canada, questo spettacolo ha continuato a evolversi<br />
e svilupparsi attraverso l’esperienza e l’incontro con<br />
vari musicisti (Hans Reichel, Gunda Gottschalk, Peter<br />
Jaquemyn, Tetsu Sa<strong>it</strong>hon, Barre Phillips, Joelle<br />
Léandre). Nuovi personaggi sono stati inventati e<br />
l’utilizzo del principio d’improvvisazione strutturata<br />
permette di mantenere un repertorio “vivente” che si<br />
ri-crea a ogni rappresentazione, in ogni nuovo luogo.<br />
Al termine dello spettacolo di venerdì 24 aprile incontro<br />
con Jean Laurent Sasportes. Info, dettagli e il<br />
calendario completo su www.teatrokoreja.<strong>it</strong><br />
Dal 24 al 27 aprile<br />
Lecce<br />
FIERA DEL FISCHIETTO<br />
E’ l’ex convento dei Teatini a Lecce, nel cuore della<br />
c<strong>it</strong>tà, a due passi da Piazza Sant’Oronzo, ad osp<strong>it</strong>are<br />
la Fiera del Fischietto di terracotta, giunta quest’anno<br />
alla nona edizione. È il suono della tradizione,<br />
quello emesso da queste piccole e poetiche opere artigianali,<br />
quello che dovrebbe ricordarci quanto poco<br />
bastasse ai bambini di un tempo per divertirsi. Già,<br />
perché il fischietto è probabilmente il primo giocattolo<br />
sonoro dell’antich<strong>it</strong>à o, nei tempi più recenti,<br />
quello dei bambini più poveri, ma è stato anche pegno<br />
d’amore quando nelle fiere di paese “lu z<strong>it</strong>u”, il<br />
fidanzato, lo donava alla “z<strong>it</strong>a”. La fantasia degli<br />
abili artigiani salentini gli ha donato le forme e i colori<br />
più belli e originali, sono diventati piccoli e ricercati<br />
oggetti d’arte. Info allo 0832.318205<br />
Dal 25 al 26 aprile<br />
Leverano<br />
NOTE FIORITE<br />
Si muove per tempo la macchina organizzativa della<br />
quinta edizione di Note Fior<strong>it</strong>e, che si terrà il 25 e 26<br />
aprile 2009 nel Centro Storico di Leverano, per cer
care di confermare e, se possibile, superare il successo<br />
delle precedenti edizioni. La manifestazione cost<strong>it</strong>uisce<br />
un importante appuntamento nell’amb<strong>it</strong>o della<br />
migliore produzione floreale e della più originale perizia<br />
delle scuole di arte floreale, richiamando l’attenzione<br />
di espos<strong>it</strong>ori ed operatori da tutto il meridione<br />
d’Italia e l’interesse dei media, locali e nazionali.<br />
Confermata, intanto, la partecipazione della scuola<br />
della Scuola d’Arte Floreale Antonuccio di Milazzo,<br />
che proporrà alcune suggestive “Sculture e installazioni<br />
vegetali”, anche di notevoli dimensioni ed assicurerà<br />
e garantirà un livello di assoluto valore agli addobbi<br />
floreali. Ma Note Fior<strong>it</strong>e promette molto di più,<br />
perchè proporrà vari eventi culturali collaterali, e<br />
“gustose” sorprese che, al momento, è prematuro anticipare.<br />
Tutto ciò consentirà alla manifestazione di<br />
rivestire un richiamo turistico, per specialisti del settore<br />
e non, semplici curiosi ed appassionati di un turismo<br />
“diverso”. Infatti, sarà predisposto un “pacchetto<br />
week-end”, d’intesa con gli operatori turistici della<br />
zona, allo scopo di consentire una partecipazione ampia<br />
ed a prezzi convenienti. L’Amministrazione Comunale<br />
di Leverano, che punta molto sulla manifestazione<br />
per il rilancio economico del settore floricolo,<br />
