I luoghi della conoscenza 2002-2012 - Università degli Studi di Torino
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I gran<strong>di</strong> temi attuali del programma<br />
<strong>di</strong> sviluppo sono: il Polo Scientifico<br />
<strong>di</strong> Grugliasco, la riqualificazione del<br />
Palazzo Nuovo, la Manifattura Tabacchi<br />
e la Città <strong>della</strong> Salute e <strong>della</strong> Scienza.<br />
Accanto a essi, molti interventi <strong>di</strong> peso<br />
economico inferiore, ma importanti per<br />
la vita dell’Ateneo.<br />
Va qui fatto cenno al tema delle<br />
risorse economiche che alimentano<br />
il programma e<strong>di</strong>lizio. Esse, come<br />
accennato, provengono da una<br />
pluralità <strong>di</strong> fonti e, per questo, sono<br />
legate a contratti <strong>di</strong> erogazione<br />
<strong>di</strong>versi, con una gestione complessa<br />
delle zone <strong>di</strong> intersezione. Il tratto<br />
più importante, però, è quello <strong>della</strong><br />
riduzione dei finanziamenti in entrata,<br />
frutto <strong>della</strong> situazione congiunturale.<br />
La conseguente necessità dell’utilizzo<br />
razionale delle risorse assegnate, ha<br />
portato a riflettere sul patrimonio<br />
immobiliare a <strong>di</strong>sposizione dell’Ateneo,<br />
con una attenta valutazione dei flussi<br />
economici a esso correlati.<br />
Le tre Divisioni Logistica, Patrimonio e<br />
Contratti, E<strong>di</strong>lizia e Gran<strong>di</strong> infrastrutture<br />
hanno provveduto alla ricognizione<br />
delle spese sostenute, così da valutare<br />
al meglio le criticità e delineare uno<br />
scenario ancora maggiormente<br />
circostanziato del Piano E<strong>di</strong>lizio. Infatti,<br />
mentre alla sua origine il Piano non<br />
escludeva una possibile espansione<br />
dell’offerta <strong>di</strong> spazi, integrando la<br />
precedente con nuove realizzazioni,<br />
oggi non risulta più sostenibile lo<br />
sforzo economico <strong>della</strong> moltiplicazione<br />
delle se<strong>di</strong> e pertanto è opportuno e<br />
necessario prevedere la <strong>di</strong>smissione <strong>di</strong><br />
quelle meno utili o più costose.<br />
Da queste valutazioni è nata la ipotesi<br />
<strong>di</strong> realizzare, per lo sviluppo del Polo<br />
scientifico <strong>di</strong> Grugliasco, un Fondo<br />
immobiliare. Questo sarà uno strumento<br />
utile per convogliare su un progetto <strong>di</strong><br />
sviluppo le <strong>di</strong>sponibilità finanziarie e<br />
immobiliari dell’Ateneo e affiancarle con<br />
quelle messe a <strong>di</strong>sposizione dal partner<br />
finanziario, la Fondazione CRT, scelto<br />
me<strong>di</strong>ante gara pubblica.<br />
I conferimenti dei due partner serviranno<br />
Polo. L’<strong>Università</strong> utilizzerà gli immobili<br />
e per questo pagherà un canone <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>sponibilità e global service. Dopo i 30<br />
anni <strong>della</strong> durata del fondo, l’<strong>Università</strong><br />
avrà la piena proprietà del bene. Questo<br />
strumento <strong>di</strong> Parternariato Pubblico<br />
Privato ha tratti simili all’altro utilizzato<br />
dall’Ateneo, il Project Financing o<br />
Finanza <strong>di</strong> progetto, ma sconterebbe<br />
costi finanziari inferiori.<br />
Passando ora a un esame più puntuale<br />
dei prossimi progetti, è importante<br />
iniziare proprio dal Polo scientifico. Come<br />
noto, questo progetto trae origine da<br />
una in<strong>di</strong>cazione del 1998 del Senato<br />
Accademico, che approvò il progetto<br />
<strong>di</strong> portare in un unico comprensorio, a<br />
e Me<strong>di</strong>cina Veterinaria, le cui se<strong>di</strong> erano<br />
allora quasi pronte, più Scienze MFN e<br />
Farmacia. Questo ambizioso progetto<br />
ha avuto vicende alterne, scontando<br />
da un lato la ristrettezza del budget<br />
a <strong>di</strong>sposizione, dall’altro le <strong>di</strong>fficoltà<br />
introdotte dalla pluralità <strong>degli</strong> attori<br />
coinvolti. Nei prossimi mesi, previa la<br />
sottoscrizione <strong>di</strong> un ampio Accordo <strong>di</strong><br />
Programma tra tutti gli Enti interessati,<br />
<strong>Università</strong>, Città <strong>di</strong> Grugliasco e Regione<br />
Piemonte, prenderà avvio la formazione<br />
del Fondo immobiliare sopra accennato<br />
e con esso l’attuazione operativa del<br />
programma. Questo comporterà una<br />
spesa complessiva <strong>di</strong> 250 milioni, con<br />
una durata <strong>di</strong> sei/sette anni e consegne<br />
102 a realizzare gli e<strong>di</strong>fici che costituiranno il Grugliasco, le quattro facoltà <strong>di</strong> Agraria parziali <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici, una volta ultimati.<br />
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