18.06.2013 Views

IL PERIODO AUREO DELLA RAGIONERIA ITALIANA - Economia

IL PERIODO AUREO DELLA RAGIONERIA ITALIANA - Economia

IL PERIODO AUREO DELLA RAGIONERIA ITALIANA - Economia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Dispensa a cura del Prof. Stefano Coronella ad uso esclusivo degli studenti<br />

Parmetler del 1873 ( 25 ). La portata di tale iniziativa fu però piuttosto limitata: l’opera, infatti,<br />

è poco più di un prontuario sintetico, il quale si contraddistingue tuttavia per la facilità e per<br />

la velocità di consultazione.<br />

Un’impostazione completamente diversa veniva invece seguita in altri tipi di enciclopedie,<br />

come la Sinossi della cultura universale e pratica, edita dalla Società Editrice Libraria fra<br />

il 1907 ed il 1914 ( 26 ).<br />

Scopo dell’opera era quello di divulgare alcune specifiche scienze, verso cui all’epoca il<br />

pubblico stava manifestando un particolare interesse: astronomia, chimica, ecc.. Dei sei grandi<br />

volumi complessivi, ben tre, per un totale di circa ottocento pagine, sono in parte centrati<br />

sulla computisteria e sulla ragioneria ( 27 ).<br />

A partire dall’ultimo trentennio del XIX secolo si registra anche uno sviluppo vertiginoso<br />

delle riviste specificamente centrate sulla ragioneria.<br />

La maggior parte di esse sorse proprio negli ultimi trent’anni dell’800, per lo più ad opera<br />

di diversi Collegi dei Ragionieri principalmente con lo scopo di affrontare problemi pratici,<br />

ma anche teorici, legati alla professione. Altre vennero fondate su impulso di studiosi che utilizzavano<br />

tali periodici per diffondere le proprie idee e le proprie posizioni dottrinali.<br />

L’importanza delle riviste, rispetto ad altri tipi di pubblicazioni, risiede essenzialmente<br />

sulla velocità di divulgazione dei contenuti. Invero, le dispute tra gli studiosi sono quasi sempre<br />

passate attraverso le pagine delle riviste: la loro periodicità e la diffusione fra gli “addetti<br />

del settore” consentiva infatti di intessere dibattiti e favoriva scambi di opinioni – in maniera<br />

“aperta” – fra gli studiosi in tempi decisamente ristretti.<br />

Il Massa, nel suo Trattato di Ragioneria, ha censito ben trentuno riviste pubblicate solo<br />

fra il 1873 ed i primi anni del ’900 ( 28 ).<br />

Molte altre seguirono negli anni immediatamente successivi, ma quasi tutte ebbero vita<br />

molto breve. Alcune – fra varie difficoltà – durarono più a lungo: quasi sempre si tratta tuttavia<br />

di iniziative con una diffusione piuttosto limitata, sia in termini temporali che spaziali ( 29 ).<br />

Vale senz’altro la pena di ricordare quelle che, fra le tante, si sono distinte per lo spessore<br />

culturale degli articoli pubblicati, per la profondità dei temi trattati, per la vastità delle informazioni<br />

contenute e per l’autorevolezza dei propri fondatori e direttori.<br />

La Rivista di contabilità fu fondata nel 1876 da Giovanni Massa e venne pubblicata per<br />

cinque anni, prima di fondersi – nel 1881 – con la rivista Il ragioniere, la quale era sorta nel<br />

1879 per opera di Vincenzo Gitti. In circa trent’anni di vita fu fra le riviste della nostra disciplina<br />

più lette in assoluto ( 30 ).<br />

Va poi ricordato Il logismografo, nato nel 1877 ad opera di Giovanni Rossi, il quale la utilizzò<br />

prevalentemente come cassa di risonanza per la divulgazione delle idee logismografiche.<br />

–––––––––<br />

( 25 ) Cfr. PARMETLER F., Saggio di un dizionario commerciale computistico ed amministrativo ad uso delle persone<br />

d’affari e della gioventù delle scuole e degli istituti tecnici, Paravia, Roma, 1873.<br />

( 26 ) Sinossi della cultura universale e pratica compilata sulla “Bibliotek des allgemeinen und praktischen Wissens”<br />

di E. Muller-Baden con numerosi rifacimenti ed aggiunte originali, Società Editrice Libraria, Milano, s.d.<br />

(1907-1914).<br />

( 27 ) Gli autori sono Riccardo Pietrasanta – studioso abbastanza noto dei primi del ‘900 – e Giulio Giussani.<br />

( 28 ) Cfr. MASSA G., Trattato completo di ragioneria, Vol. XII: Storia e bibliografia, op. cit., pagg. 377-380.<br />

( 29 ) L’unica eccezione, come evidenzieremo fra breve, è rappresentata dalla Rivista Italiana di Ragioneria (oggi<br />

Rivista Italiana di Ragioneria e di <strong>Economia</strong> Aziendale) fondata nel 1901 e tutt’ora esistente, nonché diffusa<br />

all’intero ambito nazionale.<br />

( 30 ) Sempre Giovanni Massa, nel 1905, fondò Il Monitore dei Ragionieri, che è stato pubblicato fino al 1926.<br />

10

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!