avrà il vantaggio di potersi avvalere della preziosa<br />
collaborazione dell’ ”Associazione Floricultori Leveranesi”,<br />
formata da giovani ben motivati ed esperti,<br />
da poco cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a, che ha già promesso il massimo<br />
impegno, per il raggiungimento del successo pieno.<br />
In attesa di poter divulgare il programma della manifestazione,<br />
si conferma che, anche questa volta, non<br />
mancheranno patrocini e sponsor di adeguato spessore,<br />
che daranno risorse e blasone a “Note Fior<strong>it</strong>e<br />
2009”, tra i quali Regione Puglia, Camera di Commercio<br />
di Lecce, Provincia di Lecce, ICE (Ist<strong>it</strong>uto<br />
Commercio Estero), che curerà i rapporti commerciali<br />
con l’estero e la stampa internazionale. Info sul portale<br />
ufficiale www.notefior<strong>it</strong>e.com<br />
26 aprile<br />
Aradeo<br />
NON TI CONOSCO PIU’<br />
Ancora un appuntamento da non perdere al Teatro<br />
Comunale “Domenico Modugno” del Comune di Aradeo,<br />
nell’amb<strong>it</strong>o di Colpi di scena 2009- stagione di<br />
prosa. Sul palco salirà la Compagnia Gli Armonauti,<br />
per la regia di Aldo De Benedetti. L’azione si svolge<br />
a Roma in una bella casa signorile, in cui vive una<br />
coppia di alta borghesia con un’affezionata serv<strong>it</strong>ù.<br />
Luisa Malpieri, colp<strong>it</strong>a da un’improvvisa amnesia,<br />
non riconosce più il mar<strong>it</strong>o Paolo, l’avvocato Malpieri,<br />
giovane ed affermato professionista. Viene così<br />
chiamato il dottor Spinelli, luminare e psichiatra rinomato,<br />
che Luisa confonde inaspettatamente per suo<br />
mar<strong>it</strong>o. La storia si dipana attraverso un singolare gioco<br />
a tre: una moglie convincente nel suo gioco di se-<br />
Eventi<br />
duzione del mar<strong>it</strong>o putativo; un mar<strong>it</strong>o che affronta in<br />
modo perfettamente goffo ed imbranato l’imprevisto<br />
dramma, che si abbatte sulla sua brillante esistenza; e<br />
il professor Spinelli ecc<strong>it</strong>ato e piacevolmente imbarazzato<br />
al tempo stesso nel trovarsi di fronte un caso<br />
così interessante. Le cose si complicano ulteriormente<br />
con l’arrivo dall’Inghilterra dell’invadente zia Clotilde,<br />
esuberante scr<strong>it</strong>trice inglese, e di sua figlia Evelina.<br />
L’epilogo sembra in realtà l’unico modo per poter<br />
sciogliere un intreccio fattosi ormai troppo complicato.<br />
Ma il colpo di scena finale, arriva sul pubblico<br />
quando il sipario sta già calando…<br />
Fino al 10 maggio<br />
Novoli<br />
CONCORSO STEFANO COSTA<br />
Anche nel 2009 la sezione di Novoli del Cngei sarà<br />
impegnata nell’organizzazione del Concorso “Stefano<br />
Costa” - Premio Baden Powell. Il Tema dell’edizione<br />
2009 del concorso sarà l’accoglienza, anche per rimanere<br />
in tema con l’attiv<strong>it</strong>à nazionale che andrà a concludere<br />
questo triennio. I lavori di programmazione<br />
sono già stati avviati in novembre con la nomina della<br />
Commissione Giudicatrice. Successivamente, dopo<br />
aver comunicato il tema per l’edizione annuale del<br />
concorso la stessa ha elaborato le tracce di segu<strong>it</strong>o<br />
enunciate su cui andranno a lavorare i partecipanti.<br />
Per la Scuola Primaria il tema è “Il colore come rappresentazione<br />
di accoglienza e conoscenza”, mentre<br />
