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Famiglie antiche e recenti movimenti della popolazione (PDF)

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Conseguita la laurea di dottore in legge, aprì uno studio di avvocato, ma dopo<br />

poco tempo dismise tale professione per dedicarsi alle istituzioni e si impegnò<br />

per il bene ed il decoro <strong>della</strong> città di Trento. Divenne infatti Podestà<br />

di Trento e Preside <strong>della</strong> Congregazione di Gesù, un’associazione del tempo<br />

dedita alla carità ed assistenza.<br />

Fondò nel 1839 la prima “Società di Agricoltura” inTrentino di tipo cooperativo<br />

per la coltivazione <strong>della</strong> campagna, che restò attiva fino al 1848.<br />

Fu Deputato al Parlamento diVienna, negli anni 1848-1849, ove rappresentò<br />

i Distretti di Riva,Tione e Condino e svolse un ruolo di primo piano negli<br />

eventi politici di quel periodo. Noto infatti per la sua cultura e per i suoi<br />

sentimenti italiani, i liberali lo avevano proposto candidato alla Dieta di Francoforte,<br />

candidatura che egli non accettò perché riteneva che gli interessi del<br />

Trentino non potessero essere perseguiti da un’Assemblea politica tedesca.<br />

Fra i vari possedimenti di Pietro Bernardelli a Trento sono da ricordare: Palazzo<br />

Geremia, attuale sede di rappresentanza del Comune di Trento, Villa<br />

Bernardelli in zona Gocciadoro che ora ospita il “Villaggio del Fanciullo<br />

S.O.S.” ed alcune proprietà terriere tra le quali la zona di Gocciadoro, attuale<br />

sede dell’Ospedale S. Chiara e località “Ischia Podetti” che prende nome appunto<br />

dal suo erede universale Guglielmo Podetti figlio <strong>della</strong> sorella Maria.<br />

A Trento egli legò parte delle sue rendite a scopo benefico, all’ospedale, per<br />

borse di studio di giovani meccanici ed agricoltori, lasciando testimonianza<br />

del suo valore di persona capace e generosa.<br />

Pietro Bernardelli è nominato infatti fra i benemeriti Fondatori e Donatori<br />

del Comune di Trento come riportato sul “Prospetto” esposto presso l’Archivio<br />

Storico <strong>della</strong> città.<br />

Anche a Commezzadura lasciò memoria dei suo impegno per la cultura e la<br />

carità destinando due fondazioni: – Il legato di stipendio per dare la possibilità<br />

ai giovani delle famiglie di Piano in ristrettezze economiche di accedere<br />

a corsi di studi superiori, come previsto dal Codicillo dell’11 giugno 1857, da<br />

lui redatto, che regolamentava tale lascito-. L’elemosina per i poveri: fondazione<br />

a favore delle famiglie povere di Piano gestita dal Curato in collaborazione<br />

con il Capocomune, il quale aveva il compito di redigere ogni anno<br />

una graduatoria delle famiglie più bisognose del paese alle quali il 6 marzo<br />

(anniversario <strong>della</strong> sua morte), dopo la funzione commemorativa, fossero attribuiti<br />

i frutti del lascito, come previsto dal Codicillo del 5 agosto 1858.<br />

Attento raccoglitore di fonti e notizie sulla storia del Trentino pubblicò alcuni<br />

lavori storici tra i quali si distinguono quelli relativi al periodo da lui<br />

vissuto. I suoi scritti più importanti sono: “Il nuovo pomerio <strong>della</strong> città di Tren-

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