Ottavio l'inventore - Saverio Di Giorgio

OTTAVIO (In tono civettuolo) Ha detto Francesca che nun viene er
falegname padre, ma er fio der falegname padre, ossia er falegname figlio e
che per lei la ripara "subito, subito". Ha detto che per lei la ripara subito
subito... ma proprio subito, subito, subito, sa.
CESIRA Prima o dopo pranzo?
OTTAVIO Che noi mangiamo adesso? No! E allora, se t’ho detto subito,
subito che vordì? Prima de pranzo, ossia subito, subito sennò avrei detto solo
subito. E' patologico.
CESIRA E' scemo.
OTTAVIO Chi, er falegname fio?
CESIRA No, er marito della madre de mi fia.
OTTAVIO E chi è?
FILIPPO (Fa dei conti) Sete voi.
OTTAVIO Ah già. Ammazza che intreccio però…
CESIRA Più passa er tempo e più te stai a rimbambì...
OTTAVIO Io più passa er tempo e più me sto a rimbambì, e giustamente
capisco sempre meno o meglio dire che non capisco niente e questo è assodato
però vorei capì che vo' da mi fia, sto falegname fio, fio der falegname padre
subito, subito.
CESIRA E già, chissà che vorà... forse vorà proprio tu fia. Nun te sei accorto
che è cresciuta?
FRANCESCA (Entrando con un fiasco di vino che posa sul tavolo e una
busta con le ciambellette che porta con sè) Ecco er vino e le ciambellette.
OTTAVIO Lei è cresciuta...
CESIRA E' cresciuta.
OTTAVIO (In modo furbesco) Francesca, perchè nun vai a lavà i piatti?
FRANCESCA (In modo furbo anche lei) Perchè so' piccola.(Esce)
OTTAVIO (Già sapete questa risposta) Hai capito mo? Ha detto che è piccola
e pure io dico che è piccola. Ortretutto è venuto a lavorà qua sotto da du giorni
e io non so manco com’è fatto, non so manco che faccia cià. Perciò finimola
co' 'sto sor Domenico da Velletri.
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