per la Scuola Secondaria è “L’accoglienza inizia dal<br />
cuore, dall’atteggiamento interiore di disponibil<strong>it</strong>à a<br />
far spazio all’altro, ad accettarlo con la sua storia, per<br />
quello che è”. Anche per questa edizione i numeri sono<br />
incoraggianti: sono già 15 gli ist<strong>it</strong>uti aderenti, ovviamente<br />
la maggior parte di essi vengono dalla Regione<br />
Puglia, ma hanno già partecipato anche Ist<strong>it</strong>uti<br />
di Sondrio e di altre c<strong>it</strong>tà. L’obiettivo è raggiungere i<br />
5000 aderenti, tra scuola primaria e secondaria. La<br />
partecipazione all’iniziativa è completamente gratu<strong>it</strong>a,<br />
non è prevista, infatti, alcuna quota di iscrizione e<br />
sarà forn<strong>it</strong>o tutto il materiale didattico necessario per<br />
l’espletamento della prova. Gli Ist<strong>it</strong>uti aderenti sceglieranno<br />
un giorno, secondo le loro esigenze, nella<br />
settimana tra il 23 e il 28 marzo 2009 per l’espletamento<br />
delle prove. Successivamente tutti gli elaborati<br />
regolarmente sigillati verranno trasmessi alla commissione<br />
giudicatrice che comunicherà i nomi dei<br />
vinc<strong>it</strong>ori nei tempi stabil<strong>it</strong>i. Anche nell’edizione 2009<br />
troverà spazio il Premio “Baden Powell” per la solidarietà,<br />
ideato e promosso dalla Sezione di Novoli del<br />
Cngei int<strong>it</strong>olata proprio a Stefano Costa con la voglia<br />
di conferire un premio a persone, enti, associazioni,<br />
fondazioni, aziende che hanno messo al servizio delle<br />
comun<strong>it</strong>à disagiate la loro attiv<strong>it</strong>à o la loro professione.<br />
Info, dettagli e photogallery sul portale ufficiale<br />
del gruppo, all’indirizzo www.cngeiscosta.org<br />
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marzo - aprile 2009<br />
a cura di<br />
Daniele G. Masciullo<br />
Ciao Giovanni...<br />
Lutto nel mondo sportivo novolese<br />
e del podismo salentino. Lo<br />
scorso 31 gennaio, infatti, ha<br />
perso la v<strong>it</strong>a improvvisamente<br />
Giovanni Riccardi, atleta<br />
60enne dell’Avis Sport di Novoli.<br />
Di lui in molti ricordano le<br />
storiche partecipazioni alla “100<br />
Chilometri del Passatore”, alla<br />
Maratona di Roma, persino a<br />
quelle di New York e Berlino e<br />
al passaggio della torcia olimpica<br />
di Torino 2006 nel Salento.<br />
Tra tutte le gare però Giovanni<br />
ne amava una in particolare,<br />
quella per la v<strong>it</strong>a e per la solidarietà.<br />
Testimone dei valori sani<br />
dello sport, si batteva anche per<br />
aiutare le donazioni del sangue e<br />
rafforzare l’attiv<strong>it</strong>à e il ruolo<br />
dell’Avis nella società. Un<br />
esempio per tutt. Da seguire.<br />
Ciao campione sorridente!<br />
Nel nome dello SPORT PER TUTTI<br />
Presentato l'Osservatorio Provinciale dello Sport<br />
Agire in modo partecipato nella<br />
definizione delle pol<strong>it</strong>iche in<br />
favore del terr<strong>it</strong>orio. Questo<br />
l’obiettivo centrale di tutta l’attiv<strong>it</strong>à del<br />
neonato Osservatorio Provinciale dello<br />
Sport, presentato e sottoscr<strong>it</strong>to il 24<br />
gennaio dalla Provincia di Lecce insieme<br />
al Coni, al Com<strong>it</strong>ato Italiano Parolimpico,<br />
a Comuni di Lecce, Casarano,<br />
Copertino, Galatina, Gallipoli, Nardò,<br />
all’Asl di Lecce, all’Univers<strong>it</strong>à del Salento,<br />
all’Ufficio scolastico provinciale<br />
del Miur di Lecce e alla Consigliera di<br />
Par<strong>it</strong>à della Provincia di Lecce, a testimonianza<br />
di uno “sport per tutti” che si<br />
apre anche e soprattutto al mondo femminile.<br />
Si tratta di uno strumento per le<br />
scelte che tutti i soggetti coinvolti devono<br />
fare in attuazione della legge regionale<br />
“Norme per lo sviluppo dello<br />
sport per tutti”, a propos<strong>it</strong>o della funzione<br />
educativa e sociale dello sport,<br />
delle ricadute sulla tutela della salute,<br />
del benessere psico-fisico, delle relazioni<br />
sociali inclusive e dell’ambiente<br />
urbano e naturale. “La sottoscrizione<br />
di questo protocollo - ha dichiarato<br />
l’assessore provinciale Flavio Fasano<br />
- giunge a conclusione di una serie di<br />
incontri e iniziative volte a mon<strong>it</strong>orare<br />
lo stato di salute dello sport salentino.<br />
Ciò che ci inorgoglisce, inoltre, è il fatto<br />
che il nuovo marchio Salento Face<br />
Sport ora potrà acquistare una specifica<br />
dimensione operativa”. A dirsi soddisfatto<br />
è stato anche il presidente provinciale<br />
del Coni, Antonio Pascali,<br />
che dopo aver concluso lo scorso quadriennio<br />
olimpico, è stato rieletto lo<br />
scorso 9 febbraio alla guida della federazione<br />
per i prossimi quattro anni. “Il<br />
Coni ed il mondo dello sport in generale<br />
nella nostra Provincia - ha aggiunto<br />
proprio Pascali - mer<strong>it</strong>ano una svolta<br />
storica. È necessario superare l’epoca<br />
delle parole in libertà, meglio individuare<br />
obiettivi precisi e programmi,<br />
partendo dalla valutazione obiettiva ed<br />
oggettiva della realtà. Non possiamo<br />
più permetterci il lusso di credere che<br />
lo sport sia un’attiv<strong>it</strong>à secondaria, ma<br />
dobbiamo noi per primi prendere coscienza<br />
del fatto che la materia di cui ci<br />
occupiamo è fondamentale perché può<br />
rendere migliore la v<strong>it</strong>a di tutti”. Tutto<br />
nell’ottica, dunque, dello sport come<br />
servizio sociale che punta a migliorare<br />
la qual<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a e promuovere non<br />
più la selezione di pochi ma la diffusione<br />
condivisa della pratica.
LECCE, non tira un’aria buona<br />
Mentre a Casarano si sognano i vecchi tempi...<br />
R<strong>it</strong>orna lo spettro retrocessione.<br />
E in molti se<br />
lo aspettavano, anche<br />
perchè il Lecce di Mario Beretta<br />
come obiettivo stagionale<br />
aveva fissato la “salvezza all’ultimo<br />
minuto dell’ultima<br />
giornta”. Che fondamentalmente<br />
rimane l’unico obiettivo<br />
da perseguire nonostante la<br />
lunga striscia negativa dei giallorossi,<br />
capaci di fare explo<strong>it</strong><br />
da 3 punti a Firenze e Siena ma<br />
poi non in grado di portare a<br />
termine alcune v<strong>it</strong>torie importanti<br />
(vedi Chievo, in casa con<br />
il Toro) e finire con l’incanalare<br />
quattro sconf<strong>it</strong>te di fila (in<br />
casa con Inter e Lazio e fuori<br />
dalle mura amiche con Cagliari<br />
e Udinese). Si sapeva anche<br />
che il massimo campionato <strong>it</strong>aliano<br />
è uno tra i più difficili del<br />
mondo e che la formazione salentina,<br />
assente da un po’ di anni<br />
dai grandi livelli, era l’ultima<br />
arrivata e, forse, tra le meno<br />
attrezzate. A poco sono serv<strong>it</strong>i<br />
gli innesti di gennaio (Papadopulos,<br />
Edinho, Papa Waigo).<br />
Lo dimostrano i risultati<br />
uslecce.<strong>it</strong><br />
poco gratificanti e l’assenza di<br />
determinazione sul campo, magari<br />
quella mostrata ad inizio<br />
della stagione. E, di queste<br />
mancanze, se ne sono accorti<br />
tutti: dai tifosi, che ormai sono<br />
in aperta contestazione contro<br />
tecnico e diesse Angelozzi, fino<br />
al presidente Giovanni Semeraro<br />
(che si è detto “deluso<br />
dai calciatori”, ma che ha salvato<br />
mister Beretta dall’esonero).<br />
Una s<strong>it</strong>uazione non proprio<br />
ideale per l’ambiente giallorosso,<br />
specie se poi si considerano<br />
le gare finali ormai alle porte,<br />
che decideranno le sorti della<br />
compagine leccese e la sua permanenza<br />
nella massima serie.<br />
Clima tutto contrario, invece, a<br />
Casarano dove i rossoblù della<br />
Virtus stanno per festeggiare<br />
importanti traguardi. La società<br />
dei fratelli Ivan e Paride De<br />
Masi, infatti, ha già conquistato<br />
la Coppa Italia di categoria e<br />
si accinge a far r<strong>it</strong>orno nel<br />
Campionato Nazionale Dilettanti,<br />
trascinanata da bomber<br />
Alberto Villa (30 goal). Con la<br />
mente ai gloriosi anni della C...<br />
Sport<br />
BASEBALL DI LIVELLO<br />
Matino sede dell’IBAF 2009<br />
G<br />
li occhi del mondo su Matino. Il<br />
“Delle Castelle”, infatti, vivrà a breve<br />
un periodo di florida attiv<strong>it</strong>à e di<br />
importanza strategica per il baseball mondiale,<br />
visto che prima osp<strong>it</strong>erà il secondo girone<br />
della European Cup (dal 31 marzo al 4<br />
aprile) e poi diventerà una delle sedi per la<br />
fase finale dei Campionati Mondiali di Baseball,<br />
che si terranno nel settembre 2009. Il<br />
diamante sud-salentina, sede storica della<br />
Junior Club Matino, farà parte delle 18 sedi<br />
scelte dal Com<strong>it</strong>ato Organizzatore della Italia<br />
2009 Baseball World Cup insieme a Novara,<br />
Bollate, Piacenza, Parma, Reggio<br />
Emilia, Bologna, Verona, Vicenza, Godo<br />
(Ra), San Marino, Macerata, Chieti, Firenze,<br />
Grosseto, Nettuno, Messina e Roma, sede<br />
preposta per la finale del 27 settembre prossimo.<br />
Dopo l’importantissimo traguardo degli<br />
Europei (nel quale si osp<strong>it</strong>eranno le più<br />
forti formazioni d’Europa, v<strong>it</strong>toriose nei<br />
campionati di Olanda, Spagna, Francia),<br />
dunque, un altro irripetibile appuntamento<br />
attende la terra del Basso Salento che da<br />
sempre vive sportivamente intorno a questo<br />
sport. E, come ovvio, c'è grande soddisfazione.<br />
“Questo si preannuncia un anno indimenticabile<br />
– ha dichiarato il Presidente<br />
dello Junior Club, Alessandro De Marco –<br />
sono anni che io ed i miei più stretti collaboratori<br />
investiamo tutte le nostre energie per<br />
valorizzare sempre più Matino e questo<br />
sport. Un altro successo prestigioso – ha<br />
concluso De Marco – anche se questo è indubbiamente<br />
solo il primo passo. Molto altro<br />
dovrà ancora esser fatto per non deludere<br />
le aspettative”. Auguri, da parte nostra!<br />
baseballmatino.com<br />
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